La ricerca empirica in pedagogia Maura Striano Universit

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La ricerca empirica in pedagogia Maura Striano Università degli Studi di Napoli Federico II

La ricerca empirica in pedagogia Maura Striano Università degli Studi di Napoli Federico II

La pedagogia come scienza empirica Pedagogia = scienza il cui compito primario è “la

La pedagogia come scienza empirica Pedagogia = scienza il cui compito primario è “la verifica e la direzione dell’esperienza” educativa (De Bartolomeis, 1953). n Pedagogia = “scienza empirica dell’educazione” declinabile secondo due forme: n “ricerca teoretica” sull’educazione; n “‘famiglia’ di saperi intorno all’educazione” (Laporta, 1979, 1980; 1995). n

La ricerca empirica in educazione n “La conoscenza educativa si sviluppa per effetto del

La ricerca empirica in educazione n “La conoscenza educativa si sviluppa per effetto del procedere di tutte le dimensioni della ricerca: se si pone attenzione solo a quella empirica o solo a quella storica o teorica ecc. otteniamo un insieme squilibrato che è causa di gravi limitazioni culturali, come ha mostrato lo sviluppo del dibattito sull’educazione in Italia e come si può constatare nella troppo scarsa presenza degli indirizzi applicativi della ricerca pedagogica nelle nostre università” (Vertecchi, 1991).

Le dimensioni della ricerca educativa n n n La ricerca educativa è caratterizzata da

Le dimensioni della ricerca educativa n n n La ricerca educativa è caratterizzata da una pluralità di dimensioni (filosofica, storica, teorica, empirica etc. ) ognuna delle quali considera specifici problemi e segue propri peculiari criteri metodologici ma va necessariamente ad incontrarsi con le altre. Si definisce empirica (dal greco empeirìa, esperienza) la dimensione esperienziale del farsi educativo e dell’indagine su di esso. La “ricerca empirica” è pertanto quel tipo di indagine che si colloca nell’esperienza e comporta un intervento sul campo allo scopo di rilevare dati o di indirizzare i fenomeni in una direzione desiderata.

Il ruolo del ricercatore nella ricerca empirica n n n Il ruolo che nella

Il ruolo del ricercatore nella ricerca empirica n n n Il ruolo che nella ricerca empirica assume il ricercatore consente di identificare il suo modo di effettuazione: il ricercatore si limita ad analizzare ed interpretare un fenomeno altrimenti determinato →ricerca osservativa; il ricercatore introduce in una determinata situazione elementi di alterazione tali da provocare (almeno nelle sue intenzioni) il manifestarsi del fenomeno che intende studiare →ricerca sperimentale.

Ricerca osservativa e ricerca sperimentale n n La ricerca osservativa non ha limitazioni nei

Ricerca osservativa e ricerca sperimentale n n La ricerca osservativa non ha limitazioni nei contenuti dell’indagine ma non può indirizzare o modificare quanto osservato. La ricerca sperimentale può indirizzare o modificare determinati processi ma a condizione che: a) i processi oggetto di indagine siano potenzialmente controllabili; b) i processi oggetto di indagine siano potenzialmente reversibili nel caso si indirizzino in direzioni non volute o presentino implicazioni negative per l’insieme del quadro educativo.

La struttura della ricerca in educazione: gli “indicatori educativi” ed il loro uso euristico

La struttura della ricerca in educazione: gli “indicatori educativi” ed il loro uso euristico n n Ricerca quantitativa: orientata alla spiegazione di fenomeni attraverso l’identificazione di regolarità e di leggi generalizzabili sulla base di dati quantitavamente ordinati ed organizzati. I dati raccolti sono utilizzati per quantificare e misurare l’entità di un fenomeno, per determinare la portata di un evento, per confrontare differenti realtà sulla base di scale di grandezza. Studia macro-eventi o macrostrutture. Ricerca qualitativa: orientata alla comprensione ed alla interpretazione dei singoli fenomeni sulla base della ricognizione dei fattori che li determinano e della loro relazione. I dati raccolti non sono ordinati ed organizzati in termini quantitativi, ma sono confrontati, comparati e messi in relazione tra loro, allo scopo di garantire una migliore comprensione del fenomeno indagato. Studia micro-eventi e microstrutture.

