LA RELAZIONE DI TIROCINIO COSA SCRIVERE COME E
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LA RELAZIONE DI TIROCINIO: COSA SCRIVERE, COME E PERCHE’ 1° postulato Realizzate il più possibile i vostri documenti attraverso case studies, fornite cioè esempi concreti più che descrizioni generali. Citate le vostre fonti letteralmente piuttosto che parafrasare. Usate il più possibile della narrazione di eventi e esperienze vissute. Citate sempre la fonte delle vostre informazioni e se, già pubblicate, siate precisi nel darne i riferimenti. Fate e raccogliete fotografie (William Thomas 1863 -1947) Il racconto è la fotografia della realtà (B. Chatwin 1940 -1989)
2° Postulato Significatività Pertinenza, ossia riguarda, appartiene, concernere Congruità, adeguato, corrispondere La relazione di tirocinio si snoda attraverso i seguenti punti: A) CONTESTO a. 1 Il contesto istituzionale • Consorzi (IRIS, CISSABO, CASA, Gaglianico: richiamare normativa di riferimento, Statuti, specie per le anomalie) • ASL, idem • Coop. Sociali, Anteo e Domus (importanti le dimensioni, le aree di intervento, le caratteristiche, i Regolamenti) • Volontariato (Dopo di Noi, C. F. La persona…: servizi, prestazioni, specificità) • Caritas , idem
a. 2 Contesto organizzativo • Organigramma • Funzionigramma Pertinenza a. 3 Contesto territoriale Il luogo e i dati della pop. di riferimento, se: • Consorzi. Profilo di distretto in cui è ubicato il servizio sede di tirocinio; tipologia pop. per età, valutandone la significatività e la pertinenza (es. Anziani, tasso invecchiamento (% pop >64 su pop. residente), indice di vecchiaia (rapporto pop. >65 con pop. <15) confrontati con area allargata (Provincia, Regione). Immigrati, ecc. • Servizi specialistici, area di riferimento, tipologia utenza (sesso, età, cultura) • Ospedali, bacino di utenza, p. l. , selezione per significatività e pertinenza
• Volontariato, dimensione organizzativa, tipologia utenza e specificità prestazioni Cosa scrivere, come: Es. Caritas, avvicendamento nell’anno, gruppi omogenei o prevalenti, ecc. Quanto di significativo, descrizione locali (per non urtare suscettibilità se inadeguati), considerato che gli ambienti parlano e comunicano attraverso il linguaggio non verbale, richiamare i principi dell’accesso e gli atteggiamenti prof. li: Accettazione e non solo accoglienza, rispetto della dignità della persona, diritti di cittadinanza, promozione sociale, ecc. B) AREA APPROFONDITA b. 1 Elementi di analisi dell’intervento preso in esame, il perché (es. Anziani, dati di approfondimento servizi e prestazioni) (come) linguaggio descrittivo, attraverso esempi e considerazioni
• b. 2 riferimenti normativi attuali (precedenti significativi, eventualmente in nota) • b. 3 rapporti tra politiche naz. li, reg. li, locali soprattutto come si traducono negli Statuti e nei Regolamenti e come vengono attuati all’interno del servizio -prestazioni di routine, progetti. • Customer satisfaction, considerata, misurata?
C) PROCESSO DI AIUTO NELLA MULTIDIMENSIONALITÀ Definizione processo di aiuto (in termini significativi e pertinenti), del procedimento metodologico e degli strumenti. • Il colloquio: quali osservati, con chi, dove (ufficio, visita domiciliare, altro) e come (diversi i modi di declinare gli strumenti. Narrazione e poi considerazioni). • Equipe e riunioni • Lavoro in rete e di rete. Modalità e tipologie attivate (protocolli e intese) e osservate. (1) Perseguite e programmate per le valenze incrementali, di ricerca di sinergie tra interventi, per il reciproco empowerment (328/2000).
• oppure (2) lavoro di rete strumentale, quando serve se serve, con la persona e per la persona • c. 2 Dimensione del territorio Consorzi e ASL: 1. accoglienza della domanda; risposte e tempestività delle stesse; domanda sociale prevalente o focus di interesse 2. informazione, uso dei flussi in formativi. 3. Lettura dei bisogni impliciti, profili di comunità (esistono? Sono considerati uno strumento? ) • Profilo di comunità: la conoscenza del territorio e della composizione demografica, la struttura economica (settore di attività prevalente, reddito procapite, occupazione e disoccupazione, pendolarismo). • Profilo dei servizi educativi, sociali, sanitari, ricreativi, sportivi e culturali. Terzo settore. Profilo istituzionale. Profilo psicoantropologico (relazionalità, reti di sostegno sociale, caratteristiche dei gruppi). Cultura e valori di riferimento.
• Domus e Anteo: relazione con il territorio (esempi concreti) • Persona al centro, altro: azioni di sensibilizzazione, nuovi volontari, fund raising. Promozione culturale attraverso convegni, conferenze, incontri. Potenzialità collaborative c. 3 Dimensione organizzativa del servizio sede del tirocinio • giornata tipo, secondo il luogo: interventi immediati o differiti (tempi), sottoposti alla valutazione del coordinatore, dell’èquipe, altro. Progetti che coinvolgono Adest, OSS, educatori. c. 4 Apprendimento tramite osservazione e/o pratica. Valutazione positiva del tirocinio rispetto alle attese o problematicità non attese, imprevisti, difficoltà. Come: narrazione
D) LA GESTIONE DELLA RELAZIONE d. 1 risalto alle caratteristiche osservate e soprattutto sperimentate richiamando eventuali incongruenze. (es. diversi registri relazionali, v. Micheletti). • La relazione viene definita e orientata dalla interazione negoziata con l’utente e dalle sue caratteristiche. • Deontologia come riscontro, richiamo, rafforzativo. Es. ho osservato un comportamento XY che corrisponde all’art. XYZ del Codice, ecc. d. 2 Gli atteggiamenti professionali • No elencazione, solo quelli osservati o percepiti prevalenti , evidenti
d. 3 Impatto con il tirocinio e il rapporto con le proprie emozioni Narrazione a ruota libera della relazione con SPV, utenti, colleghi, attività di supporto; emozioni provate e controllate; stereotipi e pregiudizi inattesi e controllati sul piano professionale o superati a livello cognitivo (percorso di autovalutazione). E) LA DOCUMENTAZIONE 1. Accesso alle Cartelle sociali: Lettura e riflessioni 2. Sperimentazione, quando dove e come 3. Valutazione difficoltà incontrate, quali e perché. Valutando cosa resta da apprendere, o è rimasto senza risposta assieme al percorso personale che lo studente si prefigge per colmare le lacune.
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