La valutazione di affidabilit creditizia listruttoria di fido
La valutazione di affidabilità creditizia: l’istruttoria di fido Corso di finanziamenti di impresa a. a. 2018 -2019
Agenda � Rischio di credito e merito creditizio � Istruttoria di fido � La richiesta di affidamento � La fase di analisi � Le garanzie � La valutazione di sintesi La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 2
Agenda � Rischio di credito e merito creditizio � Istruttoria di fido � La richiesta di affidamento � La fase di analisi � Le garanzie � La valutazione di sintesi La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 3
Mappa dei principali rischi per la banca Rischio di Credito • Rischio di insolvenza o di default (anche Rischio Paese) • Rischio di downgrading (declassamento della qualità creditizia) • Rischio di recupero (possibilità che il tasso di recupero sia inferiore a quanto stimato come LGD) • Rischio di esposizione (aleatorietà dell’entità soggetta a rischio EAD; tipico dello scoperto c/c) • Rischio di spread (aumento del premio al rischio –spread ‐ richiesto dal mercato di capitali) • Rischio di concentrazione (esposizioni a soggetto/i dello stesso settore o medesima area geografica) Rischio di Mercato • Rischio di cambio (su tasso di cambio) • Rischio di interesse (squilibrio temporale attivo/passivo; rischio di rifinanziamento o reinvestimento) • Rischio azionario (quantificazione del rendimento o del prezzo del titolo) • Rischio merci (su beni dell’economia reale) • Rischio di volatilità (variazione dei prezzi di un'attività finanziaria in un periodo di tempo) Rischio Operativo Rischio di Tasso di Interesse Rischio di Liquidità • Funding Risk (aleatorio approvvigionamento fondi) • Market Liquidity Risk (difficoltà di smobilizzare asset in tempi e con risultati adeguati) Altri Rischi • Rischio Strategico (causato da decisioni errate o cambiamenti di contesto) • Rischio Reputazionale (effetti negativi a causa di percezione esterna negativa dell’immagine aziendale) • Rischio Giuridico (legato al rispetto di norme e/o loro variabilità) La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 4
Il rischio di credito Il Rischio di Credito quantifica le perdite che una banca dovrà fronteggiare per il fatto stesso di emettere credito. � La ponderazione del rischio comporta la misura della Perdita Attesa (PA) e della Perdita Inattesa. � � La Perdita Attesa è una stima di quanto la Banca si aspetta di perdere come conseguenza diretta di: � � � rischiosità specifica della controparte affidata; rischiosità riscontrata storicamente per quella tipologia di credito; entità del credito emesso. Essa viene fronteggiata con accantonamenti preventivi. � La Perdita Inattesa misura la copertura necessaria per far fronte alle possibili oscillazioni delle perdite effettivamente realizzate in rapporto a quelle previste. Essa deve essere coperta dal capitale. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 5
Il contesto normativo – Basilea 2 REQUISITI PATRIMONIALI VIGILANZA TRASPARENZA • RISCHIO DI CREDITO • RISCHIO DI MERCATO • RISCHIO OPERATIVO La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 6
Basilea 3 intende evitare che shock finanziari mettano in crisi le banche, riflettendosi sull’intero sistema. Sono imposte delle soglie minime su capitale e liquidità. � Il requisito minimo per il patrimonio complessivo resta all'8% in rapporto alle attività ponderate per il rischio � Lo stanziamento attuale del 2% per common equity (azioni ordinarie +riserve) dovrà passare al 4, 5% degli attivi ponderati per il rischio � Il requisito del patrimonio di base (Tier one) passa dal 4% al 6% � Mantenere un cuscinetto ("buffer") di capitale aggiuntivo pari al 2, 5% � I nuovi requisiti entreranno progressivamente e saranno a regime solo nel 2020; gli strumenti non più computabili nel patrimonio saranno esclusi solo a partire dal 2023. 7
Il merito creditizio � Il concetto di “merito creditizio” ha assunto con il tempo una dimensione preponderante nella concessione dei finanziamenti bancari. � Il concetto, in sintesi, può riassumersi nella valutazione effettuata dalle banche della capacità di rimborso del prestito da parte degli affidati. � La stima verte sul livello di rischio insito nel prestito concesso. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 8
CAPACITA’ DI RIMBORSO � La verifica da parte della banca può essere condotta sulla base di molteplici approcci valutativi, a seconda delle caratteristiche dell’impresa da affidare. � Ad esempio: • per i finanziamenti a breve termine legati all'operatività corrente, la banca si basa su metodologie consolidate fondate sulla valutazione della capacità dell'impresa di produrre flussi di cassa nel breve termine e dell’equilibrio della sua situazione finanziaria e patrimoniale; • per i finanziamenti a medio/lungo termine la banca conduce un’analisi che punta a valutare la capacità prospettica dell’impresa di rimborsare negli anni futuri il prestito, facendo prevalere lo studio e l’interpretazione dei flussi economici.