Campi e momenti della ricerca educativa n n n Campo di indagine della ricerca

Campi e momenti della ricerca educativa n n n Campo di indagine della ricerca quantitativa in educazione: studio dei comportamenti degli individui conseguenti a stimoli esterni o interni, con lo scopo di individuare l’impatto delle influenze dei sistemi socio-educativi sugli individui e di proporre quei correttivi utili a rendere più efficaci i sistemi in questione. Campo di indagine della ricerca qualitativa in educazione: studio delle azioni, delle intenzioni, delle motivazioni, delle relazioni degli individui in uno specifico contesto con lo scopo di comprendere determinati fenomeni e situazioni che lo caratterizzano e di modificare su queste basi la sua struttura interna. Momento descrittivo, esplorativo (ricerca qualitativa). Momento sperimentale, induttivo/deduttivo (ricerca quantitativa).

Tipologie di ricerca quantitativa n n Ricerche descrittive Stretto rapporto con la ricerca qualitativa

Tipologie di ricerca quantitativa n n Ricerche descrittive Stretto rapporto con la ricerca qualitativa Obiettivo: descrivere una situazione fornendo delle interpretazioni sui dati rilevati. Gruppi, istituzioni, persone vengono indagati con lo scopo di descrivere, comparare, classificare, analizzare e interpretare i dati che emergono dalla ricerca con tutti quegli aspetti che si ritiene possano influire o aver influito sulla situazione in esame. Procedure: raccolta di dati con una molteplicità di strumenti (griglie di osservazione, interviste, test, scale). Classificazione del materiale secondo differenti parametri categoriali. Elaborazione quantitativa dei dati espressa in grafici, tabelle, conteggi, percentuali. Individuazione di indici di correlazione. Determinazione dei fattori causali e della loro interdipendenza.

Esempi di ricerca descrittiva: n n n n a) Inchiesta (Survey) Obiettivo: Descrivere una

Esempi di ricerca descrittiva: n n n n a) Inchiesta (Survey) Obiettivo: Descrivere una particolare situazione nel modo più accurato ed esaustivo possibile. Elementi chiave: scelta di un campione sufficientemente rappresentativo scelta di adeguati strumenti di rilevazione scelta di adeguate procedure di analisi dei dati (Esempi: Rapporto Censis, indagini IEA)

Esempi di ricerca descrittiva n n n n n b) Ricerca correlazionale Obiettivo: descrivere

Esempi di ricerca descrittiva n n n n n b) Ricerca correlazionale Obiettivo: descrivere le relazioni esistenti fra un certo numero di variabili esaminate. Ricerca relazionale: testa i rapporti tra le variabili per verificare se le scelte sono effettivamente significative. Ricerca predittiva: predizione del ruolo determinante di una variabile o di una correlazione significativa tra variabili nel determinare un particolare risultato. Elementi chiave: Esame accurato della letteratura. Scelta di adeguati strumenti di rilevazione. Scelta di variabili rispondenti e in relazione significativa. Consente di indagare l’esistente analizzando la relazione effettiva e simultanea tra più variabili non isolate in situazione (il che ne rende tuttavia difficile il controllo). E’ il primo passo per la determinazione di un’ipotesi sperimentale.

Esempi di ricerca descrittiva c)Ricerca ex post-facto o causale/comparativa n Obiettivo: individuazione delle cause

Esempi di ricerca descrittiva c)Ricerca ex post-facto o causale/comparativa n Obiettivo: individuazione delle cause determinanti una particolare situazione; individuazione del rapporto causa/effetto tra le variabili in gioco. n Elementi chiave: n campionamento mirato n definizione e individuazione di variabili specifiche n

Esempi di ricerca descrittiva n n n d) Ricerca longitudinale o “di sviluppo” Obiettivi:

Esempi di ricerca descrittiva n n n d) Ricerca longitudinale o “di sviluppo” Obiettivi: analisi di un fenomeno osservato per un periodo di tempo determinato o identificazione retrospettiva delle cause di un particolare fenomeno. Ricerca longitudinale: segue l'evoluzione di un fenomeno in un determinato lasso di tempo indagando le variabili che lo determinano, le loro relazioni e i cambiamenti nelle relazioni in oggetto. Ricerca di sviluppo: segue i cambiamenti dei soggetti nel tempo focalizzando l'attenzione sulle fasi di sviluppo che li caratterizzano. Metodologie longitudinali: analisi di uno stesso campione per un determinato periodo di tempo. Metodologie trasversali: analisi di un campione di soggetti con particolari caratteristiche differenziati per età.

