Le personalit collettive della classe scolastica Il testo

  • Slides: 72
Download presentation
Le personalità collettive della classe scolastica Il testo che segue ha lo scopo di

Le personalità collettive della classe scolastica Il testo che segue ha lo scopo di introdurre all’uso del questionario di personalità collettiva di classe (vedi scheda) ed all’immissione dati per l’elaborazione del grafo di classe (vedi immissione). Per le istruzioni del grafo fare riferimento all’help dell’immissione dati.

Indice Presentazione del problema Presentazione del grafo con media nazionale La geografia della classe

Indice Presentazione del problema Presentazione del grafo con media nazionale La geografia della classe Intervento sulle relazioni Intervento sulla educazione e sulla didattica Esempi di grafi Intervento semplificato su 4 modelli dopo l’analisi del grafo locale

TORNA A INIZIO Due degli interrogativi più ricorrenti, quasi mai espressi verbalmente da parte

TORNA A INIZIO Due degli interrogativi più ricorrenti, quasi mai espressi verbalmente da parte dei docenti, sono da sempre: “Perché si insegna così male in 3 c e si lavora positivamente in 4 a? ”, e il secondo “Perché riesco ad avere buoni risultati in 3 b e, pur facendo le stesse cose, non ottengo risultati in 3 a? ”.

Per dar risposta a tali interrogativi prende il via la ricerca sulle classi nel

Per dar risposta a tali interrogativi prende il via la ricerca sulle classi nel 1985 con l’analisi di 62 classi e la costruzione del questionario di personalità collettiva; la ricerca verrà poi sviluppata negli anni ’ 90 attraverso un complesso test realizzato su 207 classi scolastiche (V. Masini, Dalla classe al gruppo, Provv. Agli studi di Terni, 1995). L’obiettivo era quello di individuare la metodologia educativa e didattica più appropriata per ogni tipo di classe

I principali indicatori per l'analisi della personalità collettiva di una classe: STORIA DELLA CLASSE

I principali indicatori per l'analisi della personalità collettiva di una classe: STORIA DELLA CLASSE (e del suo nucleo storico: bocciati e ripetenti) · PROFITTO · UNITA’ DELLA CLASSE · INDICE DI RELAZIONALITA’ DELLA CLASSE · SOTTOGRUPPI · GEOGRAFIA DELLA CLASSE (disposizione dei sottogruppi) · STRUTTURA (leader dominati, partecipativi, gregari attivi, passivi, non integrati introversi, estroversi) · MOBILITA’ INTERNA (spostamenti nei banchi) LE ASSENZE

DATI STRUTTURALI E DATI RELAZIONALI L’insieme di elementi che costituiscono la personalità collettiva di

DATI STRUTTURALI E DATI RELAZIONALI L’insieme di elementi che costituiscono la personalità collettiva di una classe scolastica possono essere distinti in strutturali (ovvero le caratteristiche rilevabili dai voti, dalla posizione dei banchi, le assenze, ecc. ) e relazionali. QUESTI ULTIMI SONO L’OGGETTO PRIORITARIO DELL’ANALISI

Il test di personalità collettiva distingue tra relazioni di affinità e di opposizione che,

Il test di personalità collettiva distingue tra relazioni di affinità e di opposizione che, dopo l’elaborazione, vengono rappresentate su un istogramma. L’elaborazione delle risposte indicizza la somma delle affermazioni dei singoli dividendola per il quadrato del numero dei presenti meno uno, moltiplicandola per la media nazionale delle risposte su quel singolo item e trasformando il valore ottenuto in una percentuale della somma complessiva dei valori relazionali in quella specifica classe.

Il grafo di classe sulla base di 15 tipologie è la risultante del calcolo

Il grafo di classe sulla base di 15 tipologie è la risultante del calcolo tra le combinazioni relazionali. I termini per le descrizioni sono quelli in uso tra gli insegnati inventariati nel corso della prima ricerca. RIGIDA BLOCCATA INVISCHIATA OSTINATA OPPRESSA AGITATA RASSEGNATA COSTRUTTIVA SPENTA DEMOTIVATA IMPAZIENTE DIVISA INCONCLUDENTE INDIPENDENTE SCANZONATA

GLI ITEM RELAZIONALI Gli item relazionali sono: 1) Quanti dei tuoi compagni vanno complessivamente

