La deontologia del giornalista dalle Carte al Testo

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La deontologia del giornalista dalle Carte al Testo Unico di Michele Partipilo Seminario Ordine

La deontologia del giornalista dalle Carte al Testo Unico di Michele Partipilo Seminario Ordine dei giornalisti – Fiuggi Seminario Ordine dei Fiuggi Michelegiornalisti Partipilo – 9 aprile– 2014 Verona – Treviso 21 aprile 2016 Partipilo - 21 scopo marzo 2013 Le immagini contenute in queste. Michele slide sono a esclusivo didattico

Le componenti La deontologia mette insieme etica e diritto I principi etici sposano un

Le componenti La deontologia mette insieme etica e diritto I principi etici sposano un sistema di regole positive che dà loro forza e garanzia di applicabilità

Gli effetti L’efficacia della deontologia risiede nella sua capacità di adeguamento alla realtà. Questo

Gli effetti L’efficacia della deontologia risiede nella sua capacità di adeguamento alla realtà. Questo implica Legittimazione e autorevolezza

Il significato La parola deontologia significa dottrina dei doveri Fu coniata dal filosofo inglese

Il significato La parola deontologia significa dottrina dei doveri Fu coniata dal filosofo inglese Jeremy Bentham che la utilizzò per dare il titolo a una sua opera pubblicata postuma nel 1834.

Jeremy Bentham (1748 -1832)

Jeremy Bentham (1748 -1832)

La ricerca della felicità Ø Bentham individua una terza via: • fra le regole

La ricerca della felicità Ø Bentham individua una terza via: • fra le regole naturali proposte da Rousseau • e le regole divine della tradizione ØÈ fondata sull’utilità, utilità cioè sulla sua capacità di aiutare gli uomini a raggiungere la felicità

L’origine ØPer Bentham la deontologia è quel minimo di regole da mantenere entro limiti

L’origine ØPer Bentham la deontologia è quel minimo di regole da mantenere entro limiti rispetto ai quali risultino utili. ØDa questo discende la necessità che ciascun gruppo di persone individui autonomamente le sue regole.

La “Carta” del 1957 I primi tentativi sono contenuti in un documento a cura

La “Carta” del 1957 I primi tentativi sono contenuti in un documento a cura della Fnsi del 1957: 1957 molti elementi furono utilizzati da Moro e Gonella per dare vita alla legge istitutiva dell’Ordine La legge del 1963 f:

I «padri» della deontologia

I «padri» della deontologia

L’esigenza di avere delle “Carte” Con l’avvio dell’attività disciplinare partono dai Consigli regionali le

L’esigenza di avere delle “Carte” Con l’avvio dell’attività disciplinare partono dai Consigli regionali le richieste per una definizione degli illeciti sul piano più squisitamente deontologico e non solo su quello etico-morale

Il dover essere del giornalista Nel 1988 arriva la “Carta informazione e pubblicità“ Nello

Il dover essere del giornalista Nel 1988 arriva la “Carta informazione e pubblicità“ Nello stesso anno il Cnog avvia un grande dibattito confluito in un convegno dal titolo “Il dover essere del giornalista oggi “ presieduto dal presidente della Corte Costituzionale Francesco Saja

Il primo tentativo di Testo Unico Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Francesco Saverio Borrelli

Il primo tentativo di Testo Unico Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Francesco Saverio Borrelli

Il ventennio d’oro delle “Carte” A partire dalla fine degli Anni ‘ 80 nascono

Il ventennio d’oro delle “Carte” A partire dalla fine degli Anni ‘ 80 nascono una serie di “Carte” che regolano vari settori dell’informazione Il momento più importante è la nascita della “Carta dei doveri” nel 1993 A dicembre 2015 i documenti deontologici ufficiali erano diventati ormai una quindicina

Le Carte: un armadio in disordine

Le Carte: un armadio in disordine

La necessità di un “Testo unico” Ø Senza contare tre “Carte“ (Pordenone, Matera e

La necessità di un “Testo unico” Ø Senza contare tre “Carte“ (Pordenone, Matera e Cagliari) proposte nel 2015, tutte insieme contano oltre 130 mila battute Ø La Costituzione italiana conta 69. 944 battute e i Dieci comandamenti 287 Ø Il Testo Unico ha 12. 301 battute, 46. 201 se si calcolano anche gli allegati

Un armadio in ordine

Un armadio in ordine

Come è fatto il “Testo unico” Ø L’entrata in vigore del Dp. R 137/20012

Come è fatto il “Testo unico” Ø L’entrata in vigore del Dp. R 137/20012 spinge verso la riduzione dei documenti Ø Nell’estate 2015 la prima bozza di Testo Unico è sottoposta consultazione. È formato da: Ø Premessa Ø 16 Articoli raccolti in 5 Titoli Ø 5 Allegati

I contenuti del “Testo unico” Ø La Premessa contiene l’elenco dei documenti raccolti e

