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L’Evoluzione del Ruolo di CDP Dal Finanziamento degli Enti Locali alla National Promotional Institution

L’Evoluzione del Ruolo di CDP Dal Finanziamento degli Enti Locali alla National Promotional Institution Antonella Baldino – CDP Chief Business Officer Roma, 15 maggio 2017

Agenda 1 Ruolo e Missione del Gruppo CDP 2 Piano Industriale Gruppo CDP 2016

Agenda 1 Ruolo e Missione del Gruppo CDP 2 Piano Industriale Gruppo CDP 2016 -2020 3 Piano di Investimenti per l’Europa e ruolo del Gruppo CDP 4 Principali risultati del Gruppo CDP nel «Piano Juncker» 2

L’evoluzione del ruolo di CDP • Sin dalla sua fondazione la mission di CDP

L’evoluzione del ruolo di CDP • Sin dalla sua fondazione la mission di CDP è stata quella di sostenere lo sviluppo dell’economia italiana • Nel corso del tempo, CDP ha declinato in maniera sempre più articolata le attività e gli ambiti d’intervento, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del Paese • Questa evoluzione è stata determinata da tre principali fattori: Shock esogeni di natura strutturale e congiunturale Scelte del policy maker Scelte degli amministratori di CDP “Non è la specie più forte che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più ricettiva ai cambiamenti” (Charles Darwin) 3

CDP: un’istituzione con oltre 150 anni di storia e con un ruolo promozionale che

CDP: un’istituzione con oltre 150 anni di storia e con un ruolo promozionale che evolve nel tempo «Promuoviamo il futuro dell’Italia contribuendo allo sviluppo economico e investendo per la competitività» 2003 2009 2012 Istituzione di CDP Privatizzazione Focus Imprese Acquisizione di ü Enti Pubblici ü Infrastrutture 1850 ü Risparmio Postale ü Internazionalizzazione e investimenti in equity 2015 Piano Industriale 2016 -2020 Istituto Nazionale di Promozione Finance Institution for Development Cooperation 4

Dalla fondazione al 2003: Il sostegno agli Enti Locali • In questa prima fase,

Dalla fondazione al 2003: Il sostegno agli Enti Locali • In questa prima fase, l’obiettivo di CDP è quello di amministrare depositi di natura privata e impiegarli in prestiti a soggetti pubblici per il finanziamento di opere di pubblica utilità Impieghi di CDP verso il Tesoro e gli Enti Locali (1860 -1990) • Il Risparmio Postale diventa quindi una forma complementare di finanziamento del debito pubblico (sia delle amministrazioni locali e sia di quelle centrali) Fonte: De Cecco e Toniolo (2013), «Storia della Cassa Depositi e Prestiti» , Laterza 5

2004: La trasformazione in Spa Shock esogeni Scelte del policy maker 140 50 120

2004: La trasformazione in Spa Shock esogeni Scelte del policy maker 140 50 120 40 100 30 20 80 10 60 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Debito Pubblico Investimenti Pubblici (dx) la CDP viene privatizzata con legge (art. 5, d. l. n. 269/2003) Investimenti pubblici in infrastrutture (€mld a prezzi correnti) 26 Scelte di CDP 60 Modifica della struttura organizzativa e della governance 21 27 29 24 22 22 19 24 17 22 20 19 19 17 16 14 16 5 5 6 6 7 5 4 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Amministrazioni Centrali Fonte: Commissione Europea - AMECO database e Istat Amministrazioni Locali 6 EUR Mld A seguito del processo di integrazione europea risulta necessario ridurre il debito pubblico e trovare forme alternative di finanziamento degli investimenti pubblici % PIL Debito Pubblico e Spesa Pubblica per investimenti (%PIL e €mld a prezzi costanti 2010)

CDP: Cosa cambia con la privatizzazione • CDP è stata autorizzata a utilizzare, oltre