GLI ITEM RELAZIONALI Gli item relazionali sono: 1) Quanti dei tuoi compagni vanno complessivamente meglio di te? 2) Quanti dei tuoi compagni ti infastidiscono? 3) Quanti dei tuoi compagni si danno da fare per tenere unita la classe? 4) Quanti compagni fanno parte del tuo gruppo? 5) Quanti dei tuoi compagni di classe sono riusciti a capirti fino in fondo? 6) Con quanti dei tuoi compagni hai litigato? 7) Quante persone consideri davvero amiche all'interno della tua classe? 8) Quanti compagni non accetteresti come compagno di banco? 9) Quanti compagni ti hanno prestato qualcosa di cui avevi bisogno? 10) Con quanti compagni riesci a collaborare? 11) Di quanti dei tuoi compagni conosci uno o tutti e due i genitori? 12) Con quanti dei presenti ti vedi al pomeriggio? 13) Di quanti compagni hai il numero di telefono o telefonino? 14) Quanti dei presenti erano con ciascuno di voi quando siete andati a mangiare una pizza? .

La rappresentazione delle relazioni obbedisce al criterio di considerare ogni singola relazione risultante dal

La rappresentazione delle relazioni obbedisce al criterio di considerare ogni singola relazione risultante dal rapporto tra due poli caratterizzanti atteggiamenti comuni ai membri del gruppo classe ed è, dunque, disposta sul grafo come una diagonale C la cui lunghezza determina i valori di A e di B.

L’insieme delle relazioni sul grafo si dispone nelle diagonali delle affinità e delle opposizioni

L’insieme delle relazioni sul grafo si dispone nelle diagonali delle affinità e delle opposizioni OPPOSIZIONI A EQUIVOCO B INSOFFERENZA C DELUSIONE D LOGORAMENTO E EVITAMENTO F FASTIDIO G INCOMPRENSIONE AFFINITA’ A RICONOSCIMENTO B DISPONIBILITA' C COMPLEMENTARITA' D INCONTRO E DIALOGICITA' F INTEGRAZIONE G MEDIAZIONE

La distribuzione delle relazioni disegna diversi tipi di grafi, tra questi i più importanti

La distribuzione delle relazioni disegna diversi tipi di grafi, tra questi i più importanti quelli delle affinità e delle opposizioni

TORNA A INIZIO Componenti del grafo di classe

TORNA A INIZIO Componenti del grafo di classe

Presentazione del grafo Attraverso l’analisi della personalità collettiva di classe e del grafo risultante

Presentazione del grafo Attraverso l’analisi della personalità collettiva di classe e del grafo risultante è possibile scegliere gli interventi educativi, didattici e relazionali più appropriati alle diverse classi. ESEMPIO DI GRAFO

Esempio delle componenti di una tabella di grafo: intervento primario da effettuare sulla classe

Esempio delle componenti di una tabella di grafo: intervento primario da effettuare sulla classe 2 UNIONE SENSIBILITA' TRANQUILLIZZAZIONE intervento primario da effettuare sulla classe in corrispondenza della RESPONSABILIZZAZION minimo punteggio E 100 50 IMPEGNO 0 -50 -100 Grafo che indica l'intervento primario che può essere effettuato: 1) Sulla geografia della classe 2) Sulle relazioni INDIPENDENZA COINVOLGIMENTO 3) Sui processi educativi e didattici

Grafo nazionale grafo locale I valori evinti dalle relazioni disegnano il grafo di personalità

Grafo nazionale grafo locale I valori evinti dalle relazioni disegnano il grafo di personalità collettiva della classe (ed i conseguenti interventi prioritari) dopo essere stati rapportati alla media nazionale, ottenuta con l’analisi di 2200 classi. Nel corso dell’immissione, dopo aver raccolto un congruo numero di dati dalle diversi classi del contesto (un solo istituto o più istituti) è possibile calcolare la media locale e costruire grafi di classe con cui far emergere in modo più accentuato le diversità relative di ciascuna classe, predisponendosi ad un intervento semplificato.

