LETTERATURA PER LINTEGRAZIONE SOCIALE Il racconto sociale nel

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LETTERATURA PER L’INTEGRAZIONE SOCIALE Il racconto sociale nel Novecento Pasolini e l’invenzione della periferia:

LETTERATURA PER L’INTEGRAZIONE SOCIALE Il racconto sociale nel Novecento Pasolini e l’invenzione della periferia: le scritture di Pasolini sulla periferia nella seconda metà degli anni Cinquanta (da «Ragazzi di vita» alle inchieste su Roma)

Il corso 1. Introduzione. Letteratura e integrazione sociale 2. Excursus storiografico. La rappresentazione sociale

Il corso 1. Introduzione. Letteratura e integrazione sociale 2. Excursus storiografico. La rappresentazione sociale nella letteratura italiana del Novecento 3. Pasolini, vita e opere 4. Pasolini e la periferia: introduzione al tema 5. Lettura dei testi pasoliniani: Ragazzi di vita, 1955 (narrativa) Il pianto della scavatrice 1956 -1957(in Le ceneri di Gramsci, poesia) Saggi (1958): La mia periferia, Il fronte della città, I campi di concentramento, I tuguri

PASOLINI E L’INVENZIONE DELLA PERIFERIA

PASOLINI E L’INVENZIONE DELLA PERIFERIA

PIER PAOLO PASOLINI Autoritratto con sciarpa e fiore

PIER PAOLO PASOLINI Autoritratto con sciarpa e fiore

Le opere dedicate al popolo di Roma: 1955, Ragazzi di vita; 1959, Una vita

Le opere dedicate al popolo di Roma: 1955, Ragazzi di vita; 1959, Una vita violenta 1957, Le ceneri di Gramsci 1961, Accattone; 1962, Mamma Roma

“Quella di Pasolini, infatti, è una posizione intimamente poetica, che confligge disperatamente con le

“Quella di Pasolini, infatti, è una posizione intimamente poetica, che confligge disperatamente con le forme impoetiche della società avanzata”. (Bevilacqua, Pasolini. L’insensata modernità) Citazioni su CONFLITTO/POESIA “Il rifiuto è sempre stato un gesto essenziale. I santi, gli eremiti, ma anche gli intellettuali, i pochi che hanno fatto la storia sono quelli che hanno detto di no, mica i cortigiani e gli assistenti dei cardinali. Il rifiuto per funzionare deve essere grande, non piccolo, totale. Non su questo o quel punto, “assurdo”, non di buon senso” (Pasolini intervistato da F. Colombo)

Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975 LA FORMAZIONE E LA FASE

Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975 LA FORMAZIONE E LA FASE FRIULANA 1942 – Poesie a Casarsa 1946 -1949 - Scrive Atti impuri e Amado mio (1982) e Il sogno di una cosa (1962) PASOLINI VITA E OPERE 1 ANNI CINQUANTA: LA FASE ROMANA 1952 e 1955 antologie Guanda Poesia dialettale del Novecento e Canzoniere italiano 1954 – La meglio gioventù 1955 – Ragazzi di vita 1955 – esce il primo numero di «Officina» 1957 – Le ceneri di Gramsci 1958 – L’usignuolo della Chiesa cattolica 1959 – Una vita violenta 1960 – Passione e ideologia

ANNI SESSANTA: IL CINEMA 1961 – Accattone; 1962 – Mamma Roma; 1963 La ricotta

ANNI SESSANTA: IL CINEMA 1961 – Accattone; 1962 – Mamma Roma; 1963 La ricotta e Comizi d’amore; 1964 – Il Vangelo secondo Matteo; 1965 – Uccellacci e uccellini 1961 – La religione del mio tempo 1964 – Poesia in forma di rosa 1965 – Alì dagli occhi azzurri PASOLINI VITA E OPERE 2 1966 tragedie (es. Affabulazione, Orgia, Porcile) Dal 1967 cinema mitologico (Edipo re, Medea, Appunti per un’Orestiade africana) 1968 – Teorema GLI ULTIMI ANNI E LE ‘ABIURE’ 1970 – 74 film della «Trilogia della vita» (es. Racconti di Canterbury) 1971 – Trasumanar e organizzar 1972 – Empirismo eretico 1972 - 1975 scrive Petrolio (1992) 1975 – Salò; Scritti corsari; La nuova gioventù

