Le stelle Lic Classico D A Azuni SASSARI

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Le stelle Lic. Classico “D. A. Azuni” SASSARI Prof. Paolo Abis

Le stelle Lic. Classico “D. A. Azuni” SASSARI Prof. Paolo Abis

Cosa è una stella? Vista da fuori: una palla di gas incandescente Prof. Paolo

Cosa è una stella? Vista da fuori: una palla di gas incandescente Prof. Paolo Abis

Cosa è una stella? • Si definisce stella un corpo celeste che brilla di

Cosa è una stella? • Si definisce stella un corpo celeste che brilla di luce propria. • Una stella, in termini semplici, è un'enorme sfera di gas caldissimo, chiamato plasma, che genera energia nel suo interno attraverso un processo di fusione nucleare. Tale processo trasforma l’idrogeno in un gas più pesante che si chiama Elio. Prof. Paolo Abis

una stella è un corpo celeste autogravitante Prof. Paolo Abis

una stella è un corpo celeste autogravitante Prof. Paolo Abis

Equilibrio idrostatico E’ il perfetto equilibrio fra le due forze che mantiene la stella

Equilibrio idrostatico E’ il perfetto equilibrio fra le due forze che mantiene la stella stabile per miliardi di anni. • • Se il tasso di produzione di energia rallenta il centro comincia a raffreddarsi, la pressione dei gas diminuisce, e ciò provoca il prevalere della forza di gravità. Quando questo avviene, la stella si contrae. • Prof. Paolo Abis Questa contrazione genera una pressione altissima, la compressione fa aumentare la temperatura tanto da incrementare la produzione di energia e… la stella si espande.

Guardiamoci dentro Prof. Paolo Abis

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Il Sole • Il sole E’ una sfera costituita per il 99% di gas

Il Sole • Il sole E’ una sfera costituita per il 99% di gas (idrogeno ed elio). Nonostante la sua natura gassosa ha una densità di 1, 4 volte quella terrestre. Infatti esercita una enorme forza di gravità che schiaccia i gas verso il centro con una pressione di molti miliardi di atmosfere (per un confronto: la pressione dell'aria che gonfia i pneumatici tanto da sostenere l'automobile E’ intorno alle 2/3 atmosfere). • Questa pressione da ai gas nella parte interna la natura di un fluido. Prof. Paolo Abis

Il Sole è composto da diversi strati: il nucleo, una zona intermedia nella quale

Il Sole è composto da diversi strati: il nucleo, una zona intermedia nella quale l'energia prodotta nel nucleo viene trasportata verso l'esterno, e la fotosfera (che è la parte visibile del Sole). Inoltre ci sono due strati di gas al di sopra della fotosfera, chiamati cromosfera e corona. La corona solare è uno strato di gas caldissimo, alla temperatura di milioni di gradi, che circonda il Sole e arriva fino a una distanza di milioni di chilometri dalla fotosfera. Prof. Paolo Abis

Sorgenti di Energia Quale può essere la sorgente di energia dalle stelle ? .

Sorgenti di Energia Quale può essere la sorgente di energia dalle stelle ? . Si sa che reazioni di Fusione Nucleare sono in grado di produrre un’enorme quantità di energia. Prof. Paolo Abis

Le Reazioni Nucleari 3 -1 10 La carica positiva di un atomo (protoni+neutroni) è

Le Reazioni Nucleari 3 -1 10 La carica positiva di un atomo (protoni+neutroni) è confinata entro un nucleo di ~10 -13 cm. Affinché possa avvenire Neutroni una reazione di Fusione nucleare è necessario che due atomi si avvicinino fino ad una distanza di ~10 -13 cm. Protoni Elettroni Prof. Paolo Abis

Le Reazioni Nucleari A questa distanza però le forze di repulsione sono molto forti

Le Reazioni Nucleari A questa distanza però le forze di repulsione sono molto forti e quindi bisogna accelerare le particelle in modo da riuscire superare queste forze ovvero la Barriera Coulombiana. 10 -13 Prof. Paolo Abis

Le Reazioni Nucleari La barriera Coulombiana può essere superata quando la temperatura e/o la