CDP: Cosa cambia con la privatizzazione • CDP è stata autorizzata a utilizzare, oltre al risparmio delle famiglie raccolto tramite prodotti garantiti dallo Stato e distribuiti dagli sportelli postali, anche risorse provenienti da emissioni obbligazionarie non garantite dallo Stato • L’impiego di queste risorse deve avvenire nel rispetto delle regole di sostenibilità finanziaria e di sana e prudente gestione proprie degli investitori privati di mercato (CDP come market unit) • Apertura del capitale a soci privati (Fondazioni di origine bancaria) • Conseguentemente, CDP è stata classificata da Eurostat come “Intermediario Finanziario”; tra quegli operatori, cioè, che rientrano nel settore delle “Società Finanziarie” (come le omologhe francesi e tedesche) e non in quello delle "Amministrazioni Pubbliche". La Banca Centrale Europea ha poi classificato la Cassa tra le «Istituzioni Finanziarie e Monetarie» • Grazie all’identificazione di CDP come market unit, i suoi interventi a sostegno dell’economia non sono considerati di per sé aiuti di Stato e le sue attività finanziarie, e in particolare le passività, non sono consolidate nel debito pubblico italiano 7

CDP: Cosa cambia per le attività/passività di CDP • Prima della trasformazione in SPA,

CDP: Cosa cambia per le attività/passività di CDP • Prima della trasformazione in SPA, il risparmio postale era integralmente conteggiato come debito pubblico, in quanto considerato un prestito di soggetti privati ad un’istituzione pubblica. Dopo la privatizzazione, il risparmio postale è invece un prestito di soggetti privati ad un altro soggetto privato (CDP) e non rientra nel conteggio del livello di indebitamento del settore pubblico • Il risparmio postale “diventa” debito pubblico quando la CDP lo impiega per il finanziamento (mutui) degli investimenti delle Amministrazioni Pubbliche ovvero quando viene versato nel “ Conto disponibilità del Tesoro per i servizi di Tesoreria” del MEF, in quanto debito di Amministrazioni Pubbliche verso il soggetto privato CDP • In tutte le altre forme d’intervento, dal finanziamento delle infrastrutture in project financing o in PPP, agli strumenti di debito ed equity rivolti alle imprese, le attività di CDP non incidono sul bilancio dello Stato ed essa è tenuta a operare sul mercato alla stregua di un comune investitore privato, sostenendo direttamente i rischi e i benefici di ogni operazione • La garanzia dello stato copre una parte della raccolta e si configura come una garanzia sussidiaria di ultima istanza a beneficio dei risparmiatori postali: ove venisse escussa, lo Stato si rivarrebbe su CDP e sul suo patrimonio. Ciò significa, che la Cassa, come ogni operatore privato, può potenzialmente fallire, nella misura in cui la garanzia dello Stato tutela il risparmiatore e non opera sul bilancio della società (in particolare sul fronte degli impieghi) 8

2009 -2011: Il supporto alle PMI Shock esogeni Con la crisi finanziaria si sono

2009 -2011: Il supporto alle PMI Shock esogeni Con la crisi finanziaria si sono accentuate le difficoltà delle imprese di reperire risorse sui mercati dei capitali, sia in forma di debito che di capitale di rischio Impieghi alle imprese nei principali Paesi Euro Area (€mld) 1, 000 4, 900 4, 800 900 Scelte del policy maker La CDP viene autorizzata a concedere provvista alle banche per far fronte al credit crunch in particolare delle PMI 4, 700 800 4, 600 4, 500 700 4, 400 600 Scelte di CDP Nascita del Plafond PMI (dal 2009 al 2014, il Plafond PMI ha avuto una dotazione di 16 miliardi di euro (quasi tutti impiegati) e ha finanziato più di 100 mila imprese. CDP entra in FII (Equity per le PMI) 4, 300 4, 200 500 4, 100 4, 000 2007 2008 Italy 2009 2010 Germany 2011 2012 France 2013 2014 Spain 2015 2016 Euro Area (dx) Fonte: BCE 9

