LA VIA PER SHAMBALLA Dove adesso si trovano
LA VIA PER SHAMBALLA
Dove adesso si trovano solo laghi salati e desolati deserti, del Gobi, del Takla Makan e della Zungaria, vi era un vasto mare interno che si estendeva sull’Asia Centrale. Mare del Gobi
Il Mare del Gobi Questo mare rimase fino all’ultimo grande periodo glaciale, quando un cataclisma locale spazzò via le acque al Sud e all’Ovest, formando un grande e isolato deserto, lasciando un’oasi, con un lago e un’isola al centro. Il deserto del Sahara si è formato allo stesso modo: all’inizio un mare aperto, poi divenne lago e infine si disseccò lasciando posto solo alle sabbie.
In questo mare, vi era una splendida Isola Bianca (Shveta. Dvipa), sopra la quale venne costruita la città di Shamballa, che per la sua bellezza non aveva rivali al mondo … era abitata dagli ultimi residui della razza che precedette la nostra … L’ISOLA BIANCA
L’isola nel Mare del Gobi con i suoi resti di una splendida civiltà, esiste tuttora come oasi circondata da sabbie che non sono state calpestate da piedi di uomini. Le comunicazioni con l’Isola Bianca, avvenivano tramite passaggi sotterranei, che comunicavano in tutte le direzioni. L’ISOLA BIANCA È ORA RICOPERTA DALLE SABBIE DEL GOBI.
I SEGRETI DEL GOBI Le sabbie del deserto del Gobi si muovono continuamente spinte da terribili raffiche di vento che soffiano in continuità. Le leggende, le tradizioni locali narrano che in un lontano passato lì vi era la sede di uno dei più ricchi imperi del mondo.
GURDJIEFF RACCONTA Il luogo dove erano queste ricchezze, dicevano, era conosciuto da alcuni uomini dei villaggi vicini; era un segreto che si tramandavano da padre in figlio, sotto il vincolo del giuramento, e chiunque violasse questo giuramento doveva subire un castigo speciale … cosa che molti avevano sperimentato … Più di una volta si fece allusione a una certa regione del deserto dove era sepolta una grande città.
N. Roerich dipinse nei suoi quadri indizi per giungere agli imbocchi delle vie sotterranee che conducevano sia verso Shamballa, sia verso la mitica Città del Ponte sepolta dalle sabbie del Deserto del Gobi. I soggetti dei dipinti riguardavano passi di montagna, caverne, e corsi d’acqua, in genere laghi.
H. P. Blavatsky scrive che Ellora, Elephanta e le caverne di Ajanta, erano collegate all’Isola Bianca con vie sotterranee. Le caverne di Ellora compaiono in Ashram, due dipinti di Roerich. Nel primo dipinto, è rappresentata una barca che si appresta a entrare in una caverna ai cui lati sono scolpiti degli elefanti.
Ashram N. Roerich – Ellora Ashram significa luogo sacro, tempio, monastero, scuola di sacra saggezza. Pertanto, la roccaforte terrena della grande Fratellanza può essere chiamata Ashram. Molti hanno cercato, e perfino oggi tante persone continuano a cercare di raggiungere questa Fortezza, ma invano, poiché solo chi è chiamato può giungervi. (Lettere di Helena Roerich II) Tutti gli Ashram in Tibet sono nascosti nelle gole impraticabili, chiusi.
La missione di N. Roerich A Darjeeling, nella città, in cui ebbe luogo l’incontro con i Maestri, N. Roerich si preparò per la spedizione in Asia Centrale. I suoi obiettivi furono discussi in modo dettagliato.
In quattro anni (1924 -1928) la spedizione descrisse un cerchio grandioso: Sikkim, Kashmir, Ladakh, Cina, Russia, Siberia, Altai, Mongolia, Tibet. Nessun’altra spedizione del XX secolo fece una cosa simile: furono percorsi 25. 000 Km, attraversando 35 dei passi di montagna più alti al mondo. I luoghi della spedizione di Roerich erano all’insegna del vessillo di Shamballa, la spedizione percorse regioni fisicamente collegate col regno nascosto.
MONTI ALTAI l’Altai e l’Himalaya sono un unico sistema montuoso. I cunicoli delle caverne inesplorate sono senza fine.
Siberia sud-occidentale Nei monti dell’Altai vi è un ingresso per il regno sotterraneo e per giungere a Shamballa. Csoma de Kòròs, fornì i rilevamenti geografici per giungere a Shamballa in 45 -50 gradi latitudine nord. Anche il generale ed esploratore russo N. M. Prjevalsky, in base ad antico documento monastico, da lui consultato fornì la longitudine per Shamballa a 88 gradi. Queste due coordinate situano il territorio di Shamballa leggermente a est dei Monti Altai.
