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L’ETÀ DI CESARE

L’ETÀ DI CESARE

L’età di Cesare Per età di Cesare si intende il periodo che va dalla

L’età di Cesare Per età di Cesare si intende il periodo che va dalla morte di Silla (78 a. C. ) alla morte di Gaio Giulio Cesare (44 a. C. ), protagonista sulla scena politica romana in questi decenni. Nell’età di Cesare entra nella sua fase più acuta la crisi della respublica, le cui radici affondano nelle tensioni sociali, economiche e politiche emerse nell’età dei Gracchi. Il potere militare e le magistrature che Cesare si fa attribuire (consolato e dittatura) significano nella sostanza la violazione e il superamento dell’assetto repubblicano. Cesare

I Gracchi Tra 133 e 121 a. C. due tribuni della plebe di origini

I Gracchi Tra 133 e 121 a. C. due tribuni della plebe di origini aristocratiche, Tiberio e Gaio Gracco, tentano di risolvere alcuni gravi problemi sociali e politici, maturati all’indomani delle guerre di conquista in Oriente. Con l’età dei Gracchi inizia la fase finale della storia repubblicana: per circa un secolo il confronto politico degenera in atti di violenza, i disordini sociali turbano spesso Roma e alcuni personaggi tentato di costruirsi un potere personale. Tiberio e Gaio Gracco

Le tensioni dell’età dei Gracchi Le guerre di conquista condotte in Oriente nel II

Le tensioni dell’età dei Gracchi Le guerre di conquista condotte in Oriente nel II sec. a. C. provocano forti squilibri nella società romana: crisi agraria: il latifondo spazza via la piccola proprietà e la disponibilità di manodopera servile comporta l’inurbamento dei contadini e l’ampliamento del proletariato urbano; contrasto tra senatori e cavalieri per il controllo dei tribunali permanenti; emergere di ambizioni personalistiche (Mario, Silla) collegate con la riforma dell’esercito; concessione del diritto di cittadinanza agli Italici. Schiavi al lavoro

Le riforme di Tiberio Gracco, eletto tribuno della plebe nel 133 a. C. ,

Le riforme di Tiberio Gracco, eletto tribuno della plebe nel 133 a. C. , tenta di risolvere la crisi della piccola proprietà con una legge agraria che: limita il possesso pro capite di ager publicus a 500 iugeri per capofamiglia più 250 iugeri per ogni figlio; prevede la redistribuzione delle eccedenze tra i nullatenenti. La proposta di Tiberio si scontra con la fiera opposizione dell’aristocrazia senatoria, responsabile dell’uccisione del tribuno nei disordini che accompagnano le elezioni nel luglio dello stesso 133 a. C. L’arringatore

Le riforme di Gaio Nel 123 a. C. è tribuno della plebe il fratello

Le riforme di Gaio Nel 123 a. C. è tribuno della plebe il fratello di Tiberio, Gaio Gracco. Per fronteggiare il malcontento del proletariato urbano, degli alleati italici e dei cavalieri propone: distribuzioni di grano a prezzo calmierato; la fondazione di colonie transmarine; l’affidamento ai cavalieri della riscossione dei tributi in Asia Minore e dei tribunali permanenti; l’estensione della cittadinanza ai Latini. Anche le proposte di Gaio si scontrano con gli interessi dell’ordine senatorio; il tribuno Muore nel 121 a. C. in un tumulto popolare. Félix Auvray, La morte di Gaio Gracco (prima metà XIX sec. )

Mario: la riforma dell’esercito Gaio Mario, homo novus, si afferma sulla scena politica grazie

Mario: la riforma dell’esercito Gaio Mario, homo novus, si afferma sulla scena politica grazie ai successi riportati nella guerra contro Giugurta (111 -105 a. C. ) e nelle campagne contro i Teutoni (102 a. C. ) e i Cimbri (101 a. C. ). A lui si devono: l’arruolamento volontario per i nullatenenti; la professionalizzazione dell’esercito attraverso l’introduzione della retribuzione. La riforma dell’esercito risolve in parte il problema del proletariato urbano e della diminuzione di effettivi romani nelle truppe, ma crea un legame personale tra generale e legioni che apre la strada alla “militarizzazione” della politica. Gaio Mario

La guerra sociale La richiesta del diritto di cittadinanza da parte degli Italici torna

La guerra sociale La richiesta del diritto di cittadinanza da parte degli Italici torna di attualità nel 91 a. C. , quando il tribuno Marco Livio Druso ne ripropone la concessione. La sua uccisione e la vanificazione della sua azione per opera del senato scatenano la guerra sociale (90 -88 a. C. ), cioè l’insurrezione dei socii, gli alleati italici di Roma. Legionari romani combattono contro i Cimbri La guerra si conclude con la concessione della cittadinanza alle popolazioni della penisola italica.