Le Reazioni Nucleari La barriera Coulombiana può essere superata quando la temperatura e/o la densità del gas sono molto elevate. Ovvero quando l’accelerazione dovuta all’energia termica è sufficientemente elevata o quando gli atomi sono costretti a stare molto vicini fra loro. Le prime reazioni nucleari che avvengono sono quelle per le quali la Barriera Coulombiana è più bassa, cioè quando la temperatura e/o la densità necessarie non sono molto elevate. Prof. Paolo Abis

Le Reazioni Nucleari Nell’interno di una stella questo si verifica facilmente. La temperatura al

Le Reazioni Nucleari Nell’interno di una stella questo si verifica facilmente. La temperatura al centro del Sole: T = 15. 000°C Tterra = 20°C ~ 293 K La densità al centro del Sole: T ~ 4. 4 x 107 °C r = 220 miliardi di atmosfere ratmosphere = 1. 293 x 10 -3 gr cm-3 Prof. Paolo Abis

Le Reazioni Nucleari Vediamo quanta energia può essere prodotta da una reazione nucleare, e

Le Reazioni Nucleari Vediamo quanta energia può essere prodotta da una reazione nucleare, e se questa è sufficiente a giustificare il tempo di vita di una stella (almeno 4 Gyr nel caso del Sole). Ad esempio la fusione di 4 nuclei di Idrogeno (1 H) in un nucleo di Elio (4 He): 4 1 H 4 He Bruciamento dell’H Prof. Paolo Abis

Le Sorgenti Nucleari In questa reazione c’è però un difetto di massa: Il peso

Le Sorgenti Nucleari In questa reazione c’è però un difetto di massa: Il peso atomico del 1 H è m. H=1. 00797 Il peso atomico del 4 He è m. He=4. 0026 Dm= 4 m. H - m. He = 0. 0293 (4 1 H 4 He) E = mc 2 Dove va questa massa? … Si trasforma in Energia !! Prof. Paolo Abis

Le Sorgenti Nucleari Quando la temperatura e/o la densità nel centro aumentano allora è

Le Sorgenti Nucleari Quando la temperatura e/o la densità nel centro aumentano allora è possibile che avvengano reazioni di fusione fra nuclei la cui Barriera Coulombiana è più grande. Es. : fusione dell’He, fusione del Carbonio (12 C), etc. Ogni reazione nucleare produrrà altra energia e la stella potrà continuare a “vivere” senza collassare su se stessa. Prof. Paolo Abis

L‘energia del sole • Il Sole è una piccola stella di colore giallo, ha

L‘energia del sole • Il Sole è una piccola stella di colore giallo, ha un diametro di quasi 1 milione 400 mila chilometri, cioè quasi 110 volte quello della Terra. La temperatura al suo interno è altissima: oltre 15 milioni di gradi! • Nel nucleo del Sole, l'idrogeno viene fuso per formare elio, in un processo detto fusione nucleare. L'energia creata nel nucleo del Sole attraverso questo processo viene prima trasportata fino alla superficie visibile, poi emessa nello spazio, dove si propaga sotto forma di luce. He Prof. Paolo Abis

v Cosa possiamo misurare di una stella ? • Quantità di luce (luminosità o

v Cosa possiamo misurare di una stella ? • Quantità di luce (luminosità o magnitudine) • Colore (differenza di magnitudine nei vari colori) • Spettro (quanta energia viene emessa alle varie lunghezza d’onda) • Velocità, distanza v Da cui possiamo ricavare • Luminosità assoluta (corretta per la distanza della stella) • Temperatura • Composizione chimica (elementi chimici presenti nella stella) • Massa Prof. Paolo Abis

Composizione delle stelle • «Vedere» la luce • La luce visibile è una forma

Composizione delle stelle • «Vedere» la luce • La luce visibile è una forma di radiazione che il nostro occhio è in grado di percepire. Questa radiazione è formata da onde elettromagnetiche. • La gamma di tutte le onde elettromagnetiche costituisce lo spettro elettromagnetico. . Le onde vi sono classificate in base alla frquenza e la lunghezza d’onda. Prof. Paolo Abis