I Chud dell’Altai Sui monti Altai, un venerabile vecchio mi disse: Vi proverò che la storia dei Chud, il popolo che vive all’interno della Terra, non è frutto della immaginazione! Vi condurrò all’ingresso di questo regno sotterraneo … Ci avvicinammo a una piccola collina pietrosa e, orgoglioso, egli m’indicò. Qui c’è l’ingresso del grande regno sotterraneo. Quando i Chud penetrarono dai passaggi sotterranei chiusero l’entrata con le pietre. In questo momento siamo proprio accanto alla sacra entrata.
Mongolia Per secoli, i Mongoli da tutto il mondo hanno creduto che la Mongolia è la terra a nord di Shamballa, Roerich udì i soldati cantare: La guerra della Shamballa del Nord. Moriremo in questa guerra Per rinascere Come i paladini del Dominatore di Shamballa.
Roerich racconta Quando ci avvicinammo a Khotan (Cina, Xinjiang), gli zoccoli dei nostri cavalli risuonavano a vuoto, come se stessimo cavalcando sopra alle grotte o a delle cavità. La gente della nostra carovana attirò la nostra attenzione su questo fenomeno, dicendo: “Sentite che stiamo attraversando un passaggio sotterraneo cavo? Chi conosce bene questi passaggi, può servirsene per raggiungere paesi lontani. ”
Gli ingressi per il regno sotterraneo si trovano in diverse località. H. P. Blavatsky afferma che sulla catena montuosa di Altyn Tagh (Cina, Xinjiang), in un punto mai raggiunto da nessun europeo, si trova l’ingresso per gallerie e sale sotterranee che contengono un gran numero di libri. Questi depositi sotterranei costruiti nel cuore della terra sono sicurissimi e gli ingressi perfettamente nascosti per cui è impossibile che qualcuno li scopra.
Il Lago di Manasarovar La tradizione Indù parla di caverne sotterrane, dove abitano i Naga nome dato ai Sapienti, Esseri di Saggezza. Nel Kashmir, sotto il Lago di Manasarovar detto il Lago dei Naga si troverebbero queste enormi caverne.
Roerich nel quadro “Loto”, rappresenta un saggio, un eremita nella posizione yoga del loto, in mezzo ad un lago sulle cui rive si vedono molte grotte e passaggi, sono gli ingressi per le caverne?
I Cinque Tesori della neve Un altro ingresso alle gallerie è situato sulla montagna Kanchenjunga il cui nome tibetano è: “Cinque Tesori della Grande Neve”. Nel quadro “Potere nelle Grotte” della serie Maitreya, sono rappresentate una serie di spaziose caverne il cui ingresso è sorvegliato dai lama, mentre un cavaliere di Shamballa è raffigurato di fronte sulla parete montuosa.
A. Tomas descrive l’ingresso sotterraneo del Kanchenjunga Un vecchio lama (a Darjeeling) mi disse che le porte (nascoste nei tunnel sotterranei) rientrano con la massima facilità come se scorressero su cuscinetti. In genere l’ingresso è sbarrato, subito dopo la porta, da un fuoco freddo azzurro. Si sa che è terrificante, eppure splendido a vedersi. I lama che lo devono attraversare: se ben preparati vi riescono, altrimenti muoiono.
IL CUSTODE DELL’INGRESSO Roerich, interpreta la protezione di fuoco dipingendo davanti all’entrata segreta un guardiano di soglia, raffigurato avvolto in una fiamma rossa e fredda con in mano una spada a due tagli, pronto a togliere la vita agli incauti curiosi. N. Roerich - Il Guardiano dell’Ingresso
Andrew Tomas chiese se sapesse qualcosa a proposito dei Naga: il sadhu rispose che il suo maestro vent’anni prima entrò nel regno dei Naga, in montagna, in un luogo molto illuminato e pieno di meraviglie, oggetti e macchine. Si congedò dicendo che egli era ormai molto vecchio per passare nelle gallerie e giungere al regno dei Naga.
Scrive il Maestro Morya Avete già inteso da viaggiatori attendibili come le guide si rifiutino di condurli in determinate direzioni. Preferirebbero essere uccisi piuttosto che farvi proseguire. Se, quindi, uno spericolato viaggiatore decide comunque di proseguire, davanti a lui inizia a frapporsi una frana. Se il viaggiatore supera tale ostacolo, allora una pioggia di pietre lo trascinerà via, poiché colui che non è il benvenuto non raggiungerà la sua destinazione.
La torre di Giada A un tiro di schioppo dalla lamaseria si erge l’antica Torre al cui interno si sono allevate generazioni di Bodhisattva. (M. Morya)
Le Sentinelle Silenziose Da millenni le popolazioni dell’Asia nutrono la convinzione che questo territorio proibito sia ben custodito, accessibile unicamente ai puri di cuore. La tradizione tibetana afferma che questo luogo segreto è abitato da “Sentinelle Silenziose“.
