LA VALUTAZIONE NELLE SCUOLE Esperienza di componente del

  • Slides: 68
Download presentation
LA VALUTAZIONE NELLE SCUOLE Esperienza di componente del Team di valutazione esterna delle scuole,

LA VALUTAZIONE NELLE SCUOLE Esperienza di componente del Team di valutazione esterna delle scuole, nei progetti VM e Vales

I PERCORSI VALUTATIVI DELLE SCUOLE Valutazione esterna Autovalutazione Miglioramento Ezia Palmeri - Vignola 23

I PERCORSI VALUTATIVI DELLE SCUOLE Valutazione esterna Autovalutazione Miglioramento Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 2

I PERCORSI VALUTATIVI DELLE SCUOLE Fasi del percorso di valutazione (interna/esterna) orientato al miglioramento

I PERCORSI VALUTATIVI DELLE SCUOLE Fasi del percorso di valutazione (interna/esterna) orientato al miglioramento q Analisi e comprensione del funzionamento della scuola (contesto, processi e risultati) q Formulazione del giudizio: individuazione dei punti di forza e di debolezza q Promozione e sostegno di un percorso di miglioramento Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 3

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE 2010/2011 - due progetti sperimentali Obiettivi di VSQ: Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole VSQ per la valutazione delle scuole q disegnare un modello per la valutazione delle istituzioni scolastiche; q individuare e premiare le migliori performance; q introdurre meccanismi di stimolo a intraprendere percorsi di miglioramento; q mettere a punto e testare sul campo protocolli di valutazione. Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 Valorizza per premiare i docenti migliori 4

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE Fasi 2011 si è svolta una prima valutazione, sulla base della quale le scuole collocate nel primo 25% delle graduatorie regionali hanno premio intermedio. 2012 le scuole hanno progettato piani di miglioramento con il supporto dell’INDIRE. Le scuole non premiate hanno avuto un incentivo economico per la realizzazione del piano di miglioramento. ricevuto un 2013 nuove finale tutte le scuole sono state nuovamente valutate. Sulla base delle graduatorie regionali il primo 25% di scuole ha ricevuto un premio Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 5

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE 2 Dimensioni Risultati di apprendimento degli studenti Processi positivi messi in atto dalle scuole q Per valutare i risultati conseguiti dagli studenti sono 4 dimensioni di processo osservati: state utilizzate le prove INVALSI di italiano e q Inclusione matematica. q Recupero e potenziamento q Attraverso il calcolo del valore aggiunto è stato q Orientamento possibile stimare i guadagni cognitivi conseguiti dagli q Valutazione studenti nel passaggio tra anni Team di valutazione esterna : q un coordinatore (dirigente tecnico in servizio o in quiescenza), q un esperto interno al mondo della scuola (dirigente scolastico o docente) q un esperto nell’utilizzo di metodologie e strumenti di rilevazione Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 6

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE Scuole partecipanti «Allo scopo di individuare le scuole migliori in un determinato territorio, il progetto VSQ è stato proposto in un primo momento alle scuole delle province di Pisa e di Siracusa. La mancata adesione da parte delle scuole in provincia di Pisa portò a individuare altre province: Arezzo, Mantova e Pavia. Hanno partecipato al progetto in totale 77 scuole tra istituti comprensivi e scuole secondarie di I grado, di cui 25 nel nord, 15 in provincia di Arezzo, 38 in provincia di Siracusa. In seguito a soppressioni, dimensionamenti e accorpamenti intervenuti dal 2010 in poi, le scuole nuovamente valutate nel 2013 sono state 74 (24 nord, 13 nel centro, 37 nel sud). » Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 7

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole IL PROGETTO VSQ - VALUTAZIONE DELLE SCUOLE 1. Dati di sintesi delle scuole (Sistema informativo Miur) 2. Valutazione degli apprendimenti 3. Visite TEAM Clima organizzativo Ambiente di apprendimento Rapporto di valutazione Piano di miglioramento Task force di supporto SCUOLE Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 8

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole Valutazione e sviluppo della scuola - VALES

I Progetti sperimentali di valutazione delle scuole Valutazione e sviluppo della scuola - VALES e Valutazione e Miglioramento - VM VALES v Durata triennale – circa 300 scuole I e II ciclo v Modello valutativo che possa fornire indicazioni utili per la definizione del futuro Sistema Nazionale di Valutazione. v Scuole di tutti i gradi v Percorso ciclico che lega la valutazione al miglioramento. v Valutazione delle scuole e valutazione del DS v Piano di miglioramento della scuola. Ezia e Palmeri - Vignola obiettivi di risultato della dirigenza scolastica. VM 23 v Circa 400 Istituti comprensivi v Valutare qualità progettuale, efficienza organizzativa e gestionale delle singole istituzioni scolastiche nell’attuazione dei PON Istruzione. v Tecnica dell’audit esterno v Identificare i punti di forza e i nodi critici del servizio scolastico offerto, in un’ottica di valutazione sistemica, attraverso l’osservazione sul campo v sostenere azioni di miglioramento e diffondere e 24 buone novembrepratiche 2016 9

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole La valutazione interna

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole La valutazione interna e quella esterna seguono un unico quadro di riferimento teorico L’utilizzo di un corpus di criteri comuni per l'autovalutazione e per la valutazione esterna, consente: v alle scuole di indirizzare le proprie energie verso aspetti che sono ritenuti importanti anche all'esterno v al sistema di compiere le proprie rilevazioni e analisi, potendo contare sul percorso già svolto dalla scuola e assumendone gli esiti. Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 10

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole I quadri di

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole I quadri di riferimento teorici q Definiscono gli obiettivi e i principi che orientano la valutazione q Individuano gli ambiti ritenuti rilevanti per valutare il funzionamento di una scuola q Definiscono ipotesi o relazioni che legano tra loro i processi e i processi ai risultati q Sono punti di riferimento per individuare gli indicatori e i Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 criteri di qualità 11

