Lo scenario macroeconomico e le leve per un

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Lo scenario macroeconomico e le leve per un rilancio della crescita Gregorio De Felice

Lo scenario macroeconomico e le leve per un rilancio della crescita Gregorio De Felice Direzione Studi e Ricerche Milano, 5 marzo 2021

1 La nostra view globale La ripresa diverrà più stabile a partire dal terzo

1 La nostra view globale La ripresa diverrà più stabile a partire dal terzo trimestre 2021, grazie al raggiungimento di una elevata quota di popolazione vaccinata; è un obiettivo raggiungibile entro luglio negli Stati Uniti e in Regno Unito; solo a fine 2021 in Europa continentale. La crescita globale del PIL è vista al 5, 3% nel 2021, dopo il -4, 1% del 2020. Il rimbalzo sarà ampio con il maggior contributo proveniente dall’Asia. Le politiche fiscali rimarranno espansive e le politiche monetarie accomodanti nei paesi avanzati. Le commodities beneficeranno delle attese di un rimbalzo dell’economia globale. I rischi di breve termine sono legati all’impatto della pandemia e delle misure restrittive assunte (o mantenute) in Europa e negli Stati Uniti, e alla lentezza della campagna vaccinale in Europa. Potenziali rischi di lungo periodo da aumento di debito pubblico e privato: rischi di instabilità finanziaria se i programmi di investimento non riusciranno ad aumentare i tassi di crescita del PIL.

Commercio internazionale già in ripresa Flussi commerciali in ripresa al 12, 4% nel 2021

Commercio internazionale già in ripresa Flussi commerciali in ripresa al 12, 4% nel 2021 dopo il -9, 4% dello scorso anno. Ruolo trainante dell’Asia. La ripresa del commercio mondiale è proseguita nel 4° trimestre 2020 Fonte: IHS Markit e CPB Trade Monitor 2

3 Le previsioni al 2023 per area geografica 2019 2020 2021 p 2022 p

3 Le previsioni al 2023 per area geografica 2019 2020 2021 p 2022 p 2023 p Stati Uniti 2. 2 -3. 5 6. 2 3. 1 2. 1 Area Euro Germania Francia Italia Spagna 1. 3 0. 6 1. 5 0. 3 2. 0 -6. 8 -5. 3 -8. 9 -11. 0 4. 1 3. 2 7. 7 3. 7 7. 8 3. 6 3. 8 5. 6 3. 9 5. 3 1. 7 2. 0 2. 5 2. 0 2. 3 Europa Orientale 2. 8 -3. 9 3. 7 4. 0 2. 9 America Latina 1. 1 -6. 7 4. 7 3. 4 -1. 7 -8. 0 3. 6 3. 4 Giappone 0. 7 -5. 1 3. 3 2. 5 1. 4 Cina 6. 1 2. 1 7. 8 5. 7 5. 6 India 4. 9 -7. 5 8. 5 5. 2 6. 0 Africa 3. 9 -2. 6 3. 6 4. 4 4. 1 Mondo 2. 8 -4. 1 5. 3 4. 3 3. 6 - OPEC Nota: dati reali a parità di potere d’acquisto (PPP) per Europa Orientale, America Latina, OPEC, Africa, Mondo. PIL reale in valuta locale negli altri casi. Fonte: Intesa Sanpaolo – Macroeconomic Analysis

4 Italia: un parziale recupero nel 2021 I consumi frenano la crescita del PIL

4 Italia: un parziale recupero nel 2021 I consumi frenano la crescita del PIL Nota: “Visits to Shops & Recreation” è la media degli indicatori “Retail e tempo libero” e “Alimentari e farmacie”. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat e Google LLC (COVID-19 Community Mobility Reports) I servizi restano lontani da una ripresa, e sono ancora frenati dalle restrizioni Fonte: previsioni Intesa Sanpaolo su dati Istat

5 I rischi sul 1° semestre restano al ribasso … Il PIL è calato

5 I rischi sul 1° semestre restano al ribasso … Il PIL è calato di -2% t/t a fine 2020, e potrebbe restare lievemente negativo a inizio 2021. 16 12 8 GDP (q/q), lhs 50 40 30 Mobility change, retail & recreation 20 4 10 0 0 -10 -4 -20 -8 -30 Fonte: Google LLC (COVID-19 Community Mobility Reports), elaborazioni Intesa Sanpaolo 2021 Q 1 2020 Q 4 -50 2020 Q 3 -16 2020 Q 2 -40 2020 Q 1 -12 2019 Q 4 * Dati sulla mobilità coerenti con un PIL piatto o lievemente negativo a inizio 2021

