Le epistemologie dellelearning 2 IL COMPUTER COME TOOL

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Le epistemologie dell’e-learning 2 IL COMPUTER COME TOOL

Le epistemologie dell’e-learning 2 IL COMPUTER COME TOOL

SECONDA E TERZA GENERAZIONE DELL’E-LEARNING S. Nipper, Third generation distance learning and computer conferencing,

SECONDA E TERZA GENERAZIONE DELL’E-LEARNING S. Nipper, Third generation distance learning and computer conferencing, in R. D. Mason, A. R. Kay (a cura di) Mindwave: comuncations, computers and distance learning, cit. , p. 203.

DAL COMPUTER COME TUTOR AL COMPUTER COME TOOLS E’ evidente che la terza fase

DAL COMPUTER COME TUTOR AL COMPUTER COME TOOLS E’ evidente che la terza fase corrisponde a un cambiamento di paradigma nelle tecnologie dell’educazione. Infatti, i limiti che abbiamo messo in evidenza nella “metafisica influente” comportamentista/cognitivista, che è alla base dei tool di seconda gerazione - il computer come tutor per la didattica - hanno fatto sì che negli anni questo paradigma teorico/pratico abbia perso progressivamente di efficacia e sia stato sostituito da una nuova impostazione. Alla base della nuova impostazione troviamo le teorie “costruttiviste” e l’idea che il computer non debba più essere considerato un tutor, ma un tool cognitivo Affermano a questo proposito Antonio Calvani e Mario Rotta: “Nel nuovo paradigma la conoscenza è vista come un processo reticolare, di esplorazione - costruzione attiva di aree di senso; maggiore centralità viene data alle connessioni e alle possibili diramazioni del processo, al contesto, alle dissonanze più che alle concordanze, a inventare piuttosto che a pianificare; al concetto di obiettivo si sostituiscono altri concetti (metafore, scenari), vincoli piuttosto che obiettivi.

IL COSTRUTTIVISMO DIGITALE prima fase pionieristica e caratterizzata da un impianto decisamente cognitivista/comportamentista dell’elearning

IL COSTRUTTIVISMO DIGITALE prima fase pionieristica e caratterizzata da un impianto decisamente cognitivista/comportamentista dell’elearning Seconda fase: gli stessi epistemologi, scienziati della mente e pedagogisti cominciano a mettere in discussione questa visione oggettivistica e dualistica della conoscenza Al modello cognitivista/comportamentista si è venuto contrapponendo progressivamente, nel corso degli anni Ottanta un modello connettivista/costruttivista.

MERRILL E I COSTRUTTIVISMO Una prima manifestazione di questo modello può essere riconosciuta INTERATTIVO

MERRILL E I COSTRUTTIVISMO Una prima manifestazione di questo modello può essere riconosciuta INTERATTIVO nell’opera di David Merrill[1], che descrive il paradigma del costruttivismo nella sua prima versione - definibile con l’aggettivo “interattivo”-, utilizzando le seguenti coordinate teoriche: La conoscenza in quanto tale si fonda sull’esperienza del mondo e anche l’apprendimento, rappresentando una forma di questa esperienza, Apprendimento = una serie di gesti “attivi” o “interattivi”; allo stesso modo una didattica costruttivista deve porsi nel solco della tradizione deweiana. Si tratta cioè di una prassi pedagogica volta a elaborare strumenti che permettano di cogliere e di far sviluppare i tratti emergenti della conoscenza esperienziale e soggettiva del mondo, attraverso un percorso guidato e semi-strutturato. M. D. Merrill, Constructivism and Instructional design, in T. M. Duffy e D. H. Johansen, in Constructivism and the Technology of Instruction: a Conversation, Erlbaum, Hillsdale (N. J. ) 1992, pp. 99 -114.

LA LEZIONE DEGLI IPERTESTI Un percorso che, cominciando a sviluppare un’analogia con la didattica

LA LEZIONE DEGLI IPERTESTI Un percorso che, cominciando a sviluppare un’analogia con la didattica digitale, ha molte affinità con l’esperienza di fruizione interattiva di un ipertesto o di un ipermedia; Scrive a questo riguardo George Landow : “come sostengono Terry Mayes, Mike Kibby e Tony Anderson del Centre for the Study of Human computer Interaction, i sistemi di apprendimento coadiuvati dal computer che si servono di ipertesti ‘andrebbero definiti sistemi di apprendimento, piuttosto che sistemi di insegnamento’. Tuttavia essi rappresentano un teoria dell’istruzione o per lo meno un approccio alla didattica.