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole Autovalutazione Identità strategica

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole Autovalutazione Identità strategica Progettazion evalutazione Scelte curriculari Governo del territorio Inclusione Successo scolastico Equità esiti Risultati a distanza Competen ze di base Relazione educativa Gestione risorse Continuità orientamento Sviluppo professionale Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 12

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole § CONTESTO §

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole § CONTESTO § PROCESSI § PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE § AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO § RISULTATI Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 13

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole CONTESTO e RISORSE

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole CONTESTO e RISORSE § AMBIENTE § CAPITALE SOCIALE § RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI § RISORSE PROFESSIONALI Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 14

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole PROCESSI - AMBIENTE

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO § § § IDENTITA’ STRATEGICA E CAPACITA’ DI DIREZIONE DELLA SCUOLA (LEADERSHIP) GESTIONE STRATEGICA DELLE RISORSE SVILUPPO PROFESSIONALE DELLE RISORSE CAPACITA’ DI GOVERNO DEL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE ATTIVITA’ DI AUTOVALUTAZIONE § § § SELEZIONE DEI SAPERI, SCELTE CURRICULARI E OFFERTA FORMATIVA PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI SVILUPPO DELLA RELAZIONE EDUCATIVA E TRA PARI INCLUSIONE, INTEGRAZIONE E DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO PROCESSI - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 15

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole RISULTATI § SUCCESSO

UN QUADRO DI RIFERIMENTO TEORICO per i percorsi valutativi delle scuole RISULTATI § SUCCESSO SCOLASTICO § COMPETENZE DI BASE § EQUITA’ DEGLI ESITI § RISULTATI A DISTANZA Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 16

VALES E VM – progetti sperimentali sui percorsi valutativi delle scuole Obiettivi comuni: •

VALES E VM – progetti sperimentali sui percorsi valutativi delle scuole Obiettivi comuni: • Validazione di strumenti, procedure e protocolli • Individuazione di figure preposte alla valutazione VALES: VM: § Sperimentazione dell’utilizzo di un§ Sperimentazione Rapporto di autovalutazione inteso dell’utilizzo di una Scheda come strumento di comunicazione strutturata di osservazione in interno/esterno classe dei processi di insegnamento/apprendimen Ezia Palmeri - Vignola 23 eto 24 novembre 2016 17

Le Aree del Rapporto di valutazione ESITI ANALISI E VALUTAZIONE CONTESTO PROCESSI INDIVIDUAZIONE DEGLI

Le Aree del Rapporto di valutazione ESITI ANALISI E VALUTAZIONE CONTESTO PROCESSI INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 18

Le Griglie per la lettura dei dati Prima della visita a scuola, è necessario

Le Griglie per la lettura dei dati Prima della visita a scuola, è necessario leggere le diverse fonti informative e compilare individualmente due strumenti: q Griglia per la lettura dei dati CONTESTO e PROCESSI q Griglia per la lettura dei dati RISULTATI Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 19

Le fonti da consultare Contesto e processi Risultati q POF q Programma annuale e

Le fonti da consultare Contesto e processi Risultati q POF q Programma annuale e Relazione del DS al P. A. q Rapporto di autovalutazione q Fascicolo scuola in chiaro q Questionario scuola q Questionari ins. stud. gen. q. Prove INVALSI q. Fascicolo Scuola in Chiaro q. Rapporto di autovalutazione Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 20

Prima della visita I documenti offrono una prima descrizione della scuola che andrà approfondita

Prima della visita I documenti offrono una prima descrizione della scuola che andrà approfondita con la visita a scuola. La griglia di lettura dei dati è uno strumento orientativo su cui registrare le informazioni salienti e i punti di attenzione da integrare con le evidenze emerse durante la visita. La griglia consente inoltre la possibilità di un confronto tra i valutatori sulla base di evidenze e dati di osservazione comuni Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 21

Prima della visita i CONTESTO L’analisi del contesto aiuta a collocare le valutazioni espresse

Prima della visita i CONTESTO L’analisi del contesto aiuta a collocare le valutazioni espresse alla luce delle specificità locali q Background familiare q Età mediana del personale degli studenti docente a T. I. q Distribuzione degli q Titoli in possesso del studenti in ingresso personale docente votazione ottenuta al q Docenti che hanno termine della sec. I grado presentato domanda q Insegnanti contratti a volontaria di trsferimento, tempo indeterminato docenti trasferiti, q Tipo di incarico, anni di pensionamenti esperienza e stabilità del q Numero giorni di assenza DS pro-capite medio annuo q Personale docente con q Presenza ed utilizzo di voci contratto a T. I. per fasce di di finanziamento diverse età Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 22

Prima della visita PROCESSI - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE SELEZIONE DEI SAPERI, SCELTE CURRICULARI

Prima della visita PROCESSI - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE SELEZIONE DEI SAPERI, SCELTE CURRICULARI E OFFERTA FORMATIVA v Individuazione del curriculo fondamentale a livello di istituto e capacità di rispondere alle attese educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza. v Definizione di obiettivi e traguardi di apprendimento per le varie classi e per anni di corso. v Attività opzionali ed elettive che arricchiscono l’offerta curriculare Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 23

Prima della visita Curricolo q q q La scuola ha elaborato un proprio profilo

Prima della visita Curricolo q q q La scuola ha elaborato un proprio profilo delle competenze che gli studenti dovrebbero possedere in uscita? La scuola ha elaborato un proprio curriculo verticale per le varie discipline? La scuola ha definito un curriculo di scuola ? Ampliamento dell’OF q q q La scuola realizza progetti per sviluppare le competenze trasversali (es. Metodo di studio, autonomia e responsabilità, collaborazione, problem solving)? La scuola realizza progetti per educare alla convivenza civile (es. Prevenzione bullismo, attività sulle regole e i comportamenti, attività relazionali)? La scuola realizza progetti per sviluppare competenze digitali e informatiche? La scuola realizza progetti per sviluppare le abilità artistico-espressive? Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 La scuola realizza progetti per sviluppare le abilità motorie? 24

