La seconda guerra mondiale 3 obiettivi del Reich
La seconda guerra mondiale
3 obiettivi del Reich 1 Annessione dell’ Austria 2 3 Annettere la Cecoslovacchia Strappare Danzica alla Polonia
L’annessione dell’Austria 1938 Nel 1938, forte anche della presenza, nella stessa Austria, di un partito nazionalista e successivamente Nazista, che mirava all’unificazione con la Germania. Il sentimento pangermanico era già presente al termine della I guerra ma le potenze vincitrici impedirono l’annessione. Anche il cancelliere Dolfuss aveva impedito questa pericolosa unione, dando vita ad un breve regime ispirato la fascismo. Tuttavia egli venne ucciso dai suoi oppositori (nazisti) spalancando la strada verso l’ Anschluss. Nessuno, a questo punto, intervenne per difendere l’autonomia dell’Austria - annessa senza sparare un colpo- né la società delle nazioni, né la vicina Italia ormai nell’orbita nazista.
L’occupazione della Cecoslovacchia 1938 Le restanti potenze europee rimangono a guardare e «accordano» ad Hitler il diritto di annettere anche parte Cecoslovacchia (Patto di Monaco fra Francia, Inghilterra, Germania e Italia) ma non Praga e il versante Est della nazione, posto al riparo da accordi internazionali. I nazisti non ne tennero conto occuparono ugualmente la capitale
La Polonia 1939 Grazie al patto Molotov Ribbentrop l’occupazione della Polonia avvenne «cedendo» parte della stessa alla Russia sovietica dopo averla occupato il versante Ovest in due sole settimane grazie alla «Blitzkrieg» . La vicenda mise in grave difficoltà la Russia, dopo anni di «Fronti internazionali» e l’intervento contro il «fascismo spagnolo» inaugurato da Franco (Franchismo) aveva fatto accordi con la «destra» . Il motivo è da ricercare nella volontà di Stalin di temporeggiare per prepararsi alla guerra imminente.
Blitzkrieg • Viene teoricamente sviluppata durante il XIX secolo in Prussia • Si basa sul concetto di Schwerpunkt (centro di gravità) nemico che va preventivamente individuato e martellato immediatamente e incessantemente. La sua caduta fa infatti «implodere» il nemico. Tale centro può consistere nella Capitale, in un’armata particolarmente importante, in una regione ricca e produttiva. • Per sua natura deve impiegare i mezzi tecnologicamente all’avanguardia, in particolare: carri armati e aviazione
L’ espansione tedesca in breve
Wehrmacht Panzer divison Esercito Luftwaffe Leichte division Diversi reparti di fanteria Kriegsmarine Schutzstaffel Waffen-SS
Alleanze successive Patto d’acciaio 1939 Patto Roberto (Asse Roma Berino Tokyo) 1940 Italia e Giappone approfittano della situazione internazionale alleandosi con il potente stato tedesco che sembra inarrestabile. L’Italia occupa l’Albania mentre il Giappone scatena la guerra totale in Cina
La guerra • Porre un limite alla Germania a questo punto sembrava doveroso, benché tardivo. • E’il 1939 e con l’invasione della Polonia il progetto espansivo tedesco è completo • Le uniche potenze non alleate e in grado di rivaleggiare sono Francia e Inghilterra. • E’ l’inizio della II guerra mondiale
La Francia subito sconfitta • Per la Francia le cose si misero subito malissimo. Dopo aver conquistato l’Olanda e il Belgio i nazisti si riversarono su di essa. • In dieci giorni la occuparono e la divisero in 2. La parte a nord sotto diretto controllo, quella a sud «collaborazionista» sotto la guida del maresciallo «fantoccio» Petain. • La capitale di questo governo filonazista venne spostata a Vichi. • Lo Stato maggiore dell’esercito tuttavia si salvò rifugiandosi a Londra, dove guidò la resistenza sotto il comando di Charles de Gaulle
Inghilterra salva in calcio d’angolo • Allo scoppiare della guerra il grosso delle forze inglesi si trovava a Dunkerque, località francese a confine col Belgio. • Colti di sorpresa vengono accerchiati e sono costretti a ripiegare attraversando lo stretto. • L’operazione Dynamo impiega circa 10 giorni per riportarli a casa ma devono abbandonare tutto l’equipaggiamento e i carri armati. • Hitler però non passa al contrattacco, preferendo temporeggiare e consolidare la situazione francese. Se lo avesse fatto la vittoria della guerra probabilmente sarebbe stata sua.
La guerra si sposta in cielo… • Anche grazie all’azione di Wiston Churchill, primo ministro inglese, la corona riesce a salvarsi. • La marina britannica è imbattibile, impossibile pensare ad uno sbarco dopo l’occasione mancata a Dunkerque. La battaglia si sposta dunque nei cieli. • Grazie alla recentissima invenzione del RADAR, la RAF risulta però superiore e l’Inghilterra non si piega al nemico.
…e in Africa • In una situazione di stallo il fronte più importante diviene quello coloniale. • L’Inghilterra può contare sulle sue basi in Egitto e la Francia sulle colonie di Algeria e Marocco. • L’Italia invece ha ormai completato la colonizzazione della Libia (iniziata nel 1912) e, partendo dall’Albania, sta invadendo la Grecia ma colleziona sconfitte. • Anche la Germania è presente con i suoi potentissimi Afrika Korps, guidati dal generale Rommel. • Tuttavia l’esercito italiano è così debole che si dimostra una «palla al piede» ; continuamente battuto i tedeschi sono costretti ogni volta al soccorso.
