La riforma del mercato del lavoro Leggi e

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La riforma del mercato del lavoro

La riforma del mercato del lavoro

Leggi e decreti pag 1 di 2 • D. Lgs. 469/97 – Conferimento alle

Leggi e decreti pag 1 di 2 • D. Lgs. 469/97 – Conferimento alle regioni ed enti locali in materia di mercato del lavoro • D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro • D. Lgs. 297/02 – Disposizioni modificative e correttive al D. Lgs. 181/00 • Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro

Leggi e decreti pag 2 di 2 • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle

Leggi e decreti pag 2 di 2 • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro • D. Min. 18 -11 -03 – Istituzione del comitato di sostegno all’inserimento dei lavoratori svantaggiati • D. Min. 23 -12 -03 – Regolamentazione dell’albo delle agenzie per il lavoro • D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro

D. Lgs. 469/97 – Capo I Conferimento di funzioni Ruolo dello Stato • Vigilanza

D. Lgs. 469/97 – Capo I Conferimento di funzioni Ruolo dello Stato • Vigilanza sui flussi di entrata dei lavoratori non appartenenti all’UE e sui procedimenti di autorizzazione per attività lavorativa all'estero • Conciliazione delle controversie di lavoro individuali e plurime; • Risoluzione delle controversie collettive di rilevanza pluriregionale; • Conduzione coordinata ed integrata del Sistema informativo lavoro (SIL); • Raccordo con gli organismi internazionali e coordinamento dei rapporti con l'Unione europea

D. Lgs. 469/97 – Capo I Conferimento di funzioni Ruolo delle regioni pag 1

D. Lgs. 469/97 – Capo I Conferimento di funzioni Ruolo delle regioni pag 1 di 2 • Collocamento • Avviamento a selezione negli enti pubblici e nella pubblica amministrazione, ad eccezione di quello riguardante le amministrazioni centrali dello Stato e gli uffici centrali degli enti pubblici; • Preselezione ed incontro tra domanda ed offerta di lavoro; • Iniziative volte ad incrementare l'occupazione e ad incentivare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro anche con riferimento all'occupazione femminile • Compilazione e tenuta della lista di mobilità lavoratori previa analisi tecnica.

D. Lgs. 469/97 – Capo I Conferimento di funzioni Ruolo delle regioni pag 2

D. Lgs. 469/97 – Capo I Conferimento di funzioni Ruolo delle regioni pag 2 di 2 • • • Programmazione e Coordinamento di iniziative volte ad incrementare l'occupazione e ad incentivare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro anche con riferimento all'occupazione femminile; progetti relativi all'occupazione di soggetti tossicodipendenti ed ex detenuti; iniziative volte a favorire l'occupazione degli iscritti alle liste di collocamento; iniziative finalizzate al reimpiego dei lavoratori posti in mobilità e all'inserimento lavorativo di categorie svantaggiate; tirocini formativi e di orientamento e borse di lavoro; lavori socialmente utili ai sensi delle normative in materia.

D. Lgs. 469/97 – Capo I Conferimento di funzioni Ruolo delle province Devono individuare

D. Lgs. 469/97 – Capo I Conferimento di funzioni Ruolo delle province Devono individuare adeguati strumenti di • Raccordo con gli enti locali • Partecipazione degli enti locali alla individuazione degli obiettivi ed alla organizzazione dei servizi connessi alle funzioni ed ai compiti

D. Lgs. 469/97 – Capo II Servizi regionali per l’impiego Organizzazione del sistema Organizzazione

D. Lgs. 469/97 – Capo II Servizi regionali per l’impiego Organizzazione del sistema Organizzazione amministrativa Modalità di esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti devono assicurare l'integrazione tra: • i servizi per l'impiego, • le politiche attive del lavoro, • le politiche formative

D. Lgs. 469/97 – Capo II Servizi regionali per l’impiego Organizzazione Amministrativa Commissione regionale

D. Lgs. 469/97 – Capo II Servizi regionali per l’impiego Organizzazione Amministrativa Commissione regionale tripartita Rappresenta la sede concertativa delle attività di: • progettazione, • proposta, • valutazione, • verifica

