LA DIREZIONE DELLA DOMANDA OLTRE LA CRISI Lindustria

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LA DIREZIONE DELLA DOMANDA OLTRE LA CRISI L’industria agroalimentare italiana: un settore strategico nei

LA DIREZIONE DELLA DOMANDA OLTRE LA CRISI L’industria agroalimentare italiana: un settore strategico nei mercati globali Congresso d’autunno GIFLEX 2013 «Lavori in corso …… oltre la crisi» www. ismea. it www. ismeaservizi. it 4 Ottobre 2013

1 www. ismea. it www. ismeaservizi. it I MACROTREND DEL PERIODO RECENTE OSSERVIAMO SOLO

1 www. ismea. it www. ismeaservizi. it I MACROTREND DEL PERIODO RECENTE OSSERVIAMO SOLO LA CRISI RECENTE?

PRE-POST CRISI LASCIA IL PAESE IN CONDIZIONI MOLTO DIVERSE Quali differenze rispetto al periodo

PRE-POST CRISI LASCIA IL PAESE IN CONDIZIONI MOLTO DIVERSE Quali differenze rispetto al periodo pre crisi (2007)? � PIL: -8% � OCCUPAZIONE: -1, 5 milioni di lavoratori � PRODUZIONE INDUSTRIALE: -21% � INVESTIMENTI: -26% � CONSUMI DELLE FAMIGLIE: -7% PIL AI PREZZI MERCATO – 2000=100 (CORRETTO PER GG LAVORATI E STAGIONALITÀ) Fonte: elaborazione ISMEA su dati Ocse 3

I FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA NELL’UE PIL E PRODUZIONE INDUSTRIALE PIL A VALORI CONCATENATI -TASSO DI

I FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA NELL’UE PIL E PRODUZIONE INDUSTRIALE PIL A VALORI CONCATENATI -TASSO DI VAR. MEDIO ANNUO 2007/2012 (%) Azienda agricola 1 INDICE PRODUZ. INDUSTRIALE -TASSO DI VAR. MEDIO ANNUO 2007/2012 (%) Fonte: elaborazione ISMEA su dati Eurostat 4

RIPRESA SENZA UN PROGETTO RIPRESA O TREGUA? Moderato ottimismo per la ripresa del PIL

RIPRESA SENZA UN PROGETTO RIPRESA O TREGUA? Moderato ottimismo per la ripresa del PIL nel 2014 (+0, 71, 0%), ma è un ritorno alla «normalità» o una tregua? � SEGNALI POSITIVI: surplus bilancia commerciale per il secondo anno, avanzo primario in crescita (5%) � SEGNALI NEGATIVI: non c’è ripresa dell’occupazione, la produttività non cresce, mancano investimenti infrastrutturali, la pressione fiscale rimane elevata (44%. . ma 53% effettiva), sale il debito pubblico (132%) Contesto con più luci che ombre � OPPORTUNITÀ: ripresa del commercio mondiale, solida crescita Usa, accelerazione dei paesi emergenti, tassi di interesse ai minimi � INCERTEZZE: strategie monetarie Fed/Jap, prezzo del petrolio/crisi Siria, politica europea, tenuta governo nazionale, credit crunch 5

COMPRENDERE AL MEGLIO COSA È ACCADUTO GLI ELEMENTI DELLA CRISI PIL (2000=100) – PARITÀ

COMPRENDERE AL MEGLIO COSA È ACCADUTO GLI ELEMENTI DELLA CRISI PIL (2000=100) – PARITÀ DEL POTERE D’ACQUISTO (UE=100) – TASSO DI DISOCCUPAZIONE (%) Il modello economico alla prova della crisi L’utilità del PIL come indicatore La distribuzione delle risorse La transizione da un’ottica di BP ad una di MP Con quale consumatore dialogare Cambiamento culturale Evoluzione sociodemografica I nuovi modelli di consumo Le conseguenze sull’offerta 6

2 www. ismea. it www. ismeaservizi. it I NUMERI DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA IL SETTORE

2 www. ismea. it www. ismeaservizi. it I NUMERI DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA IL SETTORE «ANTICICLICO»

L’INDUSTRIA ALIMENTARE IN ITALIA VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE PREZZI CORRENTI - 2012 Branca

