La letteratura per ragazzi Il processo di unificazione

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La letteratura per ragazzi Il processo di unificazione del paese porta ad un progetto

La letteratura per ragazzi Il processo di unificazione del paese porta ad un progetto di unificazione culturale, edificato intorno alla scuola di stato. La puntualizzazione dei problemi legati all’istruzione, la necessità di superare l’analfabetismo diffuso, comportava l’urgenza di elaborare una letteratura pedagogica.

 • Nell’Italia umbertina –insieme alle esperienze letterarie considerate fino a questo punto- era

• Nell’Italia umbertina –insieme alle esperienze letterarie considerate fino a questo punto- era sorta una letteratura pedagogica direttamente rivolta ai bambini e ai ragazzi. L’intento educativo era un imperativo, che coincideva con l’intento edificatorio, a sostegno del momento e del progetto politico. • De Amicis in Cuore fa pronunciare a Cavour morente la frase emblematica «educate l’infanzia … educate l’infanzia e la gioventù… governate con libertà» , per saldare e chiudere tutte le ipotesi di futuro in questa tensione propositiva.

 • Carlo Lorenzini (Carlo Collodi) elabora Pinocchio. • Il libro è uno dei

• Carlo Lorenzini (Carlo Collodi) elabora Pinocchio. • Il libro è uno dei più venduti, tradotti, studiati della storia della cultura occidentale • In esso si tengono dati simbolici, fantastici, realistici; vi è un’allusione nitida alla situazione deludente dell’Italia dopo l’esplosione del Risorgimento, quando virò verso un declino politico e morale espresso da una classe dirigente approssimativa, opportunista, incapace di slanci e soluzioni. • Collodi, che adoperò questo pseudonimo in omaggio al paesino d’origine della madre, tra Lucca e Pistoia, proveniva da una famiglia modesta.

 • I genitori erano domestici presso una famiglia fiorentina nobile, che garantirà l’istruzione

• I genitori erano domestici presso una famiglia fiorentina nobile, che garantirà l’istruzione di Carlo fino a 17 anni. • Poi iniziò a lavorare in una libreria. • A Firenze si forma secondo le suggestioni liberali e risorgimentali. • Nel 1848 si arruola per sostenere la causa italiana, partecipando alle guerre d’indipendenza • Tornato da quest’esperienza, inizierà a collaborare ai giornali e a sperimentare la letteratura per bambini. • Inventa le storie di due monelli Giannettino (1877) e Minuzzolo (1878), che dopo aver combinato qualche guaio ed essersi imbattuti in fortuite avventure, tornano sulla retta via.

 • Pinocchio viene pubblicato in appendice in un inserto del «Fanfulla della Domenica»

• Pinocchio viene pubblicato in appendice in un inserto del «Fanfulla della Domenica» , dedicato ai ragazzi. • 1881 escono i primi due capitoli di Storia di un burattino • La pubblicazione è a puntate: questo riconduce Pinocchio nell’alveo della letteratura popolare, d’appendice, che stravolse il panorama letterario europeo tra ‘ 700 e ‘ 800. • Dopo quest’esordio, C iniziò a pianificare l’opera, tuttavia non sapendo con precisione che sviluppo avrebbe avuto. La definiva, inviandola in redazione, una «bambinata» , nata per bisogno economico.

De Amicis

De Amicis

Decadentismo-estetismo • Negli ultimi decenni dell’ 800 in Italia si diffondono le tendenze della

Decadentismo-estetismo • Negli ultimi decenni dell’ 800 in Italia si diffondono le tendenze della raffinata cultura decadente europea. Alcuni intellettuali contestano l’utilitarismo borghese, cui contrappongono l’arte come esperienza di assoluto, idealità superiore, conquista della bellezza. • Il desiderio di conquistare il bello si traduce in un lavoro sulle forme esteriori. • Questo estetismo (teorico inglese Walter Pater) non ha quella connotazione ironica, anarchica che aveva attraversato la scapigliatura. • Si limita a rivendicare la superiorità dell’arte su qualsiasi altra esperienza borghese.