2011: Il supporto alle imprese strategiche Shock esogeni Scelte del policy maker Scelte di

2011: Il supporto alle imprese strategiche Shock esogeni Scelte del policy maker Scelte di CDP Nonostante l’Italia abbia un sistema industriale rilevante (seconda manifattura in Europa), le medio-grandi imprese soffrono di problemi di scarsa capitalizzazione Attribuzione alla Cdp, direttamente o attraverso appositi fondi, della possibilità di assumere partecipazioni in società di rilevante (“strategico”) interesse nazionale Modifica allo Statuto che indica la possibilità per CDP di investire “in società con ”stabile situazione di equilibrio finanziario, patrimoniale ed economico”, per salvaguardare la natura di market unit Nascita del Fondo Strategico Italiano Aziende Manifatturiere quotate/Market Cap. Paese (%) 81 72 67 28 ITA Stock market cap. /PIL 22% FRA USA GER 62% 107% 39% Finanziamento tramite debito (% del totale) Banche Bond 13 ITA EUR USA 10

2013: Il polo per l'internazionalizzazione Shock esogeni L'economia italiana sta progressivamente convergendo verso un

2013: Il polo per l'internazionalizzazione Shock esogeni L'economia italiana sta progressivamente convergendo verso un modello export-led Nel corso della crisi il peso dell'export sul PIL è aumentato di circa 6 p. p. , il PIL si è ridotto in media dell'1, 5% (-2, 2% domanda interna, 0, 7% domanda estera) Scelte del policy maker Cessione da parte del MEF di Sace, Simest e Fintecna. In particolare, la cessione di Fintecna rientra nella strategia di rilancio del processo di valorizzazione degli asset del patrimonio pubblico in una prospettiva di mercato Scelte di CDP Nascita del polo dell’internazionalizzazione per offrire strumenti finanziari integrati a sostegno delle imprese: finanziamenti (CDP-Export Banca), garanzie (Sace), equity (Simest). Organizzazione di CDP Immobiliare Crescita del PIL e contributo della domanda estera (var. % e % PIL) 4 4 2 2 0 0 -2 -2 -4 -4 -6 -6 20002001200220032004200520062007200820092010201120122013201420152016 Domanda estera Domanda interna PIL (dx) Fonte: Elaborazioni CDP su dati Istat 11

2015: La National Promotional Institution Shock esogeni L'economia italiana sta faticosamente uscendo da una

2015: La National Promotional Institution Shock esogeni L'economia italiana sta faticosamente uscendo da una delle crisi più profonde dal secondo dopoguerra. È necessario rilanciare la crescita economica rafforzando tutti i principali driver di crescita del Paese. Scelte del policy maker CDP viene riconosciuta dalla Legge di Stabilità 2016 come Istituto Nazionale di Promozione Crescita del PIL (var %) 0. 6 0. 8 0. 9 2015 2016 2017 0. 1 -1. 7 -2. 8 Scelte di CDP Nuovo Piano Industriale 2016 -2020 2011 2012 2013 2014 Fonte: Elaborazioni CDP su dati Commissione Europea 12

2016: CDP diventa l'Istituzione Finanziaria per lo Sviluppo italiana Arrivi di migranti in Italia

2016: CDP diventa l'Istituzione Finanziaria per lo Sviluppo italiana Arrivi di migranti in Italia (dati cumulati mensili, ‘ 000) Shock esogeni Scelte del policy maker L‘Europa è di fronte a una emergenza sociale e migratoria, che sta mettendo a dura prova la cooperazione tra Paesi Membri e verso i Paesi di origine dei flussi migratori Con la legge di stabilità del 2014, CDP viene riconosciuta dal Governo Italiano come Istituzione Finanziaria per lo Sviluppo. 531 k 600 494 k 500 324 k 400 300 170 k 200 Scelte di CDP In questo ruolo potrà gestire risorse proprie, nazionali ed europee per promuovere la cooperazione internazionale. Diversi sono gli strumenti predisposti, tra cui: garanzie agli investimenti, assistenza tecnica e capitale di rischio 100 1 3 5 7 2014 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 2017 2015 Fonte: Elaborazioni CDP su dati del Ministero dell’Interno 2016 13

