LA RELAZIONE o oraleUNA COME scritta SCRIVERE Esposizione
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LA RELAZIONE o orale)UNA COME (scritta SCRIVERE --Esposizione informativa – RELAZIONE metto in rapporto, stabilisco un legame
A. SCHEMA-TIPO DI RELAZIONE SU SITUAZIONI O PROBLEMI DI INTERESSE GENERALE 1. Introduzione: si presenta il tema e lo scopo per cui è stata svolta la ricerca 2. Presentazione dei materiali e si descrive il metodo seguito. 3. Presentazione dei dati raccolti: è la parte centrale della relazione. I dati devono essere selezionati e raggruppati per tipologia; nell’illustrarli, si possono inserire osservazioni ed elementi di interpretazione. 4. Conclusioni: si traggono le conseguenze, si fornisce una interpretazione complessiva ed eventualmente si formulano osservazioni e suggerimenti. È sempre opportuno allegare alle relazioni materiale di documentazione (grafici, tabelle, questionari, materiale fotografico, ecc …)
B. SCHEMA-TIPO DI RELAZIONE-RESOCONTO PER DOCUMENTARE ESPERIENZE CHE ABBIAMO FATTO 1. Introduzione: si presenta l’attività svolta e lo scopo per cui si è realizzata. 2. Si illustrano le fasi preparatorie, i materiali e gli strumenti utilizzati, le conoscenze necessarie per realizzare il prodotto, le eventuali istruzioni ricevute. 3. Fasi di lavoro: si descrivono le diverse fasi di realizzazione del prodotto e metodologie utilizzate. 4. Conclusioni: si fanno osservazioni generali, si valuta il prodotto ed eventualmente si forniscono informazioni sul suo utilizzo e su possibili sviluppi dell’attività. È sempre opportuno allegare alle relazioni materiale di documentazione (grafici, tabelle, questionari, materiale fotografico, ecc …)
C. SCHEMA-TIPO DI RELAZIONE PER DOCUMENTARE ESPERIENZE A CUI ABBIAMO PARTECIPATO si è 1. Introduzione: presentazione dell’esperienza, luoghi e tempi in cui svolta, motivazione e scopo. 2. Si illustrano le fasi preparatorie, gli eventuali studi seguiti e le istruzioni ricevute. 3. Fasi di realizzazione: si descrivono le diverse fasi dell’attività e i materiali raccolti. 4. Conclusioni: si fanno osservazioni generali, si valuta l’esperienza ed eventualmente si forniscono informazioni sul suo sviluppo. È sempre opportuno allegare alle relazioni materiale di documentazione (grafici, tabelle, questionari, materiale fotografico, ecc…)
COME SCRIVERE UN RAPPORTO 1. Intestazione: in apertura si indicano il luogo, la data, il titolo del rapporto, i nomi degli estensori. 2. Introduzione: si danno indicazioni su chi ha commissionato il rapporto, sulle motivazioni e gli scopi dello stesso. 3. Si spiega quali sono stati i procedimenti adottati, quali gli strumenti di indagine utilizzati. 4. Risultati: si illustrano nell’ordine i risultati ottenuti. 5. Proposte: sulla base dei risultati, si formulano proposte e indicazioni di soluzione della questione affrontata. 6. Firma dei membri del gruppo di lavoro. È opportuno che anche il rapporto sia integrato con documentazione in allegato (grafici, tabelle, questionari, materiale fotografico, ecc …)
PER ELABORARE UNA BUONA RELAZIONE SI DEVE: • tenere conto dello scopo • tenere conto del tempo (per la relazione orale) e dello spazio (per la relazione scritta) di cui si può disporre • definire, attraverso un titolo significativo e preciso, l’argomento affrontato nella relazione • raccogliere adeguata documentazione • “schedare” il materiale raccolto • • stendere la scaletta della relazione stendere il testo della relazione, ricordando che … ----> l’inizio e conclusione devono essere incisivi, efficaci ----> il testo deve essere coeso, coerente, ordinato (ordine cronologico, enumerazione, successione causale), corretto, chiaro, esaustivo e pertinente rispetto al titolo scelto.