Estetismo • L’estetismo propone modelli eccezionali, immagini eleganti, bizzarre, morbose, ha il gusto dell’infantile

Estetismo • L’estetismo propone modelli eccezionali, immagini eleganti, bizzarre, morbose, ha il gusto dell’infantile e del prezioso, è il punto d’arrivo di una cultura estenuata, sofisticata, abnorme, distruttiva. • L’estetismo è disprezzo per la volgarità, per la folla, predilige la cura estrema, l’attenzione, s’incanala nella vita mondana. • L’ostilità verso l’utilitarismo borghese diventa esaltazione per la ricchezza inutile, per lo spreco. • Si disprezzano i piccoli confini ed orizzonti dell’Italia, la sua meschina classe politica. Si rivendicano ideali di potenza, forza militare.

 • C’è disprezzo del vero e si guarda ad un aristocratico classicismo. •

• C’è disprezzo del vero e si guarda ad un aristocratico classicismo. • L’estetismo italiano diventa uno strumento per impadronirsi del mercato culturale, per incrementare un modello di cultura spettacolare, per fare di alcuni artisti dei «sacerdoti» della bellezza, separati dal mondo sociale, consapevoli nel rivendicare la propria irresponsabilità ed una vasta possibilità di sperimentazione.

 • D’Annunzio ha guidato le fasi di questo discorso tra il 1880 e

• D’Annunzio ha guidato le fasi di questo discorso tra il 1880 e il 1900. il movimento però si impose come una moda, attraverso iniziative programmate che coinvolgevano riviste (“Cronaca bizantina”), scrittori e artisti (Scarfoglio, Adolfo De Bosis) provenienti da contesti ed esperienze diversi. • Dopo le poesie di Canto novo e la novelle di Terra vergine iniziò la sua fase romana, culminata con Il Piacere.

D’Annunzio a Napoli È interessante soffermarsi sull’esperienza napoletana di DA con Scarfoglio, perché coincide

D’Annunzio a Napoli È interessante soffermarsi sull’esperienza napoletana di DA con Scarfoglio, perché coincide con la nascita del «Mattino» e con l’aprirsi di una fase estremamente vitale della cultura cittadina, a cavallo tra due secoli. Il Piacere appare nel 1889; a Napoli approda qualche anno dopo

 • «Era il mattino. Un greve sopore teneva la donna misera, su ‘l

• «Era il mattino. Un greve sopore teneva la donna misera, su ‘l guanciale pallido men di lei» • Con questo distico dell’Elegia In un mattino di primavera il quotidiano fondato poche settimane prima da Scarfoglio e Serao, il 20 marzo 1892, presentava il poeta. • DA aveva già conosciuto Scarfoglio nella redazione del «Corriere di Napoli» , da cui fuoriuscirono appunto per trovare autonomia e libertà d’espressione in un proprio giornale.

 • Pettegola e mondana, Napoli accolse con entusiasmo DA di cui si conoscevano

• Pettegola e mondana, Napoli accolse con entusiasmo DA di cui si conoscevano le imprese amorose, le poesie e i romanzi. • Qui, lontano dalla moglie e dai figli, dai creditori, dalle amanti, sollecitato dai guadagni promessi da Scarfoglio e Serao, ebbe l’opportunità di entrare in contatto con gli editori napoletani. • Il «Mattino» fu tra il 1892 -’ 93 la sua ribalta: vi affidava articoli e poesie • La tipografia Bideri in via Costantinopoli lavorava per stampare, per conto dell’editore Pierro, Giovanni Episcopo, L’Innocente, Le Odi navali

 • 1891 Giovanni Episcopo • 1892 Elegie romane • 1892 -3 L’Innocente •

• 1891 Giovanni Episcopo • 1892 Elegie romane • 1892 -3 L’Innocente • 1893 Poema Paradisiaco • Odi navali • 1894 Il Trionfo della morte • 1895 Le vergini delle rocce

L’Innocente • Il romanzo era stato ritenuto immorale dall’editore Treves aveva trovato immorale anche

L’Innocente • Il romanzo era stato ritenuto immorale dall’editore Treves aveva trovato immorale anche la richiesta di acconto che aveva formulato lo scrittore (3000 lire sui futuri diritti!). Non volle pubblicarlo. • DA così gli rispose: «Il vostro giudizio sul mio libro è falso e contraddittorio. La fretta della lettura vi ha tratto in inganno. Come mettete insieme il marchese di Sade e Leone Tolstoi? Il mio libro è il libro più profondamente morale che sia stato scritto da cinquant’anni in Italia» .

