La genesi del segnale elettrocardiografico secondo la teoria

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La genesi del segnale elettrocardiografico secondo la teoria vettoriale Parte terza a cura di

La genesi del segnale elettrocardiografico secondo la teoria vettoriale Parte terza a cura di Aldo Ferraresi. animazioni interattive di Antonio Schettini

L’elettrodo indifferente Nel 1934 Frank Wilson propose di cortocircuitare i tre arti (click) per

L’elettrodo indifferente Nel 1934 Frank Wilson propose di cortocircuitare i tre arti (click) per In questeun condizioni ottenere elettrododidi registrazione, l’arto riferimento cheperò, rappresentasse il collegato registrante potenzialeall’elettrodo medio dell’organismo risultava collegato (elettrodoanche indifferente di Wilson). all’elettrodo di riferimento Per assicurare una corretta(click). miscelazione dei segnali, fu Benché la resistenza (click) necessario su ogni evitasse uninserire vero e proprio terminale unatra resistenza cortocircuito elettrododa di 5000 Ohm (click). ed elettrodo riferimento registrante quindi esplorante Collegando (e l’elettrodo l’annullamento segnale), il ad uno degli artidel (click) o ad un tracciato risultava elettrodo registrato precordiale era a questo molto piccolo di quello una punto più possibile effettuare ottenuto con le derivazioni registrazione unipolare. bipolari. Le derivazioni unipolari dagli arti vennero denominate VR (braccio Dx), VL (braccio Sx) e VF (piede). 5 k. W

Le derivazioni aumentate Nel 1942 Emanuel Goldberger propose di ovviare al problema scollegando dall’elettrodo

Le derivazioni aumentate Nel 1942 Emanuel Goldberger propose di ovviare al problema scollegando dall’elettrodo di riferimento l’arto collegato all’elettrodo registrante (click). Grazie a questo espediente il segnale risultò incrementato del 50% risultando comparabile con quello delle bipolari, senza che venisse modificata la morfologia del tracciato. Le nuove derivazioni vennero definite “aumentate” e denominate pertanto a. VR, a. VL e a. VF. Va notato che, a questo punto, non si tratta più di vere derivazioni unipolari, e quindi vengono definite pseudounipolari. 5 k. W

Derivazione a. VR Nella derivazione a. VR l’elettrodo di riferimento è collegato, attraverso le

Derivazione a. VR Nella derivazione a. VR l’elettrodo di riferimento è collegato, attraverso le resistenze, al braccio sinistro ed alla gamba (click), mentre l’elettrodo registrante è collegato al braccio destro (click). 5 k. W

Derivazione a. VL Nella derivazione a. VL l’elettrodo di riferimento è collegato, attraverso le

Derivazione a. VL Nella derivazione a. VL l’elettrodo di riferimento è collegato, attraverso le resistenze, al braccio destro ed alla gamba (click), mentre l’elettrodo registrante è collegato al braccio sinistro (click). 5 k. W

Derivazione a. VF Nella derivazione a. VF l’elettrodo di riferimento è collegato, attraverso le

Derivazione a. VF Nella derivazione a. VF l’elettrodo di riferimento è collegato, attraverso le resistenze, al braccio destro e a quello sinistro (click), mentre l’elettrodo registrante è collegato alla gamba (click). 5 k. W

Gli assi Per comprendere le derivazioni pseudounipolari dal punto di vista vettoriale, dobbiamo per

Gli assi Per comprendere le derivazioni pseudounipolari dal punto di vista vettoriale, dobbiamo per prima cosa capire a quali assi ci dobbiamo riferire. Il problema principale, in realtà, è stabilire dove dobbiamo rappresentare, dal punto di vista geometrico, l’elettrodo indifferente. Se ci riferiamo all’originario elettrodo di Wilson, dato che esso risulta collegato a tutti e tre gli arti (click), lo si può rappresentare come un punto al centro del torace (click).

