Laggettivo A cura di V Sciacca Che cos

L’aggettivo A cura di V. Sciacca

Che cos’è L’aggettivo è una parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per indicarne una qualità (aggettivo qualificativo) o per precisarlo (aggettivo determinativo). Concorda con il nome in genere e numero. nome Chi è quella ragazza con i capelli lunghi che hai salutato? aggettivo determinativo dimostrativo aggettivo qualificativo nome Quella è Lucia, la mia amica brasiliana. È arrivata due giorni fa. pronome dimostrativo aggettivo determinativo possessivo aggettivo qualificativo aggettivo determinativo numerale

Come si usa Aggettivi usati come nomi Sono preceduti da articoli Il bello deve ancora venire / Un freddo così non veniva da anni Aggettivi usati come avverbi Sono al maschile singolare e si riferiscono a un verbo Correvano forte / Luca parlò chiaro Funzione attributiva quando si aggiunge direttamente al nome, al quale attribuisce una qualità. Ieri è arrivata la ragazza brasiliana di cui ti ho parlato. nome aggettivo Funzione predicativa quando è collegato al nome attraverso un verbo. In questo caso, se si elimina l’aggettivo, la frase resta incompleta e perde significato. La ragazza che ti ho presentato è brasiliana. nome verbo aggettivo

Genere e numero Quattro desinenze aggettivi al maschile singolare con desinenza in –o (Caro, alto, bello, rosso) singolare plurale maschile rosso rossi femminile rossa rosse singolare maschile femminile Due desinenze aggettivi al maschile singolare con desinenza in –e: (intelligente, gentile…) Invariabili Non cambiano mai forma Ø Alcuni colori: blu, rosa, viola. . . Tre desinenze aggettivi al maschile singolare con desinenza in –a: (Nomi in -ita, -ista, -asta, -cida) Per accordarsi in genere e numero con il nome cui si riferisce, l’aggettivo modifica la desinenza in base alle seguenti regole maschile femminile entusiasta plurale entusiasti entusiaste singolare plurale gentili Ø Arrosto, pari, impari, dispari Ø Aggettivi che terminano in vocale accentata o in consonante: rococò, snob, rock Ø Alcuni aggettivi composti: perbene, antifurto

Concordanza La tua giacca e la tua sciarpa sono belle Il tuo cappello e il tuo cappotto sono belli La tua giacca e il tuo cappello sono belli Nomi dello stesso genere L’aggettivo concorda con loro nel genere e va al plurale Nomi di genere diverso Aggettivo al maschile plurale Altri esempi Antonio e Maria sono simpatici Maria e Lucia sono simpatiche Paolo, Maria, Lucia e Vittoria sono simpatici

Bello, buono, grande e santo

Puoi formare il superlativo assoluto anche con i prefissi super, arci, stra, ultra Stracarico, ultracattolico, arcistufo, superfacile Premettendo all’aggettivo avverbi come molto, assai Molto stanco, assai bello Raddoppiando l’aggettivo Bello bello di uguaglianza bello come tanto bello quanto Rafforzando l’aggettivo con un altro aggettivo, Stanco morto, bagnato fradicio Accompagnando l’aggettivo con tutto Sei tutto bagnato Attenzione Paolo è più simpatico di Mario = comparativo di maggioranza Paolo è il più simpatico dei miei amici = superlativo relativo

Forme speciali del comparativo e del superlativo di uguaglianza bello come tanto bello quanto Dal momento che migliore, peggiore, maggiore ecc. sono già comparativi o superlativi, bisogna evitare forme come più migliore, il più peggiore, ottimissimo ecc. .

Superlativi in errimo Superlativi in fico, dico e volo di uguaglianza bello come tanto bello quanto Malèdico = maledicentissimo Benefico = beneficentissimo Malefico = maleficentissimo Munifico = munificentissimo Magnifico = magnificentissimo Benevolo = benevolentissimo Malevolo = malevolentissimo Acre = acerrimo Aspro = asperrimo Celebre= celeberrimo Integro = integerrimo Misero = miserrimo Salubre = saluberrimo

Aggettivi senza superlativo (perché esprimono già al grado positivo qualità al massimo grado) Colossale, divino, eccellente, eccelso. . . Oppure esprimono un significato che esclude la formazione del superlativo Triangolare, sferico, ferreo, marmoreo, notturno, invernale, orfano. . . di uguaglianza bello come tanto bello quanto Aggettivi senza il grado positivo Comparativi Superlativi Anteriore Esteriore – estremo Interiore – intimo Posteriore – postremo (o postumo) – prossimo – primo Ulteriore – ultimo

La struttura degli aggettivi qualificativi

Articolo e aggettivo possessivo Di norma, il possessivo è preceduto dall’articolo Il suo diario era sul banco Quando il possessivo accompagna nomi di parentela, l’articolo non si usa Suo nonno si chiama Giulio Mia madre lavora in banca Ma loro vuole sempre l’articolo I loro cugini sono simpatici Proprio o suo? Suo e loro Clicca qui per andare ad un approfondimento Suo quando il possessore è uno solo Claudio mi ha presentato suo fratello Loro quando i possessori sono più di uno Mario e Claudio mi hanno presentato il loro fratello

Codesto è ormai usato solo in toscana Stesso e medesimo sono dimostrativi che servono a identificare un rapporto di uguaglianza tra persone e cose Fanno la stessa strada Hanno i medesimi problemi Oppure servono a rafforzare il termine che accompagnano Il ministro stesso (proprio lui, lui in persona) ha assicurato che il problema sarà risolto

Altri aggettivi indefiniti Alcuno, parecchio, troppo, altro, qualche Nessuno / alcuno Alcuno può essere usato nelle frasi negative al posto di nessuno Nessun cavaliere tradì l’imperatore Non c’era alcun cavaliere

Che, quale e quanto possono essere sia aggettivi interrogativi che esclamativi Interrogativi Dimmi quale sport preferisci Quale matita devo usare? Quanti anni hai? Esclamativi Che noia! Quanta allegria! Attenti a che Penso che lucia simpatica = congiunzione Il libro che mi hai prestato era interessante = pronome Che ora è? = aggettivo interrogativo Che seccatura! = aggettivo esclamativo