Istituti Nazionali di Promozione: focus su investimenti e crescita «Financial institutions set up to

Istituti Nazionali di Promozione: focus su investimenti e crescita «Financial institutions set up to foster economic development, taking into account objectives of social development and regional integration, mainly by providing long-term financing to projects generating positive externalities» United Nations, 2006 «A bank or financial institution with at least 30% state-owned equity that has been given an explicit mandate to reach socioeconomic goals in a region, sector or particular market segment» World Bank, 2012 «Legal entities carrying out financial activities on a professional basis which are given a mandate by a Member State or a Member State’s entity at central, regional or local level, to carry out development or promotional activities» European Commission, 2014 14

CDP: l’Istituto Nazionale di Promozione italiano • CDP è una società per azioni a

CDP: l’Istituto Nazionale di Promozione italiano • CDP è una società per azioni a controllo pubblico, con la presenza anche di azionisti privati • Svolge un ruolo istituzionale a sostegno del risparmio delle famiglie e dell’economia italiana • Opera secondo criteri di sostenibilità e di interesse pubblico • Nel 2015 è stato attribuito dal Governo Italiano e dall’Unione Europea il ruolo di Istituto Nazionale di Promozione AZIONARIATO Azioni proprie: 1% Fondazioni bancarie 16% - Entry point delle risorse del Piano Juncker in Italia - Advisor finanziario della Pubblica Amministrazione per un migliore utilizzo di fondi nazionali ed europei MEF: 83% 15

Un DNA unico e una forte missione a supporto del Paese Promozione Approccio di

Un DNA unico e una forte missione a supporto del Paese Promozione Approccio di sistema Complementarietà Impegno sociale Unica istituzione italiana con prospettiva di lungo-periodo a supporto di attività promozionali e di sviluppo Approccio anticiclico in risposta ai limiti di mercato, con logiche di investimento da “operatore di mercato” Ruolo complementare al sistema finanziario e catalizzatore di capitaliani ed internazionali Valorizzazione del territorio e attenzione per tematiche sociali e crescita sostenibile «Promuoviamo il futuro dell’Italia contribuendo allo sviluppo economico e investendo per la competitività» 16

Il nostro modello di business RISORSE STRUMENTI BENEFICIARI Government, PA & Infrastrutture Raccolta postale

Il nostro modello di business RISORSE STRUMENTI BENEFICIARI Government, PA & Infrastrutture Raccolta postale Imprese Funding sui mercati Capitale • • • Prestiti Garanzie Plafond di liquidità Strumenti agevolativi Società e fondi d’investimento Internazionalizzazione Real Estate Operazioni strategiche Gestione liquidità e portafoglio titoli € 17

Chiare linee guida alla base dei nostri investimenti PROCESSO DI VALUTAZIONE Principi Vincoli •

Chiare linee guida alla base dei nostri investimenti PROCESSO DI VALUTAZIONE Principi Vincoli • Supporto all’economia Italiana • Sostenibilità economica e finanziaria del progetto • Statuto (Roma) • Aiuti di stato (Bruxelles) • Equilibrio finanziario (Francoforte) Massimizzazione del supporto all’economia, nel rispetto dell’equilibrio economico e dei vincoli normativi 18

La struttura del Gruppo e il portafoglio investimenti Società del Gruppo CDP (10 miliardi

La struttura del Gruppo e il portafoglio investimenti Società del Gruppo CDP (10 miliardi €) Società quotate e fondi di investimento (23 miliardi €) 100% 76% 26% 13% 100% 1) 30% 1) 72% 30% 100% 1) 70% 26% 1) 100% 59% 35% Investment Funds Principale investitore in società quotate alla Borsa Italiana 1) Le partecipazioni in Terna, Snam e Italgas sono detenute indirettamente attraverso CDP Reti 19

