La fiaba Che cos la fiaba Le origini
La fiaba Che cos’è la fiaba? Le origini e la storia della fiaba La struttura I personaggi I ruoli dei personaggi Le funzioni di Propp Lo spazio e il tempo Il linguaggio
La fiaba Che cos’è la fiaba La fiaba è una narrazione in prosa suggerisce implicitamente insegnamenti o modelli di comportamento lo scopo principale è l’intrattenimento Le vicende narrate attingono alla realtà quotidiana, ma risultano spesso inverosimili per la presenza di elementi fantastici Protagonisti sono esseri umani, animali, oggetti umanizzati, esseri fantastici o magici 2
La fiaba Le origini e la storia della fiaba Ha origini antichissime e nasce come forma d’intrattenimento popolare È espressione delle credenze, dei saperi e della cultura di un gruppo sociale In origine viene trasmessa oralmente e rielaborata o adattata a seconda dell’epoca, del contesto sociale e culturale in cui si diffonde 3
La fiaba Le origini e la storia della fiaba Antiche raccolte scritte Pañcatantra, raccolta indiana di fiabe e favole (II-VI secolo d. C. ) Letterati che hanno raccolto e rielaborato fiabe popolari ü ü ü Giambattista Basile (XVII secolo), italiano Charles Perrault (XVII secolo), francese Jacob e Wilhelm Grimm (XIX secolo), tedeschi Hans Christian Andersen (XIX secolo), danese; fu anche autore di fiabe originali Aleksandr Nikolaevič Afanas’ev (XIX secolo), russo Italo Calvino (XX secolo), italiano 4
La fiaba La struttura La trama della fiaba è costruita secondo uno schema ricorrente: situazione iniziale esordio o rottura dell’equilibrio iniziale peripezie o sviluppo delle vicende definizione del contesto spazio-temporale e presentazione dei personaggi evento che dà avvio alle vicende, per esempio l’allontanamento del/della protagonista avvenimenti e prove che il/la protagonista affronta per raggiungere il suo obiettivo Spannung momento di massima tensione che precede la ricomposizione dell’equilibrio situazione finale o scioglimento o conclusione il lieto fine è frequente soprattutto nelle fiabe di origine popolare 5
La fiaba I personaggi sono nettamente distinti in categorie contrapposte (buoni-cattivi, belli-brutti, generosi-avidi ecc. ) non mutano caratteristiche nel corso della vicenda, sono perciò personaggi statici o tipi Secondo gli studi del linguista e antropologo russo Vladimir Propp (18951970), i personaggi ricoprono ruoli fissi o sfere d’azione ricorrenti svolgono 31 funzioni, funzioni azioni che rivestono un significato fondamentale nello sviluppo della vicenda (non tutte presenti contemporaneamente in una fiaba) 6
La fiaba I ruoli dei personaggi I ruoli fondamentali, o sfere d’azione, identificati da Propp sono: protagonista il personaggio principale attorno a cui ruota l’intera vicenda antagonista il personaggio principale che ostacola il/la protagonista nel raggiungimento del suo obiettivo aiutante il personaggio secondario che sostiene il/la protagonista; può essere una persona, un animale o un oggetto magico oppositore il personaggio secondario che sostiene l’antagonista; può essere una persona, un animale o un oggetto magico oggetto l’obiettivo, concreto o astratto, che il/la protagonista deve raggiungere mandante il personaggio che spinge all’azione il/la protagonista affidandogli una missione (o oggetto del desiderio) (o destinatore) 7
La fiaba Le funzioni di Propp Tra le 31 funzioni individuate da Propp, le più ricorrenti sono: l’allontanamento di un personaggio dal luogo in cui risiede il divieto per il/la protagonista di compiere una determinata azione (può trattarsi anche di un ordine da rispettare tassativamente) l’infrazione del divieto da parte del/della protagonista il danneggiamento o una mancanza che l’antagonista causa ai danni del/della protagonista la reazione del/della protagonista, spesso costretto/a alla partenza e ad affrontare ostacoli e prove, che vengono superate a volte grazie al conseguimento del mezzo magico la lotta tra protagonista e antagonista, a cui seguono la vittoria del primo e spesso il suo ritorno al luogo d’origine e la punizione dell’antagonista il lieto fine che consiste nel conseguimento di un premio o nelle nozze 8
La fiaba Lo spazio e il tempo Come la favola, anche la fiaba ambienta le vicende in uno spazio e in un tempo indefiniti. SPAZIO Nella fiaba i luoghi (un reame, un castello, un bosco, un paesello…) sono indicati in modo generico e quasi mai descritti con precisione TEMPO La collocazione temporale è data da un generico tempo passato ( «c’era una volta…» , «passarono cent’anni» , «dopo tanto, tanto tempo» ) I tempi verbali della narrazione sono l’imperfetto e il passato remoto 9
La fiaba Il linguaggio delle fiabe presenta elementi che favoriscono la memorizzazione del testo formule fisse «C’era una volta…» «E vissero felici e contenti» filastrocche «Se non m’ama, m’amerà quando bella mi vedrà» «Fanta-Ghirò, persona bella, ha gli occhi neri e dolce la favella, o mamma mia, mi pare una donzella» ripetizioni lessicali «va e va…» «cammina…» formule magiche «Abracadabra» 10
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