Lora Italica 2015 Pere Garcia Computo orario romano

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L’ora Italica © 2015 Pere Garcia

L’ora Italica © 2015 Pere Garcia

Computo orario romano ed altomedievale § Tempo misurato da orologi solari. § Tempo diviso

Computo orario romano ed altomedievale § Tempo misurato da orologi solari. § Tempo diviso in 12 ore di luce e 12 di notte. § Il giorno cominciava con l’alba e terminava al tramonto, tutto il resto era la notte. § Le ore erano ineguali, cioè le ore giornaliere erano lunghe d’estate, brevi d’inverno e perfettamente medie nei due equinozi. §La durata del giorno (e del tempo residuo della notte) era anche diversa dipendendo dalla latitudine.

Orologio medievale in campanile § Al Medioveo, per necessità tecnologica di costruire orologi meccanici,

Orologio medievale in campanile § Al Medioveo, per necessità tecnologica di costruire orologi meccanici, il giorno venne suddiviso in 24 ore uguali di 60 minuti, dette Ore Uguali o Ore Equinoziali, con riferimento alla durata di un’ora all’Equatore terrestre. § Le Ore Italiche sono Ore Equinoziali con inizio del conteggio al tramonto di ogni giorno. Campanile di San Lorenzo fuori le Mura Roma § Parallelamente alle Ore Italiche, nel resto d’Europa le Ore Equinoziali venivano suddivise, come ai giorni nostri, in due gruppi di 12 denominati ore antimeridiane e ore pomeridiane, facendo partire il conteggio da mezzogiorno. In Italia questo metodo prese il nome di Ora Oltremontana (o Francese, o Tedesca).

Meccanismo dell’orologio § prima Negli orologi a pendolo la forza motrice è il peso.

Meccanismo dell’orologio § prima Negli orologi a pendolo la forza motrice è il peso. Muovere il pendolo comporta poca spinta, ma battere le campane con i martelli consuma la maggior parte della energia. § oggi Il tempo esatto è determinato tramite GPS, utilizzando gli orologi atomici dei satelliti. Gli aghi del quadrante si regolano da computer e il loro movimento è assistito da motori elettrici. Lo stesso computer è anche responsabile della gestione del suono delle campane a seconda delle ore e i quarti. Si combinano tradizione e modernità e non c’è più bisogno di alzare manualmente ogni tanto masse molto pesanti.

Orologio a pendolo § La misura del tempo di l'orologio a pendolo si basa

Orologio a pendolo § La misura del tempo di l'orologio a pendolo si basa sulla regolarità dell'oscillazione di un pendolo meccanico, il cui periodo di oscillazione dipende solo dalla sua lunghezza. § Il moto alternato del pendolo si converte in una rotazione regolare di ingranaggi, convenientemente demoltiplicata, necessaria per ruotare le lancette. § Per fornire al pendolo energia cinetica per compensare le perdite per attrito c’è lo scappamento, solidale all'asse del pendolo. La ruota è sottoposta ad un momento di torsione tramite una corda di cui pende un peso. Così, quando il pendolo si trova ad una estremità del suo percorso viene spinto nella direzione opposta, e contemporaneamente la ruota dentata avanza di uno scatto. Una volta che il pendolo è giunto all'estremo opposto della traiettoria il processo si inverte e la ruota avanza di un altro scatto. La sequenza si ripete indefinitamente fino a quando è fornita energia dalla caduta del peso.

Ora italica § Nelle ore italiche (dal 1200 al 1800) la misurazione del tempo

Ora italica § Nelle ore italiche (dal 1200 al 1800) la misurazione del tempo iniziava, anziché dalla mezzanotte come ora, dall’Ave Maria della sera alla fine del crepuscolo, cioè circa mezz’ora dopo il tramonto del sole. § Al tramonto di ogni giorno iniziava il conteggio e il compimento della ventiquattresima ora avveniva al tramonto del giorno successivo, secondo un’antica tradizione biblica. Con il tramonto finiva un giorno e ne iniziava un altro, la notte apparteneva interamente al giorno successivo. § L’Ora Italica ebbe grande diffusione inizialmente soprattutto nello Stato Pontificio. Da qui fu adottato in tutto il Lazio, buona parte della Campania e del centro Italia (Toscana, Umbria, Marche. . . ). Lo stesso nome “Ora Italica” ne favorì la diffusione anche nel resto della penisola. Meridiana solare Parco dei pianeti di Pecetto di Valenza