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Istruttoria di fido È l’insieme di indagini, ricerche, analisi ed elaborazioni tese a fornire elementi di valutazione ai competenti organi della banca per la formulazione di un giudizio sulla richiesta di affidamento inoltrata dalla clientela. Richiesta di affidamento Utilizzo di fonti informative Giudizio (= valutazione del merito creditizio) La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido Concessione del credito 11
Istruttoria di fido Prima dell’entrata in vigore dei criteri dettati da Basilea II le Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia prevedevano che "in relazione alla particolare importanza che lo scrutinio del merito del credito riveste ai fini di una corretta gestione aziendale", sia dedicata particolare cura allo svolgimento dell'istruttoria per la concessione degli affidamenti e alla revisione successiva delle informazioni acquisite. Inoltre, "considerata (. . . ) la necessità che tutti gli affidamenti (. . . ) vengano concessi su espressa richiesta, si dispone che tale circostanza risulti da formale documentazione, debitamente sottoscritta dagli interessati" che indichi l'importo richiesto, la durata, le garanzie offerte. La banca dovrà acquisire la documentazione necessaria alla valutazione, che quanto meno dovrà essere costituita dall'ultimo bilancio approvato. Per le imprese facenti parte di gruppi, è altresì richiesta una dichiarazione sui collegamenti patrimoniali o contrattuali. Oltre alla documentazione suddetta, cui si attribuisce "carattere minimale", le banche sono tenute ad acquisire ogni ulteriore elemento atto "a rendere il livello di approfondimento della istruttoria dei fidi adeguato all'entità e al grado di rischio dei finanziamenti da concedere”. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 12
Istruttoria di fido Le nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche stabiliscono che le banche mantengano costantemente determinati requisiti patrimoniali in relazione ai rischi di perdita per inadempimento dei debitori (rischio di credito). I vincoli alla concessione di credito sono pertanto di carattere indiretto e sono finalizzati ad assicurare la sana e prudente gestione della banca, senza dettare regole vincolanti nella costruzione del rapporto con il singolo cliente. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 13
Istruttoria di fido L’istruttoria dovrebbe in ogni modo caratterizzarsi per la completezza dei documenti e delle informazioni e per la chiarezza di analisi e di giudizio a supporto dell’affidamento. La banca a tale scopo deve acquisire tutta la documentazione necessaria per effettuare una adeguata valutazione del merito creditizio del prenditore sotto il profilo patrimoniale e reddituale anche al fine di determinare una corretta remunerazione del rischio assunto. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 14
Istruttoria di fido Obiettivi 1. Stimare la probabilità di insolvenza del debitore e la dimensione della possibile perdita 2. Determinare una corretta remunerazione del rischio 3. Valutare la coerenza tra importo richiesto, forma tecnica e scopo dell’affidamento 4. Verificare la compatibilità con obiettivi di dimensione e composizione di portafoglio La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 15
Istruttoria di fido In particolar modo per l’impresa è una fase molto delicata, perché il buon esito dell’istruttoria dipende molto dalla sua capacità di saper bene comunicare e trasmettere alla banca tutte le informazioni che la riguardano: Ø qualitative Ø quali‐quantitative Ø quantitative La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 16