D. Lgs. 469/97 – Capo II Servizi regionali per l’impiego Organizzazione Amministrativa Organismo istituzionale

D. Lgs. 469/97 – Capo II Servizi regionali per l’impiego Organizzazione Amministrativa Organismo istituzionale composto da regione, province e altri enti locali Deputato a rendere effettiva sul territorio l’integrazione tra: • Servizi per l’impiego • Politiche attive del lavoro • Politiche formative

D. Lgs. 469/97 – Capo II Servizi regionali per l’impiego Struttura regionale Dotata di

D. Lgs. 469/97 – Capo II Servizi regionali per l’impiego Struttura regionale Dotata di propria personalità giuridica Cui sono affidate le funzioni di: • Assistenza tecnica e monitoraggio • Collaborazione al raggiungimento dell’integrazione • Collegamento con il SIL

D. Lgs. 469/97 – Capo IV Attività di mediazione e SIL Soggetti autorizzati ad

D. Lgs. 469/97 – Capo IV Attività di mediazione e SIL Soggetti autorizzati ad effettuare attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro Imprese e gruppi di imprese con capitale non inferiore a 100. 000 euro, purché autorizzate dal Ministero del lavoro

D. Lgs. 469/97 – Capo IV Attività di mediazione e SIL Sistema informativo lavoro

D. Lgs. 469/97 – Capo IV Attività di mediazione e SIL Sistema informativo lavoro • • • È un insieme di strutture organizzative, risorse hardware, software e di rete relative alle funzioni ed ai compiti delegati; È lo strumento per l'esercizio delle funzioni di indirizzo politicoamministrativo, ha caratteristiche nazionalmente unitarie ed integrate e si avvale dei servizi di interoperabilità e delle architetture di cooperazione previste dal progetto di rete unitaria della pubblica amministrazione. È collegabile con il registro delle imprese delle camere di commercio È progettato, sviluppato e gestito dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale nel rispetto delle deleghe È condotto e mantenuto, negli impianti tecnologici, dalle unità operative regionali e locali.

Leggi e decreti • D. Lgs. 469/97 – Conferimento alle regioni ed enti locali

Leggi e decreti • D. Lgs. 469/97 – Conferimento alle regioni ed enti locali in materia di mercato del lavoro • D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro • D. Lgs. 297/02 – Disposizioni modificative e correttive al D. Lgs. 181/00 • Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro Definizione dello stato di disoccupazione La condizione del soggetto privo di lavoro che sia immediatamente disponibile allo svolgimento ed alla ricerca di una attività lavorativa secondo modalità definite con i servizi competenti

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro Definizione dei target • "adolescenti", i minori di età compresa fra 15 -18 anni, che non siano più soggetti all'obbligo scolastico; • "giovani", i soggetti di età compresa tra 18 -25 anni compiuti; • "disoccupati di lunga durata", coloro che, dopo aver perso un posto di lavoro o cessato un'attività di lavoro autonomo, siano alla ricerca di nuova occupazione da più di 12 mesi; • "inoccupati di lunga durata", coloro che, senza aver precedentemente svolto un'attività lavorativa, siano alla ricerca di un'occupazione da più di 12 mesi; • "donne in reinserimento lavorativo", quelle che, già precedentemente occupate, intendano rientrare nel mercato del lavoro dopo almeno due anni di inattività;

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro Accertamento dello stato di disoccupazione • presentazione dell'interessato presso il servizio competente dell’ambito territoriale di residenza; • dichiarazione che attesti l'eventuale attività lavorativa precedentemente svolta, nonché l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa.

