Lorchestra Fin dai lontani tempi della Grecia classica

L’orchestra Fin dai lontani tempi della Grecia classica, viene denominato orchestra sia un insieme di strumenti sia il luogo in cui essi trovano posto a teatro. Le prime orchestre moderne nacquero però all’inizio del Seicento, quando si affermarono Gli strumenti come oggi li conosciamo, in particolare con il perfezionamento della tecnica costruttiva degli archi. Nel corso dei secoli, tuttavia, l’orchestra ha subìto modifiche importanti, nel numero e nel tipo di strumenti che la compongono. A seconda dell’epoca di formazione chiamiamo questi organici: orchestra barocca; orchestra classica; orchestra sinfonica.

L’orchestra barocca L’orchestra del Seicento, secolo dominato dal gusto barocco, è formata da circa quindici-venti elementi, principalmente strumenti ad arco; gli strumenti a fiato sono pochi e, a parte la tromba, appartengono alla famiglia dei legni, le percussioni sono pressoché inesistenti. Non era raro comunque che l’orchestra si presentasse costituita anche da soli strumenti ad arco, come quella usata da Antonio Vivaldi nella maggior parte dei suoi numerosi concerti. Il ruolo di coordinamento dell’orchestra, in assenza di un vero e proprio direttore, era affidato al primo violino o al clavicembalista, detto «maestro di concerto» .

L’orchestra classica Nel Settecento, il secolo in musica del Classicismo, l’orchestra conosce un’evoluzione aumentando il numero degli esecutori, raggiungendo così anche i quaranta elementi; inoltre la sezione degli strumenti a fiato si arricchisce di qualche ottone e le percussioni entrano a far parte in modo stabile dell’organico.

L’orchestra sinfonica L’orchestra ottocentesca si amplia ulteriormente, fino a diventare una grande formazione strumentale che può raggiungere anche i cento elementi. Tutte le famiglie strumentali vengono utilizzate con pari importanza, in modo che il discorso musicale si arricchisca sotto il profilo timbrico, adeguandosi alla necessità, tipicamente romantica, di esprimere tutte le sfumature delle emozioni umane. Nell’orchestra sinfonica il direttore assume un ruolo fondamentale: a lui, infatti, spetta il compito non solo di coordinare il lavoro degli orchestrali, ma di operare delle precise scelte interpretative che rendono l’esecuzione unica e personale.