6 … ma sono positive le prospettive di medio termine Lo shock COVID ha

6 … ma sono positive le prospettive di medio termine Lo shock COVID ha causato un ampio output gap, che sarà colmato nel corso di alcuni anni… . . . ma il ritmo di crescita annua sarà superiore al potenziale fino al 2024 (anche grazie alla diffusione dei vaccini, e alla spinta da Next Gen EU) 6 L 1850 1800 * Pre-COVID 3, 7 4 3, 9 Current 1. 2% 2 1750 2, 0 0, 3 1, 2 0, 6 0 1700 -2 1650 -4 1600 -6 -8 1500 -10 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 1550 Fonte: elaborazioni e previsioni Intesa Sanpaolo su dati Istat -8, 9 2019 2020 2021 2022 2023 Fonte: previsioni Intesa Sanpaolo su dati Istat 2024 2025

Dall’eccesso di risparmio un potenziale di ripresa Il tasso di risparmio ha raggiunto livelli

Dall’eccesso di risparmio un potenziale di ripresa Il tasso di risparmio ha raggiunto livelli storicamente molto elevati Se l’extra risparmio delle famiglie del 2020 * fosse speso ne deriverebbe un impatto aggiuntivo sui consumi pari a 80 miliardi * Income 14 Spending 15, 8 15, 5 13, 3 Savings rate 10 8, 1 5, 4 6 2 1, 0 0, 81, 1 2, 8 -2 -2, 7 -6 -10, 7 -14 2019 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat e www. policyuncertainty. com 2020 2021 2022 Nota : (*) Se il tasso di risparmio nel 2021 tornasse sui livelli del 2019. Variazione % annua di reddito e spesa delle famiglie in termini nominali, tasso di risparmio in % del reddito disponibile. Fonte: elaborazioni e previsioni Intesa Sanpaolo 7

8 E’ salita la leva finanziaria delle imprese ma su livelli inferiori rispetto alla

8 E’ salita la leva finanziaria delle imprese ma su livelli inferiori rispetto alla crisi del 2011 Evoluzione leva finanziaria e oneri finanziari/MOL Evoluzione leva finanziaria per macro-settore B B 15, 2 Oneri finanz. /MOL Trasporti e logistica Attività artistiche e intrattenimento 43 52, 6 50, 9 51, 3 44, 9 51 49, 4 47, 6 48, 1 45, 2 43, 9 44, 8 42, 4 40, 1 37, 3 37, 6 35, 7 37, 2 36, 2 35, 1 31, 7 Costruzioni 11, 5 Turismo 26, 0 Altri servizi Energie ed estrazione Agricoltura 45, 2 Leverage Commercio 43, 6 Alimentare e moda 53, 0 Altra manifattura Immobiliare 0 2020 10 20 Pre-shock 30 40 2011 50 60 59 58, 6 53, 2 Meccanica e Mezzi di trasporto 0 2020 10 20 Pre-shock Nota: stime effettuate su circa 730. 000 società di capitaliane attive nel 2020. Fonte: Banca d’Italia, Note Covid-19, Gli effetti della pandemia sul fabbisogno di liquidità, sul bilancio e sulla rischiosità delle imprese, 13 novembre 2020 30 40 50 60 Media 2020: 45, 2 70

Buone prospettive per farmaceutica, alimentare, servizi 9 avanzati. Atteso un buon recupero per le

Buone prospettive per farmaceutica, alimentare, servizi 9 avanzati. Atteso un buon recupero per le costruzioni. In forte ritardo turismo e sistema persona Previsione di recupero dei livelli di fatturato del 2019 nel corso del 2021 (% colleghi; al netto dei «non so» ) * Farma e biomedicale 73, 7 Commercio alimentari e farmaci 17, 8 55, 4 Agro-alimentare 21, 5 44, 1 Elettronica e servizi avanzati 24, 1 37, 7 Utilities 29, 9 30, 0 Costruzioni e immobiliare 36, 7 16, 4 Trasporti e logistica 43, 0 22, 2 Intermedi 31, 0 19, 6 Sistema casa 32, 6 10, 5 Servizi professionali 32, 5 14, 5 26, 9 Meccanica ed elettrotecnica 5, 8 Servizi personali 4, 9 32, 2 Filiera dei metalli 5, 8 30, 8 Commercio diverso da alimentari e farmaci 6, 5 21, 9 Mezzi di trasporto 7, 1 20, 9 Sistema persona 3, 0 Turismo 34, 7 Nessun calo o crescita nel 2020 15, 1 Recupero entro il 2021 1, 2 8, 8 0 10 20 30 40 50 Fonte: survey gestori aziende retail, filiali imprese e Network Italia, ottobre-dicembre 2020 60 70 80 90 100