L’INDUSTRIA ALIMENTARE IN ITALIA VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE PREZZI CORRENTI - 2012 Branca di attività economica Ind. manifatturiera, di cui: Azienda agricola 1 - Ind. alimentare, bevande e tabacco Totale Mln euro % 217. 858 15, 5% 25. 705 1, 8% 1. 401. 876 100, 0% Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat (Conti Nazionali) 8

LE PERFORMANCE DELL’INDUSTRIA INDICE DELLA PRODUZIONE DELL’INDUSTRIA NAZIONALE (BASE 2010=100 - NUMERI INDICI GREZZI)

LE PERFORMANCE DELL’INDUSTRIA INDICE DELLA PRODUZIONE DELL’INDUSTRIA NAZIONALE (BASE 2010=100 - NUMERI INDICI GREZZI) 2012/2007 Ind. manifatturiera: -21% Ind. alimentare: -2% INDICE DEL VALORE DELL’EXPORT DELL’INDUSTRIA NAZIONALE (BASE 2010=100) 2012/2007 Ind. manifatturiera: +7% Ind. alimentare: +36% Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat

PERFORMANCE E INTERNAZIONALIZZAZIONE Indagine Ismea-Federalimentare 2013 sui risultati delle imprese più orientate all’internazionalizzazione PRINCIPALI

PERFORMANCE E INTERNAZIONALIZZAZIONE Indagine Ismea-Federalimentare 2013 sui risultati delle imprese più orientate all’internazionalizzazione PRINCIPALI RISULTATI (PANEL ISMEA IMPRESE INDUSTRIA ALIMENTARE) Fatturato 2012 vs 2011 In aumento Stabile In flessione Imprese che ESPORTANO …che NON ESPORTANO Obiettivi di fatturato aziendali del 2012 Conseguiti pienamente, oltre le aspettative Conseguiti in linea con quanto previsto Conseguiti parzialmente Disattesi Obiettivi futuri di crescita sui mercati esteri Si, nel breve periodo Si, nel medio-lungo periodo No Mercati di potenziale sviluppo Nei mercati maturi Nei mercati emergenti dell' Europa Nei mercati emergenti dell' Asia Nei mercati emergenti dell' America Latina Nei mercati emergenti dell' Africa 40% 36% 23% 100% 23% 49% 28% 100% 6% 62% 26% 5% 100% 4% 61% 28% 7% 100% 39% 28% 33% 100% 6% 6% 88% 100% 33% 36% 19% 1% 100% 39% 33% 17% 0% 11% 100% Fonte: ISMEA

PERFORMANCE E INTERNAZIONALIZZAZIONE Principali risultati Focus Ismea - Highlight � Forte orientamento al mercato

PERFORMANCE E INTERNAZIONALIZZAZIONE Principali risultati Focus Ismea - Highlight � Forte orientamento al mercato interno di chi ancora non esporta � Chi esporta, si prefigge di crescere sui mercati esteri meglio conosciuti e/o “prossimi” in termini geografici � Senso di solitudine/abbandono da parte delle istituzioni FATTORI DI OSTACOLO ALL’EXPORT CONSIDERATI «MOLTO/ABBASTANZA IMPORTANTI» IMPRESE CHE ESPORTANO IMPRESE CHE NON ESPORTANO Fonte: ISMEA

ICF INDUSTRIA ALIMENTARE, BEVANDE E TABACCO INDICE ISMEA DEL CLIMA DI FIDUCIA DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE

ICF INDUSTRIA ALIMENTARE, BEVANDE E TABACCO INDICE ISMEA DEL CLIMA DI FIDUCIA DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE ITALIANA: DINAMICA DELLE SUE COMPONENTI 12 Fonte: ISMEA

ICF INDUSTRIA ALIMENTARE, BEVANDE E TABACCO INDICE ISMEA DEL CLIMA DI FIDUCIA IAA: CAMBIAMENTO

ICF INDUSTRIA ALIMENTARE, BEVANDE E TABACCO INDICE ISMEA DEL CLIMA DI FIDUCIA IAA: CAMBIAMENTO 2007 -2013 prodotti da forno riso mangimistica gelati pasta lattiero-casearia ortofrutta acque, bevande analcoliche olio d'oliva elaborati carne vino TOTALE IAA dolciaria pesce I lavorazione carni rosse I lavorazione carni bianche molitoria pane ICF III t. 2013 41, 2 22, 1 4, 6 -7, 8 8, 7 -6, 4 7, 7 -37, 4 -0, 2 1, 9 -5, 0 -4, 2 2, 3 -1 -13, 8 -9, 9 -58, 6 III t. 2007 -3, 4 -13 -4, 1 -14, 6 6, 6 -2, 2 12, 1 -32, 5 7, 2 10, 3 4, 1 6, 4 38, 6 15, 5 18, 2 30, 7 5, 9 var. 2013/07 44, 6 35, 1 8, 6 6, 9 2 -4, 4 -4, 9 -7, 5 -8, 4 -9, 1 -10, 6 -14, 5 -16, 4 -16, 5 -32 -40, 6 -64, 5 13 Fonte: ISMEA

