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L'Organizzazione della Sala Parto

LA SALA PARTO . . . è il luogo dove avviene un evento meraviglioso e miracoloso: . . . la nascita!

. . . il parto e la nascita sono eventi fisiologici. . .

ALLA NASCITA. . . oltre il 90% dei neonati richiede scarsa o nessuna assistenza. . . . circa il 10% dei neonati necessita di assistenza e aiuto per iniziare a respirare

L’infermiere in sala parto: Sapere Saper fare Saper essere

. . . necessità di. . . FORMAZIONE per le figure professionali che lavorano in sala parto . . . come? Conoscenza Linee Guida di Rianimazione Neonatale Protocolli interni (gestione dell'urgenza, fattori di rischio e criteri di chiamata del neonatologo. . . ) Esercitazioni periodiche del personale

Saper fare. . . LA COSA GIUSTA NEL MOMENTO GIUSTO NEL MODO GIUSTO CON GLI STRUMENTI GIUSTI . . . tempestività e correttezza nelle procedure possono fare la differenza per il futuro del neonato e della famiglia che si sta creando!!!

ORGANIZZAZIONE DELLA SALA PARTO professionisti materiale e spazio

AD OGNI PARTO E AD OGNI NASCITA: q deve essere presente almeno una persona in grado di avviare la rianimazione neonatale q deve essere immediatamente reperibile un professionista in grado di eseguire la rianimazione neonatale completa (incluse l'intubazione endotracheale e la somministrazione di farmaci)

FATTORI DI RISCHIO. . . ANTEPARTUM INTRAPARTUM . . . oltre la metà dei neonati che necessiteranno di manovre rianimatorie può essere identificata prima della nascita

PARTO A RISCHIO Ø Effettuare trasferimento in utero presso un centro nascite adeguato Ø Chiamare in sala parto il neonatologo/pediatra/anestesista Ø Organizzare un'equipe, di 2 -3 professionisti, dedicata solo al neonato Ø Dopo la nascita , se necessario, avviare tempestivamente il Trasporto Avanzato Neonatale

LAVORO D'EQUIPE

LAVORO D'EQUIPE Tutti insieme nella stessa direzione. . . . utilizzando un “linguaggio comune”. . . . per raggiungere il medesimo obiettivo!

ORGANIZZAZIONE DELLA SALA PARTO: MATERIALE E' fondamentale disporre di tutto il materiale necessario per la rianimazione neonatale Tutto il materiale deve essere sempre ben funzionante e collocato in modo tale da essere prontamente e facilmente reperibile

GESTIONE DEL MATERIALE E DELLO SPAZIO Check list del materiale ü Controllo presenza e funzionamento del materiale ü Collocazione adeguata ü Se parto a rischio, materiale “pronto all'uso” ü Spazio di lavoro per gli operatori

MATERIALE PER RIANIMAZIONE NEONATALE IN SALA PARTO • • • • Isola neonatale con lampada radiante Pallone autoinsufflante (Ambu) neonatale con reservoir Maschere facciali di varie misure per la ventilazione Fonte di ossigeno e di aria compressa (miscelatore) Tubo raccordo per ossigeno Aspiratore a parete Sondini per aspirazione CH 5, CH 8, CH 10, CH 12, CH 14 Timer Fonendoscopio Saturimetro e sensori Manico laringoscopio e lame dritte 00 – 1 Tubi endotracheali (portex) di misura 2. 0, 2. 5, 3. 0, 3. 5, 4. 0 Cerotto di seta e forbici Pile di ricambio per laringoscopio Pinze Magyl piccole Lubrificante

• • • • MATERIALE PER RIANIMAZIONE NEONATALE IN SALA PARTO Telini Sacchetti in polietilene Cannule orofaringee neonatali Raccordo per aspirazione di meconio Maschera laringea neonatale Cateteri venosi ombelicali (3. 5 e 5 Fr) Bisturi monouso Rubinetti a 3 vie Soluzione disinfettante Garze Pinze Klemmer Filo da sutura in seta 3. 0 Siringhe da 1 -5 -10 -20 -50 ml Farmaci: soluzione fisiologica e adrenalina Altri eventuali farmaci: sodio bicarbonato, glucosata 5% e 10%, curosurf Aghi cannula per drenaggio PNX • Sondini orogastrici CH 5, CH 8