10 Le misure di policy hanno ridotto soprattutto il fabbisogno di liquidità … Gli

10 Le misure di policy hanno ridotto soprattutto il fabbisogno di liquidità … Gli effetti delle misure di sostegno e l’utilizzo del credito Il fabbisogno di liquidità Il deficit patrimoniale B B 17, 1 33, 4 48, 1 Fabbisogno (€ mld) Deficit patrimoniale (€ mld) 4, 4 13, 6 19, 4 Imprese (in % totale) [VALORE], 0 12, 0 Imprese (in % totale) 13, 8 32, 2 Imprese (migliaia) 99, 5 87, 9 Imprese (migliaia) 100, 7 141, 6 0 20 40 60 80 100 120 140 160 0 30 60 Covid: con utilizzo del credito Covid: con misure di sostegno Covid: senza misure governative Nota: stime effettuate su circa 730. 000 società di capitaliane attive nel 2020. Fonte: Banca d’Italia, Note COVID-19, Gli effetti della pandemia sul fabbisogno di liquidità, sul bilancio e sulla rischiosità delle imprese, 13 novembre 2020 90 120

11 … e fatto decollare i prestiti alle imprese Flussi netti di prestiti a

11 … e fatto decollare i prestiti alle imprese Flussi netti di prestiti a società non finanziarie, dati corretti per le cessioni e cartolarizzazioni, flussi annui (EUR mld) * 70 63 60 Nel 2020, flusso netto di prestiti alle società non-finanziarie fortemente positivo, pari a 63 miliardi, sostenuto dai prestiti con garanzia pubblica. 50 40 30 20 12 10 2 0 -10 -20 -30 1 -5 -14 -19 -20 -40 Fonte: BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo 2020 2019 2018 2017 2016 2015 2014 2012 -60 2013 -47 -50

12 Forte crescita anche dei depositi delle imprese Flussi netti verso i depositi da

12 Forte crescita anche dei depositi delle imprese Flussi netti verso i depositi da società non finanziarie, dati annui (EUR mld) 100 * depositi totali 80 c/c 60 40 con durata prestabilita 20 rimborsabili con preavviso 0 Fonte: BCE ed elaborazioni Intesa Sanpaolo 2020 2019 2018 2017 2016 2015 2014 2013 pct 2012 -20 Nel 2020, 88 miliardi sono affluiti sui depositi bancari di società non finanziarie, rispetto ai 20 miliardi circa del 2019. I depositi delle imprese sono in parte alimentati dall'aumento dei prestiti. Dal 2012, i depositi delle società non finanziarie hanno registrato un afflusso totale di 225 miliardi per un importo in essere di 392 miliardi, più che raddoppiato nel periodo.

13 Possibile un cambio di passo solo con più investimenti … Investimenti fissi lordi

13 Possibile un cambio di passo solo con più investimenti … Investimenti fissi lordi a confronto (2008=100, valori concatenati) 128 miliardi di investimenti in più se l’Italia avesse seguito la stessa dinamica della Germania nell’ultimo decennio L 120 110 100 90 [VALORE] 80 70 Germania Francia Italia 60 2008 2009 2010 2011 Fonte: elaborazioni ISP su dati Eurostat 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

14 … soprattutto immateriali. Digitale, green e R&S le priorità per le imprese Le

14 … soprattutto immateriali. Digitale, green e R&S le priorità per le imprese Le prime tre opportunità di investimento nel 2021 per dimensione aziendale (% gestori che dichiarano molto diffusa la strategia tra la clientela; al netto dei «non so» ) B Investimenti in soluzioni digitali Investimenti in ottica green Grandi Medie Piccole Investimenti in ricerca e sviluppo Micro 0 10 Fonte: Survey gestori Intesa Sanpaolo, ottobre-dicembre 2020 20 30 40

15 Ancora lungo il percorso verso il digitale Grado di adozione di soluzioni digitali

15 Ancora lungo il percorso verso il digitale Grado di adozione di soluzioni digitali per dimensione aziendale (% imprese; al netto dei «non so» ) Variazione tra 2019 e 2020 a confronto B B 53, 6 44, 4 Soluzioni digitali nei processi produttivi e nella logistica 4, 3 4, 5 1, 7 0, 2 Soluzioni digitali nei processi produttivi e nella logistica 30, 0 20, 4 9, 2 6, 0 4, 8 2, 7 48, 7 e-commerce e marketing digitale 33, 7 27, 2 18, 3 60, 8 44, 0 46, 7 Smart working 30, 1 Smart working 25, 8 14, 9 8, 0 0 Grandi Medie 3, 0 20 40 Piccole 60 80 Micro Fonte: Survey gestori Intesa Sanpaolo, ottobre-dicembre 2020 0 Grandi Medie 20 40 Piccole Micro 60