LE CASE DI PASOLINI A ROMA 1950 - 1954 – Ponte Mammolo (Rebibbia), Via

LE CASE DI PASOLINI A ROMA 1950 - 1954 – Ponte Mammolo (Rebibbia), Via G. Tagliere 3 1954 -1959 – Monteverde Nuovo, via Fonteiana 1959 – 1963 – Monteverde nuovo, Via Carini 1963 – 1975 – EUR, Via Eufrate 9

PASOLINI e la PERIFERIA Citazioni BORGATA E TRASFORMAZIONE: «La borgata è il punto di

PASOLINI e la PERIFERIA Citazioni BORGATA E TRASFORMAZIONE: «La borgata è il punto di osservazione della trasformazione essendo al contempo il luogo causato dalle trasformazioni della società da parte del capitalismo ma, anche, luogo dove ancora i valori borghesi non hanno senso. La città della transizione diventa una città senza confini» (G. Biondillo, Pasolini. Il corpo della città) IL BINARISMO MARGINE/CENTRO: «l’atto di vedere e costruire un luogo come marginale comporta sempre, nella sua forma più elementare, l’atto di posizionarlo in relazione ad un altro luogo visto come centrale» (D. Forgacs, Margini d’Italia) INSEDIAMENTI DEL DOPOGUERRA: «È come se le famiglie giungessero in vista di Roma, stanche del lungo viaggio, e si assestassero nel luogo più vicino, senza attraversare la cinta delle mura, senza penetrare nel recinto urbano di una metropoli che ha ben poco da offrire» (Berlinguer – Della Seta, Borgate di Roma)

Ø INDIA/PERIFERIA: « Mi piaceva camminare, solo, muto, imparando a conoscere passo quel nuovo

Ø INDIA/PERIFERIA: « Mi piaceva camminare, solo, muto, imparando a conoscere passo quel nuovo mondo, così come avevo conosciuto passo, camminando solo, la periferia romana: c’era qualcosa di analogo» (P. P. Pasolini, L’odore dell’India) Ø PASOLINI PERIFERIA Citazioni NEOREALISMO BOZZETTISTICO: «Cos’è Roma? Qual è Roma? Dove finisce e dove comincia Roma? Roma sicuramente è la più bella città d’Italia – se non del mondo. Ma è anche la più brutta, la più accogliente, la più drammatica, la più ricca, la più miserabile. Il cinema ha molto aiutato a farla conoscere, anche a chi non ci vive. Ma bisogna stare attenti: il gusto neorealistico che ha presieduto ai film su Roma è troppo imbevuto di bozzettismo, di particolarismo dialettale, di ottimismo umanitario, di crepuscolarismo: tutte cose che non potranno mai dare, col tono medio, grigio o roseo, l’atmosfera di questa città che è così drammaticamente contraddittoria. Le contraddizioni di Roma sono difficili a superarsi perché sono contraddizioni di genere esistenziale: più che termini di una contraddizione, la ricchezza e la miseria, la felicità e l’orrore di Roma, sono parti di un magma, di un caos» (P. P. Pasolini, Il fronte della città)