TORNA A INIZIO La spiegazione dell’intervento sulla geografia delle classi si fonda su uno

TORNA A INIZIO La spiegazione dell’intervento sulla geografia delle classi si fonda su uno schema di sociologia dell’ambiente che connette la struttura delle relazioni del gruppo con…

…la forma della classe. Il movimento “navigante” dei banchi può essere orientato in modo

…la forma della classe. Il movimento “navigante” dei banchi può essere orientato in modo che …

Ila disposizione dei banchi serva per ottenere: in una classe: mediante: Collaborazione Rigida Coinvolgimento

Ila disposizione dei banchi serva per ottenere: in una classe: mediante: Collaborazione Rigida Coinvolgimento interpersonale Armonia Agitata Incontro interpersonale Unità Divisa Sviluppo delle relazioni Ordine Scatenata Disciplina Motivazione Amorfa Gruppi di lavoro Impegno Rassegnata Formazione Discussione Invischiata Sviluppo delle identità

Modello generale

Modello generale

Sparsa

Sparsa

Gruppo incontro

Gruppo incontro

Classe ad U

Classe ad U

Ordinativa

Ordinativa

Gruppi di lavoro

Gruppi di lavoro

Formativa

Formativa

In linea

In linea

TORNA A INIZIO L’intervento sulle relazioni. Analisi dell’istogramma delle relazioni I punteggi delle relazioni

TORNA A INIZIO L’intervento sulle relazioni. Analisi dell’istogramma delle relazioni I punteggi delle relazioni di affinità o di opposizione individuano le relazioni di affinità da potenziare in quelle che presentano il punteggio più basso. Esse sono…

DISPONIBILITA’: è una relazione di dono reciproco gradito dall’altro perché opportuno nei modi e

DISPONIBILITA’: è una relazione di dono reciproco gradito dall’altro perché opportuno nei modi e nei tempi. Per questo motivo la disponibilità dell’uno sazia il bisogno dell’altro. La disponibilità infatti è una potenzialità che si trasforma in atto non appena ne venga intuita dall’uno la richiesta (magari nemmeno espressa verbalmente) dell’altro. La reciprocità non è determinata dallo scambio di doni equivalenti ma dalla scelta di dare il “meglio di sé” e dalla consapevolezza che l’altro stia dando il “meglio di sé”. La disponibilità è l’antidoto dell’insofferenza perché non valuta la adeguatezza del comportamento ma la sua intenzione. Conduce alla PASSIONE E TENEREZZA

COMPLEMENTARITA’: nasce dalla consapevolezza che l’uno farà le cose che non possono essere fatte

COMPLEMENTARITA’: nasce dalla consapevolezza che l’uno farà le cose che non possono essere fatte dall’altro. Si fonda sulla serena accettazione delle caratteristiche di ciascuno e sulla naturale scoperta che l’altro abbia fatto esattamente ciò che c’era bisogno di fare o che si era proposto proprio come era utile e necessario. Lo sfondo della complementarità è la tranquillità e il realismo. La complementarità è l’antidoto alla delusione perché non formula aspettative fantastiche sul comportamento dell’altro e non conduce ad illusioni. Conduce al GUSTO DEL PASSATEMPO

MEDIAZIONE: la mediazione consiste nel trovare un accordo che non implica la piena sovrapposizione

MEDIAZIONE: la mediazione consiste nel trovare un accordo che non implica la piena sovrapposizione al vissuto altrui ma la semplice moderazione nel rifiuto o nella accettazione incondizionate. La mediazione costruisce un senso comune perché negoziando sulla quantità di energie necessarie per accomunarsi nell’ottenimento di un fine, modera gli eccessi e stimola le carenze individuali nel rispetto dei personali modi di essere. E’ l’antidoto all’incomprensione perché negozia i significati e libera dal controllo reciproco. Il blocco dell’incomprensione viene superato dall’azione verso qualche fine. L’attività permette di trovare e dare un senso a ciò che si fa, attraverso l’individuazione di quelle parti su cui si può negoziare. Conduce all’ ACCORDO

RICONOSCIMENTO: il riconoscimento è quel processo in cui l’uno scopre nell’altro gli stessi suoi

RICONOSCIMENTO: il riconoscimento è quel processo in cui l’uno scopre nell’altro gli stessi suoi vissuti, anche se il percorso di scoperta è assolutamente differente. L’uno perviene al riconoscimento attraverso un processo intuitivo, capisce cioè cosa voglia dire ciò che l’altro vive, l’altro sente e fa propria l’onda emotiva che muove il primo e la fa sua. E’ l’antidoto dell’equivoco in quanto permette la comprensione profonda dei movimenti interni, delle aspirazioni, dei sogni e dell’incontro dei valori di ciascuno. Produce COMPRENSIONE APPAGANTE

INTEGRAZIONE: è la perfetta organizzazione del gioco delle parti, dei compiti, delle funzioni e