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro Indirizzi generali per i servizi per l’impiego • Colloqui di orientamento (entro sei mesi dall’inizio dello stato di disoccupazione) con riguardo ai giovani ed agli adolescenti e interviste periodiche; • Proposta di adesione ad iniziative di inserimento lavorativo o di formazione e/o riqualificazione professionale

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro Perdita dello stato di disoccupazione • Mancato adempimento degli obblighi di presentazione e resa disponibilità; • Mancata presentazione al colloqui di orientamento • Mancata accettazione di una congrua offerta di lavoro

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici I servizi per l'impiego rappresentano azioni, prestazioni,

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici I servizi per l'impiego rappresentano azioni, prestazioni, attività, erogate dagli organi compresi nel "sistema regionale per l'impiego", sulla base della concertazione con altri organismi

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici Organizzazione e articolazione degli organi istituzionali di

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici Organizzazione e articolazione degli organi istituzionali di erogazione e di coordinamento funzionale della gestione dei servizi per l'impiego Possibilità di far ricorso, tramite convenzioni, alle prestazioni di soggetti terzi privati Nel rispetto dei principi e gli orientamenti per la politica dell'occupazione dell'Unione Europea

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici Le prestazioni su cui fissare degli standard

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici Le prestazioni su cui fissare degli standard riguardano i servizi: • Informativi; • Orientativi; • Consulenziali (soprattutto in un ottica di "intermediazione"), • Di incontro domanda/offerta • Di promozione dell'accesso al lavoro dei soggetti in difficoltà

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici Obiettivi dei Servizi Pubblici per la realizzazione

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici Obiettivi dei Servizi Pubblici per la realizzazione di politiche per il lavoro e valorizzazione delle risorse umane. • il riconoscimento della mission degli SPI nell’ambito delle politiche per il lavoro e lo sviluppo; • la definizione dei criteri per l'individuazione degli standard (funzionali) dei servizi; • la realizzazione di condizioni di rete fra e nei servizi, quali le procedure utilizzate, la formazione degli operatori, il sistema informativo, gli strumenti di informazione e comunicazione; • la programmazione di interventi per la qualificazione degli SPI e per la formazione delle risorse umane; • l’utilizzo finalizzato di risorse comunitarie; • la sperimentazione e promozione del partenariato

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici Funzione degli SPI nell'ambito della rete di

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici Funzione degli SPI nell'ambito della rete di servizi per lo sviluppo locale: • facilitare l’incontro domanda/offerta di lavoro e promuovere l'accesso al lavoro; • garantire la realizzazione di azioni di informazione, orientamento e consulenza alla formazione ed al lavoro; • assicurare l'adozione di un approccio di genere nell'offerta del servizio; • promuovere opportunità ed interventi mirati per i soggetti in difficoltà individuale o sociale rispetto al mercato del lavoro; • supportare l’accesso dei singoli e delle imprese alle opportunità di qualificazione del lavoro; • realizzare la base dati informativa per l’analisi del mercato del lavoro e la valutazione dell’efficacia occupazionale delle politiche.

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici L’azione diretta alla definizione di standard deve

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici L’azione diretta alla definizione di standard deve essere fortemente connessa all’esigenza di garantire livelli minimi di prestazione degli SPI e correlata alle azioni di monitoraggio e qualificazione dei servizi

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali • • Accoglienza ed

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali • • Accoglienza ed Informazione orientativa: primo vaglio della domanda e del bisogno del cliente (lavoratore/impresa). fornisce servizi strutturati di informazione e di autoinformazione raccolta dati anagrafici e verifica posizione amministrativa identifica esigenze dell'utente canalizza l'utente verso le altre funzioni

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Gestione procedure amministrative: atti

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Gestione procedure amministrative: atti obbligatori in base alla normativa sia nazionale che regionale. • integrazione dati anagrafici del lavoratore tramite scheda professionale; • gestione movimenti dei lavoratori (iscrizioni, avviamenti, cancellazioni, ecc. . . ) • manutenzione di liste, elenchi e graduatorie (quando previste dalla normativa) • aggiornamento della banca dati delle imprese interessate

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Orientamento e Consulenza: sia

