LINEE GUIDA METODOLOGICHEORGANIZZATIVE AZIENDALI PER LEDUCAZIONE ALLA SALUTE

LINEE GUIDA METODOLOGICHE/ORGANIZZATIVE AZIENDALI PER L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE Giornata conclusiva 5 giugno 2003 Sede Palazzo Doria Phanfili Sala Donna Olimpia ore 8. 30 - 17 Dr. Claudio Tortone

Punti Forti LINEE GUIDA BUDGET programmazione aziendale annuale metodologiche LINEE GUIDA organizzative Struttura solida

Paradigmi (1) Etica LINEE GUIDA metodologiche Modelli e strumenti educativi (2) Politiche sanità pubblica (3) Requisiti minimi interventi (7) Punti Forti - partecipazione consapevole e responsabile - rapporto fiduciario - orientata ai determinanti di salute - inter- (trans-? )disciplinare, -professionale, -settoriale - revisione tra pari - strumenti educativi “efficaci” (5)

Oltre l’educazione sanitaria… Promozione della Salute Prevenzione Tannahill 1996 Politiche per la Salute Educazione alla Salute enabling mediating advocacy

Azioni strategiche

LINEE GUIDA BUDGET (6) organizzative programmazione aziendale annuale Punti Forti RETE STABILE Autonomia professionale interna RETE Collaborazione – integrazione esterna (raccordo e scambio) Centri aziendali di regolazione (catalogazione interventi e condivisione in rete dei saperi) (8)

Paradigmi (1) Etica LINEE GUIDA metodologiche Criticità Modelli e strumenti educativi (2) Politiche sanità pubblica (3) Requisiti minimi interventi (5) (7) APPROPRIATEZZA – EFFICACIA – EFFICIENZA (4) • Mancata esplicitazione di un modello di progettazione&valutazione in promozione della salute • Mancata indicazione di prove di efficacia ed esempi di buona pratica disponibili (in requisiti minimi e revisione tra pari)

LINEE GUIDA BUDGET (6) organizzative programmazione aziendale annuale Criticità RETE STABILE Carenza di circolarità tra… Catalogazione saperi Documentazione su efficacia Valorizzazione e disseminazione (8)

Raccomandazioni • Puntare su un modello di progettazione&valutazione raccomandato, da condividere e su cui sperimentarsi (OMS 2002) • Fornire accessibilità e circolarità alle prove di efficacia e alla buona pratica disponibili (IUHPE 1999) su cui fondare i progetti (requisiti minimi) • Polarizzare un centro aziendale di regolazione (reticolare con competenze centro-periferiche) dedicato alla disseminazione di prove di efficacia e buona pratica, oltre che alla catalogazione degli interventi, • Fornire e costruire (con) “formazione” diversificata: disseminazione, sensibilizzazione, formazione d’aula, consulenza ed assistenza alla progettazione&valutazione

REGIONE PIEMONTE L’autovalutazione dei Servizi di PEa. S… Risultati aggregati su 15 ASL Grado Complessivo di Soddisfazione dei Requisiti suddiviso per Capitoli Livello di performance pari o superiore a 3 Capitolo 1 2 3 4 - Organizzazione Generale Modello Organizzativo Specifico Gestione e Sviluppo Risorse Umane Documentazione e Risorse Strumentali Capitolo 5 - Progetti, Interventi e Comunicazione Capitolo 6 - Sistema Informativo Capitolo 7 - Valutazione e MCQ

progettazione valutazione

Formative Evaluation (analisi bisogni –istruttoria documentale) Process Evaluation (programma – attività – strumenti) Outcome Evaluation (risultati: prestazioni – determinanti – salute)

Promozione della Salute. . . ORGANIZZATIVA TECNICA PERCEPITA … QUALITÀ

Promozione della Salute. . . Impegno 10% budget per valutazione (2) Formazione su valutazione (5) ORGANIZZATIVA Solida struttura per garantire fondi, formazione, sviluppo organizzativo e networking (7) Scambio di informazioni su valutazione (6) Uso di teorie-metodipratiche (3) TECNICA Uso dati-informazionidocumentazione (4) PERCEPITA decisori-operatori-destinatari sanità-altri settori comunità Adozione approcci partecipativi (1 -2) soddisfazione-coinvolgimento-partecipazione …QUALITÀ/valutazione OMS 2002

… siamo fatti della stessa sostanza, di cui sono fatti i sogni…