LUOMO DACCIAIO IOSIF STALIN LA VITA Josif Stalin

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L’UOMO D’ACCIAIO: IOSIF STALIN

L’UOMO D’ACCIAIO: IOSIF STALIN

LA VITA Josif Stalin nasce a Gori in Georgia il 18 Dicembre del 1878

LA VITA Josif Stalin nasce a Gori in Georgia il 18 Dicembre del 1878 da una povera famiglia contadina Trascorre un’infanzia drammatica a causa delle violenze del padre , della miseria e anche di alcune patologie Egli quindi da giovane fu sempre molto freddo, paranoico e violento ed infatti fu espulso da diverse scuole.

LE PRIME ESPERIENZE INTELLETTUALI Nel 1894 Stalin entra in seminario, però viene subito espulso

LE PRIME ESPERIENZE INTELLETTUALI Nel 1894 Stalin entra in seminario, però viene subito espulso perché si distinse come agitatore all’interno dei gruppi socialisti clandestini di Tifisi. Nel 1898 , avvicinandosi al marxismo ed al socialismo entrò nel partito socialdemocratico , dove incominciò un ‘intensa attività politica di propaganda.

L’INCONTRO CON VLADIMIR LENIN Nel 1903 in Siberia Stalin incontra per la prima volta

L’INCONTRO CON VLADIMIR LENIN Nel 1903 in Siberia Stalin incontra per la prima volta Lenin e ne appoggia pienamente le idee. Stalin infattiu era un fervente seguace delle sue convinzione, che prevedevano l’inizio di una rivoluzione coordinata dal partito socialista. Lenin subito si rese conto dell’eccelsa personalità pragmatica di Stalin ; i due quindi divennero ottimi amici.

LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA: 1917 Nel 1917 a Pietrogrado, in uno dei violenti tumulti ,

LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA: 1917 Nel 1917 a Pietrogrado, in uno dei violenti tumulti , l’esercitò si opposse allo stato: si costituì cosi il soviet degli operai e dei soldati. Lenin torna dall’esilio e pubblica le cosiddette ‘Tesi d’Aprile in cui suggerì la rivoluzione proletaria e l’avvento di una società comunista. Il 25 Ottobre Lenin a capo dei bolscelvichi conquista il palazzo d’Inverno a San pietroburgo e l’ 8 novembre venne proclamata la repubblica sovietica.

LA RUSSIA DOPO LA RIVOLUZIONE Lenin abolì la proprietà delle terre, ridistribuzione ai contadini,

LA RUSSIA DOPO LA RIVOLUZIONE Lenin abolì la proprietà delle terre, ridistribuzione ai contadini, smobilitazione dell’esercito. Nel 1919 egli istituì la cosiddetta III Internazionale per diffondere la rivoluzione proletaria anche negli altri paesi. Nel 1921 fu varata dal governo la NEP ( nuova politica economica) che diede un leggero impulso al commercio.

LA LOTTA PER LA SUCCESSIONE Lenin morì nel Gennaio del 1924; prima di morire

LA LOTTA PER LA SUCCESSIONE Lenin morì nel Gennaio del 1924; prima di morire lasciò un importante testamento in cui indicava Bucharin come suo erede. Lenin riteneva infatti che Stalin fosso poco leale, tollerante e molto capriccioso e che avrebbe potuto compromettere il suo progetto politico. Tale testamento però non venne pubblicato e vi fu una lottta per la successione tra Bucharin , Stalin e Trockij.

LA LOTTA FRA STALIN E TROCKIJ In un primo momento solo Lev Trockij cercò

LA LOTTA FRA STALIN E TROCKIJ In un primo momento solo Lev Trockij cercò di contrastare Stalin; egli voleva che la classe operaia svolgesse un attività autonoma , non diretta dal partito. Parlò inoltre della cosiddetta’ rivoluzione permanente’; infatti voleva che il movimento rivoluzionario si diffondesse anche negli altri paesi. Tuttavia Stalin , da segretario genarale , aveva più influenza sul partito e quindi Trockij fu svantaggiato.

LO SCONTRO SUI RITMI DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE Durante la NEP una parte degli agricoltori si era

LO SCONTRO SUI RITMI DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE Durante la NEP una parte degli agricoltori si era fortemente arricchita; nacque così la classe dei kulaki. Trockij riteneva che essi andassero subito attaccati , mentre Stalin consigliò di aspettare. Il partito allora si divise in un’ala di destra e di sinistra; quest’ultima ebbe la peggio e Trockij fu espulso dal partito Nel 1928 Stalin propose un primo piano quinquennale che indirizzava tutte le risorse economiche allo sviluppo dell’industria.

LA LOTTA CONTRO I KULAKI La lotta contro i kulaki aveva una cuusa ideologica:

LA LOTTA CONTRO I KULAKI La lotta contro i kulaki aveva una cuusa ideologica: Stalin , seguendo le ideologie marxiste riteneva che i kulaki avrebbero prodotti nuovi capitalisti. Stalin quindi procedette con la colletivizzazione forzata delle terre, spezzando ogni resistenza dei contadini I contadini però preferirono macellare i prorpio animali , ucciderli piuttosto che consegnarli alle aziende collettive; si arrivò così ad una cruenta guerra civile.

LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA CIVILE Il crollo della produzione di cereali , la scarsità

LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA CIVILE Il crollo della produzione di cereali , la scarsità dei prodotti provocarono nel 1932 una gravissima crisi economica con un elevato numero di morti. I kulaki alloro furono considerati un nemico interno che doveva essere sconfitto con mezzi esterni; molti di essi quindi furono portati nel campi di concentramento ( gulag). Nelle città intanto vi fu una forte corrente migratoria , dalle campagne verso i centri urbani.

