LAVORO NOTTURNO CORSO ASPPRSPP MODULO A LAVORO NOTTURNO

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LAVORO NOTTURNO CORSO ASPP/RSPP MODULO A

LAVORO NOTTURNO CORSO ASPP/RSPP MODULO A

LAVORO NOTTURNO NORMATIVA DI RIFERIMENTO: • DECRETO LEGISLATIVO 4 Agosto 1999 n. 345 •

LAVORO NOTTURNO NORMATIVA DI RIFERIMENTO: • DECRETO LEGISLATIVO 4 Agosto 1999 n. 345 • Art. 10 Legge 19 gennaio 1955, n. 25. • LEGGE 5 FEBBRAIO 1999 n. 25 • Art. 17 DECRETO LEGISLATIVO 26 Novembre 1999 n. 532: • DECRETO LEGISLATIVO 8 aprile 2003, n. 66 integrato e modificato dal: • DECRETO LEGISLATIVO 19 luglio 2004 n. 213 CIRCOLARE 3 marzo 2005 n. 8 2

LAVORO NOTTURNO Lavoro notturno " l’attività svolta nel corso di un periodo di almeno

LAVORO NOTTURNO Lavoro notturno " l’attività svolta nel corso di un periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo fra la mezzanotte e le cinque del mattino" Lavoratore notturno v "qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno svolga, in via non eccezionale, almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero" v" qualsiasi lavoratore che svolga, in via non eccezionale, durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro normale secondo le norme definite dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. v. In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all’anno; il suddetto limite minimo è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale". 3

LAVORO NOTTURNO Va ricordato che la legislazione sul lavoro notturno comprende una materia riguardante

LAVORO NOTTURNO Va ricordato che la legislazione sul lavoro notturno comprende una materia riguardante il divieto per i minori di essere adibiti a tale orario di lavoro. Tale materia, regolata storicamente dagli articoli da 15 a 17 della legge 17 Ottobre 1967 n. 977, è stata con il decreto legislativo del 4 Agosto 1999 n. 345 dal D. Lgs. 8 aprile 2003 n. 66 e dal D. Lgs. 19 luglio 2004 n. 213 e Circolare 3 marzo 2005 n. 8 4

LAVORO NOTTURNO DECRETO LEGISLATIVO 4 Agosto 1999 n. 345 E' sufficiente citale gli articoli

LAVORO NOTTURNO DECRETO LEGISLATIVO 4 Agosto 1999 n. 345 E' sufficiente citale gli articoli essenziali: art. 15 1. E' vietato adibire i minori (18 anni) al lavoro notturno, salvo quanto previsto dall'art. 17. 2. Con il termine notte si intende un periodo di almeno 12 ore consecutive comprendente l'intervallo tra le ore 22 e le ore 6, o tra le ore 23 e le ore 7. art. 17 " gli adolescenti che hanno compiuti 16 anni possono essere, eccezionalmente e per il tempo strettamente necessario, adibiti al lavoro notturno quando si verifica un caso di forza maggiore che ostacola il funzionamento delle aziende, purché tale lavoro sia temporaneo e non ammetta ritardi, non siano disponibili lavoratori adulti e siano concessi periodi equivalenti di riposo compensativo entro tre settimane, . . . ". 5

LAVORO NOTTURNO D. Lgs. 8 aprile 2003 n. 66 e D. Lgs. 19 luglio

LAVORO NOTTURNO D. Lgs. 8 aprile 2003 n. 66 e D. Lgs. 19 luglio 2004 n. 213 e Circolare 3 marzo 2005 n. 8 Premessa E' opportuno ricordare i punti principali degli articoli dall’ 11 al 15 del D. gs 66 ed il punto 18 della circolare n. 8 riguardanti il lavoro notturno: Il lavoratore per poter svolgere prestazioni di lavoro notturno, deve essere ritenuto idoneo mediante accertamento ad opera delle strutture sanitarie pubbliche o dal medico competente ove nominato 6