LA DIDATTICA IPERMEDIALE Questi sistemi danno vita a un ambiente favorevole a un apprendimento

LA DIDATTICA IPERMEDIALE Questi sistemi danno vita a un ambiente favorevole a un apprendimento che procede a piccoli passi. Chiedendo ai discenti di avanzare secondo un pensiero non lineare, essi possono anche stimolare processi di integrazione e di contestualizzazione che non sarebbe possibile ottenere con tecniche di presentazione lineare’[2]”[3]. D. H. Joannes, R. Scott Grabiner, Problems and Issues in Designing, Hypertext/Hypermedia for Learninig, Springer-Verlag, Heidelberg 1999, p. 4. [Perché qui? ] G. Landow, L’ipertesto. Tecnologia digitale e critica letteraria, cit. , p. 337.

TOOL PER IMPARARE: IL COSTRUTTIVISMO SI cominciano però a sviluppare sistemi di formazione digitale

TOOL PER IMPARARE: IL COSTRUTTIVISMO SI cominciano però a sviluppare sistemi di formazione digitale on-line e off line di natura differente. Essi si servono delle caratteristiche interattive degli ipertesti e dei sistemi ipermediali: si tratta di “sistemi di apprendimento” piuttosto che di "sistemi di insegnamento” o di autoistruzione. Questi sistemi ipermediali danno vita a un ambiente favorevole a un progresso formativo che richiede ai discenti non di seguire un percorso prescrittivo ma di “esplorare” a piccoli passi e in modo intuitivo, l’ambiente ipermediale di formazione. Si naviga - attraverso le possibilità grafiche offerte dei protocolli http Hypertext tranferst Protocol - e www - world wide web- tra le unità di contenuto (lessiè) multimediali - immagini, testi, suoni - in modo libero o semi strutturato.

LE CARATTERISTICHE DEI TOOLS PER IMPARARE Rispetto alle “macchine per insegnare ”, questi ambienti

LE CARATTERISTICHE DEI TOOLS PER IMPARARE Rispetto alle “macchine per insegnare ”, questi ambienti di formazione, liberano e “destrutturano” la fruzione del multimedia didattico o formativo. Inoltre è la stessa tecnologia ipertestuale che impone ai formandi un ruolo attivo e “costruttivo”. Si chiede loro, infatti, di adottare una logica non lineare, ed ab-duttiva nella fruizione dei contenuti (Peirce: 1958) Nello stesso tempo di diventare attori dell’apprendimento, di collaborare attivamente nello stimolare processi di integrazione, contestualizzazione, e costruzione dei contenuti formativi stessi del multimedia, Ciò non sarebbe, per l’appunto, possibile ottenere con le tecniche di presentazione lineare tipiche delle “macchine per insegnare ”, dell’istruzionismo cognitivista (Landow: 1989).

COSTRUZIONISMO ED APPRENDIMENTO SITUATO L’apprendimento, per il costruttivismo, è cioè condizionato e “costruito” dal

COSTRUZIONISMO ED APPRENDIMENTO SITUATO L’apprendimento, per il costruttivismo, è cioè condizionato e “costruito” dal suo essere collocato all’interno di un determinato scenario di natura socioeconomico-politica Il richiamo è alla posizione di Michel Foucault[1] e alla sua riflessione sui saperi situati e sul loro nesso con il potere. Il modello epistemologico costruttivista considera quindi i programmi informatici e i software per la didattica come macchine di autoapprendimento di natura strumentale. Questi prodotti della tecnologia rappresentano quindi uno degli strumenti (tools) che possono interagire con lo studente per aiutarlo a sviluppare le sue facoltà e la sua conoscenza. tools per “costruire”, cioè, appropriati modelli di comprensione intellettuale, esperienziale o emotiva, relativi al contesto “situato” in cui il bambino o lo studente si trovano a operare. [1] M. Foucault, L'archeologia del sapere, Rizzoli, Milano 1980; Id. , Le parole e le cose: per un'archeologia delle scienze umane, Rizzoli, Milano 1994.