3 www. ismea. it www. ismeaservizi. it UNO SGUARDO AL COMMERCIO ESTERO Da «valvola

3 www. ismea. it www. ismeaservizi. it UNO SGUARDO AL COMMERCIO ESTERO Da «valvola di sfogo» ad opportunità permanente

L’EXPORT AGROALIMENTARE ITALIANO BILANCIA COMMERCIALE IN VALORE (MLN EURO – 2012 E I SEMESTRE

L’EXPORT AGROALIMENTARE ITALIANO BILANCIA COMMERCIALE IN VALORE (MLN EURO – 2012 E I SEMESTRE 2013) Settore di attività economica Azienda agricola 1 Agricoltura, silvicoltura e pesca Export % 2012 Import I sem. 2013 % 2012 Saldo I sem. 2013 2012 I sem. 2013 1, 5% 5. 791 3. 077 3, 2% 12. 291 6. 482 -6. 499 -3. 404 Industria manifatturiera, di cui: 95, 8% 373. 228 186. 118 73, 7% 279. 056 139. 127 94. 172 46. 991 - Ind. alim. , bevande e tabacco 6, 7% 26. 059 13. 159 7, 2% 27. 242 13. 633 -1. 183 -474 100, 0% 389. 725 194. 523 100, 0% 378. 759 182. 234 10. 966 12. 289 Totale INCIDENZA % SU TOTALE ESPORTAZIONI IN VALORE –ANNO 2012 Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat 15

L’EXPORT AGROALIMENTARE NELL’UE EXPORT IN VALORE - 2012 ITALIA EXP Ind. alim. / EXP

L’EXPORT AGROALIMENTARE NELL’UE EXPORT IN VALORE - 2012 ITALIA EXP Ind. alim. / EXP Totale FRANCIA GERMANIA SPAGNA UE 15 6, 7% 9, 6% 5, 0% 10, 3% 7, 2% EXP Ind. manif. / EXP Totale 95, 4% 88, 8% 91, 2% 85, 7% 88, 3% EXP Ind. alim. / EXP Ind. manif. 7, 0% 10, 8% 5, 5% 12, 0% 8, 2% PESO % EXPORT SU FATTURATOIAA 2011 Fonte: elaborazione ISMEA su dati Eurostat 16

SPECIALIZZAZIONE GEO EXPORT ALIMENTARE COMPOSIZIONE % DELLE ESPORTAZIONI AGROALIMENTARI IN VALORE - 2012 UE

SPECIALIZZAZIONE GEO EXPORT ALIMENTARE COMPOSIZIONE % DELLE ESPORTAZIONI AGROALIMENTARI IN VALORE - 2012 UE 27: 66, 5% Paesi Terzi: 33, 5% INCIDENZA % DELLE ESPORTAZIONI AGROALIMENTARI IN VALORE VERSO I PRIMI 5 PAESI CLIENTI Fonte: elaborazione ISMEA su dati Gta

SPECIALIZZAZIONE GEO EXPORT ALIMENTARE Tasso di var. medio annuo 2007 -2012 dell’export dell’industria alimentare,

SPECIALIZZAZIONE GEO EXPORT ALIMENTARE Tasso di var. medio annuo 2007 -2012 dell’export dell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco in valore: � Paesi Extra UE: +7, 3% (vs +4, 8% ind. manifatturiera) � Intra UE: +5, 7% (vs. -0, 1% ind. manifatturiera) AGROALIMENTARE (BASE 2000 = 100) LA POSIZIONE COMPETITIVA DEL PRODOTTO ITALIANO (2012/2008) : VINO IN CINA Competiz. di prezzo 620% var. % Q (12/08) INDICE DELL’EXPORT IN VALOREDELL’ Espansione Francia 52% 520% 420% Spagna 7% 320%Germania 220% 1% 120% Usa 4% Italia 6% -80% -40% Riposizionamento Australia 15% Cile 7% var. % Pr (12/08) Competiz. di qualità Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat, Gta 18

