LA QUALIT NELLASSISTENZA INFERMIERISTICA GIOVANNA GIUFFREDA La qualit
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LA QUALITÀ NELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA GIOVANNA GIUFFREDA
La qualità …. sappiamo cos’è, eppure non lo sappiamo. Questo è contraddittorio. Alcune cose sono meglio di altre, cioè hanno più qualità. Ma quando provi a dire in che cosa consiste la qualità astraendo dalle cose che la posseggono, paff, le parole ci sfuggono. (R. M. Pirsig)
“ASSENZA DI DIFETTI RISCONTRATA DAI SOGGETTI CHE SVOLGONO I PROCESSI: Q. INTERNA, O RISCONTRATA DAI DESTINATARI DELL’AZIONE: Q. ESTERNA” (Garvin)
“Conformità a requisiti di riferimento standard, definiti di volta in volta da società scientifiche, da norme di legge, da indirizzi regionali, da gruppi o commissioni sulla qualità. Lo standard per questa conformità è zero difetti” (Crosby)
IDONEITA’ ALL’UTILIZZO CHE TIENE CONTO DI DUE ELEMENTI: LE CARATTERISTICHE DI UN PRODOTTO O DI UN SERVIZIO LA LIBERTA’ DAI DIFETTI (JURAN)
RIDUZIONE DELLA VARIANZA QUALE BASE DI UN MIGLIORAMENTO CONTINUO SENZA FINE (DEMING)
LA CAPACITA’ DELL’OPERATORE DI GESTIRE UN PROBLEMA DI UN PAZIENTE, TENENDO CONTO DI TRE ELEMENTI: IL COMFOR AMBIENTALE LA COMPETENZA RELAZIONALE LA CAPACITA’ TECNICA (DONABEDIAN)
QUALITA’ DELL’ASSISTENZA CONSISTE NELLA CAPACITA’ DI MIGLIORARE LO STATO DI SALUTE E DI SODDISFAZIONE DI UNA POPOLAZIONE, NEI LIMITI CONCESSI DALLE TECNOLOGIE, DALLE RISORSE DISPONIBILI E DALLE CARATTERISTICHE DELL’UTENZA (PALMER)
LA QUALITÀ È : EFFETTUARE QUEGLI INTERVENTI SANITARI CHE PORTANO PIÙ BENEFICIO CHE DANNO, ED EVITARE QUELLI CHE ARRECANO PIÙ DANNO CHE BENEFICIO. (SACKET)
LE DIMENSIONI DELLA QUALITA’ I metodi di verifica e miglioramento si sviluppano secondo varie dimensioni: n La classica tripartizione di A. Donabedian: struttura, processo, esito. n Le dimensioni di Liva e Di Stanislao(1996): q. manageriale, q. tecnica, q. percepita. n Le dimensioni di Focarile: appropriatezza, accessibilità, competenza, continuità, efficacia attesa, efficacia pratica, efficienza, sicurezza, tempestività, umanizzazione
I DIVERSI ASPETTI DELLA QUALITA’ ORGANIZZATIVA TIPOLOGIA DELLA QUALITA’ PROFESSIONALE QUALITÀ PERCEPITAPARTECIPATA
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ AMBITI DELLA QUALITA’ METODOLOGIE ORGANIZZATIVA n. TQM(total PROFESSIONALE n. CLINICAL PERCEPITA-PARTECIPATA n. APQ qualità management n. Certificazione di qualità(vision 2000) n. Accreditamento istituzionale n. Accreditamento all’eccellenza AUDIT n. MCQ (Q. A. , V. R. Q. ) n. ACCREDITAMENTO PROFESSIONALE n. LINEE GUIDA ED E. B. N. (Analisi partecipativa della qualità)
CICLO DELLA QUALITA’ LA RUOTA DI DEMING RAPPRESENTA LA METODOLOGIA DI INDAGINE PIÙ UTILIZZATA NELL’AMBITO DEI PROGRAMMI E DEI PROGETTI DELLA QUALITA’ TOTALE E DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA’
RUOTA DI DEMING O CICLO P. D. C. A. P A D C
IL PERCORSO DEL CICLO PDCA FASI ELEMENTI DI OGNI FASE Plan n Individuazione dei problemi n Priorità n Analisi delle cause n Definizione di criteri/stan. rd n Determinazione di obiettivi, tempi ed azioni correttive Do n Ceck n Act n Applicazione degli interventi correttivi Monitoraggio dei risultati Standardizzare n. Eventuale ripresa del ciclo TECNICHE E STRUMENTI Brainstorming n Griglie decisionali n Reclami n Diagramma di ishikawa e/o Pareto n Indicatori n Confronto con criteri/standard n n Traduzione operativa delle ipotesi di lavoro (Diagramma di Gantt, ecc. . ) n Standard n Indicatori n Supporto formativo
Strumenti di analisi e misura n Indicatori : variabili quantitative ad alto contenuto informativo che registrano un determinato fenomeno n Standard: specificazione quantitativa della soglia di accettabilità del livello qualitativo di un determinato criterio
Gli indicatori nell’assistenza infermieristica Il Fenomeno Le Misure La q. dell’assistenza inf. ca La Mappa Le misure quantitative/ qualitative Le dimensioni della qualità La Conoscenza Confronto con standard Le Decisioni Il mantenimento della qualità
Tipologia di indicatori Indicatore numeratore Evento sentinella Media denominatore esempio La/le cadute accidentali Misura del risultato negativo Somma dei valori di N° persone considerate N° l. Comp pos una variabile N° l. c presenti Proporzione Somma delle pers. ne con caratteristica N° persone considerate N pers non les. cavo os N°pers. ch emiot. pia Percentuale Somma delle pers. ne con caratteristica N° persone considerate N pers non l. cavo os Tasso Somma delle pers. ne con caratteristica o attributo Rapporto Somma della variabile A *100 N° pers. chemiot. ia N° persone periodo N° l. Comp pos temporale N° l. c presenti 1°trim Somma della variabile B N° inf urinarie N° catet a permanenza
TIPOLOGIE DI STANDARD n STANDARD DI QUALITA’: valore atteso secondo le norme di qualità (esempio: Incidenza delle infezioni urinarie nelle persone portatrici di catetere pari al 5%) n STANDARD DI MIGLIORAMENTO: il valore espresso dopo una specifica azione di miglioramento, entro un periodo temporale (esempio: Entro sei mesi l’incidenza delle infezioni urinarie nelle persone portatrici di catetere dovrà essere pari al 3 %)
Tentare di migliorare la qualità senza misurarla è come andare a caccia di anatre in compagnia di amici, in una notte buia. Ci sarebbero starnazzi, spari, risultati sporadici e un’ alta probabilità di causare danni. ( Anonimo Inglese)
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