La guerra civile tra Mario e Silla Gli anni immediatamente successivi alla guerra sociale

La guerra civile tra Mario e Silla Gli anni immediatamente successivi alla guerra sociale vedono lo scontro tra Mario e il suo ex questore Lucio Cornelio Silla: anno avvenimenti 88 a. C. Silla, incaricato di condurre la guerra contro Mitridate VI re del Ponto, da poco ribellatosi, privato del comando da Mario marcia su Roma e disperde i mariani 87 a. C. Silla, di nuovo affidatario del comando, parte per l’Oriente; i mariani riconquistano Roma e fanno strage degli avversari; Mario muore all’inizio dell’ 86 a. C. 83 -82 a. C. sconfitto Mitridate, Silla rientra a Roma, si fa proclamare dittatore dopo aver sconfitto i mariani a Porta Collina e redige le liste di proscrizione 82 -79 a. C. dittatura sillana: restaurazione oligarchica della repubblica, ripresa delle leggi agrarie dei Gracchi, restituzione dei tribunali perpetui ai senatori, creazione di trecento nuovi senatori, divieto di oltrepassare il Rubicone per gli eserciti in armi

L’ascesa di Cesare A questo punto si affaccia sulla scena politica Gaio Giulio Cesare

L’ascesa di Cesare A questo punto si affaccia sulla scena politica Gaio Giulio Cesare (100 -43 a. C. ). Nato da famiglia patrizia di antichissima nobiltà, dopo la more di Silla (78 a. C. ) inizia la carriera forense e politica (questura, edilità, pontificato massimo, pretura). Schierato dalla parte dei populares (la fazione di chi si presenta come difensore della libertas e degli interessi del popolo contro le prevaricazioni dell’aristocrazia), Cesare si allea: con Marco Licinio Crasso, un ricchissimo esponente della classe dei cavalieri; con Gneo Pompeo Magno, abile generale vicino agli optimates, cioè alla fazione che sostiene gli interessi della nobilitas senatoria. Crasso

La congiura di Catilina A partire dal 66 a. C. Crasso e Cesare favoriscono

La congiura di Catilina A partire dal 66 a. C. Crasso e Cesare favoriscono le trame sovversive di Lucio Sergio Catilina, nobile decaduto che aspira al consolato. anno avvenimenti 66 a. C. prima congiura di Catilina, che tenta di farsi eleggere console per il 65 64 a. C. nuova candidatura di Catilina al consolato per il 63; viene sconfitto da Cicerone 63 a. C. seconda congiura: Catilina raduna attorno a sé nobili decaduti, proletari, schiavi, stranieri e a Fiesole raccoglie un esercito; la congiura viene scoperta da Cicerone: i catilinari presenti a Roma vengono arrestati e giustiziati, mentre i reparti armati vengono sbaragliati a Pistoia e Catilina muore sul campo

Gneo Pompeo, ex generale sillano, compie una brillante carriera politica grazie alle sue capacità

Gneo Pompeo, ex generale sillano, compie una brillante carriera politica grazie alle sue capacità militari e all’appoggio di Crasso. Eccone le tappe fondamentali: anno avvenimenti 77 -71 a. C. guerra contro Sertorio in Spagna 70 a. C. consolato con Crasso 67 a. C. comando straordinario sul Mediterraneo per debellare la pirateria 66 a. C. guerra contro Mitridate VI re del Ponto 64 a. C. riorganizzazione dell’Asia Minore (Ponto, Bitinia, Cilicia, Siria) Pompeo

Il primo triumvirato Nel 60 a. C. Pompeo stringe con Cesare e Crasso un

Il primo triumvirato Nel 60 a. C. Pompeo stringe con Cesare e Crasso un accordo privato, il cosiddetto primo triumvirato, rinnovato nel 55 a Lucca. Ecco gli accordi: anno accordi primo triumvirato 60 a. C. Cesare sarà eletto console nel 59, per ratificare l’assetto da Pompeo all’Oriente e favorire gli interessi dei cavalieri rappresentati da Crasso per cinque anni Cesare avrà il governo straordinario della Cisalpina, dell’Illirico e della Narbonese i nuovi accordi a. C. 55 Crasso dovrà organizzare una campagna contro i Parti (morirà a Carre nel 53) Pompeo avrà il governo quinquennale delle Spagne Cesare otterrà una proroga quinquennale del governatorato in Gallia