Ø Periodo fascista: Ø BORGATE DI ROMA Ø 1931 Piano regolatore: • Incentiva la

Ø Periodo fascista: Ø BORGATE DI ROMA Ø 1931 Piano regolatore: • Incentiva la vendita dei terreni privati (Trieste, Monteverde Nuovo, Parioli, Nomentano) • 1935, 12 borgate ufficiali nell’Agro romano (VS ‘borghetti’) (Prenestino, Teano, Primavalle, Borgata Gordiani, Tor Marancia, Pietralata, Tiburtino III, Trullo, Tufello, Quarticciolo, Acilia, San Basilio) • Struttura dei «borghi» (case a due piani in muratura, planimetrie squadrate) • Politica di isolamento Dopoguerra • Immigrazione (dal sud) , urbanesimo (dalle campagne), sfollati (es. S. Lorenzo 19 luglio 1943) • Allargamento della città > inglobamento delle borgate • Febbre edilizia > abusivismo • 1953 Inchiesta Camera dei Deputati sulla miseria a Roma > mobilitazione politica dal 1957 • Piano regolatore 1962

1956, Inchiesta a Palermo, a cura di Danilo Dolci GLI ANNI DELLE INCHIESTE SOCIALI

1956, Inchiesta a Palermo, a cura di Danilo Dolci GLI ANNI DELLE INCHIESTE SOCIALI 1958, Viaggio a Roma e dintorni di Pier Paolo Pasolini 1960, Milano, Corea, a cura di F. Alasia e D. Montaldi 1960, Borgate di Roma, a cura di G. Berlinguer e P. Della Seta 1963, Pasolini, Comizi d’amore 1970, Roma da capitale a periferia, a cura di F. Ferrarotti 1974, Vite di baraccati, a cura di F. Ferrarotti

Modi di rappresentazione: periferia e catalogo «Allora, davanti al suo occhio che non vede,

Modi di rappresentazione: periferia e catalogo «Allora, davanti al suo occhio che non vede, voleranno di qua e di là frammenti di villaggi di tuguri, distese di casette da città beduina, frane sgangherate di palazzoni e cinema sfarzosi, ex casali incastrati tra grattacieli, dighe di pareti altissime e vicoletti fangosi, vuoti improvvisi in cui ricompaiono sterri e prati con qualche gregge sparso intorno, e, in fondo – nella campagna bruciata o fangosa, tutta collinette, montarozzi, affossamenti, vecchie cave, altipiani, fogne, ruderi, scarichi, marane e immondezzai – il fronte della città. Ora è una striscia abbacinante di case che serpeggia sul contorto orizzonte. Ora una catasta colorata, grandiosa come un’apparizione, sull’imprevedibile costone di un’altura. Ora una enorme parete grigia che incombe tra viadotti e cavalcavia come uno strapiombo. Non è facile dare un po’ d’ordine a questo caos» (P. P. Pasolini, Il fronte della città)

RAGAZZI DI VITA SINOSSI (capp. 1 -2) CAPITOLO 1 Il Ferrobedò TEMPO DELLA STORIA:

RAGAZZI DI VITA SINOSSI (capp. 1 -2) CAPITOLO 1 Il Ferrobedò TEMPO DELLA STORIA: Dal luglio 1944 a un tempo indefinito CONTENUTO: Varie avventure di Riccetto, Marcello, Agnolo: accaparramento al Ferrobedò e ai Mercati generali, furto dei soldi a un cieco, furto del chiusino e vendita della ghisa, bagno nel Tevere allo stabilimento Ciriola, gita in barca e salvataggio della rondinella. CAPITOLO 2 Il Riccetto TEMPO DELLA STORIA: “Estate 1946” (durata indefinita) CONTENUTO: Riccetto impara la truffa col gioco delle carte dai napoletani, ruba a loro i soldi, si fa rubare i soldi dalla prostituta Nadia a Ostia; Marcello aspetta che torni Riccetto e compra un cucciolo da Zambuia; Crollo delle scuole e morte della mamma di Riccetto; Marcello muore in ospedale.