Caratteristiche della ricerca sperimentale n n n n n Obiettivo: determinazione delle relazioni causa/effetto

Caratteristiche della ricerca sperimentale n n n n n Obiettivo: determinazione delle relazioni causa/effetto tra specifiche variabili attraverso una manipolazione ed un controllo di tutte le variabili implicate. Elementi chiave: Identificazione delle variabili. Manipolazione e controllo delle variabili. Campionatura significativa. Presenza di un gruppo sperimentale e di un gruppo di controllo. Validità interna ed esterna dei risultati. Validità interna: credibilità di quanto emerso dalla ricerca sulla base della differenza prodotta dall'intervento sperimentale. Validità esterna: generalizzabilità dei risultati ottenuti dalla ricerca.

Quantità e qualità nella ricerca educativa: prospettive d’indagine n n n n Prospettiva positivista:

Quantità e qualità nella ricerca educativa: prospettive d’indagine n n n n Prospettiva positivista: uniformità di oggetti e di approcci tra le scienze della natura e le scienze dello spirito. Prospettiva storicista: difformità di oggetti e di approcci tra le “scienze della natura” e le “scienze dello spirito”. Teoria del comprendere storico (Dilthey, 1883, 1905, 1910, 1911). Scienze della natura Oggetto: fenomeni naturali e leggi che li spiegano. Caratteristiche: genericità, uniformità, ripetibilità. Modalità euristiche: osservazione, descrizione, spiegazione. Prospettiva: esterna. Scienze dello spirito Oggetto: fenomeni umani e storico --sociali. Caratteristiche: individualitàspecificità, non uniformità, unicità e non ripetibilità. Modalità euristiche: osservazione, descrizione, comprensione. Prospettiva: interna.

Scienze della natura e dello spirito n n n n Scienze della natura: il

Scienze della natura e dello spirito n n n n Scienze della natura: il soggetto muove da una pluralità di elementi separati per costruire una totalità (concettualizzazione, spiegazione). Scienze dello spirito: il soggetto muove dal rapporto immediato con l’oggetto di indagine (comprensione). Comprendere: rivivere e riprodurre l’esperienza dell’altro. Unità di soggetto e oggetto. Categorie della conoscenza storica: Vita (esistenza del soggetto in un contesto di relazioni sociali e di costrutti culturali, spazialmente e temporalmente determinata). Connessione dinamica (struttura e totalità accentrata intorno ad un fine intorno cui si aggregano e convergono gli elementi della realtà). Relativismo: ogni evento ha un significato relativo al contesto storico e culturale in cui si determina.

Prospettive a confronto n n n Parole/cifre La prospettiva qualitativa è focalizzata sulla comprensione

Prospettive a confronto n n n Parole/cifre La prospettiva qualitativa è focalizzata sulla comprensione attraverso l’osservazione e l’analisi delle parole, delle azioni, delle rievocazioni e delle ricostruzioni effettuate dai soggetti cogliendone il significato esperienziale, intenzionale, storico. La prospettiva quantitativa guarda oltre le parole, le azioni, le rievocazioni e le ricostruzioni, cogliendone il significato e la valenza matematica e statistica. Visione soggettiva e prospettica/visione oggettiva La prospettiva qualitativa: riconosce che i ricercatori sono agenti epistemici attivi nei contesti in cui svolgono la loro indagine. La prospettiva quantitativa: non assegna ai ricercatori un ruolo epistemico attivo ed assegna loro la funzione di registrazione passiva dei dati osservati.

Obiettivi a confronto n n n Scoperta/prova Obiettivo della ricerca qualitativa è quello di

Obiettivi a confronto n n n Scoperta/prova Obiettivo della ricerca qualitativa è quello di scoprire strutture della realtà sulla base dell’osservazione e dell’analisi della stessa. Non vi è la preliminare definizione di un’ipotesi da provare ma la comprensione della realtà sulla base del riconoscimento delle strutture che la determinano è una conseguenza emergente dall’indagine su di essa. Obiettivo della ricerca quantitativa è quello di provare la validità di particolari ipotesi esplicative della realtà. Vi è la preliminare definizione di un’ipotesi affermativa e di una ipotesi negativa ad essa opposta (ipotesi nulla) che devono essere provate nel corso di una procedura sperimentale.

Caratteristiche della ricerca qualitativa Focus di indagine esplorativo e descrittivo. n Obiettivo: comprensione profonda

Caratteristiche della ricerca qualitativa Focus di indagine esplorativo e descrittivo. n Obiettivo: comprensione profonda di una specifica situazione o contesto in riferimento alle prospettive dei partecipanti alla ricerca. n (I ricercatori sono interessati ad ottenere risposte a domande del tipo “Qual è la concezione della mente dei bambini piccoli? ”, “In che modo gli insegnanti costruiscono reti informali di comunicazione professionale? ”). Disegno flessibile ed “emergente” nel contesto della ricerca n Ampliamento dei dati, modifica ed arricchimento delle modalità di raccolta degli stessi, allargamento del campione, introduzione di nuove ipotesi interpretative.