Possibili domande - SELEZIONE DEI SAPERI, SCELTE CURRICULARI E OFFERTA FORMATIVA v. C’è un

Possibili domande - SELEZIONE DEI SAPERI, SCELTE CURRICULARI E OFFERTA FORMATIVA v. C’è un gruppo di insegnanti che lavora sul curriculo e/o discipline? Cosa ha prodotto? (documenti) v. Che scelte ha fatto la scuola sul curriculo di scuola? v. Ha partecipato all’elaborazione del curriculo? Nel suo lavoro di programmazione didattica utilizza il curriculo elaborato dalla scuola? (esempi) v. Quali progettti di ampliamento dell’offerta formativa realizza la scuola? Quali sono gli obiettivi educativi? Come si verifica il loro raggiungimento? v. Quali progetti realizzati nelle classi in cui insegna? Come è stata l’interazione tra attività didattica curriculare e l’offerta aggiuntiva? Come valuta la realizzazione dei progetti (modalità di conduzione, risultati conseguiti) v. Partecipi/suo figlio partecipa a qualche attività aggiuntiva o progetto dalla scuola? Cosa fate/in cosa consiste? Vorresti fare/ vorrebbe che suo figlio proseguisse queste attività anche il prossimo anno? v. La scuola valuta i risultati ottenuti dagli studenti nei progetti (es. test valutazione finale) Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 25

Prima della visita PROCESSI - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE

Prima della visita PROCESSI - PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI v Modalità di progettazione didattica, monitoraggio e revisione delle scelte progettuali. v Predisposizione delle condizioni organizzative di esercizio del lavoro d’aula (es. spazi, tempi, regole, attori) v Modalità impiegate per valutare i livelli di apprendimento degli allievi Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 26

Prima della visita PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI INDICATORI DI RIFERIMENTO: v

Prima della visita PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI INDICATORI DI RIFERIMENTO: v Curriculo e azione didattica v Unità di insegnamento e organizzazione dell’offerta formativa v Progettazione didattica e politiche scolastiche v Attività e strategie didattiche v Presenza di prove strutturate Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 27

Possibili domande - PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI v. Come viene realizzata

Possibili domande - PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI v. Come viene realizzata la programmazione didattica annuale? Effettuate la programmazione per classi parallele/ambiti disciplinari? Utilizzate modelli comuni di progettazione? (esempi) v. C’è un gruppo o una commissione che si occupa della progettazione didattica? v. Ci sono verbali degli incontri o materiali preparati dal gruppo? (documenti) Il lavoro del gruppo ha prodotto ricadute sull’attività della scuola? v. Nella scuola viene utilizzata la flesssibilità oraria? In che modo e per quale attività v. C’è un referente/responsabile dei laboratori? C’è un orario settimanale per pianificare l’uso dei laboratori? Con quale frequenza i docenti li usano? v. Nella scuola viene incentivato l’uso di strategie didattiche differenziate (strategie per la partecipazione degli studenti, didattica laboratoriale, flipped classroom, lavori di gruppo)? (esempi) v. Si confronta con gli altri docenti sulla programmazione didattica? In quali occassioni? Utilizza modelli comuni di progettazione? (documenti) v. I docenti progettano per moduli e/o unità didattiche? Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 28

Possibili domande - PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI v. Gli obiettivi didattici

Possibili domande - PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA E VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI v. Gli obiettivi didattici e/o le competenze da raggiungere sono declinati in modo chiaro? v. C’è congruenza tra gli obiettivi e le attività/metodologie didattiche proposte? v. Vi confrontate fra docenti sui temidella valutazione degli studenti e/o certificazione delle competenze? In quali occasioni? v. Come verifica i livelli di partenza dei suoi studenti? v. Utilizza per valutare i suoi studenti prove comuni ad altre classi? v. In alcune scuole si utilizzano le rubriche di valutazione o strumenti per la valutazione autentica degli studenti. Le è mai capitato di utilizzarli? (Esempio) v. Le capita di far valutare agli studenti le proprie prestazioni o quelle dei loro compagni? v. Ha progettato e realizzato interventi didattici specifici con i suoi colleghi a seguito degli esiti della valutazione degli studenti? In che modo? (esempi) v. C’è una funzione strumentale o insegnanti referenti o gruppi/commissioni che si occupano della valutazione degli apprendimenti e/competenze? v. La scuola rende noti i criteri di valutazione comuni per le differenti discipline (es. nel Ptof, sul sito, attraverso incontri programmati con i genitori? Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 29

Prima della visita SVILUPPO DELLA RELAZIONE EDUCATIVA E TRA PARI v Attenzione alla dinamica

Prima della visita SVILUPPO DELLA RELAZIONE EDUCATIVA E TRA PARI v Attenzione alla dinamica relazionale tra allievi e insegnanti e alle relazioni tra pari v Aspetti di clima e relazioni tra pari: v Sospensioni agli studenti sopra o sotto la media v Azioni interlocutorie, sanzionatorie, costruttive per rispondere ai comportamenti problematici degli studenti v Comportamenti problematici e accettazione tra studenti v Benessere dello studente a scuola v Clima scolastico v Percezione dell’insegnamento Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 30

Possibili domande - SVILUPPO DELLA RELAZIONE EDUCATIVA E TRA PARI v. La scuola ha

Possibili domande - SVILUPPO DELLA RELAZIONE EDUCATIVA E TRA PARI v. La scuola ha stabilito delle regole condivise? C’è un documento (es. patto di corresponsabilità)? v. Come sono comunicate le regole alle varie componenti scolastiche? Ci sono attività in merito? v. La scuola ha promosso azioni per migliorare le relazioni tra studenti e/o tra studenti ed insegnanti? v. Nelle classi in cui insegna sono adottate regole di comportamento condivise? C’è un documento (es. lista dei doveri, regole della classe)? v. Nelle classi in cui insegna sono state promosse azioni per migliorare le relazioni tra studenti e/o tra studenti e insegnanti? v. Gli insegnanti utilizzano le regole della scuola nella gestione delle loro classi? v. Gli insegnanti incontrati ritengono che la scuola favorisca relazioni positive tra studenti e insegnanti? Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 31