L’errore più grande, l’operazione Barbarossa • Nel 1941 Hitler lanciò le sue divisioni all’attacco dell’Unione Sovietica. Scopo: annientare il comunismo in attesa di poter giungere a un concordato con l’Inghilterra. • Nelle settimane l’armata nazista sembra trionfare ma anche lo statista tedesco deve arrestarsi come Napoleone prima di lui. • Le linee di rifornimento sono stirate all’inverosimile. L’inverno Russo è impietoso e i sovietici sembrano poter ritirarsi all’infinito lasciando dietro di sé «terra bruciata» . • Pure il carro armato, spina dorsale dell’inarrestabile armata tedesca può essere fermato grazie allo studio di nuove armi come il bazooka. • Partecipano anche i soldati italiani (Armir- armata italiana in Russia). Male armati e principalmente fanti appiedati si dimostreranno nuovamente inutili. La metà muore o viene fatta prigioniera.
La battaglia di Stalingrado • In alcuni casi i Russi non si ritirano ma combattono fino all’ultimo sangue. E’ il caso della «Città di Stalin» che, per il valore simbolico oltre a quello strategico, non può cadere in mano nazista. • Stalin inaugura la linea «non un passo indietro» (tecnicamente Ordine numero 227): 1 fucile per 2 soldati, quando il primo muore il secondo spara. • Inoltre chi si ritira troverà ad attenderlo gli ufficiali di retroguardia che lo giustizieranno all’istante e sommariamente. • I colpevoli di codardia vengono inquadrati nei «battaglioni di disciplina» che dovranno combattere in prima linea nelle battaglie successive «così da potersi riscattare» .
Pearl Harbor e l’ingresso degli U. S. A. • Mentre la Germania tiene impegnati i russi l’impero di Hiroito decide di attaccare gli Stati Uniti senza preavviso. E’ il 7 dicembre 1941 • L’idea, mutuata dalla Blitzkrieg è quella di colpire duro una volta per tutte. • L’obiettivo è la flotta statunitense di stanza nella baia di Pearl Harbor. Un numero imponente di navi, circa la metà di quelle di cui la marina dello zio Sam poteva disporre nel pacifico. • I nipponici sono convinti che, in seguito alla sua distruzione, avranno spianata la strada per la conquista del Pacifico. • Ciò perché sul fronte terrestre i comunisti cinesi guidati da Mao non cedono di un passo e l’avanzata in Cina sembra impossibile.
L’ingresso in guerra degli Stati Uniti • L’attacco proditorio costa caro alle potenze dell’Asse. • Gli Usa, guidati dal presidente Roosevelt, impegnano tutte le loro risorse industriali nella ricostruzione della flotta. • Gli americani sono i primi a sviluppare ulteriormente la portaerei, che può fornire supporto aereo a breve distanza, spalleggiando le corrazzate, gli incrociatori e i caccia-torpedinieri. • In breve la guerra nel Pacifico sarà vinta.
Attacco al cuore dell’Europa • Consolidata la situazione nel Pacifico la Russia chiede agli Stati Uniti di aprire un nuovo fronte in Europa, in modo da alleggerire la pressione. • La Germania fatica ad avanzare ma la Russia non potrà resistere all’infinito. • In Africa l’Inghilterra sta perdendo. Nonostante l’ «ostacolo» delle truppe italiane ( il carro armato più pesante pesava 20 tonnellate, il Panzer VII 100) il generale Rommel riporta una sola significativa sconfitta a el-Alamein ma da lì può partire il contrattacco Britannico. • Gli U. S. A sbarcano quindi in Algeria e Marocco, mentre gli uomini di Churchill riconquistano la Libia e si preparano a sbarcare in Italia.
La situazione in Italia • Di fronte alla possibile disfatta il l’entusiasmo italiano crolla. • La soluzione più semplice sembra quella di disfarsi di Mussolini e passare (ancora) dall’altra parte dello steccato. • Il duce viene quindi deposto e sale al potere il maresciallo Pietro Badoglio, in rappresentanza dell’esercito. • L’Italia si spacca. Quella governata da Badoglio firma nel settembre 1943 un armistizio con gli Alleati mentre Mussolini viene arrestato. • I tedeschi rapidamente occupano l’Italia e cominciano una guerra «fratricida» e liberano Mussolini, prigioniero nel Gran Sasso, tentando di portarlo in Germania da dove verrà reinsediato in Italia alla guida della Repubblica di Salò, la parte d’Italia ancora rimasta fascista. • Una situazione molto simile a quella francese.
La fine del Duce • In seguito all’invasione alleata e al crollo della RSI Mussolini tenta la fuga da Milano in direzione della svizzera ma verrà riconosciuto e giustiziato sommariamente dai partigiani. • Il cadavere verrà oltraggiato e mutilato per poi essere appeso, insieme a quello dell’amante Claretta Petacci, in piazzale Loreto, forse come atto di pietà da parte dei vigili del fuco, proprio per sottrarre la coppia al linciaggio post-mortem. • Il «giallo» sulla sua morte è ancora senza soluzione.
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