LE ACQUE OCEANICHE I serbatoi naturali dellacqua Sulla
LE ACQUE OCEANICHE
I serbatoi naturali dell'acqua Sulla terra l'acqua è presente in tre stati contemporaneamente: solido, liquido e aeriforme. L'idrosfera è l'insieme di tutte le acque presenti sulla terra. I serbatoi naturali sono gli invasi che contengono acqua: oceani, ghiacciai, acque sotterranee, laghi, fiumi, suolo e atmosfera L'acqua si sposta da un serbatoio all'altro grazie al sole.
I serbatoi naturali
L’evaporazione e la traspirazione delle piante assieme vengono chiamati evapotraspirazione e tale processo sottrae calore dell'ambiente circostante Le precipitazioni permettono al vapore acqueo di condensare e ricadere sulla superficie terrestre. L'acqua passa da un serbatoio all'altro cedendo calore o assorbendolo e quindi cambiando di stato
Il ciclo dell'acqua L'acqua piovuta può: ◦ infiltrarsi nel suolo INFILTRAZIONE, ◦ scorrere sulla superficie terrestre DEFLUSSO ◦ evaporare EVAPORAZIONE grazie al sole e alla gravità e dare vita al ciclo dell'acqua o ciclo idrologico Il ciclo è mantenuto in funzione dal sole che fornisce calore e dalla forza di gravità che causa la ricaduta e il deflusso delle acque Il bilancio idrico della terra è in pareggio.
Water cycle
L'acqua dolce e acqua potabile In base alla presenza di sali, l'acqua sulla terra si classifica in: ◦ dolce ◦ oligosalina ◦ salata. L'acqua che evapora e quella che ricade a terra sono dolci, l'acqua del mare è salata. L'acqua dolce è una risorsa rinnovabile perché si rinnova continuamente ma l'acqua potabile che è incolore, limpida, inodore, insapore, priva di organismi e sostanze dannose dell'uomo non è sempre disponibile e la sua presenza varia sul globo.
Distribuzione acqua potabile sul globo
Gli oceani e i mari Gli oceani sono vasti bacini di acqua salata che occupano il 70% della superficie terrestre, mentre i mari sono bacini più piccoli e meno profondi. Le acque marine coprono il 60% dell'emisfero boreale e l’ 80% di quello australe. Ci sono tre oceani principali: ◦ Pacifico ◦ Atlantico ◦ Indiano ◦ ma sono chiamati oceani anche l'oceano Artico o mar glaciale Artico e l'oceano antartico.
Oceans
I fondali oceanici sono diversi da luogo ma hanno regione topografiche comuni: ◦ piattaforma continentale: i continenti si immergono negli oceani con una superficie leggermente inclinata ◦ scarpata continentale: coperta da detriti e solcata da Canyon La piattaforma e la scarpata continentale costituiscono il margine continentale ◦ piana abissale: si trova tra 3000 e 6000 metri di profondità, è ricoperta da sedimenti, costituisce il 30% della superficie terrestre. I Seamounts (monti sottomarini) sono resti di isole vulcaniche o guyots, e le fosse oceaniche si trovano nella piana abissale. Le fosse oceaniche sono lunghe anche migliaia di chilometri profonde fino a 10000 metri, a tali profondità il fondale oceanico scende verso l'interno della terra e viene fuso.
Le caratteristiche delle acque oceaniche ◦
Temperatura La luce penetra nelle acque fino a 100 -200 metri di profondità, tale zona è detta zona fotica sotto la quale c'è il buio assoluto. La radiazione verdeazzurra è quella che penetra maggiormente e conferisce al mare il suo tipico colore Le radiazioni solari scaldano le acque e la temperatura superficiale dipende dalla trasparenza dell'acqua e dall'inclinazione dei raggi solari.
Thermocline A thermocline is the transition layer between warmer mixed water at the ocean's surface and cooler deep water below.
La temperatura media globale delle acque è di 17 °C, ◦ vicino ai poli e circa uguale a 0°C ◦ nei mari tropicali è di 35 °C. La temperatura delle acque diminuisce con la profondità arrivando a 0°C in tutto il globo.
Temperatura delle acque sul globo
Densità La densità è il rapporto tra massa e volume: ◦ aumenta se la massa dei sali aumenta ◦ aumenta con la profondità ◦ aumenta se la temperatura diminuisce Le acque superficiali tendono a sprofondare per effetto della gravità se perdono calore e diventano più dense e pesanti di conseguenza affiorano le acque sottostanti più calde e meno dense creando correnti convettive verticali che terminano quando il calore è stato ridistribuito
Variazione di temperatura densità e salinità rispetto alla profondità
Pressione A livello del mare la pressione atmosferica è di una atmosfera Se si scende in profondità la pressione aumenta di 1 atm ogni 10 metri Nelle fosse oceaniche la pressione raggiunge le 1000 atm.
Le onde marine Il moto ondoso è causato dal vento che soffia sulla superficie del mare e genera attrito. Sull'acqua si crea una perturbazione e le onde trasportano verso litorali energia trasmessa dal vento Tale energia viene spostata dalla superficie marina alla costa. Se l'energia del vento aumenta le onde diventano più alte e ripide, se diminuisce la loro altezza diminuisce e aumenta la lunghezza d'onda Quando tale energia arriva sulla costa si trasforma in suono e agisce sulle rocce e sui sedimenti erodendo e trasportando.
Onde forzate: sono quelle che si muovono sotto la spinta diretta del vento Onde libere: sono le onde che continuano a propagarsi anche quando il vento è cessato Le onde oceaniche sono onde longitudinali alte 0, 5 -20 m lunghe 10 -200 m con periodo di 5 -20 secondi. Onde forzate o morosi Onde libere
Formazione del moto ondoso
Altezza, lunghezza e periodo delle onde dipendono da ◦ velocità del vento ◦ durata del vento ◦ lunghezza del tratto di mare aperto su cui soffia il vento L'energia trasmessa dal vento penetra in profondità ma diminuisce fino a non esserci più movimento. Tale profondità è metà della lunghezza d'onda ed è detta base dell'onda.
Onda e il litorale Vicino alla spiaggia l'altezza del fondale diminuisce e le particelle non si muovono secondo cerchi ma con elissi. Vicino al fondo il movimento diventa solo un «avanti e indietro» delle particelle. ◦ frangenti: le onde che si abbattono sui litorali ◦ flutto montante: l'acqua che sale sul litorale ◦ risacca: acqua che ridiscende verso il mare ◦ battigia: zona della costa dove ha luogo questo movimento.
Rifrazione delle onde Le onde si infrangono sempre parallelamente alla riva perché vicino alla costa il fondale diventa meno profondo e la velocità delle onde diminuisce. Il tratto che raggiunge per primo la riva, in corrispondenza di un promontorio, viene frenato dal fondale e rallenta deviando rispetto alla direzione originaria (fenomeno della rifrazione) poi progressivamente le onde cambiano direzione e si dispongono parallele alla costa. Ciò spiega l'erosione dei promontori e la deposizione di sabbia nelle insenature. Sui promontori le onde colpiscono un tratto di costa meno ampio e vi scaricano più energia, mentre nelle insenature avviene il contrario con deposizione di sabbia.
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