Agenda 1 Ruolo e Missione del Gruppo CDP 2 Piano Industriale Gruppo CDP 2016

Agenda 1 Ruolo e Missione del Gruppo CDP 2 Piano Industriale Gruppo CDP 2016 -2020 3 Piano di Investimenti per l’Europa e ruolo del Gruppo CDP 4 Principali risultati del Gruppo CDP nel «Piano Juncker» 20

Piano 2016 -2020: un piano ambizioso per promuovere il futuro dell’Italia anche con il

Piano 2016 -2020: un piano ambizioso per promuovere il futuro dell’Italia anche con il supporto dell’Europa 160 Mld € di risorse di Gruppo per un totale di 265 Mld € a supporto del Paese Govern. & PA e Infra. Imprese Internaz. ne CDP promuove il futuro del Paese con il supporto dell’Europa Real Estate • CDP porta l’Europa sul territorio 92 87 48 38 71 8 39 54 63 Governance, competenze e cultura Equilibrio economico-patrimoniale • Approccio di lungo periodo: 15 11 4 ü Denominatore comune tra le Istituzioni Internazionali ü Attrazione di capitali internazionali Investitori internazionali, Europa e territorio Dati in Mld € Risorse mobilitate CDP Risorse attivate 21

CDP per le imprese • Juncker CDP commitments & investments To be finalized €mln

CDP per le imprese • Juncker CDP commitments & investments To be finalized €mln • #1 nella promozione del Venture Capital Supportare le aziende lungo tutto il ciclo di vita Sviluppo/Espansione Turnaround Start-up ITATech FSI Growth Fund Risk sharing for SMEs Plafond VC Fund of Funds CDP Equity SMEs loans securitization Mid. Cap Plafond Late Stage VC Fund Fondo «Filiere» AGRI Households Plafond ITA Corporates Natural Disasters Plafond Venture capital 275 Private equity 4, 181 Risk sharing 4, 363 Liquidity Quattro. R 8, 000 Turnaround 300 22

Il supporto all’internazionalizzazione (1/2) Garanzie Modalità diretta Modalità indiretta EXIM: Polo Unico Export e

Il supporto all’internazionalizzazione (1/2) Garanzie Modalità diretta Modalità indiretta EXIM: Polo Unico Export e Internazionalizzazione Fattori abilitanti per la competitività Assicurazioni e cauzioni Finanziamenti (Debito) Equity e Quasi Equity Finanza Agevolata € 117 mld di risorse messe a disposizione delle imprese nell’arco di piano 2016 -2020, di cui il 54% per l’export (pari a € 63 mld) Promozione dell’innovazione § § Venture Capital Industria 4. 0 Supporto allo sviluppo § § Accesso al Credito Capitali per la crescita Sviluppo delle infrastrutture § § Cooperazione internazionale Gestore di fondi pubblici Finanziatore e Investitore Banda Larga / Reti Strade / Porti / Aeroporti Attrazione capitali esteri Financial Advisor § § Europa e piano Juncker Long term investor 23

Il supporto all’internazionalizzazione (2/2) CDP EXIM è un modello integrato con SACE e Simest,

Il supporto all’internazionalizzazione (2/2) CDP EXIM è un modello integrato con SACE e Simest, ispirato a soluzioni di successo di altri paesi e in collaborazione con il sistema bancario Equity Finanziamenti € 63 Mld per Export e internazionalizzazione Fondi Agevolati Factoring e Trade Finance Garanzie 24

Agenda 1 Ruolo e Missione del Gruppo CDP 2 Piano Industriale Gruppo CDP 2016

Agenda 1 Ruolo e Missione del Gruppo CDP 2 Piano Industriale Gruppo CDP 2016 -2020 3 Piano di Investimenti per l’Europa e ruolo del Gruppo CDP 4 Principali risultati del Gruppo CDP nel «Piano Juncker» 25