MADE IN ITALY AGROALIMENTARE EXPORT DI PRODOTTI DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE (MLN DI

MADE IN ITALY AGROALIMENTARE EXPORT DI PRODOTTI DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE (MLN DI EURO) Prodotto mln € Peso %1 Saldo norm. 2012 Var. % annue 08/07 09/08 10/09 11/10 12/11 - Vini e spumanti 4. 655 22, 0 88, 0 3, 8 -4, 6 11, 4 12, 4 6, 6 - Frutta fresca e secca 2. 873 13, 6 28, 9 9, 0 -19, 2 21, 7 2, 1 4, 7 - Preparazioni di ortaggi, legumi e frutta 2. 848 13, 5 47, 3 14, 4 -1, 4 3, 3 5, 4 6, 1 - Pasta 2. 067 9, 8 93, 7 29, 8 -9, 5 -1, 8 8, 0 6, 7 - Formaggi e latticini 1. 975 9, 4 9, 8 8, 1 -0, 9 15, 0 15, 1 3, 5 - Prod. panetteria, biscotteria e pasticceria 1. 441 6, 8 40, 1 9, 7 2, 1 10, 9 7, 2 8, 7 - Prod. dolciari a base di cacao 1. 265 6, 0 40, 1 2, 1 -2, 4 14, 7 9, 0 17, 1 - Olio d'oliva 1. 202 5, 7 3, 9 4, 0 -13, 2 15, 0 6, 1 2, 4 - Preparazioni e conserve suine 1. 068 5, 1 71, 6 1, 1 2, 4 13, 6 6, 7 6, 9 - Ortaggi freschi 931 4, 4 33, 4 3, 7 -0, 7 32, 6 -9, 9 2, 7 - Riso semilavorato e lavorato 406 1, 9 86, 3 44, 0 -2, 8 -6, 2 -2, 9 -0, 3 - Aceti 224 1, 1 83, 9 -0, 4 -3, 4 19, 7 8, 1 5, 9 - Vermouth 172 0, 8 97, 6 -10, 4 -10, 1 9, 8 2, 0 11, 6 Totale made in Italy agroalimentare 21. 127 66, 3 47, 3 9, 6 -6, 2 11, 4 6, 9 6, 2 Totale agroalimentare 31. 851 -10, 8 8, 7 -6, 2 12, 8 8, 7 5, 4 Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat 19

4 www. ismea. it www. ismeaservizi. it LA DOMANDA INTERNA Conosciamo il nostro consumatore?

4 www. ismea. it www. ismeaservizi. it LA DOMANDA INTERNA Conosciamo il nostro consumatore?

L’IMPATTO DELLE CRISI ECONOMICHE CALA IL POTERE D’ACQUISTO NON SOLO PER LA CRISI Le

L’IMPATTO DELLE CRISI ECONOMICHE CALA IL POTERE D’ACQUISTO NON SOLO PER LA CRISI Le famiglie italiane sperimentano un calo di 5 p. ti in 5 anni ma di 20 p. ti in 12 anni! � Aumenta la sperequazione sociale (il calo del Pil è inferiore) � Aumenta lo squilibrio territoriale e generazionale POTERE D’ACQUISTO DELLE FAMIGLIE– INDICE VS MEDIA UE=100 Paesi Ocse con maggiori livelli di diseguaglianza: Messico, Usa, Italia, Regno Unito, … Fonte: elaborazione ISMEA su dati Eurostat 21

LE FAMIGLIE: MENO ACQUISTI E RISPARMI INDICE DEL VALORE DELLE VENDITE AL DETTAGLIO In

LE FAMIGLIE: MENO ACQUISTI E RISPARMI INDICE DEL VALORE DELLE VENDITE AL DETTAGLIO In un contesto di forte contrazione della spesa, aumenta la pressione delle spese incomprimibili (utenze+21%) PROPENSIONE AL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE (%), REDDITO DISPONIBILE E SPESA PER I CONSUMI DELLE FAMIGLIE (TASSI DI CRESCITA TENDENZIALI - DATI DESTAGIONALIZZATI) Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat 22

