La professionalitadegli operatori della Riabilitazione Funzionale nella complessit
La professionalita’degli operatori della Riabilitazione Funzionale nella complessità dell’UFSMIA M. Biagi, A. Zoccali, UFSMIA A. USL n. 2 –Lucca. Arezzo, 24 ottobre 2006
Il Percorso Assistenziale si sviluppa dalla valutazione multidimensionale dei bisogni di salute rilevati, attraverso una progettualità interdisciplinare, alla quale concorrono le diverse professionalità, che si fanno garanti dell’obiettivo di salute assunto. Bisogni di salute rilevati Cittadino Percorso assistenziale Policentricità delle competenze Organizzazione per funzioni: struttura funzionale
La cultura dei servizi di riabilitazione neuro-psichica dell’età evolutiva • Centralità del paziente • Integrazione delle diverse competenze • Percorso assistenziale personalizzato • Equipe multi - professionali
Professionalità Specificità degli interventi Sintomo Giustapposizione di interventi Progettazione terapeutico. Riabilitativa Individualizzata Integrata Globalità individuo Integrazione
AZIENDALIZZAZIONE D. Lgs 502/92, 517/93, 229/99 Una soluzione organizzativa finalizzata al conseguimento di obiettivi di: • efficacia • efficienza • miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti
Iter legislativo Decreti Ministeriali istitutivi della Professioni Sanitarie della Riabilitazione. Legge n. 42/’ 99 “Disposizioni in materia di Professioni Sanitarie” Legge n. 251/2000 Legge n. 43/2006 Titolarità e Autonomia professionale nelle attività dirette alla prevenzione, cura e riabilitazione; sviluppo e valorizzazione della professione attraverso la responsabilizzazione di funzioni organizzative e didattiche. Istituzione degli ordini professionali, nonché della funzione di coordinamento, per gli operatori in possesso del Master di primo livello in management.
La professionalità si estrinseca non solo nella capacità della corretta esecuzione tecnica di una determinata manovra di intervento, ma anche nella capacità di interpretazione e individuazione dei percorsi terapeutici più adeguati rispetto al singolo caso trattato. Si identifica come l’insieme delle conoscenze, delle competenze e degli atteggiamenti del singolo operatore.
Struttura Funzionale Garante dell’insieme del processo assistenziale e dell’integrazione delle diverse funzioni operative impegnate al raggiungimento dell’obiettivo assistenziale assunto. Unità Operative Esprimono funzioni operative necessarie al raggiungimento degli obiettivi di salute assunti, sono responsabili a loro volta della qualità professionale delle performance e dei risultati conseguiti. Direttrice funzionale Integrazione delle diverse professionalità, responsabilità di budget e qualità del processo Direttrice professionale Qualità della performance e dei risultati ad essa riferiti
Integrazione tra professionalità Livelli superiori di integrazione Valutazione diagnostica funzionale multiprofessionale e multidimensionale • Competenza complessa • Assetto organizzativo Piani Sanitari Regionali 99/01; 02/04; 05/07 Sd. S, PIS
La presa in carico (1) rappresenta l’elemento di continuità del progetto terapeutico, poiché lo accompagna longitudinalmente dal momento della comunicazione della diagnosi iniziale alla restituzione finale, prendendosi cura del bambino, della famiglia e del contesto sociale: scuola, comunità, in cui il bambino vive e si sviluppa.
La presa in carico (2) E’ il prodotto di molteplici funzioni, all’interno del gruppo interdisciplinare, cioè è espressione del processo messo in atto dal gruppo nel suo insieme, anche se ad una specifica figura, in genere al neuropsichiatria infantile, viene tuttavia riconosciuta una funzione preminente, riconducibile alla competenza progettuale dell’intero processo riabilitativo.
Elaboraz. partecipata progetto terapeutico Multiprofessionalità Livelli superiori di integrazione PRESA IN CARICO Operatori: consapevolezza, capacità progettuale (ruoli, confini d’azione e responsabilità), abilità nei rapporti (enti, singoli), adattamento dei contenuti, monitoraggio del grado di raggiungimento degli obiettivi.
PRESA IN CARICO NUCLEO FAMILIARE NUCLEO Emergenza di nuove necessità e potenzialità: • counseling per la modificazione di comportamenti ostacolanti la progressione verso stati di maggiore benessere; • counseling per l’induzione di comportamenti potenzialmente terapeutici; • trasferimento di contenuti e tecniche; • necessità di sostegno psicologico rivolto ai familiari.
Rapporti tra operatori della riabilitazione e scuola. • Esistenza di precise normative che regolamentano il rapporto nel caso di utenti certificati; • possibilità di svolgimento di interventi specifici mediante gli insegnanti di sostegno; • consulenza e accordo sugli obiettivi del progetto terapeutico ed i percorsi da attuare all’interno della scuola per la loro realizzazione; • necessità di mantenere un filo diretto di programmazione con la scuola anche nel caso di utenti non certificati;
Servizi offerti sul territorio. • Accordi con i servizi sociali dei comuni per l’assegnazione di educatori; • condivisione del progetto terapeutico; • programmazione puntuale di ambiti di intervento, eventuale sostegno e sovrapposizione di specifici elementi terapeutici.
Attività che hanno coinvolto direttamente il personale della riabilitazione • 1. 2. 3. 4. Interventi terapeutici rivolti ai pazienti (individuali e in piccolo gruppo) Trattamento riabilitativo logopedico, cognitivo e neuromotorio (logopedisti e terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva) Attività di riabilitazione psichiatrica (educatori professionali) Attività nel settore dell’handicap Collaborazione all’espletamento delle procedure previste dalla legge 104 Partecipazione ai GOM per la stesura e verifica dei PARG Consulenza ai centri socio-riabilitativi Collaborazione nell’individuazione di ausili riabilitativi ed ortesi personalizzati e nel loro collaudo.
Attività che hanno coinvolto direttamente il personale della riabilitazione (2) • Consulenza alla scuola per disturbi neuro-psicologici non certificati ai fini del sostegno scolastico • Collaborazione ad interventi di prevenzione secondaria, rivolti direttamente o indirettamente, a soggetti a rischio Pazienti in riabilitazione: 40% dei casi in carico all’UFSMIA che sono pari al 5, 8 % della popolazione 0 -18 del nostro territorio 2/3 delle prestazioni totali della UF sono prestazioni riabilitative: 35% terapie neuro-motorie, 65% terapie logopediche e cognitive
Riflessione sull’esperienza di questi anni … • Organizzazione su base dipartimentale • Interventi integrati in una logica di continuità terapeutica e coerenza progettuale • Percezione di un buon livello di qualità da parte degli operatori della riabilitazione Quale qualità percepita per il paziente?
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