LImpero carolingio LIMPERO CAROLINGIO UN NUOVO IMPERO ROMANO















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L’Impero carolingio

L’IMPERO CAROLINGIO UN NUOVO IMPERO ROMANO? L’incoronazione di Carlo Magno da parte del papa sancisce la nascita del Sacro romano Impero, che si presenta come l’erede dell’antica Roma. Le differenze, tuttavia, sono significative, e ne determineranno il futuro.

L’IMPERO CAROLINGIO / UN NUOVO IMPERO ROMANO? Se l’impero romano era uno stato con una solida struttura statale (leggi valide ovunque, tribunali, solido sistema fiscale, esercito stabile), l’impero carolingio si basa su rapporti di parentela e di amicizia, cosa che lo rende molto più fragile.

L’IMPERO CAROLINGIO / UN NUOVO IMPERO ROMANO? Più che la sfera pubblica, a tenere saldo il potere di Carlo Magno è la sfera privata: una fitta rete di legami personali gli consente di farsi rispettare, dato che il valore della famiglia gode della massima considerazione nella società dei Franchi (che con difficoltà si sottomettono invece all’autorità di un re).

L’IMPERO CAROLINGIO IL VASSALLAGGIO Quella franca è una famiglia estesa, composta non solo dai parenti ma anche da amici intimi, servi e schiavi. Il capofamiglia domina e protegge tutti i componenti: è il signore dei “giovani maschi” che combattono al suo fianco, chiamati vassalli. donne e familiari non combattenti signore vassalli

L’IMPERO CAROLINGIO / IL VASSALLAGGIO I vassalli giurano fedeltà al signore attraverso la cerimonia dell’omaggio, un patto che li fa entrare nella famiglia combattente: partecipano alle battaglie e alle razzìe e ottengono in cambio protezione e doni. Quando tra questi ci sono dei terreni, chiamati benefici, l’omaggio è completato dall’investitura (consegna di una zolla di terra).

L’IMPERO CAROLINGIO / IL VASSALLAGGIO All’interno del Sacro romano Impero il potere e il prestigio sono legati al possesso di terre e alla quantità di vassalli. Anche il re ha i propri vassalli, ma non ha nessuna autorità su quelli delle altre famiglie.

L’IMPERO CAROLINGIO / IL VASSALLAGGIO Carlo Magno tenta di trasformare l’Impero in una grande famiglia combattente proclamandosi ripetutamente “signore di tutti i signori” e distribuendo terre ai suoi vassalli in forma di benefici. I benefici diventano feudi quando, in benefici seguito, i vassalli ottengono anche il privilegio dell’immunità giudiziaria all’interno di quel territorio. feudi

L’IMPERO CAROLINGIO / IL VASSALLAGGIO I vassalli più vicini a Carlo Magno vengono chiamati paladini, cioè “compagni di palazzo”, perché vivono nella sua corte e lo seguono ovunque. I paladini hanno ispirato interi cicli letterari: le cosiddette chanson de geste, che narrano le imprese dei cavalieri cristiani, spesso contrapposti a quelli musulmani.

L’IMPERO CAROLINGIO L’ORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO Per gestire un impero tanto ampio, eterogeneo e privo di un solido potere pubblico, Carlo Magno suddivide il territorio in duecento province, alcune affidate all’autorità di conti (le contee) e altre a quella di marchesi (le marche, contea province di confine). F = feudi conte + vescovo

L’IMPERO CAROLINGIO / L’ORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO Conti e marchesi sono legati al re da patti di fedeltà personali, e devono controllare il comportamento dei signori e dei vassalli. A essi Carlo affianca i vescovi, uomini di Chiesa presenti nelle città principali. Tutte queste figure sono supervisionate dai missi dominici, cioè “inviati del signore”, che rispondono direttamente al re.

L’IMPERO CAROLINGIO / L’ORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO Alla sua morte (814) Carlo Magno lascia un Impero che non è propriamente uno Stato compatto, nonostante sia il più forte regno d’Europa. Il suo tentativo di gettare la basi di uno Stato forte si scontra con la tenacia dei tanti poteri locali.

L’IMPERO CAROLINGIO IL SISTEMA CURTENSE Dal punto di vista economico il Sacro romano Impero viene organizzato in corti, cioè le aziende agricole in cui i contadini coltivano il necessario per sfamare il signore e i suoi soldati. La corte è la parte produttiva del beneficio o del feudo.

L’IMPERO CAROLINGIO / IL SISTEMA CURTENSE Le corti si dividono in due parti: la prima è gestita da un amministratore del padrone e la seconda dai contadini. corte parte domìnica lavorata dai servi della gleba al servizio del signore parte massaricia lavorata dai contadini liberi in cambio di un canone

L’IMPERO CAROLINGIO / IL SISTEMA CURTENSE I contadini liberi sono tenuti a pagare molte tasse al signore e a lavorare gratuitamente in alcuni periodi anche nella parte dominica, cioè a svolgere delle corvées (fatiche gratuite) di diverso tipo.
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