DOWNSIZING E NUOVO APPROCCIO Naufraga il tentativo di mantenere inalterati i livelli di consumo

DOWNSIZING E NUOVO APPROCCIO Naufraga il tentativo di mantenere inalterati i livelli di consumo (multicanalità, infedeltà, promozione, …) utilizzo della leva promozionale: +27% vs periodo pre-crisi Il consumatore sperimenta una migliore gestione di: . . risorse economiche (sprechi) . . bisogni e desideri (ordinare per priorità, scartare il superfluo) . . del mantenimento del valore degli oggetti (conservare, riparare) … e la relazione con le marche? perdita di fiducia generalizzata (anche verso le grandi marche) si allarga lo spazio dello marche (territorio, artigiane, private. . ) da fiducia acritica a “patto” vs qualità della vita, sostenibilità, affidabilità, accessibilità, semplificazione … ma la soddisfazione non garantisce il riacquisto! Fonte: elaborazione ISMEA su dati Gfk, Ipsos 23

LA SPESA DELLE FAMIGLIE NEL 2012 LE STRATEGIE DI RIDUZIONE DELLA SPESA 36, 8%

LA SPESA DELLE FAMIGLIE NEL 2012 LE STRATEGIE DI RIDUZIONE DELLA SPESA 36, 8% 26, 9% 36, 3% consumatori che aumentano la spesa nel LCC consumatori in equilibrio (spesa stabile) consumatori in difficoltà che riducono la spesa Si tagliano i consumi occasionali Cambia il Changing Mix (spendo meno per ciò di cui ho bisogno) per gestire il budget di spesa La riduzione dei consumi «strutturati» vale il 43% del calo …ma il consumatore non è solo questo! A dispetto delle crisi, emerge una cultura di consumo orientata al sostegno della felicità, del benessere, della soddisfazione, valorizzazione della qualità della vita Fonte: elaborazione ISMEA su dati Gfk 24

CONSUMI DOMESTICI: DINAMICHE RECENTI 2012 vs 2008 2013 vs 2012 PRODOTTI AD ALTO CONTENUTO

CONSUMI DOMESTICI: DINAMICHE RECENTI 2012 vs 2008 2013 vs 2012 PRODOTTI AD ALTO CONTENUTO DI SERVIZIO PRODOTTI DA DISPENSA volumi Biscotti Pasta di semola Bevande alcoliche Bevande gassate Barrette di cereali Farina Conserve di pomodoro Succhi e nettari agrumi Succhi e nettari di frutta Legumi in scatola spesa gen-ago 2012/08 2013/12 7 3 10 2 -4 -2 -5 -10 4 -1 6 -6 -3 -5 5 -9 29 0 26 -2 10 -7 -8 -1 4 -7 3 3 4 0 2 -6 -3 -12 3 2 16 -5 crescono: salumi e formaggi conf. , bevande, dolciumi e sost. pane, surgelati (pizza, prep. ittico, ortaggi, …) Insalate IV gamma Ortaggi IV gamma da cuc. Primi piatti pronti Salumi confezionati Carne surgelata Sostituti del pane Ortaggi surgelati volumi spesa gen-ago 2012/08 2013/12 48 -8 33 -12 21 1 25 -13 14 -2 14 -5 78 12 44 15 33 4 29 5 7 2 10 0 4 4 4 1 PRODOTTI FRESCHI Carne fresca avicola Carne fresca bovina Carne fresca suina Latte Fresco Uova Formaggi e latticini Yogurt Prodotti ittici freschi gen-ago 2012/08 2013/12 8 0 1 5 4 -6 0 -5 2 5 1 12 -10 -4 -13 -8 4 2 11 4 6 1 7 -2 7 -1 -3 -11 -12 -4 -3 -17 Fonte: elaborazione ISMEA su dati Gfk 25

I CAMBIAMENTI SOCIODEMOGRAFICI Una società in evoluzione negli ultimi dieci anni � Dal 2000

I CAMBIAMENTI SOCIODEMOGRAFICI Una società in evoluzione negli ultimi dieci anni � Dal 2000 ad oggi la quota di cittadini con istruzione superiore è raddoppiata (dal 22% al 42%) e raddoppierà nei prossimi dieci anni � Il cambiamento sociodemografico è stato evidente: riduzione n. comp. familiari, crescita anziani (21%>65 y), presenza stranieri, … � Siamo diventati più piccoli: globalizzazione, crescita del Sud e dell’Est, nuove forme di comunicazione (internet), … INCIDENZA SULLA POPOLAZIONE TOTALE DI ALCUNE TIPOLOGIE DI CONSUMATORI (%) Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat 26

5 www. ismea. it www. ismeaservizi. it QUALI TENDENZE PER IL PROSSIMO FUTURO?