Spettro elettromagnetico Prof. Paolo Abis

Spettro elettromagnetico Prof. Paolo Abis

La luce bianca e’ scomposta da un prisma in differenti colori Prof. Paolo Abis

La luce bianca e’ scomposta da un prisma in differenti colori Prof. Paolo Abis

Lo spettro di una sorgente luminosa può avere una natura continua (come ad esempio

Lo spettro di una sorgente luminosa può avere una natura continua (come ad esempio il sole od una lampadina ad incandescenza) Oppure una natura discreta (come le lampade a neon, sodio, mercurio, etc. ) Prof. Paolo Abis

Spettro di assorbimento Spettro di emissione Prof. Paolo Abis

Spettro di assorbimento Spettro di emissione Prof. Paolo Abis

Spettro continuo Spettri di emissione Spettro di assorbimento Prof. Paolo Abis

Spettro continuo Spettri di emissione Spettro di assorbimento Prof. Paolo Abis

Lo spettro delle stelle • Tornando alle stelle: se ne rileviamo lo spettro e

Lo spettro delle stelle • Tornando alle stelle: se ne rileviamo lo spettro e vogliamo sapere se su quella stella c'è idrogeno, basterà confrontare le righe dello spettro dell'idrogeno con quelle della stella, se ci sono tutte possiamo stare sicuri che su quella stella c'è l'idrogeno. • Ovviamente lo spettro delle stelle sarà la risultante della somma degli spettri dei vari elementi che la compongono. Le righe di assorbimento dello spettro possono essere più o meno scure e questo indica con quale proporzione ciascun elemento è presente nella stella. In genere comunque si ha uniformità nella composizione stellare mentre quello che cambia è la temperatura. Prof. Paolo Abis

Spettri stellari • ALPHA LYRAE - VEGA (Alpha LYR) • Le righe dello spettro

Spettri stellari • ALPHA LYRAE - VEGA (Alpha LYR) • Le righe dello spettro indicano la composizione della stella Prof. Paolo Abis • BETA LYRAE - SHELIAK (Beta LYR)

Spettro di assorbimento Le analisi spettrali hanno permesso di determinare la composizione chimica delle

Spettro di assorbimento Le analisi spettrali hanno permesso di determinare la composizione chimica delle atmosfere stellari : • Idrogeno 80% • Elio 19% Prof. Paolo Abis • Altri elementi chimici 1%

Classificazione delle stelle La catalogazione delle stelle si basa principalmente sull'energia emessa. Infatti, l'energia

Classificazione delle stelle La catalogazione delle stelle si basa principalmente sull'energia emessa. Infatti, l'energia prodotta dal nucleo stellare viene irraggiata sotto forma di luce e calore le cui lunghezze d'onda dipendono sostanzialmente dalla temperatura superficiale e dalla composizione chimica della materia. Le stelle infatti sono di un colore che dipende direttamente dalla loro temperatura superficiale. Come criterio di catalogazione si usano allora la temperatura ed il colore delle stelle che portano alla creazione di 6 gruppi, o classi spettrali, indicati da lettere dell'alfabeto: Classe Spettrale Tipo di Stella Temperatura in Gradi 0 -B Bianco Azzurre 10000 - 60000 A Bianche 7500 - 10000 F Bianche 6000 - 7500 G Gialle 5000 - 6000 K Arancio 3500 - 5000 M Rosso meno di 3000 Prof. Paolo Abis

Classe spettrale • Le stelle sono state classificate in classi spettrali con le lettere:

Classe spettrale • Le stelle sono state classificate in classi spettrali con le lettere: O B A F G K M, ciascuna accompagnata da numeri da 0 a 9. (il metodo anglosassone permette di ricordare la scala "OBAFGKM" attraverso l'acronimo scherzoso di "Oh, Be A Fine Girl, Kiss Me"). • Il colore è indice della temperatura della stella e costituisce uno dei fattori della classificazione stellare. • Ovviamente nella classificazione non compaiono le stelle variabili. Prof. Paolo Abis

Il Colore e la temperatura Il colore delle stelle può essere molto variabile. Le

Il Colore e la temperatura Il colore delle stelle può essere molto variabile. Le stelle non sono tutte bianche come immaginiamo guardando il cielo. Il colore di una stella è una indicazione della sua temperatura. • Una stella giovane, come il sole, è relativamente calda (6 000 o. C). • Una stella rossa, è relativamente fredda (3 000 o. C). • Una stella blu è estremamente calda (20 000 à 35 000 o. C). Prof. Paolo Abis

Il Colore e la temperatura • Lo spettro di una stella dipende dalla temperatura.

