Le onde longitudinale dette anche onde P sono

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 Le onde longitudinale, dette anche onde P: • sono le più veloci (tra

Le onde longitudinale, dette anche onde P: • sono le più veloci (tra 4 e 8 Km/s), • le particelle oscillano avanti e indietro rispetto alla direzione di propagazione dell’onda (si comprimono); • Possono propagarsi in ogni mezzo.

 Le onde trasversali, dette anche onde S: • sono le più lente delle

Le onde trasversali, dette anche onde S: • sono le più lente delle onde P (tra 2, 3 e 4, 6 Km/s), • le particelle di roccia oscillano perpendicolarmente rispetto alla direzione di propagazione dell’onda; • Non si propagano nei fluidi.

 Raggiunta la superficie terrestre le onde P e S si trasformano in onde

Raggiunta la superficie terrestre le onde P e S si trasformano in onde superficiali, o onde lunghe (onde L), responsabili dei maggiori danni causati dal terremoto.

Il rischio sismico

Il rischio sismico

Registrazione di un terremoto La registrazione delle onde sismiche è affidata a strumenti chiamati

Registrazione di un terremoto La registrazione delle onde sismiche è affidata a strumenti chiamati sismografi. Il risultato della registrazione è il sismogramma attraverso la lettura del quale è possibile ricavare una grande quantità di informazioni: Posizione dell’epicentro; Profondità dell’ipocentro; Potenza e durata del terremoto; Dati sulla struttura interna della terra; Movimento della faglia.

Localizzazione di un terremoto Per poter localizzare esattamente l'epicentro di un terremoto, occorrono i

Localizzazione di un terremoto Per poter localizzare esattamente l'epicentro di un terremoto, occorrono i dati registrati di più stazioni Sismografiche. Più la stazione è lontana e più è grande l’intervallo di tempo che passa dall’inizio del terremoto e il momento in cui viene registrato da una singola stazione sismica. A questo punto si disegna un cerchio con centro coincidente con la posizione della stazione e raggio uguale alla distanza calcolata. L'evento può essere localizzato in uno qualsiasi dei punti sulla circonferenza. Si usano così 3 circonferenze.

Misure dei terremoti Nella misurazione di un terremoto occorre tener presente la scala utilizzata.

Misure dei terremoti Nella misurazione di un terremoto occorre tener presente la scala utilizzata. Generalmente si usano due scale diverse che misurano grandezze diverse: la scala Mercalli e la scala Richter.

Scala Mercalli La scala Mercalli ( più precisamente scala MCS) misura l’Intensità di un

Scala Mercalli La scala Mercalli ( più precisamente scala MCS) misura l’Intensità di un terremoto, ossia i danni provocati dall’evento sismico. È una scala empirica, puramente descrittiva basata sui danni provocati a cose e persone. È suddivisa in 12 gradi, dal grado I, che comprende sismi apprezzabili solo a livello strumentale (sismografi), al grado XII, riferito a terremoti devastanti.

Scala Richter La scala Richter misura invece la Magnitudo, ossia l’energia effettivamente liberata dall’ipocentro

Scala Richter La scala Richter misura invece la Magnitudo, ossia l’energia effettivamente liberata dall’ipocentro di un terremoto. È basata sull’ampiezza massima delle onde sismiche misurate da un sismografo a 100 Km dall’epicentro (A). La scala Richter è inoltre una scala “aperta”, ossia non ha limiti le inferiori ne superiori. È inoltre una scala logaritmica (M = Log 10 A/A 0)

 Molto spesso c‘è una gran confusione tra intensità e magnitudo. L'intensità è una

Molto spesso c‘è una gran confusione tra intensità e magnitudo. L'intensità è una misura degli effetti del terremoto su persone, cose, animali etc. La magnitudo è un parametro che viene definito partendo dalle registrazioni dei terremoti sui sismogrammi.