Prima della visita INCLUSIONE, INTEGRAZIONE E DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI v v Strategia di gestione

Prima della visita INCLUSIONE, INTEGRAZIONE E DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI v v Strategia di gestione delle diverse forme di diversità Adeguamento dei processi di insegnamento e apprendimento ai bisogni formativi di ciascun allievo INCLUSIONE, INTEGRAZIONE: v La scuola realizza percorsi fuori dall’aula per gli studenti con disabilità (es. nuoto, laboratori, computer, ecc. ) v La scuola realizza attività per integrare gli studenti con disabilità nel gruppo dei pari (es, orto, giochi di squadra, ecc. ) v La scuola realizza percorsi di lingua italiana rivolti agli studenti stranieri v La scuola realizza attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 32

Possibili domande - INCLUSIONE, INTEGRAZIONE v. Che lavoro ha svolto il gruppo di lavoro

Possibili domande - INCLUSIONE, INTEGRAZIONE v. Che lavoro ha svolto il gruppo di lavoro H di istituo? v. La scuola coinvolge le famiglie degli studenti con disabilità? Come? v. Quali attività rivolte all’inclusione degli studenti con disabiltà sono realizzate? Quali sono le finalità? (documenti, progetti, materiali) v. Quali supporti didattici per gli studenti con disabiltà sono presenti a scuola? Come sono usati? v. Quali obiettivi educativi hanno raggiunto gli studenti con disabiltà? v. Quali caratteristiche hanno gli studenti stranieri di questa scuola? Quali sono le difficoltà linguistiche? C’è una documentazione su questi aspetti da visionare? v. C’è un gruppo o una commissione che si occupa dell’inclusione degli alunni stranieri? v. Come è gestita la comunicazione con le famiglie degli studenti stranieri? Quale ruolo hanno i mediatori culturali? Ci sono puscoli in altre lingue? v. Come sono assegnati gli studenti stranieri alle classi? Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 33

Possibili domande - INCLUSIONE, INTEGRAZIONE v. Ha utilizzato strumenti per comprendere meglio i bisogni

Possibili domande - INCLUSIONE, INTEGRAZIONE v. Ha utilizzato strumenti per comprendere meglio i bisogni formativi degli studenti con disabiltà a inizio anno (es. test, griglie di osservazione)? v. In che modo ha partecipato alla stesura del Piano Educativo Individualizzato? Che tipo di collaborazione c’è stata tra le diverse componenti (docenti di sostegno, docenti curriculari, genitori, soggetti esterni)? v. Quale attività ha proposto in classe agli studenti disabili (ad esempio unità didattiche, materiali ad hoc, assegnazione di compiti differenziati, lavori di gruppo)? (Esempi: registro personale, materiali didattici) v. Che collaborazione c’è con l’insegnante di sostegno? v. Che collaborazione c’è con il docenti curriculari? Quali interventi avete realizzato insieme? (esempi) Quali attività ha realizzato individualmente? v. Utilizza supporti didattici specifici? v. Che tipo di attività svolge suo figlio a scuola? Svolge anche qualche attività fuori della classe? Come lo coinvolgono nell’attività della classe? v. Ha partecipato ad incontri a scuola? In quali occasioni? Di che si è parlato? v. Secondo lei questa scuola aiuta gli studenti con disabiltà a sviluppare le proprie potenzialità? A stare bene con i compagni? v. La scuola realizza azioni di sensibilizzazione sui temi della diversità e dell’inclusione e/o sul riconoscimento di stereotipi e pregiudizi? Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 34

Prima della visita INCLUSIONE, INTEGRAZIONE E DIFFERENZIAZIONE DEI INCLUSIONE, E DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI (studenti

Prima della visita INCLUSIONE, INTEGRAZIONE E DIFFERENZIAZIONE DEI INCLUSIONE, E DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI (studenti con bisogni educativi speciali, studenti con maggiori potenzialità): a rischio di rimanere indietro, v La scuola realizza azioni e utilizza strumenti compensativi per studenti con DSA v La scuola realizza corsi di recupero o altre forme di supporto per gli studenti che necessitano di recupero (es. sportello didattico, tutor) v La scuola organizza gruppi di livello e/o attività didattiche per classi aperte v La scuola dedica un periodo dell’anno al recupero e/o al recupero/consolidamento/potenziamento v La scuola realizza attività di potenziamento pomeridiane v La scuola prepara gli studenti migliori per partecipare a gare o competizioni Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 35

Possibili domande - DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI v. La scuola ha effettuato una riflessione sugli

Possibili domande - DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI v. La scuola ha effettuato una riflessione sugli interventi e le attività da realizzare per gli studenti con DSA? Sono state formalizzata indicazioni e suggerimenti per gli insegnanti? Quali interventi ed attività ha previsto la scuola per gli studenti con DSA? v. Quali sono le lacune principali degli studenti che necessitano di recupero? Come lo avete rilevato? v. Quali attività la scuola realizza per questi studenti? (documenti) v. Come avviene la selezione degli studenti che fanno recupero? v. Per la progettazione delle attività di recupero avete definto gli obiettivi educativi? Avete previsto prove per valutare il raggiungimento degli obiettivi? v. Quanti studenti coinvolti nel recupero lo scorso anno? Quanti studenti hanno raggiunto gli obiettivi? v. Quali attività di potenziamento ha attivato la scuola? (documentazione) v. Come vengono individuate le attività di potenziamento da realizzare? v. La scuola partecipa a gare, olimpiadi? Con quali risultati? v. Quanti studenti sono stati coinvolti nelle attivtà di potenziamento lo scorso anno? Quanti hanno ottenuto certificazioni o riconoscimenti esterni? v. Quali interventi specifici adotta per gli studenti con DSA? Posso vedere un PDP? v. Gli insegnanti assegnano Ezia compiti differenziati agli studenti che hanno buoni 36 Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 risultati per potenziare le loro abilità?

