LA PREGHIERA DELLA CHIESA Unintensa e soave azione

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LA PREGHIERA DELLA CHIESA

LA PREGHIERA DELLA CHIESA

Un'intensa e soave azione di grazie si eleva a Dio dal cuore di chi

Un'intensa e soave azione di grazie si eleva a Dio dal cuore di chi prega, dopo essere svanito in lui l'incubo della morte. Questo è il sentimento che emerge con forza dal Salmo 29. Questo inno di ringraziamento possiede una grande finezza letteraria e si basa su una serie di contrasti che esprimono in maniera simbolica la liberazione ottenuta grazie al Signore. Così, alla discesa «nella fossa» viene opposta la risalita «dall'abisso» (v 4); la sua «collera» che «dura un istante» viene sostituita la «sua bontà che dura tutta la vita» (v 6); al «pianto» della sera fa seguito la «gioia» del mattino (v 6); al «lamento» segue la «danza» , all’ «abito di sacco» il «vestito di festa» (v 12).

1. CON ISRAELE La "situazione concreta evocata" è questa: un malato importante, in pericolo

1. CON ISRAELE La "situazione concreta evocata" è questa: un malato importante, in pericolo di morte, è stato guarito. . . Questa situazione evoca l'esperienza d'Israele che dopo l'agonia dell'esilio ritrova la gioia della lode. Il popolo d'Israele considerò questa liberazione come una specie di "Resurrezione": "mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella tomba". 2. CON GESÙ Quella che per Israele è solo un'immagine, è invece una realtà meravigliosa per Gesù: "Tu mi hai risollevato. . . Hai fatto risalire la mia vita dall'abisso. . Tu mi hai fatto rivivere". . . Mi piace immaginare i primi istanti di Gesù, quando uscì "dalla morte" per "rivivere": una frase di Pietro riassume così questo evento: "messo a morte nella carne, fu reso vivo nello spirito". (1 Pietro 3, 18). 3. COL NOSTRO TEMPO Il Mistero Pasquale è il cuore della nostra fede cristiana. Il cristiano non è semplicemente uno che "crede in Dio". Questo lo fanno praticamente tutte le grandi religioni. Il carattere specifico della nostra fede cristiana è che noi "crediamo in Gesù Cristo morto e risorto".

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato, non hai permesso ai miei nemici di

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato, non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.

Signore, mio Dio, a Te ho gridato e mi hai guarito. Signore, hai fatto

Signore, mio Dio, a Te ho gridato e mi hai guarito. Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi, mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, della sua santità celebrate il ricordo, perché

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, della sua santità celebrate il ricordo, perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita. Alla sera ospite è il pianto e al mattino la gioia.

Ho detto, nella mia sicurezza: «Mai potrò vacillare!» . Nella tua bontà, o Signore,

Ho detto, nella mia sicurezza: «Mai potrò vacillare!» . Nella tua bontà, o Signore, mi avevi posto sul mio monte sicuro; il tuo Volto hai nascosto e lo spavento mi ha preso.

A Te grido, Signore, al Signore chiedo pietà: «Quale guadagno dalla mia morte, dalla

A Te grido, Signore, al Signore chiedo pietà: «Quale guadagno dalla mia morte, dalla mia discesa nella fossa?

Potrà ringraziarti la polvere e proclamare la tua fedeltà? Ascolta, Signore, abbi pietà di

Potrà ringraziarti la polvere e proclamare la tua fedeltà? Ascolta, Signore, abbi pietà di me, Signore, vieni in mio aiuto!» .

Hai mutato il mio lamento in danza, mi hai tolto l’abito di sacco, mi

Hai mutato il mio lamento in danza, mi hai tolto l’abito di sacco, mi hai rivestito di gioia, perché ti canti il mio cuore, senza tacere; Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

ALTI E BASSI DELL’ANIMA Voglio scoprire i miei stati d’animo davanti a Te, Signore,

ALTI E BASSI DELL’ANIMA Voglio scoprire i miei stati d’animo davanti a Te, Signore, e davanti a me stesso, perché ne ho proprio bisogno. Voglio imparare come trattare me stesso quando sono di buon umore e quando sono in un brutto momento, come padroneggiare il mio ottimismo ed il mio pessimismo, come comportarmi di fronte alla gioia spirituale e allo scoraggiamento umano. Vivo in balia dei miei sentimenti. Quando mi sento allegro, tutto sembra facile: la virtù diventa naturale, l'amore fiorisce spontaneo, e finisco per pensare che la mia vita sarà sempre così. Tu che mi conosci bene, Signore, hai messo queste parole sulle mie labbra nella recita del Salmo: «Ho detto, nella mia sicurezza: mai potrò vacillare» . Questa era proprio una falsa sicurezza. Io credevo che non l’avrei mai più persa. Come mi sbagliavo e me ne sarei reso conto molto presto. Il tuo Salmo continua a mostrarmi com’è in fondo la mia vita: «Ma hai nascosto il tuo volto e lo spavento mi ha preso» . Finivo per stare peggio di prima. Sono capace di niente; non imparerò mai; dopo tanti anni, torno sempre da capo. Quando mi va male, mi dispero, mi dimentico che prima ero stato bene e mi convinco che non tornerà più a sorridermi la vita; e quando mi va bene, mi dimentico che prima mi era andata male, e presumo con sicurezza assoluta che ora mi andrà sempre bene, che non c'è niente da temere e che la battaglia è ormai guadagnata per sempre. Sono uno smemorato, e questo moltiplica la sofferenza. Questa è la mia preghiera: Fa’ che quando mi va bene, mi ricordi che prima mi è andata male; e che quando mi va male, confidi che presto tornerà ad andar bene. Allora sì «ti renderò grazie per sempre, Signore, mio Dio» .

Padre amoroso, Dio clementissimo, non permettere che i nostri nemici ridano di noi: come

Padre amoroso, Dio clementissimo, non permettere che i nostri nemici ridano di noi: come hai strappato la vita del tuo Figlio dall’abisso e lo hai fatto rivivere quando scendeva nella fossa, cambia anche il nostro lutto in danza e, se nell’imbrunire di questo mondo ci visita il pianto, fa’ che nel mattino del tuo ritorno ci visiti la gioia, che durerà per i secoli dei secoli. Amén.