Il Colore e la temperatura • Lo spettro di una stella dipende dalla temperatura. Più una stella é calda, più la sua luce è blu Stelle più calde Prof. Paolo Abis Stelle più fredde

Star Colors Red Orange Yellow White Blue Prof. Paolo Abis

Star Colors Red Orange Yellow White Blue Prof. Paolo Abis

Star Temperatures 3000 K 4000 K 5000 K 6000 K 7000 K 10, 000

Star Temperatures 3000 K 4000 K 5000 K 6000 K 7000 K 10, 000 K 15, 000 K Prof. Paolo Abis 30, 000 K

Magnitudine stellare • La luminosità di una stella viene accuratamente misurata con appositi fotometri

Magnitudine stellare • La luminosità di una stella viene accuratamente misurata con appositi fotometri fotoelettrici ed in base a tali misurazioni viene definita la sua magnitudine Prof. Paolo Abis

Magnitudine stellare • Con il termine magnitudine (dal latino Magnitudo, inis = grandezza) si

Magnitudine stellare • Con il termine magnitudine (dal latino Magnitudo, inis = grandezza) si intende la misura della quantità di luce che arriva da un corpo celeste (stelle, galassie, nebulose. . . ). • Questa quantità di luce dipende da molti fattori come la distanza dell'astro, la sua grandezza, la sua temperatura ecc. Prof. Paolo Abis

Magnitudine stellare • La scala con cui sono misurate le magnitudini affonda le sue

Magnitudine stellare • La scala con cui sono misurate le magnitudini affonda le sue radici nella pratica ellenistica di dividere le stelle visibili ad occhio nudo in sei magnitudini. • Le stelle più luminose erano dette di prima magnitudine (m = +1), quelle brillanti la metà di queste erano di seconda magnitudine, e così via fino alla sesta magnitudine (m = +6), al limite della visione umana (senza un telescopio o altri aiuti ottici). • Questo metodo piuttosto semplice di indicare la luminosità delle stelle fu reso popolare da Tolomeo nel suo Almagesto, e si pensa che sia stato inventato da Ipparco di Nicea. Prof. Paolo Abis Claudio Tolomeo, precursore della geografia

Magnitudine stellare • Hipparco (II secolo A. C. ) – Definisce sei categorie di

Magnitudine stellare • Hipparco (II secolo A. C. ) – Definisce sei categorie di magnitudini: Prima magnitudine per le stelle brillanti che si vedono appena tramonta il sole; Sesta magnitudine per le stelle che si vedono appena • Norman Pogson (1856) – Ha definito la legge che definisce il sistema di magnitudini basandosi sul flusso magnitudine = -2. 5 log(flusso) + costante Prof. Paolo Abis

Il sistema delle magnitudini • Magnitudine apparente – Scala logaritmica della luminosità delle stelle

Il sistema delle magnitudini • Magnitudine apparente – Scala logaritmica della luminosità delle stelle • Magnitudine assoluta – Magnitudine apparente di una stella se fosse a 10 parsecs di distanza dalla terra Prof. Paolo Abis

Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una stella, pianeta o di un altro

Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una stella, pianeta o di un altro oggetto celeste è una misura della sua luminosità apparente; cioè, non si prendere in considerazione la distanza dell'oggetto dal punto d'osservazione. Le stelle A e B hanno “in apparenza” la stessa luminosità. Tuttavia, la stella A in realtà è molto più piccola e meno luminosa della stella B. Prof. Paolo Abis d A d B

Nota: Più brillante è una stella e più è piccola la sua magnitudine (fino

Nota: Più brillante è una stella e più è piccola la sua magnitudine (fino ad essere addiritutra negativa) – – Sole = mag. -26. 75 Luna piena = mag. – 12 Vega = mag. 0 Stella più debole visibile ad occhi nudo= mag. + 6. 5 – limite dello Hubble Space Telescope = mag. + 27 Prof. Paolo Abis