 • Il romanzo era stato pubblicato a puntate sul «Corriere di Napoli» ,

• Il romanzo era stato pubblicato a puntate sul «Corriere di Napoli» , poi fu edito da Bideri. • Trattava del nobile Tullio Hermil, intellettuale, colto, attento a sé e all’analisi delle proprie passioni sensuali. Ripiegato sul proprio mondo, è incapace di comunicare con gli altri. Il suo è un dramma familiare: ha tradito la moglie Giuliana e prova a riconciliarsi con lei. La donna è incinta di un altro: la perdona, si reca nella casa in campagna di Villalilla, il bambino nasce. Tullio simula bontà, tratteggia un ritrovato paradiso familiare. In realtà odia il bambino, che fa morire esponendolo al freddo della notte. La voce del narratore, in prima persona, oltre le preziosità del Piacere, condensa la forza che lo spinge al delitto, proprio mentre si nascondo dietro vagheggiamenti di pace. • È il tema del doppio, dell’ambiguità della natura umana, degli abissi della psicologia.

Giovanni Episcopo • L’Innocente riprende spunti di Giovanni Episcopo, del 1891. • Dopo il

Giovanni Episcopo • L’Innocente riprende spunti di Giovanni Episcopo, del 1891. • Dopo il piacere DA si era confrontato con il romanzo. Frequenta il fisiologo materialista olandese Moleschott e si confronta con il romanzo psicologico francese e russo. Scrive questa lunga novella 1890 -91: il protagonista racconta come ha ucciso un amico che lo dominava e umiliava. • Il lavoro sperimentale sul romanzo incentrato sul tema della patologia proseguì sempre a Napoli con il Trionfo della morte, che sarà concluso nel 1894 a Francavilla. Articolato in 6 libri; il personaggio principale, Giorgio Aurispa, è un nobile abruzzese vittima di turbamenti psicologici. La malattia è nel contrasto

 • Tra volontà di vita e il fascino esercitato dalla passività e dalla

• Tra volontà di vita e il fascino esercitato dalla passività e dalla morte. La sua mente è bloccata da pensieri e immagini inibenti, che impediscono la sua aspirazione al lavoro. Ippolita, la sua amante, è tutta votata all’esperienza erotica; in lei finisce col vedere la divoratrice assoluta, che fiacca la sua energia. Prova a tornare in seno al suo mondo abruzzese, a Guardiagrele. Ma avverte l’estraneità a questa realtà gretta e ottusa, in cui ha origine la sua razza. • Così nascono le fantasie di distruzione e di morte, ricacciate indietro da alcune esperienze intellettuali (la lettura di Nietzsche). Il romanzo termina con omicidio-suicidio: Giorgio si getta da un promontorio e trascina con sé l’amante.

Il trionfo della morte • Il romanzo analizza il tema del «fallimento dell’intellettuale» .

Il trionfo della morte • Il romanzo analizza il tema del «fallimento dell’intellettuale» . È dedicato a Michetti: questo dato mette in luce la distanza tra il formulario trattato e la prospettiva dell’autore, ormai approdato alla fede nel superuomo.

Tra estetismo e superomismo • L’estetismo di DA si dibatte tra opposte sollecitazioni: il

Tra estetismo e superomismo • L’estetismo di DA si dibatte tra opposte sollecitazioni: il gusto dello spettacolo, l’intento di suscitare la reazione del pubblico; il disprezzo per la folla e per il volgo; l’ossessione per il negativo, decadente, malato; una vitalità piena, segnata da impulsi di autoaffermazione; la raffinatezza, il cattivo gusto. • Per sintetizzare le sue idealità conia espressioni sintetiche: «la vita opera d’arte» ; «vivere inimitabile» » rinnovarsi o morire» . • La scoperta di Nietzsche e della teoria del superuomo gli offrì l’opportunità di risolvere le contraddizioni del suo estetismo in una sintesi ambiziosa e programmatica.