È interessante notare che, se Tuttavia, come abbiamo detto, prendiamo in considerazione il nelle

È interessante notare che, se Tuttavia, come abbiamo detto, prendiamo in considerazione il nelle derivazioni pseudounipolari punto in cui avevamo l’arto collegatol’elettrodo all’elettrodo rappresentato esplorante (click) è scollegato indifferente di Wilson (click), dall’elettrodo indifferente, sullo il quale esso risulta esattamente è quindiasse costituito dagli altri due stesso di registrazione. arti (click). Quindi l’aver scollegato Pertanto, dal punto di vista l’arto dall’elettrodo di riferimento geometrico, da cui si sta l’elettrodo registrando non indifferente va rappresentato comporta alterazioni dal puntonel di puntogeometrico, intermedio tra i due arti vista e quindi, ai fini (click). dell’analisi vettoriale, la situazione è del tutto equivalente. L’asse di registrazione è, ovviamente, la perché retta che passa Questo spiega i tracciati attraverso questo punto e ottenuti con le derivazioni l’elettrodo esplorante (click), con aumentate (pseudounipolari) il verso positivo nella direzione sono morfologicamente uguali di quest’ultimo. quelli delle unipolari.

Ricapitolando, l’asse di a. VR passa attraverso l’elettrodo di riferimento e il braccio destro

Ricapitolando, l’asse di a. VR passa attraverso l’elettrodo di riferimento e il braccio destro (click), ed è diretto dal basso verso l’alto e da sinistra a destra. L’asse di a. VL passa attraverso l’elettrodo di riferimento e il braccio sinistro (click), ed è diretto dal basso verso l’alto e da destra a sinistra. L’asse di a. VF passa attraverso l’elettrodo di riferimento e la gamba (click), ed è diretto dal basso verso l’alto. Gli angoli tra i tre assi sono approssimativamente di 120°.

Il sistema di assi con cui abbiamo a che fare è molto diverso dal

Il sistema di assi con cui abbiamo a che fare è molto diverso dal triangolo di Einthoven, ma, anche in questo caso, possiamo applicare le regole che già conosciamo per scomporre i vettori (click). Nella prossima diapositiva una animazione interattiva consentirà di modificare a piacimento un vettore, visualizzando le sue proiezioni sul sistema di assi delle derivazioni pseudounipolari. Contemporaneamente verranno visualizzati i tracciati elettrocardiografici relativi a ciascuna derivazione. Attenzione: per eseguire l’animazione è necessario che sul computer sia installato il plugin “Flash Player”, scaricabile gratuitamente dal sito: http: //www. macromedia. com

Emulatore 4 La proiezione del vettore sugli assi delle derivazioni pseudo-unipolari Un click in

Emulatore 4 La proiezione del vettore sugli assi delle derivazioni pseudo-unipolari Un click in quest’area consente di andare avanti con la presentazione

Le fasi del ciclo cardiaco Analogamente a quanto abbiamo fatto nella presentazione precedente, vediamo

Le fasi del ciclo cardiaco Analogamente a quanto abbiamo fatto nella presentazione precedente, vediamo ora come il vettore si proietta su ognuno degli assi durante le varie fasi del ciclo cardiaco. Modificata, da http: //butler. cc. tut. fi/~malmivuo/bembook/ Depolarizzazione atriale

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Modificata, da http: //butler. cc. tut. fi/~malmivuo/bembook/ Diastole

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Nella prossima diapositiva una animazione visualizzerà in modo continuo il movimento del vettore durante

Nella prossima diapositiva una animazione visualizzerà in modo continuo il movimento del vettore durante il ciclo cardiaco. Contemporaneamente verranno mostrate sia le proiezioni del vettore che i tracciati relativi alle tre derivazioni. Due controlli interattivi permettono di variare la velocità dell’animazione o di procedere passo-passo. Analogamente al simulatore della presentazione precedente, lo zero degli assi (e quindi l’origine del vettore) è stato spostato per consentire una visualizzazione più chiara. Attenzione: per eseguire l’animazione è necessario che sul computer sia installato il plugin “Flash Player”, scaricabile gratuitamente dal sito: http: //www. macromedia. com

Emulatore 5 Le derivazioni pseudounipolari dagli arti in un cuore normale Un click in

Emulatore 5 Le derivazioni pseudounipolari dagli arti in un cuore normale Un click in quest’area consente di andare avanti con la presentazione

Riassumendo Le

Riassumendo Le