16 Essere sostenibili conviene … Premio di sostenibilità: relazione tra sostenibilità e produttività per

16 Essere sostenibili conviene … Premio di sostenibilità: relazione tra sostenibilità e produttività per le aziende manifatturiere sostenibili rispetto a quelle non sostenibili* (anni 2015 -2018, valori % ) 12 C +10, 2 10 +7, 9 8 6 +4, 5 4 2 0 Imprese lievemente sostenibili Imprese mediamente sostenibili Note: valori incrementali rispetto al benchmark con sostenibilità nulla. Fonte: Istat rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2018 Imprese altamente sostenibili

17 … anche perché lo richiede il mercato Maggior prezzo che i consumatori sono

17 … anche perché lo richiede il mercato Maggior prezzo che i consumatori sono disposti a pagare per un prodotto sostenibile (2018, %) 40 C 37 35 30 28 25 20 20 15 10 5 7 5 3 0 disposto a pagare +20% da +11% a +20% da +6% a +10% +5% Fonte: Eurobarometer 2018 non disposto a pagare di più non sa

Finanza e investitori credono nella sfida ambientale Numero di fondi ESG creati per anno

Finanza e investitori credono nella sfida ambientale Numero di fondi ESG creati per anno a livello globale 18 La pandemia ha ulteriormente rafforzato la domanda di investimenti che tengano conto dei fattori ambientali, sociali e di governance sottolineando l’importanza di modelli di business sostenibili e resilienti. I fondi d’investimento sostenibili, a livello globale, hanno raggiunto asset totali per un controvalore pari a 1000 miliardi di dollari e sono cresciuti del 35% rispetto a fine dicembre 2019. Nota: i fondi d’investimento sostenibili sono quei fondi che integrano uno o più fattori ambientali, sociali e di governance, nella scelta di allocazione del portafoglio. Fonte: Bloomberg, Intesa Sanpaolo

19 Importanti comunicazioni Gli economisti che hanno redatto il presente documento dichiarano che le

19 Importanti comunicazioni Gli economisti che hanno redatto il presente documento dichiarano che le opinioni, previsioni o stime contenute nel documento stesso sono il risultato di un autonomo e soggettivo apprezzamento dei dati, degli elementi e delle informazioni acquisite e che nessuna parte del proprio compenso è stata, è o sarà, direttamente o indirettamente, collegata alle opinioni espresse. La presente pubblicazione è stata redatta da Intesa Sanpaolo S. p. A. Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da Intesa Sanpaolo S. p. A. affidabili, ma non sono necessariamente complete, e l'accuratezza delle stesse non può essere in alcun modo garantita. La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, ed a titolo meramente indicativo, non costituendo pertanto la stessa in alcun modo una proposta di conclusione di contratto o una sollecitazione all'acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario. Il documento può essere riprodotto in tutto o in parte solo citando il nome Intesa Sanpaolo S. p. A. La presente pubblicazione non si propone di sostituire il giudizio personale dei soggetti ai quali si rivolge. Intesa Sanpaolo S. p. A. e le rispettive controllate e/o qualsiasi altro soggetto ad esse collegato hanno la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi materiale sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della clientela. Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Intesa Sanpaolo S. p. A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo”) si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231” (disponibile sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo: https: //group. intesasanpaolo. com/it/governance/dlgs-231 -2001) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che gli eventuali conflitti di interesse che possono insorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli interessi della clientela. In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo riferimento a quanto prescritto dagli articoli 5 e 6 del Regolamento Delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sulle disposizioni tecniche per la corretta presentazione delle raccomandazioni in materia di investimenti o altre informazioni che raccomandano o consigliano una strategia di investimento e per la comunicazione di interessi particolari o la segnalazione di conflitti di interesse e successive modifiche ed integrazioni, dal FINRA Rule 2241, così come dal FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS 12. 4 – tra il Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo, nelle raccomandazioni prodotte dagli analisti di Intesa Sanpaolo S. p. A. sono disponibili nelle “Regole per Studi e Ricerche” e nell'estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse”, pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo S. p. A all’indirizzo https: //group. intesasanpaolo. com/it/research/Regulatory. Disclosures. Tale documentazione è disponibile per il destinatario dello studio anche previa richiesta scritta al Servizio Conflitti di interesse, Informazioni privilegiate ed altri presidi di Intesa Sanpaolo S. p. A. , Via Hoepli, 10 – 20121 Milano – Italia. Inoltre, in conformità con i suddetti regolamenti, le disclosure sugli interessi e sui conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo sono disponibili all’indirizzo https: //group. intesasanpaolo. com/it/research/Regulatory. Disclosures/archivio-dei-conflitti-di-interesse ed aggiornate almeno al giorno prima della data di pubblicazione del presente studio. Si evidenzia che le disclosure sono disponibili per il destinatario dello studio anche previa richiesta scritta a Intesa Sanpaolo S. p. A. – International Research Network, Via Romagnosi, 5 - 20121 Milano - Italia. A cura di: Gregorio De Felice, Chief Economist & Head of Research Intesa Sanpaolo Sp. A