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Orientamento e Consulenza: sia alle persone, per un loro orientamento consapevole verso i percorsi di formazione e di inserimento al lavoro, sia alle aziende. • • colloqui individuali di orientamento; orientamento sia formativo che finalizzato all'inserimento al lavoro; individuazione di aspettative, preferenze e fabbisogni degli utenti; progettazione e proposta di una strategia di inserimento; preselezioni degli utenti verso le opportunità che le politiche, le misure ed i progetti per il lavoro possono offrire; promozione tirocini formativi e di orientamento al lavoro; identificazione di capacità, attitudini, professionalità e competenze dell'utente; servizi mirati di orientamento per disabili e categorie svantaggiate

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Promozione di segmenti del

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Promozione di segmenti del mercato del lavoro e sostegno delle "Fasce deboli": evidenziare i bisogni delle persone e delle aziende per far emergere variabili relative alla capacità lavorativa del soggetto valorizzando in tal modo le risorse spendibili. • raccolta di informazioni utili alla gestione mirata della lista di collocamento obbligatorio; • inserimento mirato dei disabili; • servizi mirati di orientamento per disabili e categorie svantaggiate; • attività di sostegno ai disoccupati di lunga durata; • inserimento lavorativo degli stranieri; • ricollocamento guidato dei lavoratori cassa integrati o in mobilità dalle grandi imprese; • promozione dell'inserimento occupazionale dei postcinquantenni

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Incontro domanda/offerta: raccoglie e

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Incontro domanda/offerta: raccoglie e razionalizza: • informazioni sui soggetti che richiedono un impiego o l'accesso ad una misura di inserimento lavorativo; • proposte di impiego delle imprese, nonché la loro offerta di opportunità di pre-inserimento (tirocini, piani di inserimento, ecc. . . ).

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Incontro domanda/offerta Tra le

Standard Minimi di funzionamento dei Servizi Pubblici – Funzioni essenziali Incontro domanda/offerta Tra le azioni si annovera: • Richiamo ed integrazione delle informazioni sui lavoratori (in base alla scheda professionale contenente il profilo professionale, la storia lavorativa e percorsi formativi, il tipo di impiego ricercato, la disponibilità - orari, mobilità geografica …); • Richieste delle imprese (proposte di impiego o di altri tipi di rapporto del genere workexperience quali: profili professionali ricercati, competenze ed abilità specifiche, condizioni offerte …); • Matching domanda/offerta e preselezione (a livello locale, nazionale ed europeo)

Leggi e decreti • D. Lgs. 469/97 – Conferimento alle regioni ed enti locali

Leggi e decreti • D. Lgs. 469/97 – Conferimento alle regioni ed enti locali in materia di mercato del lavoro • D. Lgs. 181/00 – Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro • D. Lgs. 297/02 – Disposizioni modificative e correttive al D. Lgs. 181/00 • Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro Realizzazione di un sistema efficace e coerente di strumenti intesi a: • garantire trasparenza ed efficienza al mercato del lavoro; • migliorare le capacità di inserimento professionale dei disoccupati, con particolare riguardo alle donne e ai giovani; • stabilire principi fondamentali in materia di disciplina dei servizi per l'impiego, con particolare riferimento al sistema del collocamento, pubblico e privato, e di somministrazione di manodopera.

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro Rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi: • snellimento e semplificazione delle procedure di incontro tra domanda e offerta di lavoro; • modernizzazione e razionalizzazione del sistema del collocamento pubblico coerente con la riforma costituzionale; • abrogazione di tutte le norme incompatibili con la nuova regolamentazione del collocamento; • incentivazione delle forme di coordinamento e raccordo tra operatori privati e pubblici, al fine di un migliore funzionamento del mercato del lavoro, nel rispetto delle competenze delle regioni e delle province; • ridefinizione del regime del trattamento dei dati relativi all'incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro Riordino dei contratti a contenuto formativo e di tirocinio • conformità agli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato alla occupazione; • valorizzare l'attività formativa svolta in azienda, confermando l'apprendistato come strumento formativo; • valorizzazione dell'inserimento o reinserimento al lavoro delle donne; • rafforzamento dei meccanismi e degli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei risultati conseguiti; • miglioramento dei contenuti dell'attività formativa, concordati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro.