 • Banalizzandone il pensiero, eliminandone la radicale negatività, ne fece uno strumento per

• Banalizzandone il pensiero, eliminandone la radicale negatività, ne fece uno strumento per liberarsi dal modello decadente in crisi e per additare nella forza conquistatrice, nella gioia vitale di individui superiori la positività del divenire. • L’esteta si trasformava in eroe, pieno di vigore ed energia. L’eroe doveva guidare l’umanità alla più vigorosa espressione di se, e a scoprire le proprietà segrete della realtà. • L’uomo superiore può realizzare ciò, con le sue energie sotterranee e corporee.

 • Il teatro è lo strumento migliore per rivelare queste potenzialità alla folla,

• Il teatro è lo strumento migliore per rivelare queste potenzialità alla folla, per riattivare il mito antico, nuove forze dionisiache, per realizzare un arte che unifichi tutto e coinvolga le masse. • In un’intervista realizzata da Ojetti espresse questi concetti, legandoli al dominio della parola, dello stile, strumenti essenziali per creare la vita. • La letteratura doveva svilupparsi incredibilmente per appagare i bisogni del pubblico di massa. La scienza avrebbe consentito all’uomo di comprendere l’anima della cose. Ne sarebbe derivato un nuovo Rinascimento, per stabilire il culto dell’uomo, padrone nella Natura.

Le vergini delle rocce, Forse che sì… • A questa fase sono legati i

Le vergini delle rocce, Forse che sì… • A questa fase sono legati i romanzi Le vergini delle rocce, Forse che sì forse che no • Il primo ha come protagonista l’intellettuale abruzzese Claudio Cantelmo, che si esprime in prima persona e alterna divagazioni politiche al racconto del suo allontanamento da Roma. Si rifugia nel suo roccioso Abruzzo per trovare una donna di nobile stirpe degna di generare suo figlio, destinato a salvare l’Italia. Cerca tra le figlie della famiglia Capece Montagna ma il progetto fallisce e le vergini restano cristallizzate nel paesaggio roccioso, come nel quadro di Leonardo. Nella sua megalomania C è convinto che il mondo sia reale in quanto rappresentazione del pensiero di pochi uomini. È guidato dal desiderio di diventare un dio e di ricostruire un Rinascimento ferino e altezzoso.

Il fuoco • 1896 -1900 è un romanzo sintesi di forma poetica, saggio, teatro.

Il fuoco • 1896 -1900 è un romanzo sintesi di forma poetica, saggio, teatro. È emblema di tutti i generi: scritto in terza persona, narra di Stelio Effrena. Nella prima parte Venezia è descritta come epifania del fuoco. • Stelio è l’immaginifico, l’artista supremo, superuomo sicuro di sé, tutte le immagini desunte dal mondo sensibile servono per abbracciare la realtà, sollecitare l’istinto, e il genio. Potenziare il proprio io vorrà dire governare le masse tramite l’ammirazione suscitata. Per questo il teatro poteva essere uno strumento prezioso.

 • Il romanzo narra i rapporti tra Stelio e l’attrice drammatica la Foscarina,

• Il romanzo narra i rapporti tra Stelio e l’attrice drammatica la Foscarina, votata a servire l’arte di lui. • Stelio immagina di creare una grande tragedia e un nuovo teatro per la stirpe latina. Incontra Wagner a Venezia e trascorre con lui gli ultimi mesi di vita del musicista

Forse che sì… • Paolo Tarsis è un audace pioniere della velocità, ulisside esploratore

Forse che sì… • Paolo Tarsis è un audace pioniere della velocità, ulisside esploratore con l’auto e l’aeroplano di nuove strade per l’umanità. • Questo superuomo sportivo è prigioniero di un mondo malsano, decadente. Una donna fatale e corrotta vorrebbe coinvolgere nel suo abisso Paolo che si vota alle sue imprese di trasvolatore. Nuovi miti: la macchina, il velivolo

Il teatro • DA vuole un nuovo teatro tragico, dalla parola potente, con musica,

Il teatro • DA vuole un nuovo teatro tragico, dalla parola potente, con musica, danza, per porre il superuomo in rapporto con la folla, per riattivare il fuoco dionisiaco e resuscitare il valore latino. Il teatro doveva portare la stirpe latina a un futuro sempre più alto.