INTEGRAZIONE: è la perfetta organizzazione del gioco delle parti, dei compiti, delle funzioni e dei ruoli. Vi è integrazione quando nessuno travalica o tradisce le aspettative che l’altro aveva riposto su di lui: le aspettative in gioco nell’integrazione, in quanto già oggettivate a priori e non debordanti gli schemi, valorizzano il contributo di ciascuno. L’integrazione è l’antidoto del fastidio perché quando le identità sono rispettate, è possibile distinguere le parti di ciascuno che si possono sovrapporre all’altro, in un coinvolgimento intimo, da quelle parti che richiedono maggior distanza relazionale se non reciproco isolamento. La relazione di integrazione costruisce infatti una chiara e definita struttura del rapporto. Il risultato è PRODUTTIVITA’ ED EFFICIENZA

INCONTRO: si manifesta con lo stupore di aver trovato nelle potenzialità dell’altro ciò che

INCONTRO: si manifesta con lo stupore di aver trovato nelle potenzialità dell’altro ciò che manca a ciascuno. Un incastro tra chi trova qualcuno per cui lottare e chi trova qualcuno che lo protegge, tra chi orienta le azioni e chi le riempie di coraggio. E’ l’antidoto del logoramento perché presuppone la assoluta diversità dell’uno dall’altro, compresa l’estraneità dei modelli mentali e degli schemi d’azione, ma impegna in un rapporto per cui tale diversità dell’altro è una potenza a cui ciascuno può attingere. Determina UNITA’

DIALOGICITA’: un dialogo è possibile quando ci sono cose da dire e c’è un

DIALOGICITA’: un dialogo è possibile quando ci sono cose da dire e c’è un contesto in cui possono essere dette. La coppia dialogica riesce a discutere di ogni cosa, senza litigare o disperdere la relazione e senza allontanarsi l’uno dall’altro. Anche di fronte agli atteggiamenti o alle opinioni più divergenti riesce infatti a distinguere tra parole e fatti e a coniugare l’affetto con la stima. E’ l’antidoto all’evitamento perché ciascuno si mette in gioco senza tensioni e le persone né esprimono emozioni impressionanti né si lasciano ferire da manifestazioni appariscenti. Realizza PACE E TOLLERANZA

TORNA A INIZIO Intervento sull’orientamento educativo e didattico. Analisi delle opposizioni nel grafo (4).

TORNA A INIZIO Intervento sull’orientamento educativo e didattico. Analisi delle opposizioni nel grafo (4).

Intervento sull’orientamento educativo e didattico. Analisi delle affinità nel grafo (5).

Intervento sull’orientamento educativo e didattico. Analisi delle affinità nel grafo (5).

Analisi dei dati di struttura (6) (voti, banchi, assenze, ecc. )

Analisi dei dati di struttura (6) (voti, banchi, assenze, ecc. )

7: correlazione tra grafo e dati struttura. L’insieme di queste analisi consente di individuare

7: correlazione tra grafo e dati struttura. L’insieme di queste analisi consente di individuare la tipologia della classe e predisporsi ad interventi specifici su …

sette modelli idealtipici di gruppo classe

sette modelli idealtipici di gruppo classe

…per ottenerne il miglioramento… Per intervenire efficacemente su una classe è necessario bilanciare i

…per ottenerne il miglioramento… Per intervenire efficacemente su una classe è necessario bilanciare i connotati negativi con quelli positivi Una classe demotivata ha bisogno di un lavoro di motivazione

…attraverso interventi che obbediscono al seguente schema… Rigida verso ottimista e pacifica Agitata verso

…attraverso interventi che obbediscono al seguente schema… Rigida verso ottimista e pacifica Agitata verso pacifica e sensibile Divisa verso sensibile e unita Scanzonata verso unita e organizzata Demotivata verso organizzata e motivata Rassegnata verso motivata e indipendente Invischiata verso indipendente e ottimista

…dettato dall’orientamento primario del grafo mediante un’ educazione ed una didattica che sviluppino: L’impegno

…dettato dall’orientamento primario del grafo mediante un’ educazione ed una didattica che sviluppino: L’impegno L’indipendenza Il coinvolgimento La tranquillizzazione La sensibilità L’unità La responsabilità

Comunicazione direttiva Attenzione ai demotivatori Diversificazione voti Ricompense L’impegno Gruppi di lavoro Incoraggiamento Tecniche