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro Riforma della disciplina del lavoro a tempo parziale • Promuovere nuove forme contrattuali in grado di incrementare il tasso di occupazione; • Agevolare il ricorso a forme flessibili di lavoro; • Facilitare il passaggio tra contratti a tempo parziale a tempo indeterminato.

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro Riforma della disciplina delle tipologie di lavoro a chiamata, temporaneo, coordinato e continuativo, occasionale, accessorio e a prestazioni ripartite • Studiare forme idonee di indennità a favore di lavoratori disponibili a svolgere prestazioni a carattere discontinuo o intermittente • Ammissibilità a forme di lavoro occasionale o accessorio a soggetti a rischio di esclusione sociale.

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro

Legge 30/03 – Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro Certificazione dei rapporti di lavoro • Sviluppare una procedura sperimentale di certificazione; • Individuare degli organi preposti; • Attribuire piena forza ai contratti certificati al fine di escludere il ricorso in giudizio; • Sviluppare il ruolo della bilateralità quale garante.

Leggi e decreti • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di

Leggi e decreti • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro • D. Min. 18 -11 -03 – Istituzione del comitato di sostegno all’inserimento dei lavoratori svantaggiati • D. Min. 23 -12 -03 – Regolamentazione dell’albo delle agenzie per il lavoro • D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo I Disposizioni generali Definizioni «somministrazione di lavoro» : la fornitura professionale di manodopera, a tempo indeterminato o a termine

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo I Disposizioni generali Definizioni «intermediazione» : attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro. Include: • raccolta dei curricula dei potenziali lavoratori; • preselezione e costituzione di relativa banca dati; • promozione e gestione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro; • effettuazione, su richiesta del committente, di tutte le comunicazioni conseguenti alle assunzioni avvenute a seguito della attività di intermediazione; • orientamento professionale; • progettazione ed erogazione di attività formative finalizzate all'inserimento lavorativo.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo I Disposizioni generali Definizioni «ricerca e selezione del personale» : consulenza di direzione finalizzata alla risoluzione di una specifica esigenza dell'organizzazione committente, attraverso l'individuazione di candidature idonee a ricoprire una o più posizioni lavorative in seno all'organizzazione medesima.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo I Disposizioni generali Definizioni «ricerca e selezione del personale» : • analisi del contesto organizzativo; • individuazione e definizione delle esigenze; • definizione del profilo di competenze e di capacità della candidatura ideale; • pianificazione e realizzazione del programma di ricerca delle candidature; • valutazione delle candidature individuate attraverso appropriati strumenti selettivi; • progettazione ed erogazione di attività formative finalizzate all'inserimento lavorativo; • verifica e valutazione dell'inserimento e del potenziale dei candidati.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo I Disposizioni generali Definizioni «supporto alla ricollocazione professionale» : attività effettuata su specifico ed esclusivo incarico dell'organizzazione committente, anche in base ad accordi sindacali, finalizzata alla ricollocazione nel mercato del lavoro di prestatori di lavoro, singolarmente o collettivamente considerati, attraverso la: • • preparazione; formazione finalizzata all'inserimento lavorativo; accompagnamento della persona; affiancamento della stessa nell'inserimento nella nuova attività.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo I Disposizioni generali Definizioni «borsa continua del lavoro» : sistema aperto di incontro domanda-offerta di lavoro finalizzato, in coerenza con gli indirizzi comunitari, a favorire la maggior efficienza e trasparenza del mercato del lavoro, all'interno del quale cittadini, lavoratori, disoccupati, persone in cerca di un lavoro, soggetti autorizzati o accreditati e datori di lavoro possono decidere di incontrarsi in maniera libera e dove i servizi sono liberamente scelti dall'utente;