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La richiesta di affidamento § Viene di norma redatta su appositi moduli, predisposti dalle banche, il cui contenuto mira a fornire una base di informazioni e dati per un adeguato apprezzamento del cliente, dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo. § Non esiste uno schema obbligatorio. In passato, vigeva l’obbligo di adottare una modulistica comune predisposta dagli organi di vigilanza; oggi, l’organo di vigilanza ha disposto che la richiesta deve: § risultare da documentazione formale; § essere sottoscritta dal/i soggetto/i interessato/i; § evidenziare l’importo e la durata del credito richiesto; § contenere la valutazione delle eventuali garanzie prestate. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 18
La richiesta di affidamento In questa fase sono due le principali TIPOLOGIE DI INFORMAZIONI che la banca ha necessità di esaminare: 1. Informazioni sul soggetto richiedente, distinguendo se si tratta di un’impresa o di un soggetto privato 2. Informazioni sulle caratteristiche dell’affidamento richiesto La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 19
La richiesta di affidamento: informazioni sul soggetto richiedente Cliente Impresa Ø Ragione o denominazione sociale Ø Informazioni sui soci con posizione rilevante e delle persone che ricoprono cariche sociali all’interno dell’impresa stessa, indicando anche i poteri loro attribuiti per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione Ø Ubicazione della sede legale, operativa, amministrativa Ø Notizie sulla struttura tecnico‐produttiva, commerciale, amministrativa e delle risorse umane Ø Situazione attuale e prospettica del settore economico e dei mercati in cui l’impresa opera Ø In caso di gruppo societario: collegamenti patrimoniali – diretti e indiretti – con le società partecipate Ø Bilanci degli ultimi tre esercizi Ø Programmi di investimento e piani finanziari di copertura Ø Bilancio previsionale La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 20
La richiesta di affidamento : informazioni sul soggetto richiedente Cliente Soggetto privato Ø Dati anagrafici del richiedente e dei componenti del nucleo familiare; Ø Tipologia di reddito percepito; Ø Regime patrimoniale prescelto dai coniugi (nel caso di matrimonio); Ø Esistenza di immobili di proprietà ed eventuali vincoli di ipoteche gravanti su di essi. Alla domanda di finanziamento il soggetto deve allegare: Ø Copia dell’ultima dichiarazione dei redditi; Ø Copia che attesti la composizione del nucleo familiare. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 21
CAPITALE INVESTITO Il capitale investito dall'imprenditore o dai soci ("capitale di rischio" o "capitale proprio“) rappresenta l'insieme delle risorse finanziarie che l'imprenditore o i soci hanno destinato al finanziamento dell'impresa. Rappresenta per la banca un importante indicatore della fiducia riposta nell'iniziativa. Allo stesso tempo l’ammontare del capitale di rischio influenza direttamente l'entità del capitale di debito, in massima parte costituito da finanziamenti bancari, nonché l'equilibrio della situazione patrimoniale dell'impresa. 22
La richiesta di affidamento: informazioni sul tipo di affidamento Ø Forma tecnica Ø Destinazione del finanziamento Ø Durata prescelta del finanziamento Ø Eventuali garanzie offerte Ø Altre linee di credito cui il richiedente dispone e le garanzie concesse Ad esempio: 1. Finanziamento a breve del capitale circolante commerciale; 2. Finanziamento a medio lungo per investimenti sulla capacità produttiva; 3. Finanziamenti sul capitale di rischio per costituzione di joint venture; 4. Sostituzione di finanziamenti in essere con altri più congeniali.