Comunicazione direttiva Attenzione ai demotivatori Diversificazione voti Ricompense L’impegno Gruppi di lavoro Incoraggiamento Tecniche di post testing Obiettivi possibili Diminuzione del controllo

Attenzione ai manipolatori Quaderno delle decisione collettive prese anche votate Far riflettere sulle relazioni

Attenzione ai manipolatori Quaderno delle decisione collettive prese anche votate Far riflettere sulle relazioni L’indipendenza Autovalutazione Produrre reazioni Aumentare il dialogo su temi non scolastici Giochi di ruolo Far esprimere le opinioni valutandole tutte senza squalifiche

Animazione Costruire collettivamente la gita scolastica Emozioni condivise Rapprese ntazione teatrale Il coinvolgimento La

Animazione Costruire collettivamente la gita scolastica Emozioni condivise Rapprese ntazione teatrale Il coinvolgimento La classe diventa una comitiva Gara di barzellette Cartelloni

Fare le cose bene, con il gusto del bello Attività scolastiche svolte con tutto

Fare le cose bene, con il gusto del bello Attività scolastiche svolte con tutto il tempo possibile a disposizione La decorazione La tranquillizzazione Accettare la noia Esaurire un argomento Sapere un argomento alla perfezione e gustarne la certa conoscenza

Osservare le piccole cose Indagare su cosa c’è dietro Lasciare spazio alla impressionabilità ed

Osservare le piccole cose Indagare su cosa c’è dietro Lasciare spazio alla impressionabilità ed alla immaginazione Strutture narrative con finale aperto, con esplorazione dei La sensibilità possibili Far aprire il cuore Far esprimere sospendendo la valutazione Far diventare le cose grandi Sperimentare l’essere piccoli

Diminuire le differenze Accoglienza Conoscenza Stare insieme L’unità Appartenenza Imparare l’amicizia: stima e fiducia

Diminuire le differenze Accoglienza Conoscenza Stare insieme L’unità Appartenenza Imparare l’amicizia: stima e fiducia Aumenta re il numero di relazioni Sentirsi classe

La responsabilità La capacità di rispondere Aver cura delle cose La responsabilità Aver cura

La responsabilità La capacità di rispondere Aver cura delle cose La responsabilità Aver cura degli altri Ciascuno possiede solo le cose di cui ha cura Aver cura di sé Commisurare le responsabilità alla possibilità delle persone di farsene carico

TORNA A INIZIO ESEMPI DI INTERPRETAZIONE DI GRAFO DI PERSONALITA’ COLLETTIVA DI CLASSE I

TORNA A INIZIO ESEMPI DI INTERPRETAZIONE DI GRAFO DI PERSONALITA’ COLLETTIVA DI CLASSE I grafi delle diapositive successive sono esempi di classi interpretate con la media nazionale (grafo complessivo in finestra 1; istogramma relazioni in finestra 3; affinità ed opposizioni nelle finestre 4 e 5) ed elencate sulla base dell’intervento prioritario (finestra 2) da organizzare in esse.

IMPEGNO E UNITA’: la classe si presenta rigida, divisa e rassegnata.

IMPEGNO E UNITA’: la classe si presenta rigida, divisa e rassegnata.

INDIPENDENZA: la classe si presenta rigida, scanzonata e rassegnata)

INDIPENDENZA: la classe si presenta rigida, scanzonata e rassegnata)

INDIPENDENZA: la classe si presenta rassegnata

INDIPENDENZA: la classe si presenta rassegnata

TRANQUILLIZZAZIONE: la classe è rigida e divisa

TRANQUILLIZZAZIONE: la classe è rigida e divisa

UNITA’: la classe è divisa e scatenata

UNITA’: la classe è divisa e scatenata

UNITA’ E RESPONSABILIZZAZIONE : la classe è scatenata e demotivata

UNITA’ E RESPONSABILIZZAZIONE : la classe è scatenata e demotivata

TORNA A INIZIO INTERPRETAZIONI SEMPLIFICATE SULLA BASE DEL GRAFO LOCALE SULLA BASE DI QUATTRO

TORNA A INIZIO INTERPRETAZIONI SEMPLIFICATE SULLA BASE DEL GRAFO LOCALE SULLA BASE DI QUATTRO MODELLI FONDAMENTALI La rielaborazione dei grafi sulla base delle medie locali consente di polarizzare maggiormente le differenze tra le classi di ogni singolo contesto. Inoltre gli elementi fondamentali del grafo sono riconducibili agli schemi di comportamento percepiti mediante l’interazione diretta con il contesto della classe.