Prima della visita CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO INDICATORI: collaborazione tra insegnanti, formazione del personale docente,

Prima della visita CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO INDICATORI: collaborazione tra insegnanti, formazione del personale docente, progetti realizzati (accoglienza, orientamento e continuità) Continuità v Insegnanti di ordine di scuole diversi (es. infanzia o primaria) si incontrano per parlare della formazione delle classi v Insegnanti di ordine di scuole diversi (es. primaria e secondaria di primo grado) si incontrano per definire il curricolo e/o le competenze in uscita e in entrata degli studenti v Insegnanti degli ordini di scuola successivi fanno lezione agli studenti degli ordini di scuola precedenti v Studenti di ordini di scuola diversi svolgono attività/progetti in comune (es. studenti di V primaria e I secondaria di I grado, studenti di secondaria di I grado e secondaria di II grado Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 37

Prima della visita CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO Orientamento v La scuola realizza percorsi di orientamento

Prima della visita CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO Orientamento v La scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione del s é e delle proprie inclinazioni v La scuola collabora con soggetti esterni (consulenti, psicologi) per realizzare percorsi di orientamento v La scuola realizza attività di orientamento finalizzate alla scelta della scuola secondaria di II grado / del corso di studi universitari v La scuola realizza attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali v La scuola predispone un modulo articolato per il consiglio orientativo da consegnare agli studenti Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 38

Possibili domande - CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO v. Ci sono docenti referenti, gruppi, commissioni per

Possibili domande - CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO v. Ci sono docenti referenti, gruppi, commissioni per la continuità? v. Quali attività la scuola realizza per assicurare la continuità tra ordini di scuola diversi? v. Come è stato il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria (o dalla secondaria di I grado alla sec. di II grado)? v. Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della formazione delle classi? v. Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per definire il curriculo e/o competenze in uscita e in entrata degli studenti? v. Gli insegnanti di ordini di scuola successivi fanno lezione agli studenti degli ordini di scuola precedenti? v. Gli studenti di ordini di scuola diversi svolgono attività/progetti in comune? v. Sono state realizzate attività finalizzate alla conoscenza del fabbisogno professionale del territorio? Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 39

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO IDENTITA’ STRATEGICA E CAPACITA’ DI

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO IDENTITA’ STRATEGICA E CAPACITA’ DI DIREZIONE DELLA SCUOLA (LEADERSHIP) q q q Identificazione e condivisione della missione dei valori e della visione di sviluppo dell’istituto Stile di direzione, modalità di gestione della scuola da parte del dirigente e dei suoi collaboratori Promozione di una comunità professionale che cerca il coinvolgimento e l’impegno pro-attivo del personale Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 40

Prima della visita IDENTITA’ STRATEGICA E CAPACITA’ DI DIREZIONE DELLA SCUOLA (LEADERSHIP) q. Processi

Prima della visita IDENTITA’ STRATEGICA E CAPACITA’ DI DIREZIONE DELLA SCUOLA (LEADERSHIP) q. Processi decisionali q. Organizzazione e funzionamento della scuola Identità strategica q La scuola ha definito la missione dell’istituto in modo chiaro q La scuola ha individuato le priorità strategiche da perseguire Stile di leadership q Il tempo dedicato dal DS alle questioni educative, ai compiti amministrativi e di coordinamento non presenta forti discrepanze q I luoghi dove avvengono i processi decisionali Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 41

Possibili domande - IDENTITA’ STRATEGICA E CAPACITA’ DI DIREZIONE DELLA SCUOLA (LEADERSHIP) v. La

Possibili domande - IDENTITA’ STRATEGICA E CAPACITA’ DI DIREZIONE DELLA SCUOLA (LEADERSHIP) v. La scuola ha definito la propria missione? (illustrazione) In che modo si è giunti a definire questa missione (coinvolgimento del Collegio docenti, dello staff, gruppi di lavoro) Quali sono le priorità nel medio periodo? In che modo queste priorità sono state condivise con la comunità scolastica? Stesse domande ai docenti curriculari v. Gli insegnanti incontrati hanno una visone comune della missione dell’istituto (valori, scelte)? v. Ha degli incontri con i docenti per pianificare l’organizzazione delle attività (es. definizione degli obiettivi, tempi da rispettare, assegnazione di ruoli) esempi v. Ha degli incontri con il personale ATA per pianificare l’organizzazione delle attività (ad es. definizione di obiettivi, tempi da rispettare, assegnazione di ruoli)? v. Quali strumenti utilizza per motivare gli insegnanti? v. Quali strumenti usa per motivare il personale ATA? v. In che modo il dirigente supervisiona gli spetti pedagogici didattici? Secondo lei il DS segue in modo adeguato questi aspetti? v. In che modo il Ds promuove la partecipazione dei docenti? E la collaborazione tra i docenti? v. Il personale ATA ritiene Ezia che il DS segua in modo adeguato gli aspetti Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 organizzativi e gestionali e li coinvolga a partecipare alla vita della comunità 42

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO GESTIONE STRATEGICA DELLE RISORSE q

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO GESTIONE STRATEGICA DELLE RISORSE q Capacità della scuola di allineare le risorse (le energie intellettuali interne, i contributi e le risorse del territorio, le risorse finanziarie e strumentali) alle priorità strategiche q Sviluppo di sistemi di informazione e comunicazione a supporto dei processi didattici ed organizzativi Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 43

Prima della visita GESTIONE STRATEGICA DELLE RISORSE Progettualità strategica q Allocazione delle risorse finanziarie