LAVORO NOTTURNO D. Lgs. 8 aprile 2003 n. 66 e D. Lgs. 19 luglio

LAVORO NOTTURNO D. Lgs. 8 aprile 2003 n. 66 e D. Lgs. 19 luglio 2004 n. 213 e Circolare 3 marzo 2005 n. 8 Il lavoratore per poter svolgere prestazioni di lavoro notturno, deve essere ritenuto idoneo mediante accertamento ad opera delle strutture sanitarie pubbliche o dal medico competente ove nominato. Devono essere effettuati controlli periodici sullo stato di salute La periodicità deve essere almeno biennale o inferiore su parere del medico competente L’esecuzione di prestazioni di lavoro notturno è obbligatoria per i lavoratori idonei, fatto salvi i casi di divieto o di esclusione dall’obbligo di eseguire la prestazione Devono essere date informazione sul lavoro notturno e protezione adeguata in materia di sicurezza e salute. 7

LAVORO NOTTURNO Limitazioni al lavoro notturno Al lavoro notturno sono adibiti con priorità assoluta

LAVORO NOTTURNO Limitazioni al lavoro notturno Al lavoro notturno sono adibiti con priorità assoluta i lavoratori che ne fanno richiesta, tenuto conto delle esigenze organizzative aziendali. Fatte salve le limitazioni di legge al lavoro notturno per le donne la contrattazione collettiva può determinare ulteriori limitazioni al lavoro notturno od ulteriori priorità. Durata della prestazione L'orario di lavoro dei lavoratori notturni non può superare le 8 ore nelle 24. Nel caso di contratti, nazionali o aziendali, che prevedono un orario di lavoro plurisettimanale è possibile l'individuazione di un periodo di riferimento più ampio delle 24 ore nel quale calcolare le 8 ore come media. (Si tratta di una definizione che può dare luogo ad interpretazioni controverse; si veda il Interpretazioni del DL e commento alla circolare del Ministero del Lavoro 13/2000 che fa parte di questo dossier) 8

LAVORO NOTTURNO Tutela della salute I lavoratori notturni dovranno essere sottoposti a spesa del

LAVORO NOTTURNO Tutela della salute I lavoratori notturni dovranno essere sottoposti a spesa del Datore di lavoro ad accertamenti preventivi, periodici ed in caso di evidenti condizioni di salute incompatibili con il lavoro notturno. Trasferimento a lavoro diurno In caso sopraggiungano condizioni di salute, comprovate da medico competente, che comportano l'inidoneità al lavoro notturno, il lavoratore sarà assegnato ad altre mansioni diurne. Sono demandate alla contrattazione le modalità applicative. Nel caso in cui ciò non risulti possibile l'assegnazione a mansioni diurne, è demandato alla contrattazione definire le soluzioni. 9

LAVORO NOTTURNO Riduzione dell'orario di lavoro e maggiorazione retributiva La maggiorazione retributiva del lavoro

LAVORO NOTTURNO Riduzione dell'orario di lavoro e maggiorazione retributiva La maggiorazione retributiva del lavoro notturno è stabilita dalla contrattazione collettiva alla quale è demandato anche di stabilire la riduzione di orario giornaliera e settimanale. ( da notare che questo articolo indica che deve essere stabilita dalla contrattazione una specifica maggiorazione e riduzione di orario per il lavoratore notturno). 10

LAVORO NOTTURNO Doveri di informazione Il datore di lavoro deve informare i lavoratori notturni

LAVORO NOTTURNO Doveri di informazione Il datore di lavoro deve informare i lavoratori notturni ed il rappresentante alla sicurezza dei maggiori rischi qualora presenti ed informarli sui servizi per la prevenzione e la sicurezza Comunicazione del lavoro notturno Il datore di lavoro deve informare la Direzione provinciale del lavoro e le organizzazioni sindacali, annualmente, della effettuazione di lavoro notturno continuativo o a turni quando esso non sia previsto dai contratti collettivi. 11

LAVORO NOTTURNO Misure di protezione personale e collettiva Il datore di lavoro è tenuto

LAVORO NOTTURNO Misure di protezione personale e collettiva Il datore di lavoro è tenuto a garantire misure adeguate di servizi e mezzi di prevenzione o protezione ed un livello di servizi equivalente a quello previsto per il turno diurno. Il datore di lavoro deve predisporre appropriate misure di protezione personale e collettiva secondo le disposizioni della 626. I contratti collettivi possono definire modalità e specifiche misure di protezione per particolari categorie di lavoratori. Sanzioni Sono possibili sanzioni che vanno dall’arresto da 3 a 6 mesi (violazione art. 14 D. Lgs 66 e succ. modifiche) e ammende 12