4 TIPOLOGIE FONDAMENTALI

4 TIPOLOGIE FONDAMENTALI

TIPOLOGIA CONFLITTUALE

TIPOLOGIA CONFLITTUALE

CLASSE CONFLITTUALE - E' UNA CLASSE ATTIVA CHE NON ORIENTA IN SENSO COSTRUTTIVO LE

CLASSE CONFLITTUALE - E' UNA CLASSE ATTIVA CHE NON ORIENTA IN SENSO COSTRUTTIVO LE SUE ENERGIE - SE E' DIVISA RIVOLGE IL CONFLITTO VERSO SE STESSA - SE E' AFFIATATA DIVENTA RIBELLE VERSO I DOCENTI - MOLTE INSUFFICIENZE - SCARSA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE LA DIVISIONE PUO' ESSERE DETERMINATA DA SOTTOGRUPPI (MASCHI/FEMMINE) O DA ACCORPAMENTI DI CLASSI O ALTRO (in questo caso la mobilità dei banchi è bassa e il numero delle relazioni interpersonali medio) LA RIBELLIONE E LA AGITAZIONE INTERNA POSSONO NASCERE DAL SENTIRSI MINACCIATI (atteggiamenti provocatori di alcuni docenti) E DALL'ESSERE ISTIGATI (leader negativi che tiranneggiano la classe) L'INTERVENTO EDUCATIVO PARTE DAL METTERE IN RELAZIONI LE DIVERSE COMPONENTI DELLA CLASSE PER SVILUPPARE LA COLLABORAZIONE. STRUCTURAL APPROACH: INTERAZIONE SIMULTANEA, PARTECIPAZIONE, INTERDIPENDENZA POSITIVA E RESPONSABILITA' INDIVIDUALE

TIPOLOGIA AMORFA

TIPOLOGIA AMORFA

CLASSE AMORFA VIENE COMPLESSIVAMENTE DEFINITA AMORFA UNA CLASSE CHE IRRITA E DELUDE. IN TAL

CLASSE AMORFA VIENE COMPLESSIVAMENTE DEFINITA AMORFA UNA CLASSE CHE IRRITA E DELUDE. IN TAL CLASSE LE RELAZIONI INTERPERSONALI SONO SCARSE E INSODDISFACENTI. LA CLASSE NON HA FORMA (spesso si presentano così le classi prime) - RELAZIONE INTERPERSONALI BASSE - RENDIMENTO MEDIO SENZA FORTI INSUFFICIENZE - MOBILITA' ELEVATA - SCARSO SENSO DEL GRUPPO E BASSA IDENTITA' LA CLASSE PUO' ESSERE DESCRITTA COME AMORFA ANCHE QUANDO E' ESITO DI PROCESSI CHE MUOVONO DALL'ECCESSO DI DISIMPEGNO PER SUPERFICIALITA' (scanzonata e disinvolta) O PER INDIFFERENZA (demotivata e inconcludente). LO STUDENT TEAM LEANRING PROPONE LA REALIZZAZIONE DI PROCESSI INCENTIVANTI CENTRATE SUL COMPITO E SULLE RICOMPENSE. TALI CLASSI HANNO BISOGNO DI DISCIPLINA E DI MOTIVAZIONE, PER FARLE CRESCERE OCCORRE PUNTARE AI RISULTATI ATTRAVERSO LA DIVISIONE IN SOTTOGRUPPI DISOMOGENEI CON COMPITI INTEGRATI DI GRUPPO (per la responsabilizzazione individuale), RICOMPENSE DI GRUPPO, CONCORRENZA TRA GRUPPI CON PARI OPPORTUNITA' DI SUCCESSO