ASSISTENZA INFERMIERISTICA NEONATALE , COMPETENZE SPECIFICHE RIFERITE A:

INTUBAZIONE Peso (gr) Età Gestazionale (sett) Calibro Tubo Endotracheale Profondità inserzione TET = Peso in kg + 6 cm

GESTIONE DEL TUBO ENDOTRACHEALE (TET) ASPIRAZIONE CIRCUITO CHIUSO NASALE FISSAGGIO LABIALE INDICAZIONI CLINICHE : 1) Desaturazione 2) Bradicardia/ Tachicardia 3) Assenza movimento toracico 4) Secrezioni visibili 5) Incremento PC 02 6) Rumori respiratori auscultabili

ASPIRAZIONE TET Raccomandazioni secondo il G. R. A. D. E Grading of Recomendations Assessment Development and Evaluation v Eseguita solo se presenti secrezioni v Pre ossigenazione solo in paziente con desaturazioni evidenti durante la procedura (max Fi. O 2 10% in più) v Utilizzo di sistema chiuso v Non uso routinario instillazioni S. F. v Diametro del catetere deve occludere il lume del TET meno del 70% v Inserimento catetere repere + 5 cm


TECNICA INSURE 1 IN … tubazione 3 E … stubazione 2 SUR … factante

§ Rianimare con miscela aria/O 2 § Uso del pulsi ossimetro per evitare anche iperossia. § Mantenere Sa. O 2 tra 90% e 95% con la Fi. O 2 minima erogata § Incremento della Fi. O 2 se assenza di miglioramento entro 90” La somministrazione di ossigeno deve essere attentamente monitorata anche durante la ventilazione spontanea del neonato e/o meccanica Obiettivo: Ridurre i danni da radicali liberi dell’ossigeno Organi colpiti: Encefalo, polmone, occhio, intestino, rene.

Diametro: 2, 5 – 3, 5 – 5 Fr. Uno, due o tre lumi ACCESSO VENOSO IN EMERGENZA/URGENZA ü ü Exanguino trasfusione Somministrazione farmaci Terapia infusionale Misurazione PVC

GESTIONE DI : q Parametri vitali q Procedure sterili q Manovre di inserzione q Segni sofferenza epatica MEDICAZIONE

Competenze Infermieristiche L’infermiera dedicata alle cure del neonato in sala parto, garantisce l’accurata igiene delle postazioni, gestisce le attrezzature e prepara il materiale necessario, collabora col neonatologo nelle cure al neonato, assiste il neonato nelle prime ore di vita e durante il trasporto nel reparto di degenza Il trasporto dei neonati sani dalla sala parto al Nido-Maternità viene effettuato insieme alla mamma. I neonati patologici sono trasportati nell’incubatrice da trasporto, corredata di tutti gli strumenti necessari per far fronte alle eventuali urgenze , sono accompagnati dall’infermiera e dal medico della TIN.

Incubatrice da Trasporto

Livelli d’assistenza neonatale Primo livello: Nido culle per l'assistenza ai neonati fisiologici cure minime, per neonati con rischio anamnestico o con patologia minima

Secondo livello: Patologia Neonatale § § § neonati con età gestazionale > 32 sett. e/o peso > 1500 gr. neonati patologici e che comunque richiedono monitoraggio polifunzionale continuo, purché non abbiano bisogno di cure intensive. neonati dimessi dalla Terapia Intensiva Neonatale (3° livello)

Terzo livello: Terapia Intensiva Neonatale ü ü neonati con età gestazionale fra 32 e 34 settimane o con peso tra 1500 e 1750 grammi clinicamente compromessi neonati che richiedono interventi diagnostici e terapeutici invasivi e/o con necessità di costante monitoraggio neonati con età gestazionale <32 sett. e/o peso <1500 gr. neonati in ventilazione assistita con intubazione tracheale e periodo immediatamente successivo all'estubazione ü neonati in nutrizione parenterale protratta ü neonati prima e dopo interventi chirurgici maggiori ü neonati con evidente compressione delle funzioni vitali e/o che richiedono interventi diagnostici e/o terapeutici invasivi.

Terapia Intensiva Neonatale