L’INTRODUZIONE E LA CONCLUSIONE DI UN TESTO A. I tipi di introduzione: introduzione-sintesiinquadramento: presenta il problema o l’argomento trattato nel testo e ne dichiara l’importanza introduzione con aneddoto : utilizza un fatto, una storia, delle informazioni curiose per attirare e coinvolgere il lettore introduzione con frasi brevi: tipica di uno giornalistico, frammentato; è costituita da brevi affermazioni ad effetto, poche parole talvolta senza un verbo introduzione-citazione: un proverbio, di qualche verso di qualche della frase pronunciata da una persona più o meno conosciuta introduzione –domanda: utilizza la forma interrogativa per porre un problema i cui vari aspetti verranno trattati nel testo che segue introduzione –analogia: instaura un confronto tra il tema dell scritto e un’altra situazione; spiegare il proprio problema sfruttando un contesto diverso, con il quale esistano però delle somiglianze.
B. Tipi di conclusione: conclusione-sintesi: riassume brevemente tutti i principali argomenti trattati nello scritto. conclusione con aneddoto: utilizza un aneddoto, una storia, un fatto concreto, magari inaspettato, un’immagine a effetto. conclusione con frasi brevi: segue a un periodo che rappresenta la vera chiusura del testo, come fosse un suo ripensamento, un approfondimento brave e sintetico. conclusione-citazione: è possibile usare citazioni di tutti i tipi, purché in tema con lo scritto. conclusione–domanda: utilizza la forma interrogativa. conclusione–analogia: instaura un confronto, introducendo nel paragrafo conclusivo un confronto tra il tema trattato e una situazione che presenta con esso delle somiglianze.
Esercizio Sulla base dello schema che ti è stato fornito e utilizzando i documenti che seguono, scrivi una relazione di tre CARTELLE sui cambiamenti climatici e le possibili conseguenze sulla terra. SENSINI PAG. 704 -711 TRAME PAG. 692
ESEMPIO DI RELAZIONE SU UN LIBRO DI NARRATIVA Relazione su un libro Titolo Autore: notizie biografiche Sintesi : del contenuto Periodo storico Personaggi Analisi dello spazio Analisi della vicenda Tecniche narrative Stile dell’autore Punto di vista: narratore interno, esterno. Temi affrontati Messaggi.
UNA CARTELLA EDITORIALE • • • La cartella è un'unità di misura usata in campo editoriale per indicare la lunghezza dei fogli di testo dattiloscritti. Internamente le cartelle si misurano in righe di testo e battute. Ogni riga di testo contiene in genere 60 battute; per battuta si intende ogni tipo di carattere digitato (compreso lo spazio tra una parola e l'altra). I tipi di cartelle più utilizzati sono cartella editoriale un documento che presenta 30 righe di testo, per un totale di 1. 800 o 2. 000 battute; cartella commerciale un documento che presenta 25 righe di testo, per un totale di 1. 500 battute.
SCRITTURA SUI SEGUENTI ARGOMENTI SCRIVI UN BREVE TESTO ESPOSITIVO (circa 30 righi a mano o 2000 battute al computer). Prima di procedere nella scrittura svolgi le seguenti operazioni: . La lista delle idee 2. La raccolta della documentazione 3. La scaletta 4. Il processo di scrittura 5. Uso di grafici e tabelle 6. Le tecniche di esposizione 7. Lo stile: pertinenza e coerenza 8. Il titolo 9. La proprietà espressiva
La lista delle idee All'inizio è importante visualizzare con un solo colpo d'occhio tutti gli argomenti che vogliamo includere nella relazione. In questa fase preliminare, la scaletta non è molto adatta: rischiamo di scrivere le parole in sequenza ordinata e poi accorgerci che vogliamo far comparire un argomento più in alto o più in basso. . . Si comincia a cancellare e riscrivere di continuo, e il foglio pasticciato che abbiamo davanti già ci scoraggia. Meglio adottare il clustering, cioè la tecnica del grappolo. Si traccia un "chicco" al centro e ci si scrive dentro il titolo della relazione. Poi si fanno tante linee che collegano altri "chicchi" con gli argomenti collaterali. Le linee e i nuovi "chicchi" non devono partire per forza dal centro: ogni elemento può essere a sua volta il centro di un nuovo grappolo. Questa tecnica ci permette di visualizzare tutti gli argomenti senza gerarchia. Sembra tutto disordinato, ma la fase dell'ordine viene più avanti. Be patient. . .
