Laboratorio per Applicazioni CAD Docente Ing Filippo Gagliano
Laboratorio per Applicazioni CAD Docente: Ing. Filippo Gagliano Lezione 1 INTRODUZIONE
Programma del corso ® Introduzione ® Fondamenti di Auto. CAD ® Disegno in 2 D ® Organizzazione dei disegni ® Aggiunta di informazioni ai disegni ® Stampa dei disegni ® Disegno in 3 D ® Applicazioni avanzate Lezione 1 - Introduzione
Esercitazioni Ogni settimana verrà presentato un nuovo argomento, sul quale sarà assegnata un’esercitazione (da completare a casa e consegnare la volta successiva). ® Per l’esame, ogni studente dovrà svolgere due temi assegnati individualmente: 1) disegno 2 D di una unità abitativa; 2) disegno di un ambiente in 3 D. ® Lezione 1 - Introduzione
Materiale didattico, Avvisi etc. O di Otranto (minuscola!) ® Web: www. ing. unipi. it/~o 22625/labappcad tilde: ALT + 126 ® E-mail: p. valvo@ing. unipi. it (per consegna esercitazioni, HELP! etc. ) Lezione 1 - Introduzione
Introduzione (1) ® Il calcolatore elettronico è oggi uno strumento indispensabile per le attività professionali di ingegneri ed architetti. Il “Disegno Assistito dal Calcolatore” (Computer-Aided Design = CAD) riveste un ruolo centrale. ® Il termine “disegno” potrebbe risultare riduttivo rispetto all’inglese “design”, che ha anche il significato di “progettazione, modellazione”. ® Lezione 1 - Introduzione
Introduzione (2) ® Il CAD può aumentare la produttività e migliorare la qualità della progettazione rispetto al disegno tradizionale su carta, ma – come tutti gli strumenti - occorre imparare ad usarlo correttamente. ® Il corso intende introdurre all’uso del CAD, dai concetti di base alle tecniche avanzate, con particolare riferimento alle applicazioni nella progettazione architettonica e urbana. Lezione 1 - Introduzione
Differenze tra il CAD ed il disegno tradizionale (1) Non è necessario scegliere le dimensioni del foglio prima di iniziare un disegno. ® Non è necessario scegliere la scala di rappresentazione prima di iniziare un disegno. ® Occorre, invece, scegliere l’unità di misura: si disegna sempre in scala al vero (1: 1). ® È più semplice apportare correzioni ai disegni. ® I disegni possono essere duplicati, condivisi, trasmessi (anche a distanza) con facilità. ® Lezione 1 - Introduzione
Differenze tra il CAD ed il disegno tradizionale (2) Oltre riga e compasso, numerosi strumenti per disegnare ellissi, poligoni, retini… ® Font e stili di testo sostituiscono i normografi… ® Librerie di simboli sostituiscono i “trasferibili”… ® L’uso di standard condivisi aiuta a 1) lavorare meglio in gruppo; 2) ridurre errori da difetti di comunicazione; 3) migliorare aspetto degli elaborati. ® È possibile ricavare dai disegni informazioni numeriche per computi metrici etc. ® Lezione 1 - Introduzione
Differenze tra il CAD ed il disegno tradizionale (3) Nel disegno in 3 D, si costruisce un modello tridimensionale: viste assonometriche e prospettiche sono elaborate in automatico. ® I modelli 3 D consentono di simulare la presenza di luci e ombre. ® È possibile inserire il modello 3 D di un’opera in progetto dentro una foto reale del sito, per studiarne l’inserimento ambientale. ® …e molto altro ancora… ® Lezione 1 - Introduzione
Strumenti hardware Il calcolatore elettronico è costituito da unità centrale e da numerose periferiche: - tastiera, schermo, mouse etc… ® Ci interesserà in particolare il plotter. ® Lezione 1 - Introduzione
Strumenti software ® Numerosi software sono disponibili sul mercato: - 2 D o 3 D; - generici o dedicati a particolari settori (progettazione meccanica, architettonica etc. ); - etc. ® Noi utilizzeremo Auto. CAD (v. 2000 i), software per CAD 2 D e 3 D, generico, che costituisce oggi lo standard de facto nell’ambito delle applicazioni commerciali basate su personal computer. Lezione 1 - Introduzione
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