I contenuti del “Testo unico” Ø La Premessa contiene l’elenco dei documenti raccolti e le motivazioni Ø I 5 Allegati sono: il Codice di deontologia, deontologia la Carta di Treviso, Treviso la Carta dei doveri dell’informazione economica, economica la Carta di Firenze il Glossario della Carta di Roma

Le ragioni degli “Allegati” Ø Codice di deontologia e Carta di Treviso vincolano anche

Le ragioni degli “Allegati” Ø Codice di deontologia e Carta di Treviso vincolano anche i non giornalisti Ø La Carta dei doveri dell’informazione economica se integrata in altri testi perde il valore di esimente per il giornalista Ø La Carta di Firenze l’ha voluta il Cnog Ø Il Glossario suggerisce le parole adatte

I contenuti: l’articolo 1 ØIl titolo è “Libertà d’informazione e di critica“ critica ØRichiama

I contenuti: l’articolo 1 ØIl titolo è “Libertà d’informazione e di critica“ critica ØRichiama la libertà di espressione sancita dalla Costituzione, cioè ogni modo in cui la persona può comunicare e non solo l’articolo 21 ØRiporta integralmente l’articolo 2 della legge n. 69/63

I contenuti: l’articolo 2 ØIl titolo è “Fondamenti deontologici“ e si divide in 8

I contenuti: l’articolo 2 ØIl titolo è “Fondamenti deontologici“ e si divide in 8 punti. Presenta alcune novità: ØLa validità delle regole deontologiche verso tutte le persone Ø La tutela della dignità del lavoro giornalistico Ø Non accetta privilegi, privilegi favori, favori incarichi e premi sotto qualsiasi forma

L’articolo 2: le altre novità Ø Il rispetto del prestigio e del decoro dell’Ordine

L’articolo 2: le altre novità Ø Il rispetto del prestigio e del decoro dell’Ordine e di chi lo rappresenta Ø Applica i principi deontologici nell’uso di tutti gli strumenti compresi i social media Ø Cura l’aggiornamento professionale secondo gli obblighi della formazione continua

I contenuti: l’articolo 3 Ø Il titolo è «Identità personale e diritto all’oblio» all’oblio

I contenuti: l’articolo 3 Ø Il titolo è «Identità personale e diritto all’oblio» all’oblio e rientra sotto i «Doveri nei confronti delle persone» persone Ø Introduce in linea generale i due concetti, importanti nell’era digitale Ø Li declina nei casi dei condannati Ø Tutela i congiunti dei protagonisti di fatti di cronaca

Il diritto all’oblio

Il diritto all’oblio

I contenuti: gli articoli 4 e 5 Ø Sempre sotto il titolo dei «Doveri

I contenuti: gli articoli 4 e 5 Ø Sempre sotto il titolo dei «Doveri nei confronti delle persone» persone sono inseriti: Ø Il «Codice di deontologia» deontologia previsto dal dlgs 196/2003 Ø La «Carta di Treviso» , Treviso richiamata dall’articolo 7 dello stesso Codice

L’invasività dell’informazione

L’invasività dell’informazione

I principali contenuti Ø I dati personali sono suddivisi in dati normali e dati

I principali contenuti Ø I dati personali sono suddivisi in dati normali e dati sensibili Ø I dati sensibili attengono alla sfera più intima della persona (salute, sesso, razza e fede) fede Ø Per raccogliere, trattare e conservare i dati sensibili sono necessari: Ø consenso dell’interessato Ø autorizzazione del Garante 25/03/ Privacy 2006 27 07

Gli obblighi per i giornalisti I giornalisti devono trattare i dati personali secondo 5

Gli obblighi per i giornalisti I giornalisti devono trattare i dati personali secondo 5 requisiti: requisiti Ø Liceità (raccolti in maniera lecita) Ø Correttezza (per scopi determinati) Ø Esattezza (corrispondere alla realtà) Ø Pertinenza (dati necessari e non eccedenti) Ø Durata (per il tempo necessario) 25/03/ Privacy 2006 28 07

Le eccezioni per i giornalisti I giornalisti non devono chiedere il consenso – anche

Le eccezioni per i giornalisti I giornalisti non devono chiedere il consenso – anche per il trattamento di dati sensibili – quando: • Esercitano il diritto di cronaca • Rispettano l’essenzialità dell’informazione su fatti d’interesse pubblico • Rispettano il «Codice di deontologia» Privacy 2006 29 25/03/ 07

La Carta di Treviso Ø Nata nel 1990 in collaborazione con Telefono Azzurro e

La Carta di Treviso Ø Nata nel 1990 in collaborazione con Telefono Azzurro e Fnsi Ø Aggiornata nel 1995 Ø Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nel 2006

I princìpi: l’interesse del minore Ø Si assumono i princìpi ribaditi nella Convenzione Onu

I princìpi: l’interesse del minore Ø Si assumono i princìpi ribaditi nella Convenzione Onu del 1989 sui diritti del bambino e nelle Convenzioni europee Ø Previste cautele per garantire l’armonico sviluppo delle personalità dei minori in relazione alla loro vita e al loro processo di maturazione. Ø Prevale sempre l’interesse del minore