TABELLA RIASSUNTIVA

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COSTRUTTIVISMO SOCIALE E COOPERATIVO Questa direzione, innovativa, presa dagli studi sulla “didattica digitale” tra

COSTRUTTIVISMO SOCIALE E COOPERATIVO Questa direzione, innovativa, presa dagli studi sulla “didattica digitale” tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, determina un vero o proprio riorientamento gestaltico, una sorta di break down, nella ricerca sulla pedagogia digitale. Lo sviluppo della prospettiva costruttivista in pedagogia un approfondimento e una precisazione dell’approccio costruttivista stesso, che mette sempre più in rilievo, anche in campo pedagogico, la componente situazionale, sociale e interattiva dell’apprendimento, al punto di poter parlare di un’ulteriore fase di sviluppo della didattica digitale, che potremmo definire come una tendenza verso il costruttivismo-socio-culturale

3. COSTRUTTIVISMO SOCIOCULTURALE: COMPUTER TOOL MULTIMEDIALE E COOPERATIVO paradigama costruttivista socio-culturale fine del paradigma

3. COSTRUTTIVISMO SOCIOCULTURALE: COMPUTER TOOL MULTIMEDIALE E COOPERATIVO paradigama costruttivista socio-culturale fine del paradigma IA forte: mente=uomo=computer Inversione del programma IA computer = uomo= cervello persona considerata nella sua dimensione biologica, nella sua storia evolutiva, nel suo contesto culturale e tecnologico Costruttivismo socio-culturle: esponenti Piaget, Rumelahrt e Normann, Brunner

3. COSTRUTTIVISMO SOCIOCULTURALE: COMPUTER TOOL MULTIMEDIALE E COOPERATIVO Brunner Sapere è il risultato di

3. COSTRUTTIVISMO SOCIOCULTURALE: COMPUTER TOOL MULTIMEDIALE E COOPERATIVO Brunner Sapere è il risultato di una interazione continua con l’ambiente culturale, sociale e fisico in cui chi apprende vive ed opera Sapere defintito dalla sua applicazione a specifici contesti, sapere = saper fare

GARDNER: IL TEMA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE Carattere plurale della mente, intesa come insieme di

GARDNER: IL TEMA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE Carattere plurale della mente, intesa come insieme di funzioni cognitive ed emotive differenziate (e conseguentemente il carattere plurale delle forme dell’intelligenza) è il miglior viatico per la costruzione e lo sviluppo di una didattica strutturalmente multicodicale come quella digitale. In un “testo digitale”, l’“ambiente cognitivo a dimensioni plurime del multimedia” impone una maggior considerazione di forme di intelligenza altre, quali ad esempio quella “spaziale”, “musicale”, “interpersonale” oltre a quella “linguistica” e a quella “logico-matematica”.

GARDNER 2 Secondo Gardner, infatti, l’intelligenza non può in alcun modo essere ridotta a

GARDNER 2 Secondo Gardner, infatti, l’intelligenza non può in alcun modo essere ridotta a una sequenza di modellizzazioni logiche. Anzi, Gardner si spinge più oltre: non esiste per lui un'unica forma di intelligenza, ma ne esistono molte forme, esistono cioè “intelligenze multiple”; più in dettaglio, Gardner ne elenca sette: linguistica, logicomatematica, spaziale, musicale, corporeo-kinestetica, interpersonale e sociale. Gardner, che ricava le sue teorie da una messe molto ampia di riflessioni che includono i suoi studi sul processo cognitivo, sui casi di danneggiamento cerebrale, i cultural studies e le problematiche dell’intercultura, propone perciò un nuovo paradigma della mente che si fonda sull’idea di una molteplicità complessa di funzioni individuali e soggettive, di cui il supporto biologico, e cioè il cervello, costituisce solo una base biologica comune.

 GARDNER 3 Le differenze individuali, oltre che dall’ovvia differenza del genotipo personale che

GARDNER 3 Le differenze individuali, oltre che dall’ovvia differenza del genotipo personale che costituisce il sostrato di partenza, vengono però a dipendere, in ultima analisi, da un elemento radicalmente non genetico. Le differenze individuali, quindi, per Gardner sono determinate da delta di natura situazionale, geopolitica, etno-antropologica e culturale. Nonostante nei suoi scritti Gardner presenti una certa diffidenza rispetto alle nuove tecnologie, che introdurrebbero un’eccessiva componente di intelligenza logico-simbolica nel percorso formativo degli studenti, egli giunge a ipotizzare un uso “obliquo” e costruttivista delle nuove tecnologie, lo stesso che poi costituirà il cuore delle teorizzazioni di Seymor Papert.