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo I Disposizioni generali Definizioni «libretto formativo del cittadino» : libretto personale del lavoratore in cui vengono registrate le competenze acquisite durante: • • la formazione in apprendistato; la formazione in contratto di inserimento; la formazione specialistica; la formazione continua svolta durante l'arco della vita lavorativa ed effettuata da soggetti accreditati dalle regioni; • le competenze acquisite in modo non formale e informale secondo gli indirizzi della Unione europea in materia di apprendimento permanente, purché riconosciute e certificate.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo II Organizzazione del Md. L Agenzie per il lavoro Istituzione di apposito albo delle agenzie per il lavoro, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per lo svolgimento delle attività di: somministrazione; intermediazione; ricerca; selezione del personale; supporto alla ricollocazione professionale

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo II Organizzazione del Md. L Regimi particolari di autorizzazione Per le attività di intermediazione sono autorizzate: • Le università pubbliche e private; • Le fondazioni universitarie che svolgono attività di alta formazione; • I comuni • Le camere di commercio • Gli istituti di scuola secondaria; • Le associazioni di datori di lavoro e gli enti bilaterali.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo II Organizzazione del Md. L Borsa continua nazionale del lavoro Gli ambiti in cui si articolano i servizi sono: A livello nazionale: • la definizione degli standard tecnici nazionali e dei flussi informativi di scambio; • l’interoperabilità dei sistemi regionali; • la definizione dell'insieme delle informazioni che permettano la massima efficacia e trasparenza del processo di incontro tra domanda e offerta di lavoro

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo II Organizzazione del Md. L Borsa continua nazionale del lavoro Gli ambiti in cui si articolano i servizi sono: A livello regionale: • La programmazione e gestione delle politiche regionali del lavoro • l'integrazione dei sistemi pubblici e privati presenti sul territorio; • la realizzazione del modello di servizi al lavoro; • la cooperazione per la definizione degli standard nazionali di intercomunicazione.

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D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo II Organizzazione del Md. L Commissione di esperti in politiche del lavoro Costituita da regioni, province, enti previdenziali, ISTAT, ISFOL, Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero del lavoro e delle politiche sociali È incaricata di definire una serie di indicatori di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale dei diversi interventi al fine di valutarne l’efficacia.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo III Somministrazione di lavoro e appalto di servizi Somministrazione di lavoro Contratto di lavoro che può essere concluso tra una azienda utilizzatrice del lavoratore ed una somministratrice, debitamente autorizzata. Il contratto di somministrazione può essere dia a tempo indeterminato che a termine.

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D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo III Somministrazione di lavoro e appalto di servizi Appalto Il contratto di appalto si distingue dalla somministrazione di lavoro per la organizzazione dei mezzi necessari da parte dell'appaltatore, che può anche risultare, in relazione alle esigenze dell'opera o del servizio dedotti in contratto, dall'esercizio del potere organizzativo e direttivo nei confronti dei lavoratori utilizzati nell'appalto, nonché per la assunzione, da parte del medesimo appaltatore, del rischio d'impresa.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo III Somministrazione di lavoro e appalto di servizi Distacco L'ipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa. In caso di distacco il datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a favore del lavoratore.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo V Tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato e flessibile Lavoro intermittente Il lavoro intermittente è il contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa nei limiti indicati qui di seguito. Esso può essere stipulato anche a tempo determinato.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo V Tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato e flessibile Lavoro ripartito Il contratto di lavoro ripartito è uno speciale contratto di lavoro mediante il quale due lavoratori assumono in solido l'adempimento di una unica e identica obbligazione lavorativa. I lavoratori hanno la facoltà di determinare discrezionalmente e in qualsiasi momento sostituzioni tra di loro, nonché di modificare consensualmente la collocazione temporale dell'orario di lavoro, nel qual caso il rischio della impossibilità della prestazione per fattinenti a uno dei coobbligati è posta in capo all'altro obbligato.