5 www. ismea. it www. ismeaservizi. it QUALI TENDENZE PER IL PROSSIMO FUTURO?

GESTIRE IL CAMBIAMENTO POSTCONSUMISMO: MUTAMENTO SOCIALE PRIMA CHE ECONOMICO La crisi ha accelerato un

GESTIRE IL CAMBIAMENTO POSTCONSUMISMO: MUTAMENTO SOCIALE PRIMA CHE ECONOMICO La crisi ha accelerato un processo già in atto da tempo: � spostamento dell’asse economico verso il Sud-Est del mondo L’export rappresenta il solo mercato in espansione Richiede conoscenza del mercato e struttura dell’attività (non tutti i prodotti e/o imprese funzionano in tutti i mercati) � i consumatori stanno «crescendo» (cultura&crisi), stanno «cambiando» , stanno «partecipando» (internet 2. 0) e chiedono alle imprese: etica e sostenibilità: prodotti sicuri, equità con i dipendenti, materiali che rispettino l’ambiente, rispetto delle leggi, buon rapporto qualità/prezzo soluzioni su misura: prodotti, prezzi, territorialità � la domanda si sposta dalle quantità al “senso”, territorio, memoria, relazioni, emozioni 28

SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE VERSO UN NUOVO CONSUMATORE L’impatto più importante della crisi sul

SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE VERSO UN NUOVO CONSUMATORE L’impatto più importante della crisi sul consumatore – oltre al disagio economico – è la perdita di fiducia, data l’incertezza sulla durata della crisi e la mancanza di un progetto Le nuove rotte della domanda evidenziano l’importanza della disintermediazione, dell’etica e della responsabilità di consumo, della relazione, dell’esperienza � dal «nuovo» consumatore emerge un bisogno di emozioni e coinvolgimento, di contatto e condivisione, di narrazione del prodotto Nel food il cambiamento degli stili di consumo guida verso consapevolezza, comodità, ben-essere, facendo emergere anche un bisogno di esplorazione, multi -culturale/sensoriale. Generale polarizzazione, visibile in un trading-up/down sugli acquisiti contemporanei di prodotti lowcost e premium. Alcuni elementi influenzano, la direzione della domanda: marcata propensione al risparmio maggiore consapevolezza verso i temi ecologici, etici e sociali (rifiuto a spendere di più) difficoltà per i prodotti premium a tenere il mercato (solo alla vera distintività e al valore aggiunto è riconosciuto un prezzo maggiore), con una crescente tendenza a piccole concessioni su prodotti specifici � maggiore richiesta time saving, cioè contenuto di servizio dei prodotti (cibi pronti, monodosi, multiuso), pur in presenza di una riluttanza a spendere di più � scelta dell'ambiente domestico per trascorrere il tempo libero conseguente calo dei consumi fuori casa. � � � 29

SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE LA RICHIESTA ALLE IMPRESE Nonostante il carattere «anticiclico» , il

SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE LA RICHIESTA ALLE IMPRESE Nonostante il carattere «anticiclico» , il calo e il cambiamento della domanda interna impongono di: traguardare verso mercati in crescita anticipare i bisogni del consumatore, in un’ottica di empatia… alimentare il rapporto marca-consumatore, attraverso: � necessità di cura � protezione degli interessi in modo proattivo servire bisogni di sostenibilità (uso efficiente risorse, smaltimento materiali, …) responsabilità, etica (fiducia) funzione (benessere), emozione (piacere), prossimità (km zero) trasparenza, tracciabilità, riduzione degli sprechi (shelf life, monodosi, . . . ) minore spesa (soluzioni basic, . . . ) 30

I CONTATTI ASA Mercati GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE Claudio Federici c. federici@ismea. it

I CONTATTI ASA Mercati GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE Claudio Federici c. federici@ismea. it Via Lancisi, 27 00161 Roma tel. (+39) 06. 855. 61. 400 Via Nomentana, 183 00161 Roma tel. (+39) 06. 855. 61. 200 www. ismea. it www. ismeaservizi. it