3. COSTRUTTIVISNO VERSUS COGNITIVISMO: CONOSCENZA ATTIVITÀ CONDIVISA L’apprendimento è Costruttivismo Cognitivismo Contestualizzato Deontestualizzato Pratica

3. COSTRUTTIVISNO VERSUS COGNITIVISMO: CONOSCENZA ATTIVITÀ CONDIVISA L’apprendimento è Costruttivismo Cognitivismo Contestualizzato Deontestualizzato Pratica Conoscenza Aspettative Obiettivi Attività Compiti/problemi Interazionismo Solipsismo Coordinato Formale Vincolato Definizionale Trattamento di dilemmi Problem solving Guardare attraverso teorie implicite Guardare a teorie esplicite Referenza negoziata Referenza fissa razionalità efficienza

3. IL COSTRUTTIVISMO NELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE: SEYMUR PAPERT Informatica cognitiva: ” è il bimbo

3. IL COSTRUTTIVISMO NELLE TECNOLOGIE DIDATTICHE: SEYMUR PAPERT Informatica cognitiva: ” è il bimbo che programma il computer e non il computer che programma il bimbo” “usare per imparare non imparare per usare” I micromondi del linguaggio Logo di Papert (far muovere una tartarughina sullo schermo e costruire il suo ambiente – 1980 - sono palestre cognitive per risolvere enigmi e emergenze, solo così si impara) Indeterminatezza gestita Pedagogia dell’errore Computer mind-tool collaborativo

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Paradigma post-moderno Indeterminazione Frammentazione Decanonizzazione Selff-less-ness (decenrtamento del soggetto)

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Paradigma post-moderno Indeterminazione Frammentazione Decanonizzazione Selff-less-ness (decenrtamento del soggetto) Ironia Ibridazione Carnevalizzazione costruzionismo Nella metodologia e didattica: approccio esteticoermeneutico

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Oggettivismo Costruttivismo Informazioneale Esterna Dipende all’osservazione Enti essenze, e

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Oggettivismo Costruttivismo Informazioneale Esterna Dipende all’osservazione Enti essenze, e relazioni esterne Prodotto della mente Descrizione Interpretazione Mente Specchio della natura/macchina astratta per elaborare simboli Interprete della natura/Costruttrice di simboli Pensiero Scisso dal corpo e dall’esperienza Embodiment Riflette l’esterno E’ costrutto biologico e sociale Astratto Immaginativo Classificatorio Costruisce modelli mentali Algoritmico Relazionale Esterno/Corrispondente agli enti del Dipende Realtà Significato

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Nelson Goodmann Vedere e costruire il mondo: “la molteplicità

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Nelson Goodmann Vedere e costruire il mondo: “la molteplicità dei mondi, l’apparenza del “dato”, il potere creativo dell’intelligenza, la verità e la funzione formativa dei simboli sono parte integrante anche del mio modo di vedere. Il nostro orizzonte è costruito dai modi di descrivere tutto ciò che viene descritto. Il nostro universo consiste, di modi piuttosto che di un mondo di mondi”

GOODMANN 2 I mondi li abbiamo li ereditiamo dagli scienziati, dai biografi, o dagli

GOODMANN 2 I mondi li abbiamo li ereditiamo dagli scienziati, dai biografi, o dagli storici, quanto dai narratori, dai drammaturghi o dai pittori. La falsità letterale, o l’inapplicabilità, è del tutto compatibile con la verità metaforica “La finzione allora non importa se letteraria, pittorica o teatrale, non ha davvero come suoi referenti il nulla o dei mondi possibili assolutamente trasparenti, ma per quanto metaforicamente dei mondi reali” pp. 1; 7; 121122

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Jameson: Il postmoderno o la logica culturale del tardo

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Jameson: Il postmoderno o la logica culturale del tardo capitalismo, 1984 La transizione post-moderna è la transizione dall’età delle macchine all’età dell’informazione veloce e dei computer collegati in rete La rete è una grande metafora della cultura postmoderna Questo implica, come abbiamo visto, una profonda trasformazione epistemologica A livello pedagogico i computer nella scuola debbono e possono veicolare questa trasformazione

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Il futuro della scuola ipermediale: Computer tool collaborativo Ambiente

4. SVILUPPI POST-MODERNI DEL COSTRUTTIVISMO Il futuro della scuola ipermediale: Computer tool collaborativo Ambiente cognitivo a dimensioni multiple, multimediale Studenti costruttori e decostruttori di mondi possibili Passaggio dall’era della progettazione didattica per obiettivi e per concetti a quella dell’apprendimento per oggetti e significati