LA DISLESSIA STEVE JOBS BIOGRAFIA Steven Paul Jobs
LA DISLESSIA: STEVE JOBS
BIOGRAFIA Steven Paul Jobs, meglio noto come Steve Jobs, nasce a San Francisco il 24 Febbraio 1955 da Joanne Carole Schieble e Abdulfattah “John” Jandali e viene dato in adozione. È stato un bambino e un adolescente irrequieto, con poco interesse per lo studio scolastico e accademico, che preferiva fare scherzi ai compagni piuttosto che applicarsi sui libri. Nel marzo 1991 si sposò con Laurene Powell, con una cerimonia officiata da un monaco buddhista. Dal matrimonio sono nati Reed nel settembre 1991, Erin nel 1995, e Eve nel 1998.
E’ stato un imprenditore, informatico e inventore statunitense. È stato il cofondatore di Apple e ne è stato amministratore delegato fino al 24 agosto 2011, quando si è dimesso per motivi di salute, assumendo la carica di presidente del consiglio di amministrazione. Ha fondato anche la società Ne. XT Computer, è stato inoltre fondatore e amministratore delegato di Pixar Animation Studios prima dell'acquisto da parte della Walt Disney Company, della quale era inoltre membro del consiglio di amministrazione oltre che maggiore azionista.
Ha introdotto prodotti di successo come: Macintosh, i. Mac, i. Pod, i. Phone e i. Pad. È stato tra i primi a intuire la potenzialità del mouse e dell'interfaccia grafica basata sull'impiego di icone e di finestre per menu a tendina, ideando così il Macintosh. Jobs è stato classificato primo tra i 25 uomini d'affari più potenti per il 2007 da Fortune e persona dell'anno 2010 dal Financial Times, Il 12 febbraio 2012, la National Academy of Recording Arts and Sciences, in occasione della consegna dei Grammy Awards ha insignito Steve Jobs di un riconoscimento postumo "per aver contribuito a creare prodotti e tecnologie che hanno trasformato il modo di ascoltare la musica, vedere i film, la televisione e leggere i libri". Muore a Palo Alto il 5 Ottobre 2011 , molte persone note negli Stati Uniti hanno rilasciato dichiarazioni sulla morte di Steve Jobs, fra cui Barack Obama, Bill Gates e Mark Zuckerberg.
Nel 1997 Steve durante il lancio sul mercato del nuovo i. Mac e, la Apple crea un filmato in bianco e nero che consiste in una carrellata di personaggi storici rivoluzionari e tenaci (Alber Einstein, John Lennon, Ghandi, ecc. ), con in sottofondo la voce narrante pronunciava le seguenti parole: ”Questo è dedicato ai folli. Agli anticonformisti, ai ribelli, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non amano le regole, specie i regolamenti e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro; potete glorificarli o denigrarli ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli, perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli noi ne vediamo il genio; perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero. ” Ma cosa hanno in comune tutti i personaggi citati nella didascalia precedente ? La cosa che gli accomuna, non è solo il fatto di essere dei geni/rivoluzionari, ma bensì erano tutti dislessici. Questo è stato detto dall’AID (Associazione Italiana Dislessia), ovviamente essendo vissuti in epoche diverse, non si ha avuto una conferma precisa.
Nella sua biografia ufficiale, non si fa menzione esplicita alla dislessia o ad altri disturbi dell’apprendimento, ma è innegabile che molte peculiarità di Jobs lascino poco spazio a dubbi. Il suo percorso scolastico agitato e discontinuo, il corso di calligrafia, l’intuito, la curiosità, l’attenzione ai dettagli, le capacità di problem solving, la creatività sono tutte caratteristiche proprie di chi ha un DSA. Un altro particolare presente nella sua biografia è lo slogan della Apple “Think Different”, ovvero in italiano "pensare in modo differente", ed è proprio questa la caratteristica dei dislessici, cioè la capacità di leggere le cose che tutti gli altri non riescono a leggere, perché sono troppo focalizzati sulle parole per coglierne il significato! Anche i suoi dipendenti e collaboratori hanno riferito che Steve aveva una enorme capacità di ragionare “per immagini”, tanto che, anche in azienda, detestava le presentazioni tramite diapositive, preferendo toccare con mano i prototipi.
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