La guerra in Gallia Partito per la Gallia nel 58 a. C. , Cesare

La guerra in Gallia Partito per la Gallia nel 58 a. C. , Cesare nell’arco di otto anni riesce a sottometterla, a sconfiggere i Germani e a sbarcare in Britannia. anno avvenimenti 58 -57 a. C. conquista della Gallia settentrionale 55 -52 a. C. conquista dei rimanenti territori della Gallia (decisiva la battaglia di Alesia nel 52) 55 a. C. operazioni oltre il Reno contro i Germani 55 -54 a. C. i due sbarchi in Britannia 51 -50 a. C. sistemazione del territorio gallico

Gli antefatti della guerra civile A Roma il confronto politico si traduce in scontri

Gli antefatti della guerra civile A Roma il confronto politico si traduce in scontri armati tra bande rivali, in particolare per iniziativa di Clodio, uomo di fiducia di Cesare. Nel 52 a. C. Clodio viene ucciso e per affrontare i gravi disordini sociali Pompeo viene nominato consul sine collega. Pompeo fa approvare una legge che obbliga i candidati a presentare la propria candidatura di persona: vuole costringere Cesare, intenzionato a ricandidarsi, a congedare le sue truppe o a mettersi in una condizione di illegalità. Nicolas Poussin, Giulio Cesare (1798)

La guera civile tra Cesare e Pompeo Cesare propone che anche Pompeo congedi le

La guera civile tra Cesare e Pompeo Cesare propone che anche Pompeo congedi le proprie truppe; l’ultimatum ricevuto dal senato, con l’ordine di deporre i comandi provinciali, lo spinge a impugnare le armi contro il rivale. anno avvenimenti 49 a. C. Cesare attraversa il Rubicone e, mentre Pompeo fugge in Grecia, raggiunge prima Roma e poi la Spagna, dove sconfigge i pompeiani 48 a. C. Pompeo viene sconfitto a Farsalo, in Tessaglia; fugge in Egitto, dove però viene ucciso a tradimento da Tolomeo XIII 48 -47 a. C. Cesare sosta in Egitto, dove depone Tolemeo XIII e fa incoronare regina Cleopatra; sconfigge Farnace re del Ponto 46 a. C. Cesare annienta la resistenza pompeiana a Tapso, in Africa; suicidio di Catone Uticense 45 a. C. Cesare sconfigge gli ultimi pompeiani a Munda, in Spagna

Cesare a Roma Rientrato a Roma, Cesare: si fa conferire dal senato la dittatura

Cesare a Roma Rientrato a Roma, Cesare: si fa conferire dal senato la dittatura a vita, l’inviolabilità dei tribuni, i titoli vitalizi di imperator e pater patriae, che vanno ad aggiungersi al pontificato massimo; tenta di governare all’insegna dell’equilibrio e della clementia, senza trascurare gli interessi delle fasce più umili della popolazione. Cesare viene eliminato da una congiura aristocratica, il 15 marzo del 44 a. C. , alla vigilia di una spedizione contro i Parti. Cesare

La produzione letteraria in prosa L’ultimo periodo della repubblica conosce un significativo incremento dell’attività

La produzione letteraria in prosa L’ultimo periodo della repubblica conosce un significativo incremento dell’attività culturale e vede un fiorire di vari ambiti di ricerca e generi letterari: genere letterario autori trattatistica Cicerone oratoria giudiziaria e politica Cicerone storiografia Sallustio memorialistica Cesare antiquaria e linguistica Varrone biografia Nepote Cicerone

La poesia di questo periodo presenta caratteri di straordinaria novità; si tratta di poesia:

La poesia di questo periodo presenta caratteri di straordinaria novità; si tratta di poesia: “nuova”, in quanto riflette le esigenze della vita contemporanea; moderna, cioè affrancata in gran parte dalla schiavitù ai valori estetici e ideologici del passato (rinnovato influsso stilistico dell’alessandrinismo). I rappresentanti della poesia sono Catullo (poesia personale) e Lucrezio (poesia filosofica di ispirazione epicurea). Lawrence Alma-Tadema, Catullo a casa di Lesbia (1865)

La filosofia In questo periodo si diffonde nella società romana un rinnovato interesse per

La filosofia In questo periodo si diffonde nella società romana un rinnovato interesse per la filosofia; i testi del pensiero greco vengono letti e interrogati con immediato riferimento ai bisogni del presente. Oltre allo stoicismo, familiare allo spirito dei Romani fin dall’epoca del circolo scipionico, sono presenti a Roma tre orientamenti: eclettismo (Cicerone); neopitagorismo (Nigidio Figulo); epicureismo (Lucrezio). Pitagora