La DISLESSIA Disturbo specifico nellapprendimento della decodifica di
La DISLESSIA Disturbo specifico nell’apprendimento della decodifica di lettura (lettura deficitaria)
La dislessia è un disturbo che ostacola il normale processo di interpretazione dei segni grafici con cui si apprendono per iscritto le parole. La dislessia è presente quando l’automatizzazione dell’identificazione della parola (lettura) e della scrittura non si sviluppa, o si sviluppa in maniera molto incompleta o con grandi difficoltà.
La dislessia evolutiva e le sue problematiche n Dislessia evolutiva n Dislessia acquisita
Il dislessico evolutivo presenta. . . n n n QI nella norma. Lettura ad alta voce molto stentata. Difficoltà ortografiche. Difficoltà nella scrittura dei numeri. Difficoltà di apprendimento delle tabelline e nel calcolo mentale. Disturbi di attenzione.
La dislessia s’accompagna… Disortografie n Fonologico n Grafemico n
Diverse <<tipologie>> della dislessia (Boder, 1970) a) Disfonetici b) Diseidetici c) Misti
Il modello evolutivo (Frith, 1985) <<stadio alfabetico>> (scarsa capacità di astrarre e utilizzare unità grafemiche più grandi della singola lettera).
Il modello a due vie (Coltheart, 1987) (…) outpt fonoarticolatorio possa essere raggiunto attraverso l’una o l’altra di due vie funzionalmente indipendenti, una diretta (visiva) attraverso il lessico ortografico e la successiva ricerca in un lessico fonologico dell’item corrispondente, l’altra indiretta attraverso la costruzione dell’output corrispondente
La dislessia <<superficiale>> (…) la difficoltà nell’usare la <<via>> diretta: il bambino non risale immediatamente dalla parola scritta al suono.
Le difficoltà del dislessico Le lettere sorde n Le sonori corrispondenti La difficoltà di differenziazione visiva crea confusione tra le forme simili: alto/basso destra/sinistra Es: u/n p/q b/d f/t m/n Pla= pal, lap ecc…. n
Bakker Il tipo <<L>>, legato all’uso del linguaggio e dell’emisfero sinistro: il bambino è soprattutto <<lento>>; n Il tipo <<P>>, legato all’elaborazione dell’informazione visiva e all’attività dell’emisfero cerebrale destro: il bambino è <<inaccurato>>. n
La valutazione delle abilità di lettura n n Accuratezza, rapidità e comprensione Le prove MT di Cornoldi et. al Tali prove consentono di verificare se l’abilità del bambino/alunno è: a) perfettamente padroneggiata, b) sufficiente, c) carente, d) gravemente carente.
Come si manifesta il disturbo? ?
I segnali-spia n Tra i 3 e i 4 anni. Se il bambino non sa tenere in mano un libro; non differenzia i segni e i disegni delle lettere; non sa riconoscere il proprio nome se scritto; ha un vocabolario limitato.
n Tra i 5 e i 6 anni. Se il bambino non è capace di individuare i suoni che compongono una parola (es. <<topo>> è fatto di T, O, P, O ); è lento nel nominare oggetti familiari o colori. .
n Tra i 6 e gli 8 anni: Se si lamenta del fatto che leggere è più facile per i compagni che per lui; non sa proprio come decodificare parole sconosciute; ha risultati scolastici molto inferiori alla media dei compagni; evita di leggere.
n Tra gli 8 e i 10 anni. Il ragazzo comincia a rinchiudersi in se stesso o ha altri comportamenti anomali; sembra indovinare le parole che non conosce usando strane strategie di lettura; si concentra così tanto nel decodificare le parole che perde il senso di ciò che sta leggendo.
I problemi emotivi legati alla dislessia
q. Depressione q. Aggressività q. Disturbi di condotta e comportamento q. Atteggiamenti di disinteresse
La diagnosi Deficit sensoriali n Cognitivi n Emotivi-relazionali n
La diagnosi n n n Una diagnosi centrale sull’intelligenza. Un’analisi dell’area visuo-spaziale-prassica. Un’analisi della processazione numerica. Un’analisi della memoria e dello stile di apprendimento. Conclusioni e suggerimenti.
La diagnosi 1) Rilevazione del problema; 2) fase di diagnosi; 3) verifica.
Il trattamento della dislessia
L’intervento precoce secondo Cornoldi n n n Il computer. Attività specifiche, ludiche, complesse. . Giochi enigmistici. Esercizi visivi. Situazioni accessibili e accattivanti.
Suggerimenti per la scuola dell’infanzia n n n Percezione e astazione Lateralizzazione Orientamento spaziale Attenzione e faticabilità Strutturazione temporo spaziale Linguaggio
ATTENZIONE!!! La dislessia NON E’ una malattia, ma una modalità diversa di funzionamento delle competenze cognitive del soggetto, pertanto NON si “guarisce”, poiché non si cambiano le modalità di base del funzionamento cerebrale, MA SI PUO’ MIGLIORARE…
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