Caratteristiche della rivista qualitativa n n n Campionamento intenzionale e non randomizzato e predefinito.

Caratteristiche della rivista qualitativa n n n Campionamento intenzionale e non randomizzato e predefinito. Individuazione di un campione significativo. Nella ricerca qualitativa i contesti (scuole, organizzazioni) ed i soggetti sono scelti in modo selettivo per inclusione sulla base della possibilità che ogni soggetto (o contesto) allarghi la variabilità del campione. La variabilità non si ottiene con un ampio campione o con procedure di randomizzazione ma con la scelta di varie tipologie di soggetti. Raccolta di dati in contesti e in setting “naturali” Nella ricerca qualitativa si presuppone che il contesto o il setting “naturale” sia il luogo ideale per scoprire le caratteristiche e la natura del fenomeno indagato. Il ricercatore si “immerge” nel contesto e “risiede” in esso (Polanyi, 1958, 1959, 1967) anche per lunghi periodi di tempo cercando di raccogliere la maggior quantità e varietà di dati possibili. Riconoscimento del valore “strumento uomo” Ruolo chiave del ricercatore che riveste, insieme: il ruolo di chi raccoglie i dati e quello di chi li interpreta, ricavandone un significato.

Caratteristiche della ricerca qualitativa n n n Uso di metodi qualitativi di raccolta dei

Caratteristiche della ricerca qualitativa n n n Uso di metodi qualitativi di raccolta dei dati I dati della ricerca qualitativa sono spesso parole ed azioni, che richiedono specifici strumenti di raccolta (osservazione partecipante, interviste in profondità, interviste di gruppo, raccolta di materiale documentario…). Uso di procedure qualitative di analisi dei dati Nella ricerca qualitativa l’analisi dei dati è una procedura di ricerca “in progress” essenzialmente induttiva. Ciò che è importante o significativo non è predeterminato dal ricercatore, ma i risultati della ricerca emergono dalla sistematica costruzione di omogenee categorie di significato derivate induttivamente dai dati. Uso privilegiato di “case studies” per riportare i risultati della ricerca Nella ricerca qualitativa si tende a riportare i risultati delle indagini facendo uso di formule narrative/descrittive e di casi esemplari. Ogni studio può comprendere uno o più casi.

La struttura della ricerca qualitativa n n n n n Definizione del problema. Identificazione

La struttura della ricerca qualitativa n n n n n Definizione del problema. Identificazione del focus dell’indagine formulato in forma di domanda. Definizione del disegno di indagine (indicazione del grado di emergenza/flessibilità e del grado di affidabilità/credibilità). Identificazione dei metodi di indagine. Identificazione del campione. Definizione delle strategie di raccolta dei dati. Definizione delle strategie di analisi dei dati. Definizione delle procedure di restituzione dei risultati. Identificazione delle fonti bibliografiche. Eventuale presentazione di materiali a supporto.

La “svolta riflessiva” nella ricerca educativa n n Riconoscimento della “impossibilità” di una oggettività

La “svolta riflessiva” nella ricerca educativa n n Riconoscimento della “impossibilità” di una oggettività assoluta sul piano epistemologico e gnoseologico. Recupero del valore euristico ed epistemico dell’ “autoriferimento” o “riflessività” in opposizione alla tradizione di pensiero che ne evidenzia la fallacia e la paradossalità logico-epistemologica (Russell, 1977). n n n n Insoddisfazione in rapporto al paradigma positivista, che “taglia fuori” dalla ricerca educativa il soggetto, la sua storia, la dimensione culturale in cui si determinano le esperienze, l’universo dei significati condivisi che alle esperienze danno un senso. Consapevolezza dell’autoimplicazione del soggetto nel suo campo di ricerca e necessità di trasformare il soggetto in oggetto della conoscenza secondo un processo reversibile. Accettazione della circolarità come orizzonte epistemico del sapere sull’uomo. Riflessione come: ridefinizione euristica dell’esperienza, che individua in essa nessi logici e prospettive di sviluppo. ritorno sui processi euristici attivati e loro riconfigurazione. ritorno sugli elementi del processo euristico (soggetto, contesto), analisi degli stessi e delle loro relazioni/interconnessioni.