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La fase di analisi Verifica degli aspetti formali Analisi qualitativa Analisi quantitativa Analisi andamentale Seguono esempi La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 25
La fase di analisi: verifica degli aspetti formali In questa fase viene svolto l’esame della situazione giuridica del soggetto richiedente e, per le imprese, della regolarità formale dei bilanci presentati. A tal fine si ricorre ad informazioni provenienti da fonti esterne: § Camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura (CCIAA) ‐ Registro delle imprese; ‐ Informazioni su costituzione, atti ed eventi importanti di ordinaria e straordinaria amministrazione relativi alla vita dell’impresa. § Catasto e Conservatoria dei registri immobiliari ‐ Per accertare l’effettiva proprietà degli immobili e dei beni mobili soggetti a registrazione indicati nella richiesta di fido nonché l’assenza di diritti reali da parte di terzi gravanti su tali beni. § Bilanci ‐ Conformità alle disposizioni del codice civile; ‐ Presenza di tutte le parti (SP, CE, NI, Relazione amministratori e sindaci, eventuale certificazione da parte di società di revisione). La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 26
La fase di analisi: analisi qualitativa In questa fase si considerano una serie di informazioni sull’impresa, quali: § Settore di appartenenza § Caratteristiche del mercato § Quota di mercato § Assetto proprietario § Management aziendale § Caratteristiche dei prodotti § Tipologia dei clienti § Analisi della concorrenza La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 27
La fase di analisi: analisi qualitativa L'indagine su questi aspetti dell'azienda si sviluppa con strumenti diversi che vanno dall'elaborazione di appositi questionari ad indagini svolte presso fornitori (regolarità nei pagamenti, misura del credito concesso) e clienti del richiedente (modalità e condizioni di vendita). Gli aspetti qualitativi avranno un peso significativo nella valutazione di aziende molto piccole, mentre in quelle più grandi prevalgono analisi quantitative condotte su documenti contabili ed extra contabili. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 28
La fase di analisi: analisi qualitativa Una precisa ed esaustiva informativa circa la finalità del finanziamento richiesto consente alla banca di individuare la natura e l'origine del fabbisogno finanziario dell'impresa e, quindi, di concedere la linea di credito atta a soddisfare nella maniera più adeguata le sue esigenze. Ad esempio: Ø Linee di credito autoliquidanti Ø Prefinanziamenti alla produzione Ø Crediti documentari Ø Interventi sul capitale di rischio La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 29
ESERCITAZIONI ANALISI QUALITATIVA ESERCITAZIONE N. 1 (elaborare privatamente o in gruppi poi discutere in classe) 30
La fase di analisi: analisi quantitativa Riguarda i dati economici e finanziari (principale fonte è il bilancio) e verifica l’equilibrio § patrimoniale § reddituale § finanziario dell’impresa La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 31
ESERCITAZIONI ANALISI QUANTITATIVA ESERCITAZIONE N. 4 (scelta degli indicatori significativi) CASO PRATICO IMPRESA N. 5 (Società Beta) 32
La fase di analisi: analisi andamentale L’analisi andamentale esamina l’andamento qualitativo/quantitativo del rapporto tra banca e impresa nel tempo. L’esame delle relazioni tra la banca e l’impresa risulta di particolare rilevanza, in quanto la conoscenza diretta del cliente fondata sui rapporti avuti in passato, in termini di serietà, trasparenza e tempestività, fornisce indicazioni sulla sua solvibilità, e costituisce quindi un importante elemento di valutazione del rischio di credito dell’impresa. Analoghe considerazioni valgono per le informazioni sulle relazioni tra l’impresa ed il sistema bancario nel suo complesso. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 33
La fase di analisi: analisi andamentale L’analisi andamentale può essere condotta attraverso: Informazioni da FONTI INTERNE • Si riferiscono ai precedenti rapporti che il cliente può aver intrattenuto con la banca e a quelli ancora in essere: • Report periodici sulle movimentazioni dei conti; • Report Utilizzo / Sconfinamento dei fidi; • Presenza di insoluti; • Ritardi nei pagamenti da parte dei clienti • … Informazioni da FONTI ESTERNE • I sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 34