Prima della visita GESTIONE STRATEGICA DELLE RISORSE Progettualità strategica q Allocazione delle risorse finanziarie nel Programma annale è coerente con le priorità e le scelte definite nel Pof q La scuola investe strategicamente su un numero di progetti limitato q Le spese per i progetti si concentrano sui progetti ritenuti più importanti q La scuola ha assegnato le funzioni strumentali concentrando in pochi docenti alcuni ruoli ritenuti strategici Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 44

Prima della visita GESTIONE STRATEGICA DELLE RISORSE Sistemi di informazione e comunicazione q La

Prima della visita GESTIONE STRATEGICA DELLE RISORSE Sistemi di informazione e comunicazione q La scuola adotta sistemi di registrazione informatizzata delle assenze degli studenti q La scuola ha un sito web aggiornato (es. circolari, avvisi) q Il sito web della scuola offre alcuni servizi per gli utenti (es. modulistica, area riservata per il personale, materiale didattico per gli studenti) Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 45

Possibili domande - GESTIONE STRATEGICA DELLE RISORSE v. Sui tre progetti più importanti del

Possibili domande - GESTIONE STRATEGICA DELLE RISORSE v. Sui tre progetti più importanti del precedente anno scolastico quali risorse economiche e umane ha investito la scuola? v. In che modo le priorità individuate nel Pof trovano riscontro nel PA? v. Quali funzioni strumentali sono state assegnate nella scuola? Quanto prendono i docenti funzioni strumentali? v. Le spese per i progetti si concentrano sui progetti ritenuti più importanti? v. Per la gestione delle informazioni la scuola ha adottato sistemi informatizzati? Di che tipo? v. Come sono gestite le assenze degli studenti? v. La scuola utilizza i sistemi informatizzati per supportare l’attività didattica? Ad esempio archivio unità didattiche v. La scuola utilizza i sistemi informatizzati a supporto delle attività organizzative e gestionali (es. gestione dei permessi e della gestione delle spese)? Esempi Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 v. La scuola ha un sito web aggiornato? 46

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO SVILUPPO PROFESSIONALE DELLE RISORSE q

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO SVILUPPO PROFESSIONALE DELLE RISORSE q Capacità della scuola di prendersi cura delle competenze del personale q Investire nella formazione e nella collaborazione tra docenti q Promuovere un ambiente organizzato per far crescere il capitale professionale dell’istituto Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 47

Possibili domande - SVILUPPO PROFESSIONALE DELLE RISORSE v. Come avete raccolto le esigenze formative

Possibili domande - SVILUPPO PROFESSIONALE DELLE RISORSE v. Come avete raccolto le esigenze formative degli insegnanti? v. Quali corsi di formazione o aggiornamento la scuola ha proposto agli insegnanti? Documenti: programma, esercitazioni v. I docenti ritengono che i corsi frequentati siano stati utili alla loro attività professionale? v. I docenti ritengono che la formazione ricevuta sia stata rispondente alle loro esigenze formative? v. La scuola raccoglie i curriculum e/o le esperienze formative e di aggiornamento fatte dai docenti? v. Quali gruppo di lavoro sono presenti nella scuola? Quali materiali o esiti hanno prodotto i gruppi di lavoro? v. I docenti hanno avuto modo di conoscere il lavoro svolto dagli altri gruppi? v. Ci sono spazi per la condivisione dei materiali didattici all’interno della scuola? Tra i colleghi? Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 48

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO CAPACITA’ DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO CAPACITA’ DI GOVERNO DEL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE q Capacità della scuola di proporsi come partner strategico di reti territoriali e di coordinare i diversi soggetti che hanno responsabilità per le politiche dell’istruzione nel territorio. q Capacità di coinvolgere le famiglie Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 49

Prima della visita CAPACITA ’ DI CAPACITA’ DI GOVERNO DEL TERRITORIO EE RAPPORTI CON

Prima della visita CAPACITA ’ DI CAPACITA’ DI GOVERNO DEL TERRITORIO EE RAPPORTI CON LE LE FAMIGLIE q q q q Partecipazione o coordinamento di reti di scuole Accordi formalizzati con soggetti esterni Gruppi di lavoro che si occupa di raccordo con il territorio Partecipazione dei genitori – votanti alle elezioni Partecipazione dei genitori ai colloqui e alle iniziative della scuola Livelli di coinvolgimento dei genitori nelle attività della scuola Realizzazione di interventi o progetti formativi rivolti ai genitori (es. sportello psicologico, corso di informatico) Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 50

Possibili domande - SVILUPPO PROFESSIONALE DELLE RISORSE v. Quali attività la scuola svolge in

Possibili domande - SVILUPPO PROFESSIONALE DELLE RISORSE v. Quali attività la scuola svolge in rete? Quali sono state le ricadute per la scuola? v. In cosa consistono gli accordi con università/associazioni sportive? Quali sono state le ricadute per la scuola degli accordi con soggetti esterni? v. La scuola ha un gruppo di lavoro che si occupa del raccordo con il territorio? v. La scuola dialoga con i diversi soggetti influenti sul territorio? Li coinvolge per la realizzazione delle proprie attività formative? v. Quali momenti di confronto ha la scuola con le famiglie? v. In che modo la scuola coinvolge i genitori nella definizione dell’OF? v. La scuola realizza interventi o progetti rivolti ai genitori (corsi, conferenze)? v. I singoli docenti hanno avuto modo di coinvolgere qualche genitore nella realizzazione di interventi formativi? v. La scuola raccoglie il punto di vista delle famiglie? (es. questionari, Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 51 reclami)

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO ATTIVITA’ DI AUTOVALUTAZIONE q Attività

Prima della visita PROCESSI - AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO ATTIVITA’ DI AUTOVALUTAZIONE q Attività di autovalutazione di istituto q Forme di controllo e monitoraggio dell’attività di istituto q Forme di rendicontazione sociale q Pubblicazione dei risultati dell’autovalutazione Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 52

Possibili domande - ATTIVITA’ DI AUTOVALUTAZIONE v. Quali attività ha svolto il nucleo di