Scala delle magnitudini La scala delle magnitudini è rovescia: • astri con magnitudine maggiore

Scala delle magnitudini La scala delle magnitudini è rovescia: • astri con magnitudine maggiore sono meno luminosi. L'occhio umano riesce a vedere, nelle migliori condizioni di osservazione, fino alla magnitudine 5 per un totale di ~9000 stelle. • Le stelle di prima magnitudine sono 2. 5 volte più luminose di quelle di seconda, quelle di seconda sono 2. 5 volte più luminose di quelle di terza e così via. • Una differenza di 5 nella scala delle magnitudini corrisponde ad un fattore 100. Prof. Paolo Abis

Magnitudine stellare +6. 43 +5. 65 +2. 84 +5. 43 +3. 59 Le Pleiadi

Magnitudine stellare +6. 43 +5. 65 +2. 84 +5. 43 +3. 59 Le Pleiadi un ammasso aperto nella costellazione del Toro Prof. Paolo Abis

Magnitudine assoluta Si definisce magnitudine assoluta M di una stella la magnitudine che essa

Magnitudine assoluta Si definisce magnitudine assoluta M di una stella la magnitudine che essa avrebbe se venisse posta a 10 parsec di distanza (32, 6 a. l. ) Quale è la magnitudine assoluta del sole ? m = -26. M = +4. 82 Pertanto, se il sole fosse a tale distanza dalla terra risulterebbe. Prof. Paolo Abis appena visibile

Sorpresa !! Prof. Paolo Abis

Sorpresa !! Prof. Paolo Abis

I Diagrammi HR La scoperta più importante in campo astronomico risale al 1913, quando

I Diagrammi HR La scoperta più importante in campo astronomico risale al 1913, quando il danese Enjar Hertzsprung e l’americano Henry Norris Russell, indipendentemente l’uno dall’altro, confrontarono in un diagramma le due proprietà principali delle stelle: Temperatura (colore o tipo-spettale) Luminosità (magnitudine assoluta) Russell Hertzsprung Prof. Paolo Abis

I Diagrammi HR Magnitudine (MV) Se si conoscono il colore (ex. B-V) e la

I Diagrammi HR Magnitudine (MV) Se si conoscono il colore (ex. B-V) e la magnitudine assoluta nel visuale (MV) di un certo numero di stelle possiamo costruire un diagramma Colore-Magnitudine Questo diagramma è noto come Diagramma di Hertzsprung. Russell o Diagramma H-R (HRD), Colore (B-V) Prof. Paolo Abis

I Diagrammi HR L/L Il diagramma HR può essere letto anche come un diagramma

I Diagrammi HR L/L Il diagramma HR può essere letto anche come un diagramma che lega la luminosità e la temperatura effettiva della stella: la luminosità del Sole: L =3. 83 x 1033 erg/sec Temperatura (K) Prof. Paolo Abis

Prof. Paolo Abis

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Il diagramma Hertzsprung-Russel (H-R) • Il diagramma H-R rappresenta la: Luminosità delle stelle in

Il diagramma Hertzsprung-Russel (H-R) • Il diagramma H-R rappresenta la: Luminosità delle stelle in funzione della loro temperatura e del loro colore. • Questo digramma dimostra che esiste una relazione fra colore, temperatura, luminosità e massa. • Conoscendo la relazione che esiste fra luminosità e temperatura di una stella e conoscendo la sua posizione nel diagramma H-R, si può determinare il tipo di stella ed il valore approssimativo della sua grandezza e della sua massa Prof. Paolo Abis

Il diagramma H-R • Per poter descrivere compiutamente il diagramma H-R si devono necessariamente

Il diagramma H-R • Per poter descrivere compiutamente il diagramma H-R si devono necessariamente avere chiari i concetti di magnitudine assoluta e classe spettrale di una stella. Fissati questi concetti abbiamo tutti gli elementi per costruirci il diagramma Hertzsprung-Russell (o H-R). In ascissa poniamo la classe spettrale e in ordinata la magnitudine assoluta. Prof. Paolo Abis

Il diagramma H-R • Benchè si pensi che nell'universo tutto sia uniforme, le stelle

Il diagramma H-R • Benchè si pensi che nell'universo tutto sia uniforme, le stelle misurate fino ad oggi non tendono affatto a sparpagliarsi sull'intero piano ma si concentrano lungo la sequenza principale (MS) e in un altro grappoletto in alto a destra (Giganti rosse)Prof. Paolo Abis (RG).