CAMPI DI STERMINIO RUSSI : I GULAG I Gulag erano strumenti di educazione e

CAMPI DI STERMINIO RUSSI : I GULAG I Gulag erano strumenti di educazione e sfruttamento; essi si trovani nei luoghi più remoti della Siberia , dove le condizioni climatiche erano insopportabili. I detenuti tagliavano e trasportavano legname , costruivano strade , ferrovie o lavoravano in miniere. Le condizioni dei prigionieri erano disumane: lavoravano in catene, alloggiovana in baracche umide , fredde e sovraffollate.

LA TRASFORMAZIONE DELLE CLASSI Stalin ripristinò le differenze salariali secondo la formula ‘ a

LA TRASFORMAZIONE DELLE CLASSI Stalin ripristinò le differenze salariali secondo la formula ‘ a ciascuno il suo lavoro’. Si formò cosi un nuovo strato sociale composto da tecnici: essi erano indispensabili affinchè l’industria sovietica si impadronisse della tecnologia commerciale La nascita di questi tecnici fu favorita anche dalla diffusione dell’istruzione; anche i figli di operai e contadini infatti ebbero la possibiltà di andare a scuola

GLI INTELLETTUALI Gli scrittori invece dovettero accettare un rigido controllo ideologico. Anche l’attività di

GLI INTELLETTUALI Gli scrittori invece dovettero accettare un rigido controllo ideologico. Anche l’attività di pittori, scultori , artisti fu pesantemente condizionata : essa infatti doveva avere una funzione pedagogica. Tutto questo contribuì alla nascita di una nuova classe dirigente , la cosiddetta Nomenklatura.

LA COSTITUZIONE STALINIANA DEL ‘ 36 Nel Dicembre del ‘ 36 Stalin promulgò la

LA COSTITUZIONE STALINIANA DEL ‘ 36 Nel Dicembre del ‘ 36 Stalin promulgò la costituzione sovietica; i soviet quindi divennero istituzioni parlamentari elette dai cittadini La costituzione inoltre garantiva diritti individuali come la libertà di stampa e di parola. Non venne concesso pero il diritto della concessione politica; alle elezioni del ‘ 37 infatti partecipò solo il partito comunista

L’INIZIO DELLE ‘GRANDI PURGHE’ Tra il 1934 ed il 1938 Stalin scatena il cosiddetto

L’INIZIO DELLE ‘GRANDI PURGHE’ Tra il 1934 ed il 1938 Stalin scatena il cosiddetto periodo delle purghe: eliminò tutto il fronte interno del partito comunista. Iniziò con l’assasinio di Sergej Kirov fino ad arrivare a quello di Trockij , passando per Bucharin, Kamenev etc. . La maggior parte di quest assasini furono tutti progammati e falsicati da Stalin medesimo; tra il ’ 30 ed il ‘ 40 egli ha provocato la morte di circa 3 milioni di persone.

IL CULTO STALINIANO La figura di Stalin divenne prima un mito poi un culto;

IL CULTO STALINIANO La figura di Stalin divenne prima un mito poi un culto; egli infatti riuscì a rendere l’URSS una delle maggiori potenze del mondo. Inoltre si deve pensare che con Stalin tutti gli strati della società avevano un discreto livello, erano da lui rispetatti e messi sempre al primo piano. Anche i tecnici ed i membri della nuova classe dirigenti consideravano Stalin il principale artefice della loro ascesa.

IL II CONFLITTO MONDIALE ED IL IL TRIONFO Nel corso degli anni Trenta Stalin

IL II CONFLITTO MONDIALE ED IL IL TRIONFO Nel corso degli anni Trenta Stalin cercò un’intesa con la Gran Bretagna e la Francia contro la Germania nazista; nel 1939 strinse un patto di non aggressione con la Germania nazista. Nel 1941 però la Russia è invasa dalle forze italo tedesce dell’asse ; Stalin però in modo molto abile organizzò la resistenza e la controffensiva. Stalin , con l’armata rossa, diedero un forte contributo alla sconfitta di Hitiler, prima con la battaglia di Mosca , poi con la vittoria di Stalingrado fino ad arrivare alla decisiva conquista di Berlino del ’ 45.

IL DOPO GUERRA E LA MORTE Agli inizi della guerra fredda Stalin irrigidì il

IL DOPO GUERRA E LA MORTE Agli inizi della guerra fredda Stalin irrigidì il suo monolitismo del partito comunista al fuori ed entro i confini. In occasione della guerra di Corea offrì all’alleato Kim Sung l’appoggio di 26 mila soldati sovietici. Durante la guerra civile greca rispettò i patti firmati con le potenze alleate; morì per un colpo apoplettico la notte tra il 28 Febbraio e 1 Marzo del ’ 53.

IL RAPPORT O KRUSCOV (1956) Nel 1956 durante il XX Congresso del partito comunista

IL RAPPORT O KRUSCOV (1956) Nel 1956 durante il XX Congresso del partito comunista dell’URSS , intervenne Nikita Kruscev, segretario del partito , e presento un rapporto segreto in cui demolì la figura di Stalin. Nikita enumerò numerose illegalità compiute da Stalin e fece i nomi di molte persone che erano state ingiustamente processate e condannate a morte. In tale rapporto la responsabilità delle repressioni venne attribuita interamente a Stalin, sottolineando che le conseguenze delle sue azioni le pagarono i membri del partito