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo VI Apprendistato e contratto di inserimento Apprendistato Nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di diritto-dovere di istruzione e di formazione, il contratto di apprendistato è definito secondo le seguenti tipologie: • • • contratto di apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione (giovani adolescenti con più di 15 anni); contratto di apprendistato professionalizzante per il conseguimento di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e un apprendimento tecnico-professionale (giovani tra 18 -29 anni); contratto di apprendistato per l'acquisizione di un diploma o percorsi di alta formazione

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del

D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo VI Apprendistato e contratto di inserimento Contratto di inserimento È un contratto di lavoro diretto a realizzare, mediante un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del lavoratore a un determinato contesto lavorativo, l'inserimento ovvero il reinserimento nel mercato del lavoro delle seguenti categorie di persone

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D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo VII Tipologie contrattuali a progetto e occasionali Lavoro a progetto È un contratto di lavoro che impegna il soggetto relativamente alla qualità e quantità di lavoro eseguita nell’ambito di uno specifico progetto univocamente identificabile.

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D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo VII Tipologie contrattuali a progetto e occasionali Lavori occasionali di tipo accessorio Attività lavorative di natura meramente occasionale rese da soggetti a rischio di esclusione sociale o non ancora entrati nel mercato del lavoro o in procinto di uscirne. In particolare riguardano: • • • piccoli lavori domestici a carattere straordinario; insegnamento privato supplementare; piccoli lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici; realizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali …; collaborazione con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di emergenza, come quelli dovuti a calamità o eventi naturali improvvisi, o di solidarietà.

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D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro – Titolo VIII Certificazione dei contratti di lavoro Certificazione dei contratti È finalizzata a ridurre il contenzioso in materia di qualificazione dei contratti di lavoro intermittente, ripartito, a tempo parziale e a progetto. La certificazione dei contratti di lavoro può essere effettuata da: • gli enti bilaterali dell'ambito territoriale di riferimento; • le Direzioni provinciali del lavoro e le province; • le università pubbliche e private, comprese le Fondazioni universitarie. È prevista la nomina di una commissione unitaria di certificazione presso il Ministero del lavoro.

Leggi e decreti pag 2 di 2 • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle

Leggi e decreti pag 2 di 2 • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro • D. Min. 18 -11 -03 – Istituzione del comitato di sostegno all’inserimento dei lavoratori svantaggiati • D. Min. 23 -12 -03 – Regolamentazione dell’albo delle agenzie per il lavoro • D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro

D. Min. 18 -11 -03 – Istituzione del comitato di sostegno all’inserimento dei lavoratori

D. Min. 18 -11 -03 – Istituzione del comitato di sostegno all’inserimento dei lavoratori svantaggiati Compiti del comitato • sostenere ed incentivare le azioni di integrazione tra pubblico e privato e di promuoverne l'applicazione su tutto il territorio nazionale; • curare i rapporti con le Regioni e con le agenzie di somministrazione lavoro coinvolte nelle azioni, sostenendone e verificandone l'andamento; • armonizzare dati ed informazioni necessari alla Commissione medesima per l'espletamento dei suoi compiti.

D. Min. 18 -11 -03 – Istituzione del comitato di sostegno all’inserimento dei lavoratori

D. Min. 18 -11 -03 – Istituzione del comitato di sostegno all’inserimento dei lavoratori svantaggiati Composizione del comitato • Il Direttore Generale della Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali ed Incentivi all'Occupazione • Il Direttore Generale della Direzione Generale Impiego, Orientamento e Formazione • un rappresentante della struttura dell'I. N. P. S. denominata "Progetto Interventi in favore dell'Occupazione" • un rappresentante di Italia Lavoro S. p. A. • due esperti del mercato del lavoro • un rappresentante nominato dalla Conferenza Stato. Regioni.