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La fase di analisi: analisi andamentale § I Sistemi di Informazioni Creditizie sono banche dati attraverso le quali banche e gli intermediari finanziari si scambiano informazioni sui finanziamenti richiesti ed erogati ai loro clienti esclusivamente per finalità collegate alla tutela del credito e al contenimento dei relativi rischi. § Quando un privato/un’impresa si accinge a richiedere un prestito ad una banca o società autorizzata ad erogare credito, viene censito nelle banche dati dei SIC o Centrali Rischi. § I dati e le informazioni riguardano la tipologia di prestito richiesto e le sue caratteristiche: importo, durata, la data di inizio e fine rapporto, nonché i dati anagrafici. § Vengono trasmesse anche le informazioni riguardanti il comportamento del cliente nel rimborsare il debito contratto: puntualità o eventuali ritardi nei pagamenti delle rate. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 36
La fase di analisi: analisi andamentale Le Centrali rischi che forniscono al sistema bancario e finanziario informazioni sulla posizione creditizia dei clienti che ricorrono al credito possono essere sia pubbliche private: § Centrale rischi pubblica gestita dalla Banca d’Italia, per finanziamenti di importo superiore a 30. 000 euro; § Centrali rischi private (tra cui CRIF – Centrale Rischi Finanziari) La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 37
La fase di analisi: analisi andamentale La Centrale dei Rischi (CR) è un sistema informativo sull'indebitamento della clientela verso le banche e le società finanziarie (intermediari) vigilate dalla Banca d'Italia raccoglie mensilmente dagli intermediari (e comunica con stessa cadenza agli stessi) informazioni riguardanti il debito totale verso il sistema creditizio di ciascun cliente segnalato ed il relativo andamento in merito ad eventuali anomalie (insoluti, protesti, incagli, sofferenze, . . . ), Attraverso la Centrale dei Rischi, Banca d'Italia fornisce agli intermediari un servizio volto a migliorare il processo di valutazione del merito creditizio e la qualità degli impieghi del sistema nonché, in ultima analisi, accrescerne la stabilità. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 38
La fase di analisi: analisi andamentale “FLUSSI DI ANDATA” Segnalazioni (accordato, utilizzato, margine di utilizzo, …) INTERME DIARIO BANCA D’ITALIA “FLUSSI DI RITORNO” Posizione globale nei confronti del sistema di ciascun affidato La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 39
La fase di analisi: analisi andamentale Autoliquidanti Affidamenti concessi sotto forma di smobilizzo crediti, i castelletti per anticipare le fatture emesse o le ricevute bancarie. Anticipo fatture, Fido SBF A Scadenza Linee contraddistinte da una scadenza oltre la quale decadono e vanno riviste. Possono consistere in Linee temporanee a rientro unico, contratti di leasing, finanziamenti a medio termine con rimborso rateale A Revoca Linee revocabili in qualsiasi momento da Conti correnti parte della banca e non sostenute dal cosiddetto beneficio del termine. Sofferenze Linee oggetto di disdetta da parte di qualche soggetto affidante. Default presso altri istituti Firma Linee concesse a titolo di garanzia Fideiussioni La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 40
La fase di analisi: analisi andamentale CRIF S. p. A. è il gestore di una Centrale rischi privata, che consiste in un sistema di informazioni creditizie di tipo positivo e negativo che raccoglie al suo interno i dati forniti direttamente dagli Enti finanziatori (banche ed altri intermediari finanziari) sui finanziamenti richiesti e concessi alla clientela. § La finalità del trattamento dei dati personali non è quella di classificare i “cattivi pagatori” evidenziando solo gli inadempimenti, ma quella di valutare il merito creditizio e contenere il rischio. § La consultazione della banca dati, da parte di società finanziarie e banche, è possibile solo a pagamento ed in presenza della firma del cliente sulla clausola relativa al trattamento dei dati. § Di norma le richieste di finanziamento vengono inserite dagli istituti creditizi giornalmente mentre i finanziamenti erogati vengono inseriti e aggiornati su base mensile. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 41