Possibili domande - ATTIVITA’ DI AUTOVALUTAZIONE v. Quali attività ha svolto il nucleo di valutazione e come le ha svolte? v. Avete pubblicato un bilancio sociale o altra forma di rendicontazione sociale? v. Quali attività di autovalutazione sono state effettuate (monitoraggio del pof, valutazione dell’offerta didattica aggiuntiva, rilevazione della soddisfazione? v. La scuola si confronta con altre scuole? Gli esiti degli studenti alle prove Invalsi sono state utilizzate per avviare una riflessione interna tra i docenti? v. La scuola ha individuato obiettivi di miglioramento a seguito dell’autovalutazione? Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 53

Prima della visita RISULTATI Successo scolastico q q q L’analisi deli dati di risultato

Prima della visita RISULTATI Successo scolastico q q q L’analisi deli dati di risultato permettono di raccogliere elementi valutativi sull’operato della scuola Esiti degli studenti nel breve e medio periodo Alunni iscritti nell’ultimo triennio Esiti degli scrutini finali (ammessi, sospesi in giudizio) Alunni licenziati/diplomati per votazione conseguita Studenti trasferiti o che hanno abbandonato gli studi N. B. Gli indicatori di quest’area hanno maggiore rilevanza per la scuola secondaria, mentre per la primaria è disponibile solo il dato dei trasferimenti Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 54

Prima della visita Competenze acquisite RISULTATI Competenze di base: v v v Di tipo

Prima della visita Competenze acquisite RISULTATI Competenze di base: v v v Di tipo generale, trasferibili a differenti compiti Rilevanti per la formazione e la preparazione generale della persona Misurabili v Competenze chiavi (anche trasversali): v Fondamentali per una piena cittadinanza v Competenze sociali, civiche e digitali v Mancanza di indicatori di tipo comparativo Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 55

Prima della visita RISULTATI Ø Ø Ø Equità degli esiti Assicurare a tutti gli

Prima della visita RISULTATI Ø Ø Ø Equità degli esiti Assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenze Ridurre l’incidenza numerica e la dimensione del gap formativo degli studenti Informazioni puntuali desumibili dalla restituzione delle prove Invalsi: in particolare va considerata la variabilità di risultati interna alla scuola (tra le classi, tra le sedi, tra gli indirizzi) Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 56

Prima della visita RISULTATI Ø Ø Ø Risultati a distanza Assicurare a tutti gli

Prima della visita RISULTATI Ø Ø Ø Risultati a distanza Assicurare a tutti gli studenti il successo nei successivi percorsi di studio o di lavoro Indicatori forniti da Scuola in chiaro e da ora pure da Eduscopio? (solo per le scuole del secondo ciclo) Percentuali di studenti che segue gli studi universitari e aree didattiche coerenti con il tipo di scuola frequentata Percentuale contenuta di diplomati che non ha acquisito crediti dopo un un anno di università Mediana dei crediti conseguiti all’università dopo 1 e 2 anni almeno la metà rispetto ai crediti previsti Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 57

La visita Durante la visita a scuola è necessario: Ø Incontrare figure diverse Ø

La visita Durante la visita a scuola è necessario: Ø Incontrare figure diverse Ø Visionare la documentazione messa a disposizione dalla scuola Ø Compilare la griglia su cui registrare le informazioni emerse integrandole con le osservazioni fatte sull’analisi dei documenti prima della visita Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 58

La visita PIANO VISITA PRIMO GIORNO PROGETTO VALES ORARIO 9 -10 ATTIVITA’ Intervista (B)

La visita PIANO VISITA PRIMO GIORNO PROGETTO VALES ORARIO 9 -10 ATTIVITA’ Intervista (B) intervista (A) Finalità della visita, organizzazione, Incontro Staff dirigenza e team di precisazioni circa i documenti valutazione visionati 10 -11 Selezione dei saperi, scelte curriculari e offerta formativa 1 docente responsabile 2/3 docenti curriculari 11 -12 progettazione didattica e valutazione degli studenti 1 docente responsabile 2/3 docenti curriculari 12 -13 sviluppo relazione educativa e tra 2 docenti curricuolari o eventuali 2/3 docenti curriculari pari docenti responsabili di progetti 13 -14 pausa pranzo 14, 30 -15, 30 inclusione, integrazione, differenziazione dei percosi 1 docente responsabile 2/3 docenti curriculari 15, 30 -16, 30 CONTINuità, orientamento 1 docente responsabile 2/3 docenti curriculari Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 59

La visita PIANO VISITA SECONDO GIORNO PROGETTO VALES ORARIO ATTIVITA’ Intervista (A) intervista (B)

La visita PIANO VISITA SECONDO GIORNO PROGETTO VALES ORARIO ATTIVITA’ Intervista (A) intervista (B) 8, 30 -9, 30 visita degli spazi della scuola 9, 30 -10, 30 Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie 1 docente responsabile 2/3 docenti curriculari 10, 30 -11, 30 attività di autovalutazione 1 docente responsabile 2/3 docenti curriculari 11, 30 -13, , 30 1. identità strategice e capacità di direzione della scuola 2. gestione strategica delle risorse 3. sviluppo professionale delle risorse 13, 30 -14, 30 intervista con DS affiancato da: - DSGA per la gestione strategia delle risorse -docente 2/3 docenti curriculari 2/3 ATA responsabile per lo sviluppo professionale delle risorse pausa pranzo Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie CONTINuità, orientamento 14, 30 -16 inclusione, integrazione, differenziazione dei percorsi 3 rappresentanti dei genitori 2 -3 genitori di studenti con 3 rappresentanti degli studenti disabilità Selezione dei saperi, scelte curriculari e offerta formativa Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 60