TIPOLOGIA FALLITA

TIPOLOGIA FALLITA

CLASSE FALLITA E' UNA CLASSE STATICA CON UN DEBOLE NUCLEO DI RELAZIONI SIGNIFICATIVE TRA

CLASSE FALLITA E' UNA CLASSE STATICA CON UN DEBOLE NUCLEO DI RELAZIONI SIGNIFICATIVE TRA GLI STUDENTI. SCARSA SOLIDARIETA' E PARTECIPAZIONE. MODIFICAZIONE REPENTINA DI ATTEGGIAMENTI DA UN'ORA ALL'ALTRA E DA UN DOCENTE ALL'ALTRO. I DOCENTI ESPRIMONO OPINIONI DIVERSE SULLA CLASSE. GLI STUDENTI SONO CONSAPEVOLI DELLA SCARSA CAPACITA' DI FARE GRUPPO MA SONO DISINTERESSATI A RIMETTERE IN MOTO LA CLASSE. - il numero delle relazioni e' basso - SCARSA AUTOSTIMA - ESPRESSIONI DI INDIVIDUALISMO - COALIZIONI INTERNE CHE BLOCCANO LA CLASSE - NON CI SONO STATE OCCASIONI DI ANIMAZIONE E DI INCONTRO - RENDIMENTO MEDIO BASSO IL FALLIMENTO DERIVA DA OPPRESSIONE (l'affiatamento interno è sfociato in qualche coalizione stabile con presenza di ideologie o atteggiamenti autoritari che la classe subisce) O DA SPEGNIMENTO (la classe si è consumata in ripetuti tentativi di attivarsi costruttivamente e non è stata capita ed aiutata) L'INTERVENTO EDUCATIVO NON PUO' ESSERE CENTRATO SUL FARE GRUPPO MA SU PROCESSI DI LEARNING TOGHETER: INTERAZIONE FACCIA A FACCIA, , PICCOLI GRUPPI ETEROGENEI RIMISCELATI, ANALISI DELLA STORIA DELLA CLASSE, REVISIONE DEL LAVORO SVOLTO CON VALUTAZIONE INDIVIDUALE E DI GRUPPO, MONITORAGGIO (nel corso del lavoro) E REVISIONE DEI PROCESSI. LA CLASSE FALLITA HA BISOGNO DI "INNESTI" (un ruolo importante viene assunto dai ragazzi di tali classi che partecipano ai gruppi di incontro pomeridiani).

TIPOLOGIA COSTRUTTIVA

TIPOLOGIA COSTRUTTIVA

CLASSE COSTRUTTIVA LA CLASSE COSTRUTTIVA E' LA CLASSE "IDEALE". A TAL TIPO DI CLASSE

CLASSE COSTRUTTIVA LA CLASSE COSTRUTTIVA E' LA CLASSE "IDEALE". A TAL TIPO DI CLASSE SI RIFERISCONO I PROGRAMMI, LE PROMOZIONI DIDATTICHE E GLI INDICATORI DI VALUTAZIONE. TALE TIPO DI CLASSE NON E' PERO' COMUNE MA E' IL FRUTTO CONGIUNTO DELLA QUALITA' PERSONALE DEGLI STUDENTI, DEL BILANCIAMENTO TRA LE DIVERSE QUALITA' RELAZIONALI E DEL CLIMA VIRTUOSO INTERNO ALLA CLASSE. - BILANCIAMENTO TRA LE DIVERSE COMPONENTI DELLA PERSONALITA' COLLETTIVA - BUON PROFITTO - BUON CLIMA RELAZIONALE E ALTO NUMERO DI RELAZIONI AMICALI - CAPACITA' DI ESSERE GRUPPO - POSSIBILITA' DI INTERVENTO EDUCATIVO CHE TRASFORMA IN VIRTU' CONSAPEVOLI LE DIVERSE MODULAZIONI DELLA PERSONALITA' COLLETTIVA. IL GROUP INVESTIGATION E' LA STRATEGIA DI LAVORO CHE SERVE A RENDERE STABILI E DURATURI I RISULTATI. AL CENTRO DELLA STRATEGIA C'E' LA RICERCA CONOSCITIVA CHE SUSCITA MOTIVAZIONE INTRINSECA, INTERESSE E CONFRONTO. L'OBIETTIVO E' LA CORRETTA INTERPRETAZIONE DEI PROPRI RISULTATI E LA LORO PUBBLICIZZAZIONE. QUESTE CLASSI DOVRANNO ESSERE COINVOLTE NEL TUTORING, NELLA PEER EDUCATION, NELL'ACCOGLIENZA E NELLE DIVERSE ATTIVITA' PRESENTI NELLA SCUOLA

TORNA A INIZIO segue

TORNA A INIZIO segue

TORNA A INIZIO

TORNA A INIZIO

APRI IMMISSIONE EXEL TORNA A INIZIO

APRI IMMISSIONE EXEL TORNA A INIZIO