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Le garanzie Ø Le garanzie rilasciate dal cliente sono gli strumenti che attenuano il rischio cui si espone la banca erogando il credito. Ø Le garanzie non modificano il profilo di rischio economico‐ finanziario dell’iniziativa finanziata, ma pongono una parte di questo rischio a carico di specifiche quote del patrimonio aziendale o, più genericamente, a carico del patrimonio di terzi interessati. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 43
Le garanzie Per la piccola e media impresa che, per sua natura, può a volte evidenziare scarsi livelli di capitalizzazione (soprattutto per la ristretta base azionaria) o una breve storia di presenza nel mercato, le garanzie possono costituire un incentivo alla erogazione di un finanziamento andando a ridurre l’effettiva esposizione della banca. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 44
Le garanzie q Garanzie personali: q Avallo e Fideiussione q Forme ibride: Lettera di patronage Lettera di conforto q Garanzie reali: q. Pegno q. Ipoteca q Garanzie dei Consorzi fidi (vedere approfondimento) q Garanzie pubbliche: Finanziarie Regionali (Gepafin) Medio Credito Centrale La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 45
Le garanzie dei Consorzi fidi (segue approfondimento) I Consorzi di Garanzia fidi sono nati per facilitare l’accesso al credito da parte delle PMI. Detti Consorzi garantiscono le Banche convenzionate su una quota degli affidamenti o dei finanziamenti concessi alle aziende consorziate che alimentano con i propri versamenti un apposito fondo finalizzato alla copertura delle eventuali insolvenze. Le possibilità di intervento dei "Confidi" sono molteplici e possono riguardare: • affidamenti bancari a breve; • finanziamenti a medio termine; • leasing. Sono previsti massimali di intervento per singola azienda e/o tipologia di operazione. I costi per l’azienda possono essere, a seconda dei casi, così strutturati: • quota fissa di adesione al Consorzio; • quota percentuale sul finanziamento a titolo definitivo o mix di quota a titolo definitivo e deposito cauzionale restituibile a scadenza al netto delle quote destinate a copertura delle insolvenze dei consorziati. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 46
La garanzia del MCC Il Mediocredito Centrale ha istituito, con la Legge 662/96, un Fondo di Garanzia a costi assolutamente contenuti a favore delle PMI. Lo strumento consente alle PMI con sede operativa su tutto il territorio nazionale (comprese anche le aree fuori obiettivo), che evidenzino uno scoring aziendale di livello medio/alto, di ottenere finanziamenti a medio/lungo termine senza garanzie reali. Il fondo di garanzia rilascia alle banche convenzionate garanzie per la concessione di finanziamenti a M/L termine a favore esclusivamente delle PMI economicamente sane. Ne consegue che si possono ottenere finanziamenti a M/L termine sia agevolati, se esistono particolari investimenti, sia ordinari, per sostenere altri investimenti o più generalmente piani di sviluppo, senza necessità di concedere ipoteche o fideiussioni bancarie. La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 47
Agenda � Rischio di credito e merito creditizio � Istruttoria di fido � La richiesta di affidamento � La fase di analisi � Le garanzie � La valutazione di sintesi La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 48
VALUTAZIONE DI SINTESI 49
La valutazione di sintesi La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 50
La valutazione di sintesi CONOSCENZA DEI FATTI E DELLE CONDIZIONI DECISIONE DI AFFIDABILITÀ CLIENTE • Analisi quantitativa • Analisi qualitativa • Analisi andamentale OPERAZIONE • Analisi quantitativa • Analisi qualitativa GARANZIE • Analisi quantitativa • Analisi qualitativa La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 51
La valutazione di sintesi Al termine dell’analisi, si ha la RELAZIONE E PROPOSTA DI FIDO, ovvero una valutazione di sintesi di tutte le fasi ai fini della decisione di affidamento, in cui verranno indicati: ‐ Rating del richiedente ‐ Durata ‐ Ammontare ‐ Eventuali garanzie ‐ Forma tecnica La valutazione di affidabilità finanziaria: l’istruttoria di fido 52
APPROFONDIMENTO GARANZIE CONFIDI (vedere: 2019 FINANZ. IMPRESE APPROFONDIM. CONFIDI) A SEGUIRE: (vedere: 2019 FINANZ. IMPRESE 2^ PARTE CASI IMPRESE) 53
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