Diagramma H-R Prof. Paolo Abis

Diagramma H-R Prof. Paolo Abis

Il diagramma H-R • • • Da un primo sguardo si può notare che

Il diagramma H-R • • • Da un primo sguardo si può notare che : le stelle di tipo O sono più calde e luminose di quelle di tipo M. Questo è piuttosto intuitivo perché sappiamo che un corpo ad una certa temperatura emette molta più energia, ed in particolare luce, di uno a temperatura molto inferiore. Prof. Paolo Abis

Il diagramma H-R Quello che è meno intuitivo è perché delle stelle di tipo

Il diagramma H-R Quello che è meno intuitivo è perché delle stelle di tipo M, con basse temperature intorno ai 3500°K, abbiano una magnitudine così bassa, cioè siano molto luminose. La spiegazione è la seguente: prese due stelle di tipo M, una brillante ed una debole, esse devono avere la stessa temperatura dal momento che appartengono alla stessa classe spettrale e la quantità di luce emessa per unità di superficie (metro quadro ad esempio) deve essere identica. Quindi la stella più luminosa è quella che ha superficie maggiore. Infatti le stelle di quel tipo vengono chiamate "Giganti". Prof. Paolo Abis

Il diagramma H-R • Le stelle sotto la sequenza principale vengono chiamate, per simmetria,

Il diagramma H-R • Le stelle sotto la sequenza principale vengono chiamate, per simmetria, "nane", ed in particolare bianche perché hanno una elevata temperatura e quindi colore tendente al bianco, e una piccolissima superficie. Le nane bianche hanno un'elevata densità ed al loro collasso si trasformano in stelle a neutroni emettendo raggi X. Prof. Paolo Abis

Il diagramma H-R • Le Giganti e Super Giganti in genere sono dette Rosse,

Il diagramma H-R • Le Giganti e Super Giganti in genere sono dette Rosse, sempre per la loro temperatura. Le stelle di recente formazione, in alto a sinistra nel diagramma, sono caratterizzate da alte temperature e magnitudine molto negativa. • Il Sole è una stella "nana" Prof. Paolo Abis

Il diagramma H-R • altri tipi stellari sono: le "nane brune" con massa inferiore

Il diagramma H-R • altri tipi stellari sono: le "nane brune" con massa inferiore a quella del Sole che per questo motivo non sono state in grado di innescare reazioni nucleari e quindi sono considerate “stelle mancate”. Prof. Paolo Abis

Cosa si può capire dal diagramma H-R Luminosità Concludendo, ogni punto nel diagramma HR

Cosa si può capire dal diagramma H-R Luminosità Concludendo, ogni punto nel diagramma HR è caratterizzato dall’avere temperatura (Teff), luminosità e raggio ben definiti. Il Diagramma H-R aiuta a capire il ciclo di vita delle stelle. Prof. Paolo Abis Temperatura

Il Raggio delle Stelle R= 10 R R= 1 R L/L R= 0. 1

Il Raggio delle Stelle R= 10 R R= 1 R L/L R= 0. 1 R il raggio del Sole: Temperatura (K) Prof. Paolo Abis R =7 x 1010 cm

La Massa delle Stelle Per le stelle della Sequenza Principale: Prof. Paolo Abis

La Massa delle Stelle Per le stelle della Sequenza Principale: Prof. Paolo Abis

La Massa delle Stelle R= HR possiamo individuare i luoghi di quindi nel diagramma

La Massa delle Stelle R= HR possiamo individuare i luoghi di quindi nel diagramma 10 uguale raggio e massa. Rin funzione di T eff e L/L R= 1 R L/L R= Ra 0. 1 R M o i gg as sa M=20 M M=1 M M=0. 5 M Temperatura (K) Prof. Paolo Abis M=0. 08 M