Roerich riferisce che quando la sua spedizione stava attraversando il Passo del Karakorum, di essere stato informato da una guida locale che in talune occasioni uomini e donne di elevata statura e abbigliati di bianco erano stati visti comparire nell’area da entrate segrete: “Ha visto uno degli uomini della neve che sorvegliano la terra sacra”
L’Amazzone delle nevi Una Vergine delle Nevi dai capelli lunghi, fra rocce e neve, come un’amazzone impugna un arco per proteggere la frontiera recondita. Nonostante i ghiacciai e l’evidente clima freddo la donna indossa un abito leggero, come se vi fosse un’aura calda a proteggerla dal gelo.
La Missione di N. Roerich Lo scopo segreto della spedizione In Asia centrale era quello di trovare una via per Shamballa per portare così a termine una missione conosciuta come la “Seconda Venuta”: restituire un frammento della “Pietra Cintamani”. La Pietra, era stata mandata in Europa tramite Roerich, come aiuto per creare la Lega delle Nazioni. Dopo lo scioglimento della Lega, la Pietra Magnetica fu consegnata a Roerich per essere riportata in Tibet.
Leggende d’Oriente Secondo la leggenda (Cintamani), il Tesoro del Mondo, porta con sé un Patto speciale che deve essere adempiuto. Questo Tesoro è un frammento del corpo principale, custodito nella Fortezza della Luce. Il messaggio trasmesso da questo dono indica, da tempi immemorabili, che nella nazione dove esso appare, si avvicina un’era di predestinata unità e potere. Tutti i grandi unificatori e fondatori di nazioni l’hanno posseduto. (Lettere di Helena Roerich II)
La Pietra venuta dai mondi lontani (da Sirio) è un grande talismano … La chiamano “Graal”. Un suo frammento serve da messaggero per tutto il mondo, portato da mani elette allo scopo … serve in modo analogo per i contatti con la Fratellanza. Le meteoriti non sono mai state studiate per le loro vibrazioni il sito dove fu rivelata divenne la base di Shamballa, e la sua presenza migliorò le qualità chimiche del luogo. La teniamo in un sito speciale della Nostra Sede a salvaguardia del potere originario delle sue vibrazioni …(Agni Yoga – Sovramundano)
Il Bianco Cavallo Il cavallo bianco senza cavaliere che porta sulla schiena Cintamani è una delle immagini più comuni della mitologia dei popoli di Asia Centrale. Questa immagine compare svolazzare sopra i passi pericolosi dell’Himalaya in centinaia e migliaia di bandiere di preghiera tibetane.
A. Tomas, riferisce che un giorno, N. Roerich volle addentrasi da solo nel territorio himalaiano a dorso di un pony. È il pony che nella carovana portava un cofanetto contenente un frammento della pietra Cintamani, un meteorite nero proveniente dalla costellazione di Orione, da Sirio, e conservato in cima alla Torre di Giada in Shamballa.
N. Roerich, con il pony, si assentò per alcuni giorni e, al ritorno, gli Asiatici si prostrarono ai suoi piedi, perché nessun uomo poteva aver oltrepassato la frontiera di Shamballa senza credenziali divine.
Ritorno a Shamballa Roerich probabilmente non entrò nel cuore di Shamballa, ma certamente entrò in uno dei suoi ingressi sotterranei. In un dipinto si vede il pony che scende su un ripido sentiero vigilato da guardiani di pietra. Il cofanetto con Cintamani emette una “luce blu”, la stessa luce che impregna il quadro “Oscurità ardente”.
I Custodi Il cofanetto riportato da Roerich appare nelle mani di Colui che procede innanzi al gruppo di figure misteriose che appaiono nel buio mentre scendono dal versante roccioso dell’Everest. Le prime figure con abito bianco e aureola blu sono tre Mahatma.
Nel Regno sotterraneo Nel fondo di una caverna si vedono dei misteriosi personaggi, illuminati dalla luce di cristalli immensi e lampeggianti. Uno di loro porta una coppa in cui arde la fiamma d’oro. “Il tesoro delle montagne”.
Fiat Rex Una persona appare come dalle rocce, scintillante di colori blu e lilla, avvolta in un’aura di luce ampia. Il quadro si chiama “Fiat Rex!” (e sia il Re!). Da quale regno viene questo Re? Può darsi sempre dallo stesso Regno Recondito.
Le Istruttrici La Reggente del Mondo sta davanti alle montagne nevose e il cerchio d’oro della sua corona brilla al sole. Nelle mani ha il cofanetto ben noto. Il cofanetto, lo portava sulla schiena il pony raffigurato sulla tela “Cintamani”. Uta von Ballenstedt
Una donna vestita di un abito bianco esce “dall’oltre” e attraversa con cautela, temendo di inciampare, un ponte stretto gettato su di un torrente che separa la frontiera recondita dal mondo umano.
E ho dato la Pietra ardente a Colei che per Nostra decisione sarà chiamata la Madre dell’Agni Yoga, perché si è consacrata alla prova del Fuoco dello Spazio. (Agni Yoga). Ho stabilito l’Agni Yoga a sostegno delle Mie scale, e ricevuto nelle Mani il fuoco della Pietra. (Agni Yoga).
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