Il modello europeo di coordinamento delle NPI/NPB In Europa, le NPI/NPB hanno rafforzato il

Il modello europeo di coordinamento delle NPI/NPB In Europa, le NPI/NPB hanno rafforzato il loro ruolo, mantenendo delle specificità «regionali» in funzione di: 1 Fallimenti di mercato «differenziati» tra Paesi 2 Differenti condizioni iniziali ed eterogeneità dei sistemi economici 3 Necessità di buffer per contrastare shock asimmetrici Il modello «decentrato» che si è costruito si basa su 2 dimensioni di coordinamento Dimensione Orizzontale Dimensione Verticale 26

Piano di Investimenti per l’Europa: «Piano Juncker» 3 «Pilastri» e 3 strumenti Principali obiettivi

Piano di Investimenti per l’Europa: «Piano Juncker» 3 «Pilastri» e 3 strumenti Principali obiettivi 1 Mobilitare i finanziamenti per gli investimenti 1 Credit enhancement al Gruppo BEI con il Fondo FEIS 1 (Infrastrutture& Innovazione e PMI) 2 Preparare e selezionare i progetti 2 Visibilità e assistenza tecnica con l’ «Advisory hub» 3 Migliorare il contesto degli investimenti 3 Riforme strutturali e • Primo grande strumento di politica di sostegno della domanda coordinato a livello europeo • Rilancio degli investimenti, sostegno alla crescita economica e creazione di nuovi posti di lavoro • Migliore utilizzo dei fondi europei e coordinamento Gruppo BEI - Istituti Nazionali di Promozione • I contributi pubblici a favore del Piano non incrementano il debito degli Stati Membri 1 Fondo Europeo Investimenti Strategici: garantisce il Gruppo BEI per le iniziative attivate nell’ambito di investimenti per l’Europa rimozione degli ostacoli normativi 27

Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) Obiettivo: mobilitare a livello EU almeno

Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) Obiettivo: mobilitare a livello EU almeno 315 Mld € di finanziamenti aggiuntivi a condizioni di mercato per investimenti in progetti strategici, solidi e sostenibili mediante il FEIS Effetto leva FEIS • CE 1: 16 Mld € • BEI: 5 Mld € 21 3 x 63 5 x 15 x 315 240 Infrastrutture & Innovazione 1 Commissione Europea 42 Mld €: risorse aggiuntive Gruppo BEI Dati in Mld € 75 PMI 252 Mld €: • 43 Mld €: Istituti Nazionali di Promozione (contributo CDP ca. 8 Mld € di cui ca. 5 Mld € già deliberati nel primo anno di Piano) • 209 Mld €: altri capitali dal settore privato 28

Il ruolo di Istituto Nazionale di Promozione nel «Piano Juncker» CDP con la Legge

Il ruolo di Istituto Nazionale di Promozione nel «Piano Juncker» CDP con la Legge Stabilità 2016 ha assunto il ruolo di Istituto Nazionale di Promozione … • Impiega le risorse della Gestione Separata per co- …con un ruolo chiave nell’attuazione del «Piano Juncker» attraverso: i) La strutturazione di piattaforme di investimento, investire con il Gruppo BEI attraverso le Piattaforme di individuate come forme di cooperazione tra Gruppo BEI Investimento e Istituti Nazionali di Promozione sia a livello nazionale sia a livello pan-europeo • Beneficia della Garanzia dello Stato quando opera, a condizioni di mercato, nelle Piattaforme di Investimento approvate dal FEIS ii) Lo sviluppo di una struttura di credit enhancement a supporto di CDP, simile al meccanismo del FEIS, mediante la costituzione di un Fondo di garanzia • Può favorire la contribuzione anche dei Fondi strutturali presso il MEF e di Investimento Europei (Fondi SIE), oltre a fondi pubblici nazionali e regionali 29

