LANALISI S W O T Carla Bruschelli SIMG
L’ANALISI S. W. O. T. Carla Bruschelli SIMG Luisa Mastrobattista Istituto Superiore di Sanità
L’ANALISI SWOT L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica usata per valutare: • • i punti di forza (Strengths) i punti di debolezza (Weaknesses) le opportunità (Opportunities) le minacce (Threats) di un progetto o di ogni situazione in cui occorre prendere una decisione per raggiungere un obiettivo
COS’È L’ANALISI SWOT □ È un’analisi ragionata del contesto in cui si realizza un programma di intervento □ Lo scopo è definire le opportunità di sviluppo di un ambito di intervento, che derivano da una valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei punti di debolezza alla luce del quadro di opportunità e rischi che dipendono dall’esterno
COS’È L’ANALISI SWOT I punti di forza, debolezza, le opportunità e le minacce: □ vengono determinati sulla base dei dati di contesto □ vengono messi a fuoco mediante l’uso di tecniche partecipate
FASI DELLA SWOT □ Ricognizione del contesto interno e identificazione delle problematiche □ Identificazione delle possibili azioni □ Analisi del contesto esterno e identificazione di opportunità e minacce □ Analisi del programma e identificazione de fattori che favoriscono o ostacolano lo sviluppo
VANTAGGI/PERICOLI DELLA SWOT VANTAGGI • • definizione delle strategie in base al contesto verifica corrispondenza tra strategie e fabbisogni ottenimento del consenso sulle strategie flessibilità PERICOLI • rischio soggettivita’ • descrizone semplicistica • scollamento tra le componenti
Si è deciso di applicare l’analisi SWOT per valutare la migliore strategia per coinvolgere il medico di medicina generale nella presa in carico e cura della dipendenza Sono state attentamente valutate forze, debolezze, opportunità e minacce di tale processo
FORZE □ Conoscenza del paziente, del suo ambiente, storia e famiglia □ Relazione di cura continuativa □ Rapporto fiduciale □ Incontro personale □ Presenza capillare sul territorio □ Facile contatto □ Controllo delle prescrizioni □ Protocolli da utilizzare come modello □ Esperienze di riferimento positive
DEBOLEZZE □ Mancanza di un ruolo definito □ Formazione carente □ Mancanza di riferimenti □ Estensione del carico lavorativo □ Resistenza al cambiamento □ Mancanza di un progetto in rete □ Imbarazzo anamnestico (riservatezza) □ Concentrazione su patologie croniche
OPPORTUNITA’ □ Disponibilità degli specialisti a collaborare con i MMG □ Sensibilità delle istituzioni ad inserire la MG nella rete della dipendenza □ Ricaduta positiva sulle istituzioni di esperienze specifiche in materia di dipendenza □ Sensibilità sempre maggiore di mass-media al fenomeno □ Disponibilità alla presa in carico condivisa
MINACCE • Stigmatizzazione del tossicodipendente • Disturbo nelle sale d’attesa • Eccessiva attenzione alla Privacy • Risvolti giuridici penali • Scarso interesse verso le sperimentazioni • Mancata abitudine al feed back • Percezione di “prestazione aggiuntiva”
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