Leggi e decreti • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di

Leggi e decreti • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro • D. Min. 18 -11 -03 – Istituzione del comitato di sostegno all’inserimento dei lavoratori svantaggiati • D. Min. 23 -12 -03 – Regolamentazione dell’albo delle agenzie per il lavoro • D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro

D. Min. 23 -12 -03 – Regolamentazione dell’albo delle agenzie per il lavoro Articolazione

D. Min. 23 -12 -03 – Regolamentazione dell’albo delle agenzie per il lavoro Articolazione dell’albo • Sezione 1 - agenzie di somministrazione di lavoro di tipo c. d. generalista, abilitate allo svolgimento di tutte le attività; • Sezione 2 - agenzie di somministrazione di lavoro di tipo c. d. specialista, abilitate allo svolgimento di una delle attività nel settore informatico ed edile; • Sezione 3 - agenzie di intermediazione; • Sezione 4 - agenzie di ricerca e selezione del personale; • Sezione 5 - agenzie di supporto alla ricollocazione professionale.

D. Min. 23 -12 -03 – Regolamentazione dell’albo delle agenzie per il lavoro Tenuta

D. Min. 23 -12 -03 – Regolamentazione dell’albo delle agenzie per il lavoro Tenuta dell’albo La Direzione generale per l'impiego, l'orientamento e la formazione provvede alla: • Acquisizione delle domande di iscrizione • Gestione della documentazione prescritta • Autorizzazione provvisoria • Rilascio del certificato di iscrizione all'Albo • Sospensione e revoca dell’autorizzazione • Comunicazione e monitoraggio

Leggi e decreti • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di

Leggi e decreti • D. Lgs. 276/03 – Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro • D. Min. 18 -11 -03 – Istituzione del comitato di sostegno all’inserimento dei lavoratori svantaggiati • D. Min. 23 -12 -03 – Regolamentazione dell’albo delle agenzie per il lavoro • D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro

D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro Principi

D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro Principi generali della borsa del lavoro Sistema aperto e trasparente per favorire le attività di incontro tra domanda e offerta di lavoro tra: • Lavoratori • Persone in cerca di occupazione • Operatori pubblici • Operatori privati autorizzati • Datori di lavoro

D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro Modalità

D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro Modalità di fruizione dei servizi Persone in cerca di occupazione: • Possono conferire alla borsa continua nazionale del lavoro, previa identificazione, le informazioni personali sulla base di un modulo standard predefinito; • Possono consultare gli annunci di ricerca del personale visibili come minimo in forma aggregata; • Possono candidarsi direttamente in risposta agli stessi dopo essere stati identificati dal sistema

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D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro Modalità di fruizione dei servizi Datori di lavoro: • Possono pubblicare, previa identificazione, annunci di ricerca di personale per via telematica senza intermediari o attraverso gli operatori pubblici e/o privati; • possono ricercare personale attraverso una procedura informatica di identificazione ed accesso ai servizi

D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro Commissione

D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro Commissione per il raccordo ed il coordinamento presso il Ministero • verifica l'efficienza e l'efficacia dei servizi erogati; • indica eventuali azioni correttive; • verifica l'adeguatezza in funzione delle esigenze del mercato del lavoro e del Sistema statistico nazionale; • svolge attività di supporto per l'identificazione delle esigenze, anche di informazione statistica, di Regioni e Province, al fine di migliorarne il funzionamento; • svolge attività di supporto per l'aggiornamento e l'evoluzione dell'offerta degli strumenti tecnici messi a disposizione dal Ministero alle Regioni ed alle Province.

D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro Commissione

D. Interm. – Standard tecnici per l’attuazione della Borsa continua nazionale del lavoro Commissione per il raccordo ed il coordinamento presso il Ministero • tre rappresentanti del Ministero (incluso il Presidente); • un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie; • un rappresentante del Centro nazionale informatica della PA; • sei rappresentanti delle Regioni designati dalla C. U. ; • un rappresentante delle Province, designato dall’UPI; • un rappresentante dell'INPS; • un rappresentante dell'INAIL; • un rappresentante dell'UNIONCAMERE; • un rappresentante dell'ISTAT; • tre rappresentanti dei soggetti privati autorizzati, designati dagli organismi di rappresentanza.