Agenda 1 Ruolo e Missione del Gruppo CDP 2 Piano Industriale Gruppo CDP 2016

Agenda 1 Ruolo e Missione del Gruppo CDP 2 Piano Industriale Gruppo CDP 2016 -2020 3 Piano di Investimenti per l’Europa e ruolo del Gruppo CDP 4 Principali risultati del Gruppo CDP nel «Piano Juncker» 30

Piano «Juncker» : i principali risultati del Gruppo CDP Impegno CDP nel 2016 ~5

Piano «Juncker» : i principali risultati del Gruppo CDP Impegno CDP nel 2016 ~5 Mld € ~11 Mld € Piccole e Medie Imprese Infrastrutture e Innovazione 1 Grandi Infrastrutture Strategiche 0, 3 0, 9 2 ITA Corporate (Imprese)2 Investimenti attivabili per l’economia italiana 1 0, 4 1, 3 3 Smart Housing 4 Risk sharing Mid Cap 3 5 Risk sharing Climate Change Attivate piattaforme di investimento in entrambe le finestre del Piano «Juncker» 3, 9 7, 2 Risk sharing per le PMI 8 0, 2 0, 7 Cartolarizzazione crediti PMI 9 0, 1 0, 2 ITAtech (Trasf. to Tecnologico) 10 0, 2 2 11 0, 4 Risk sharing settore agricolo Fondi di debito 12 6 Fondi infrastrutturali pan-europei 7 Piccole e medie infrastrutture Piattaforme in fase di approvazione, grazie alle quali l’impegno CDP arriverà fino a ~ 8 Mld € 1 Metriche del «Piano Juncker» - stima BEI sui moltiplicatori 2 Accordi deliberati, non ancora firmati 3 Imprese fino a 3. 000 dipendenti CDP ha promosso la «High Level Task force for Social Infrastructure» 31

Un esempio di risk sharing per le PMI Principali caratteristiche Schema di risk-sharing Investimenti

Un esempio di risk sharing per le PMI Principali caratteristiche Schema di risk-sharing Investimenti attivabili per oltre 6 Mld € • Più accesso al credito per le PMI italiane PMI • Le Banche erogano • Risk Sharing e capital relief per gli intermediari finanziari • Attrazione del capitale privato finanziamenti alle PMI garantiti dal Fondo di Garanzia Banche • CDP contro-garantisce fino Fondo Centrale di Garanzia per le PMI 28 x • Utilizzo efficiente di risorse EU e nazionali • MEF con le risorse nazionali • Elevato effetto leva • Operazione replicabile con altri intermediari all’ 80% le garanzie rilasciate dal Fondo (portafoglio di oltre 3 Mld € con un cap alle perdite) Piattaforma «Juncker» e FEI con le risorse europee contro-garantiscono CDP attraverso la Piattaforma «Juncker» Risorse europee e nazionali per 225 Mln € Risorse «Juncker» europee e nazionali, per 225 Mln €, consentono di garantire un portafoglio di oltre 3 Mld € che consente di attivare investimenti per oltre 6 Mld € a favore di circa 70. 000 PMI 32

Costante impegno dell’Italia per il successo del «Piano Juncker» • L’Italia figura tra i

Costante impegno dell’Italia per il successo del «Piano Juncker» • L’Italia figura tra i maggiori beneficiari delle risorse «Juncker» grazie alla stretta collaborazione tra CDP e il Gruppo BEI • CDP in qualità di Istituto Nazionale di Promozione «Piano Juncker: l’Italia è il Paese che ha attratto il volume maggiore di capitali» CEPS, apr 2017 «L’Italia è leader nel Piano Juncker grazie al Gruppo CDP» Katainen, giu 2016 ü è uno dei maggiori canali di amplificazione delle risorse «Juncker» ü ha promosso il maggior numero di Piattaforme «Bruxelles: una casa comune per le casse Europee» «Il Gruppo CDP è il migliore in Europa per l'equity financing» Washington, ott. ‘ 16 Katainen, giu 2016 di Investimento in Europa, sia a supporto delle PMI sia a supporto dei progetti infrastrutturali e innovativi 33