Raccolta delle idee
La scaletta e la struttura Adesso avete il grappolo degli argomenti da trattare e le fonti di informazione. E' il momento di fare una scaletta. Cioè un elenco, stavolta in ordine gerarchico, dei capitoli del vostro libro. La scaletta è l'abbozzo dell'indice: se avete lavorato bene, alla fine i due dovrebbero quasi coincidere. Non avrete certo pensato di fare una relazione senza indice, vero?
Introduzione (brevissima) e conclusioni ci devono essere, ma in fondo sono aspetti secondari di queste due fasi. Nella fase di analisi introduco l'argomento, analizzo ciò che è successo, fornisco i dati. Nella fase di sintesi interpreto ciò che è successo e suggerisco dei comportamenti per il futuro. Non necessariamente le due fasi devono essere in sequenza così netta, ci possono essere anche alternanze. Dividete già la scaletta in paragrafi
Il titolo Sembra un suggerimento ovvio, ma il titolo deve essere “parlante”. Mi deve far immaginare proprio quello che c’è dentro il testo. L’ideale sarebbe scrivere il titolo definitivo alla fine del lavoro (io lo faccio spesso). Un titolo vago, da enciclopedia, farà scattare una reazione del tipo: ”Sì va bene, poi la leggo, adesso ho da fare”. E’ come chiedere agli amici di venire al cinema senza sapere nulla del film: il titolo è l’unico elemento che può invogliarli a partecipare. Allora scrivetelo bene.
Attenti a ………… I tempi verbali delle frasi: il presente è il più adatto nelle descrizioni, il passato prossimo o remoto nella ricostruzione di fatti trascorsi. Una volta fatta la scelta, controllate che non vi siano passaggi bruschi da un tempo all’altro e che il rapporto tra passato e presente sia coerente. Il soggetto della frase deve essere sempre espresso. Non date niente per scontato, perché mentre voi avete chiaro il “flusso” degli argomenti dall’inizio alla fine, il lettore potrebbe accedere direttamente a una pagina specifica. Se il soggetto sottinteso è chiaro a voi, non lo sarà altrettanto per lui. Se usate dei pronomi, siate sicuri che sia chiaro a chi si riferiscono: esso, questi, -lo, -la, -ne a volte sono evidenti solo per chi scrive. Usate i connettivi per legare le frasi una all’altra (congiunzioni, avverbi, pronomi). Tante frasi “secche” accostate una all’altra non fanno un testo. Assicuratevi che le informazioni fornite siano in rapporto logico con la premessa. Non posso scrivere un paragrafo sui metodi di valutazione e poi inserire una tabella con l’elenco dei voti assegnati dal 2000 ad oggi. La tabella è utile, ma non a corredo di questo argomento. Sembra ovvio ma non è così. Assicuratevi, a livello più generale, che le conclusioni siano in perfetto collegamento con il titolo della relazione e con l'abstract. A volte partiamo con l’idea di dimostrare una certa tesi, ma durante la scrittura troviamo interessanti alcuni risvolti non previsti. Il rischio è che si arrivi a una destinazione non coerente con il titolo e l’introduzione.
Adesso esercitiamoci con ……… L’acqua un bene fondamentale per tutti noi Relazione sull’utilizzo dei social network L’evoluzione della scrittura dai papiri sino all’ebook Una giornata al museo Un film interessante, toccante, inutile, sconvolgente ecc.
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