La visita SCHEMA DI VISITA ALLA SCUOLA - PRIMO GIORNO - VM orario 9,

La visita SCHEMA DI VISITA ALLA SCUOLA - PRIMO GIORNO - VM orario 9, 00 – 10, 00 Attività Incontro con Dirigente S. e staff di dirigenza: Tematiche Finalità della visita, organizzazione, precisazioni circa i documenti visionati 10, 00 – 11, 00 Intervista a 1 docente responsabile Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa 11, 00 – 12, 00 Intervista a 1 docente responsabile 12, 00 – 13, 00 Intervista a 2 docenti curricolari o docenti referenti di progetti 13, 00 – 14, 30 Pausa pranzo 14, 30 – 16, 00 Intervista di gruppo con studenti Intervista di gruppo con genitori Vari aspetti (vedi lettera di presentazione 16, 00 – 17, 30 Intervista a 2 -3 docenti curricolari Progettazione della didattica e valutazione degli alunni Sviluppo della relazione educativa e tra pari Vari aspetti (vedi lettera di presentazione) Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 61

La visita SCHEMA DI VISITA ALLA SCUOLA - SECONDO GIORNO - VM orario 9,

La visita SCHEMA DI VISITA ALLA SCUOLA - SECONDO GIORNO - VM orario 9, 00 – 10, 00 Attività Visita alla scuola tematiche 10, 00 – 11, 00 Intervista a 1 docente responsabile Intervista a 2 -3 docenti curricolari Inclusione, integrazione e differenziazione dei percorsi 11, 00 – 12, 00 Intervista a 1 docente responsabile Intervista a 2 -3 docenti curricolari Continuità e orientamento 12, 00 – 13, 00 Intervista a 1 docente responsabile Intervista a 2 -3 docenti curricolari Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie 13, 00 – 14, 00 Pausa pranzo 14, 00 – 15, 00 Intervista a 4 genitori di studenti DVA Vari aspetti 15, 00 – 16, 30 Intervista di gruppo con docenti Vari aspetti Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 62

La visita SCHEMA DI VISITA ALLA SCUOLA - PRIMO GIORNO - VM Orario Attività

La visita SCHEMA DI VISITA ALLA SCUOLA - PRIMO GIORNO - VM Orario Attività 9, 00 – 10, 00 Intervista a 1 docente responsabile 2 -3 docenti curricolari 10, 00 12, 30 – Intervista con DS, affiancato dal DSGA per la Gestione strategica delle risorse e dal docente responsabile per lo Sviluppo professionale delle risorse 12, 30 13, 00 – Conclusione visita e congedo dalla scuola Intervista a 2 -3 docenti curricolari Intervista a 2 -3 ATA Tematiche Attività di autovalutazione Identità strategica e capacità di direzione , gestione strategica delle risorse, sviluppo professionale Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 63

La visita Esempio di lettera da inviare alle scuole Stim. Dirigente, sono il dirigente

La visita Esempio di lettera da inviare alle scuole Stim. Dirigente, sono il dirigente scolastico … e insieme al dott. . . faccio parte del team di valutazione del progetto Valutazione e miglioramento, costituito dall'Invalsi per visitare la sua scuola. Come lei sa, il progetto Valutazione e miglioramento intende promuovere il miglioramento delle istituzioni scolastiche attraverso un percorso che, partendo dalla valutazione esterna, si propone di supportare l'attivazione di processi interni finalizzati all'autovalutazione e all'apprendimento organizzativo. La prima fase del progetto prevede una visita da parte di un team di valutatori esterno che ha l'obiettivo di promuovere la funzione formativa della valutazione per innescare processi di autoriflessione e autovalutazione dai quali prende avvio il miglioramento. La visita, della durata di tre giorni, prevede il coinvolgimento delle varie componenti scolastiche attraverso interviste e focus group, la raccolta di ulteriori documenti prodotti dalla scuola e la visita agli spazi della scuola. Nell'attesa di chiamarla per fornirle i chiarimenti necessari e per concordare i dettagli organizzativi, le riassumiamo in modo schematico l'articolazione della visita (possono essere concordate alcune modifiche in relazione agli impegni scolastici dei docenti): Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 64

La visita Esempio di lettera da inviare alle scuole Le interviste ai docenti curricolari

La visita Esempio di lettera da inviare alle scuole Le interviste ai docenti curricolari e ai docenti con incarichi di responsabilità (es. funzione strumentale, collaboratore del DS, responsabile di progetti o di gruppi di lavoro o referente di specifiche attività) hanno lo scopo di esplorare i 10 ambiti su cui si concentra l'analisi valutativa: 1. selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa 2. progettazione della didattica e valutazione degli studenti 3. sviluppo della relazione educativa e tra pari 4. inclusione, integrazione, differenziazione dei percorsi 5. continuità e orientamento 6. identità strategica e capacità di direzione della scuola ( leadership) 7. gestione strategica delle risorse 8. sviluppo professionale delle risorse 9. capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie 10. attività di autovalutazione Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 65

La visita Esempio di lettera da inviare alle scuole Le interviste al Dirigente scolastico,

La visita Esempio di lettera da inviare alle scuole Le interviste al Dirigente scolastico, al DSGA e ai docenti con incarichi di responsabilità hanno lo scopo di indagare alcune aree afferenti i processi organizzativi: 1. identità strategica e capacità di direzione della scuola ( leadership) 2. gestione strategica delle risorse 3. sviluppo professionale delle risorse Al fine di ottimizzare i tempi, la invitiamo a comunicare al personale coinvolto la nostra presenza e a predisporre spazi adeguati per lo svolgimento dei colloqui di gruppo e delle interviste. Per prime sarebbe ideale un'aula o saletta con la possibilità di disporre le sedie in circolo o a U (attorno ai banchi riuniti o ad un tavolo) e di proiettare alcune slide. Per le interviste individuali è opportuno spazio tranquillo che garantisca la riservatezza dei colloqui. Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 66

GRAZIE PER L’ATTENZIONE Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 67

GRAZIE PER L’ATTENZIONE Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 67

GRAZIE PER L’ATTENZIONE Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 68

GRAZIE PER L’ATTENZIONE Ezia Palmeri - Vignola 23 e 24 novembre 2016 68