Ragazzi di vita SINOSSI capp. 3 -5 CAPITOLO 3 Nottata a Villa Borghese TEMPO

Ragazzi di vita SINOSSI capp. 3 -5 CAPITOLO 3 Nottata a Villa Borghese TEMPO DELLA STORIA: 1947 (“da più di un anno a quella parte… dopo la disgrazia delle Scuole”); durata indefinita CONTENUTO: Riccetto ora abita a Tiburtino dalla zia col cugino Alduccio; incontro dei ragazzi sul cavalcavia della stazione Tiburtina, vendono delle poltrone rubate a Portese per comprarsi i vestiti; dormono a Villa Borghese e mangiano dai frati; rubano un portafogli a una signora; incontrano sull’autobus Amerigo e scendono insieme. CAPITOLO 4 Ragazzi di vita TEMPO DELLA STORIA: 1947: dall’incontro con Amerigo (in continuità col capitolo precedente) fino al funerale di Amerigo CONTENUTO: Amerigo li convince a giocare i soldi del furto in una bisca; Riccetto riesce a fuggire prima dell’irruzione dei carabinieri e va in giro per Borghetto Prenestino, dove incontra il Lenzetta. Dormono nei bidoni “dietro la borgata Gordiani, … da dove si vedeva tutta la periferia con le borgate, da Centocelle a Tiburtino”, di giorno vanno in giro “dentro Roma”. Incontrano Alduccio che racconta la fine di Amerigo. Riccetto e Alduccio decidono di partecipare al funerale di Amerigo. CAPITOLO 5 Le notti calde TEMPO DELLA STORIA: 1947 (tempo indefinito in continuità col cap. precedente) (il tempo si deduce dall’explicit del capitolo) CONTENUTO: Riccetto, Alduccio e Lenzetta falliscono un furto. Fuggendo incontrano il vecchio Antonio e l’aiutano a rubare i cavolfiori. Vanno a casa sua e conoscono le sue figlie. Riccetto si fidanza con una di loro e inizia a lavorare. Dopo qualche tempo organizza un furto con Alduccio e Lenzetta (arrestato). Riccetto vaga per le strade notturne e fruga nei depositi della spazzatura. Viene arrestato per un furto non commesso mentre dorme in una casa disabitata.

RAGAZZI DI VITA SINOSSI (capp. 6 -8) CAPITOLO 6 Il bagno sull’Aniene TEMPO DELLA

RAGAZZI DI VITA SINOSSI (capp. 6 -8) CAPITOLO 6 Il bagno sull’Aniene TEMPO DELLA STORIA: 1950 CONTENUTO: Caciotta, Alduccio, Begalone, Riccetto fanno il bagno al fiume. Ci sono altri ragazzi più piccoli, tra cui Genesio e i fratellini Borgo Antico e Mariuccio. Prepotenze dei grandi, che costringono Borgo Antico a cantare e tormentano Piattoletta fino a legarlo a un palo e accendere il fuoco. CAPITOLO 7 Dentro Roma TEMPO DELLA STORIA: 1950, in continuità col cap. precedente. Da pomeriggio a sera CONTENUTO: Alduccio e Begalone a casa al Tiburtino. La loro vita familiare e la violenza. Escono e vanno verso la città (descrizione delle borgate), dove si prostituiscono. Incontrano Riccetto, che li porta a Donna Olimpia (dove era cresciuto) e nota i cambiamenti. Alduccio e Begalone si incontrano con una prostituta. Al ritorno a casa Alduccio colpisce la madre. CAPITOLO 8 La comare secca TEMPO DELLA STORIA: 1950, in continuità col cap. precedente (domenica mattina, il giorno successivo) CONTENUTO: I tre fratellini di Ponte Mammolo fuori casa cercati dai carabinieri. Vanno al fiume, arrivano tutti gli altri ragazzi. Begalone si sente male. Genesio cerca di attraversare il fiume ma al ritorno non riesce ad andare avanti e annega. Riccetto assiste alla scena ma non prova a salvare Genesio.