La Vertigine Vie Vestibolari Controllo del Tono e
La Vertigine
Vie Vestibolari Controllo del. Tono e della Postura
Sx Dx
6 5 Interconnessioni Centrali: Labirinto Motilità oculare 1 Visione Postura 2 4 7 9 3 Sistema Neurovegetativo 8
Definizione: Definizione La Vertigine rappresenta una allucinazione del movimento, una sgradevole sensazione di spostamento o dell’ ambiente o del nostro corpo ed in entrambi i casi si tratta di un turbamento della sensibilità spaziale (Vertigo). Può essere distinta in V. Soggettiva e V. Oggettiva. E’ spesso accompagnata a sintomi vegetativi: pallore, nausea, vomito e sudorazione. La Vertigine è diversa dal Capogiro che si manifesta con disturbi vaghi e imprecisati dell’ equilibrio (Dizziness)
Caratteristiche della vertigine Direzione: cioè il piano nel quale si attua lo spostamento Durata: minuti, ore, persistente Concomitanza con sintomi uditivi: es. acufeni o sordità (S. di Meniere) Posizione: cambi posturali Concomitanza con cefalea (Emicrania della Basilare) Vertigine Periferica e Centrale
La Vertigine funzionale o Vertigine Psichica Ø Vera e propria allucinosi spaziale Ø Mai con caratteristiche oggettive e Ø Raramente presenta una concomitante crisi neurovegetativa Ø Caratterizata da un errata analisi di giudizio della funzione sensioriale
Caratteristiche delle lesioni vestibolari periferiche: • La V. si manifesta all’ improvviso, come episodio unico di breve durata accompagnat a sintomi uditivi. Può ripresentarsi come fenomeno transitorio, quasi sempre a causa di stimoli posizionali del capo. Nistagmo presente unidirezionale, fase rapida opposta alla lesione con una componente rotatoria. Romberg: il pz. cade dal lato della lesione. (labirintopatie infiammatorie, post-traumatiche, emboliche e virali) • La V. ha carattere fluttuante (V. parossistica benigna, S. di Meniere e S. Menieriformi) • V. Capricciosa di intensità minore dove il fenomeno vertiginoso non è più accessuale ma subcontinuo e si accompagna a fenomeni neurovegetativi meno intensi • V. Prevalentemente bilaterale, simmetrica e saltuaria (Forme tossiche)
VESTIBULOPATIE PERIFERICHE 1. Forme acute o ricorrenti di neuronite vestibolare o labirintite (quest’ultima con associato disturbo uditivo) da infezioni virali locali o sistemiche (morbillo, varicella, mononucleosi, herpes zoster-Ramsay Hunt) 2. Vertigine parossistica benigna: sintomi transitori (< 40’’), posizionali, antecedenti di neurolabirintite o trauma, sintomi più marcati al mattino – disturbo del canale posteriore 3. Vertigine post-traumatica: emorragia labirintica, cupololitiasi 4. Iatrogenica: aminoglicosidi (concentrati nell’endolinfa), streptomicina, gentamicina
5. Sindrome di Ménière: attacchi vertiginosi con perdita fluttuante dell’ udito, tinnito e aura con risoluzione nell’arco di ore o giorni – soggetti tra 30 -50 anni, > F, evoluzione bilaterale nel 50% dei casi Aura: sensazione di pressione e orecchio pieno, ipoacusia e tinnito monoauricolare Crisi: vertigine intensa con picco nell’arco di minuti seguita durante la risoluzione da disequilibrio – occasionalmente caduta a terra con alterata percezione dell’ambiente circostante e nausea (crisi di Tumarkin) Idrope endolinfatica: aumento del volume dell’endolinfa e distensione dei canali (forme idiopatiche o batteriche, virali, sifilide Variante cocleare: più marcati i sintomi cocleari Variante vestibolare: prevalenti i sintomi vestibolari 6. Altre forme: infezioni batteriche, degenerazione delle cellule capellute, anomalie genetiche del labirinto, tumori dell’VIII nervo cranico, fistole labirintiche posttraumatiche, ischemia focale del labirinto (stroke del labirinto) da occlusione dell’arteria uditiva, ramo dell’AICA
Malattia di Meniere
Vertigine Parossistica Posizionale Benigna
Terapia Fisica
Vertigini di origine centrale Causate da disfunzione della porzione vestibolare dell’VIII nervo, nuclei vestibolari e loro connessioni centrali (flocculo cerebellare, sistema sensoriale visivo, afferenze da recettori muscolari e recettori tattili) Vertigine fisiologica: conflitto tra input visivo e vestibolare Caratteristiche Prolungata (permanete o cronica) mai transitoria come nelle forme periferiche Mancano i sintomi uditivi Vertigine meno severa
Circolo Posteriore
VERTIGINI DI ORIGINE CENTRALE 1. Ischemia del tronco: IVB ( disturbi transitori con vertigine + disturbi isolati o in associazione quali perdita della visione, diplopia, parestesie periorali, atassia, drop attack, ipostenia diffusa, impaccio motorio, disartria) 2. Ischemia cerebellare o labirintica: atassia, disequilibrio, alterazioni posturali o dinamiche 3. Malattie demielinizzanti: sclerosi multipla, ADEM 4. Tumori dell’angolo ponto-cerebellare: neurinoma dell’VIII, colesteatoma, meningioma 5. Lesioni del tronco: tumori, MAV, traumi (nistagmo e oscillopsia)
6. Patologie fossa cranica posteriore: ematomi, tumori 7. Neuropatie craniali: vasculiti, carcinomatosi meningea, malattie granulomatose 8. Sindrome di Cogan: cheratite, tinnito, vertigine, atassia, nistagmo, sordità 9. Epilessia parziale complessa
Frequenza dei Sintomi all’ esordio e segni clinici
Distribuzione dell’ AICA e della PICA
Infarto dell’ AICA
Segni e Sintomi dell’ Infarto dell’ AICA
Sintomi da occlusione della PICA
Sindrome di Wallenberg
Cause Sistemiche di Vertigine Malattie Cardiovascolari: aritmie, stenosi aortica, cardiomiopatie e altre lesioni valvolari che possono indurre veritgine e sincope. Vasculiti Malattie Ematologiche: Anemia, policitemia, Macroglubulinemia di Waldenstrom e altre Sindromi da iperviscosità che possono causare vertigine e perdita dell’ udito. Ipoglicemia (30 -40 min. dopo i pasti). Ipotroidismo Sindrome da iperventilazione Deficit sensitivi multipli (nell’ anziano). Farmaci: antiaritmici, antiepilettici, antibiotici ( aminoglicosidi), diuretici Disturbi oculari: glaucoma, paresi di muscoli extraoculari Malattie psichiatriche: depressione, claustrofobia, agorafobia etc. paura della vertigine
Approccio diagnostico del paziente con Vertigine 1. Trauma Cervicale 2. Esposizione a tossici, Alcool, droghe o tossine 3. Storia Psichiatrica 4. Valutazione della Pressione arteriosa, anomalie cardiache 5. Esame dei nervi cranici e dell’ udito 6. Prove cerebellari 7. Romberg e Tests provocativi
TERAPIA MEDICA SINTOMATICA DELLE VERTIGINI PERIFERICHE Farmaci con proprietà di inibire direttamente o indirettamente il sistema vestibolare o gli input propriocettivi e visivi ai nuclei vestibolari -Antiistaminici: meclizina, prometazina -Anticolinergici: scopolamina -Simpaticomimetici: efedrina -BZD e neurolettici: diazepam, aloperidolo
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