Vantaggi dell’ora italica § Scelta utile e comoda in un’epoca dove l’unica luce disponibile,

Vantaggi dell’ora italica § Scelta utile e comoda in un’epoca dove l’unica luce disponibile, almeno all’esterno, era quella del sole. § Un erudito romano nel 1806 scriveva a difesa di questo sistema: “La Natura medesima si è dichiarata in favore del Sistema Italiano, che mette il fine di un giorno, e ‘l principio di un’altro, al tramontare del Sole [. . . ], punto di divisione fra le Luce e le Tenebre” “Inoltre l’Orologio Italiano è necessario per tutti i Viandanti, che vogliono viaggiare, finché ci si vede, ed arrivare alle Città prima che se ne chiudano le Porte. Molto più ai religiosi che si devono trovare in convento, prima di notte. Molto più a tutti quelli Artigiani, che non possono lavorare a lume di Luna, né a lume di Candela. Molto più ai Soldati, che prima di Notte si devono trovare al Quartiere. Molto più agli Uomini di Campagna. ”

Svantaggi dell’ora italica § L’inconveniente del sistema italico, ottimo per gli usi pratici dei

Svantaggi dell’ora italica § L’inconveniente del sistema italico, ottimo per gli usi pratici dei tempi passati, era dovuto alla necessità di correre dietro al variare dell’Ave Maria nel corso dell’anno, operando continui aggiustamenti e ricorrendo a tabelle calcolate per le varie latitudini: occorreva quindi un regolaggio continuo, col tempo spostato ufficialmente ogni settimana nel giro di un anno. § Si conosce perfettamente il tramonto, ma il mezzogiorno, la mezzanotte e le solite ore per pranzare non si sanno con precisione.

Orologio alla romana (1) § Dal XVI secolo in poi, per facilitarne la lettura

Orologio alla romana (1) § Dal XVI secolo in poi, per facilitarne la lettura dell’ora e l’ascolto delle campane, a Roma e nel resto dello Stato Pontificio, si decise di dividere il quadrante di 6 in 6. Questi orologi vennero detti alla romana. § Uno dei più famosi quadranti (oggi sparito) fu disegnato dal Borromini per la Torre dell'Orologio dell’Oratorio di San Filippo Neri a Roma (1649). L’artista introdusse il giglio (simbolo del santo) come elemento decorativo per segnalare i quarti. § Questa immagine divenne una tradizione e si ritrova spesso nelle suddivisioni dei quarti di molti dei quadranti a sei ore conosciuti.

§ Oratorio di San Filippo Neri a Roma (disegno originale di Francesco Borromini)

§ Oratorio di San Filippo Neri a Roma (disegno originale di Francesco Borromini)

Orologio alla romana (2) § L’orologio a 6 ore è più facile da costruire

Orologio alla romana (2) § L’orologio a 6 ore è più facile da costruire e da manutenere. § La lancetta faceva quattro giri completi ogni giorno. Rintocchi delle campane Minore carica del treno della suoneria: massimo 6 colpi, contro i 24 o i 12 degli altri Orologi a 24 ore: n = 24 Suoni ore = 300 (600 con ribotta) Orologi a 12 ore: n = 12 Suoni ore = 2 giri x 78 = 156 (312 con ribotta) Orologi a 6 ore: n = 6 Suoni ore = 4 giri x 21 = 84 (168 con ribotta) Quarti (uguali per tutti): 1+2+3+4 = 10 x 24 = 240 Un numero limitato di colpi si poteva contare meglio senza errori. La "ribotta" è anche più facile di contare. Sebbene aveva una sola lancetta oraria, consentiva una precisione decisamente più elevata, in quanto l'intervallo tra un'ora e la successiva sul quadrante è più ampio.

§ Disegni di Giovanni Battista Piranesi (1769) di orologi a sei ore quando erano

§ Disegni di Giovanni Battista Piranesi (1769) di orologi a sei ore quando erano ormai al culmine del loro successo in tutto lo Stato Pontificio.

§ L'orologio a VI ore sulla torretta destra della Reggia di Caserta, come previsto

§ L'orologio a VI ore sulla torretta destra della Reggia di Caserta, come previsto nel progetto originale, e mai realizzato.

Testimoni dei letterati e dei viaggatori § In molti testi letterari ci sono citazioni

Testimoni dei letterati e dei viaggatori § In molti testi letterari ci sono citazioni di questo sistema italico di misura del tempo: per esempio la Mandragola del Machiavelli. § Nel romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni, l’Ora Italica viene citata spesso, siccome la vicenda si svolge nel 1600. § Un’altra citazione illustre è data dallo scrittore tedesco Goethe, che nel suo Viaggio in Italia (1786) si lamenta di questa abitudine ma ammete la sua utilità: In un paese in cui tutti godono il giorno, ma la sera ancora di più, il tramonto è un momento importante. Qui quando cala la notte, il giorno composto da sera e mattina è definitivamente finito, 24 ore sono state spese, e il tempo inizia di nuovo. (. . ) Uno presto si è abituato. § Dopo l'occupazione francese all'inizio del XIX secolo, lo Stato della Chiesa tornò a l'ora italiana per qualche anno. Nel 1827 Stendhal spiega questo sistema ai suoi lettori nel suo libro Promenades dans Rome.

Locuzioni legate all’ora italica § portare il cappello sulle ventitrè mettere il cappello inclinato

Locuzioni legate all’ora italica § portare il cappello sulle ventitrè mettere il cappello inclinato sulla fronte per riparare gli occhi dai raggi del sole basso sull’orizzonte, quando appunto questo orologio segna le ventitrè. § far merenda. . . a ventun’ora fare la merenda tre ore prima del tramonto § Molti orologi pubblici di Roma avevano il quadrante a sei ore ma battevano di 12 in 12. A questo dobbiamo aggiungere la tradizione di contare le ore da una a 24. Questi elementi mescolati generavano a volte confusione. Quindi uno svizzero della guardia ebbe un giorno ad esclamare: "Oh, Griste sante! Segnar quattre, sonar tiece, e star fentitue!"

Adozione de l’Ora Europea § Durante l’occupazione dell’Italia (inizio del 1800), le truppe Napoleoniche

Adozione de l’Ora Europea § Durante l’occupazione dell’Italia (inizio del 1800), le truppe Napoleoniche imposero l’adozione degli orologi con l’odierna Ora Oltremontana (alla francese), indipendente dalla stagione e dalla latitudine, e dove il giorno iniziava alla mezzanotte. § Una volta allontanati i francesi, per un certo periodo, l’Ora Italiana fu ristabilita nello Stato Pontifico, ma fu definitivamente abbandonata nel 1846 sotto Pio IX a favore di quella adottata ormai in tutta Europa. Quasi nessuno voleva tornare all’antico sistema. In alcuni casi, si conservò il quadrante alla romana con il nuovo sistema, generando confusione nella popolazione. Jacques Louis David – Napoleone nel suo studio

Esempio I § Orologio all’interno di Santa Maria del Fiore (Firenze) È un affresco

Esempio I § Orologio all’interno di Santa Maria del Fiore (Firenze) È un affresco (470 x 470 cm) di Paolo Uccello, databile al 1443 § L’orologio mantiene l’ora italica. La foto fu fatta verso le 10: 40 del mattino del 12 settembre (certamente mancavano 9 ore al tramonto) § Sebbene adesso sia automatizzato, fino a 1980 c’erano due persone incaricate di aggiustare la lancetta ogni settimana. § Segna 24 ore con numeri romani seguendo un movimento opposto agli orologi odierni.

Esempio II § Orologio a Piazza San Marco di Venezia. Zuan Carlo da Reggio,

Esempio II § Orologio a Piazza San Marco di Venezia. Zuan Carlo da Reggio, 1499. § Segna 24 ore con numeri romani e i segni zodiacali con le relative costellazioni, i nomi dei mesi ed i numeri dei giorni.

Esempio III § Orologio astronomico del Rinascimento a Brescia (1546) (Piazza della Loggia) §

Esempio III § Orologio astronomico del Rinascimento a Brescia (1546) (Piazza della Loggia) § Visualizza le 24 ore, le fasi lunari e la posizione dello zodiaco

Esempi di orologi a sei ore (I) In tutta Italia se ne contano intorno

Esempi di orologi a sei ore (I) In tutta Italia se ne contano intorno 200, sopratutto a Roma e all’ambito del Lazio Palazzo pretorio San Gemini (Umbria) Cattedrale di San Liberatore Magliano Sabina (Lazio) San Pietro Perugia (Umbria) Torre dell'Orologio Capena (Lazio) Santa Maria di Galeria (Lazio) San Silvestro Papa Sutri (Lazio)

Esempi di orologi a sei ore (II) – Lazio Cattedrale di San Pietro Frascati

Esempi di orologi a sei ore (II) – Lazio Cattedrale di San Pietro Frascati (Lazio) Torre dell'Orologio della Rocca dei Borgia San Nicola di Bari Genazzano (Lazio) Sant'Andrea apostolo Subiaco (Lazio) Palazzo pontificio Castelgandolfo (Lazio) Sant'Andrea apostolo (interno)

Esempi di orologi a sei ore (III) – Lazio Santa Vittoria Anticoli Corrado (Lazio)

Esempi di orologi a sei ore (III) – Lazio Santa Vittoria Anticoli Corrado (Lazio) Castello Baronale Collalto Sabino (Lazio) Duomo di San Gregorio Magno Rocca Priora (Lazio) Torre Civica Cerveteri (Lazio) Palazzo Camerale Allumiere (Lazio)

Esempi di orologi a sei ore (IV) – Roma Palazzo Boncompagni Cerasi Santa Maria

Esempi di orologi a sei ore (IV) – Roma Palazzo Boncompagni Cerasi Santa Maria dell'Orto Ospedale di Santo Spirito in Sassia Santa Maria in Montesanto Sant'Andrea delle Fratte Palazzo Rondinini

Esempi di orologi a sei ore (V) – Roma San Gregorio Nazianzeno Sant'Agostino San

Esempi di orologi a sei ore (V) – Roma San Gregorio Nazianzeno Sant'Agostino San Pietro del Vaticano Collegio Romano Palazzo del Quirinale Palazzo della Rovere

Esempi di orologi a sei ore (VI) – Campania San Cesario Cesa (CE) Santa

Esempi di orologi a sei ore (VI) – Campania San Cesario Cesa (CE) Santa Maria del Soccorso all'Arenella Napoli Santa Maria delle Grazie Massa Lubrense (NA) Chiostro della Certosa di San Martino Napoli Santa Sofia Anacapri (NA) Santa Maria di Montesanto Napoli

Esempi di orologi adattati o spariti (1) Assisi – San Francesco Roma – Santa

Esempi di orologi adattati o spariti (1) Assisi – San Francesco Roma – Santa Maria in Trastevere

Esempi di orologi adattati o spariti (2) Roma – Castel Sant’Angelo Stampa di Francesco

Esempi di orologi adattati o spariti (2) Roma – Castel Sant’Angelo Stampa di Francesco Morello (1759) Roma – Palazzo Montecitorio Giovanni Paolo Pannini (1743)

Esempi di orologi adattati o spariti (3) Roma – Piazza del Campidoglio Roma –

Esempi di orologi adattati o spariti (3) Roma – Piazza del Campidoglio Roma – Santa Maria Maggiore William Veeder Giovanni Paolo Pannini (1742)

Altri esempi di orologi adattati Cattedrale di Santa Margherita Montefiascone (Lazio) Torre dell’Orologio (Capri)

Altri esempi di orologi adattati Cattedrale di Santa Margherita Montefiascone (Lazio) Torre dell’Orologio (Capri) Madonna del Buon Consiglio Genazzano (Lazio) Palazzo Barberini Palestrina(Lazio) Santa Agnese in Agone (Roma) Monte di Pietà (Roma)

Scherzo su l’argomento Le palle del ciuchino

Scherzo su l’argomento Le palle del ciuchino