La privacy del minore Ø La rappresentazione dei fatti di vita del minore può

La privacy del minore Ø La rappresentazione dei fatti di vita del minore può arrecare danno alla sua personalità Ø Questo rischio può non sussistere quando il servizio giornalistico dà positivo risalto a qualità del minore e/o contesto familiare in cui si sta formando

Obblighi per i giornalisti Ø I giornalisti sono tenuti a osservare tutte le disposizioni

Obblighi per i giornalisti Ø I giornalisti sono tenuti a osservare tutte le disposizioni penali, civili e amministrative che regolano l’attività di informazione in materia di minori

L’anonimato Ø Deve essere garantito l’anonimato del minore coinvolto in fatti di cronaca, cronaca

L’anonimato Ø Deve essere garantito l’anonimato del minore coinvolto in fatti di cronaca, cronaca anche non aventi rilevanza penale ma lesivi per la sua personalità Ø Deve essere evitata la pubblicazione di elementi che possano portare alla sua identificazione diretta o indiretta

Quale interesse tutela questa immagine? È una delle ragazze ferite dall’esplosione di una rudimentale

Quale interesse tutela questa immagine? È una delle ragazze ferite dall’esplosione di una rudimentale bomba piazzata nel cassonetto davanti a una scuola di Brindisi il 19 maggio 2012. Un’altra ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, resterà uccisa

Interviste e trasmissioni Ø Il minore non va intervistato o impegnato in trasmissioni che

Interviste e trasmissioni Ø Il minore non va intervistato o impegnato in trasmissioni che possano ledere la sua dignità né turbato nella sua privacy o coinvolto in una pubblicità che possa ledere l’armonico sviluppo della sua personalità Ø E ciò a prescindere dall’eventuale consenso dei genitori

I minori contesi Ø Nei casi di affidamento o adozione e in quelli di

I minori contesi Ø Nei casi di affidamento o adozione e in quelli di genitori separati o divorziati, divorziati fermo restando il diritto di cronaca e di critica circa le decisioni dell’autorità giudiziaria e l’utilità di articoli e inchieste, occorre tutelare l’anonimato del minore

I bambini oggetto per i genitori Un bambino di 10 anni prelevato con la

I bambini oggetto per i genitori Un bambino di 10 anni prelevato con la forza da scuola. Il video è stato trasmesso l 11 ottobre 2012 da Chi l’ha visto. Nelle immagini si vede il minore trascinato per strada dalla polizia fra urla e spintoni che amplificano il senso drammatico

La tentazione di rifare Ø Nel caso di comportamenti lesivi o autolesivi (suicidi, lanci

La tentazione di rifare Ø Nel caso di comportamenti lesivi o autolesivi (suicidi, lanci di sassi, fughe da casa, ecc. . . ) posti in essere da minorenni, occorre non enfatizzare quei particolari di cronaca che possano provocare effetti di suggestione o emulazione

Lo faccio anche io Ciclicamente si registrano casi di lanci di sassi dai cavalcavia,

Lo faccio anche io Ciclicamente si registrano casi di lanci di sassi dai cavalcavia, contro i treni, contro i bus o suicidi per un cattivo voto o per un insulto su FB: tutte notizie che in soggetti fragili o comunque instabili provocano la coazione a ripetere

I rischi del buonismo Ø Nel caso di bambini malati, feriti o disabili, disabili

I rischi del buonismo Ø Nel caso di bambini malati, feriti o disabili, disabili va posta particolare attenzione nella diffusione di immagini e particolari per evitare che, in nome di un sentimento pietoso, si arrivi a un sensazionalismo che finisce per divenire sfruttamento della persona

I minori scomparsi Ø Se, nell’interesse del minore, minore per esempio nei casi di

I minori scomparsi Ø Se, nell’interesse del minore, minore per esempio nei casi di rapimento o di bambini scomparsi, si ritiene indispensabile la pubblicazione di dati personali e di immagini, immagini andranno comunque tenuti in considerazione il parere dei genitori e delle autorità

Scomparsi, ritrovati ma per sempre nella Rete Il 20 agosto 2013, a Roma, due

Scomparsi, ritrovati ma per sempre nella Rete Il 20 agosto 2013, a Roma, due gemellini e altri due bambini scompaiono. Vengono diffuse le loro foto, si scatena la caccia al maniaco. In serata torneranno a casa sani e salvi: erano stati al mare con un amico di famiglia. Ma le loro foto sono ancora in Rete

I contenuti: l’articolo 6 Ø Il titolo è «Doveri nei confronti dei soggetti deboli»

I contenuti: l’articolo 6 Ø Il titolo è «Doveri nei confronti dei soggetti deboli» deboli Ø Fissa il rispetto delle persone malate o con disabilità Ø Invita alla prudenza nella pubblicazione di notizie sanitarie Ø Vieta la pubblicazione di nomi commerciali di farmaci senza una ragione

I rischi delle notizie sanitarie

I rischi delle notizie sanitarie

I contenuti: l’articolo 7 Ø Il titolo è «Doveri nei confronti degli stranieri» stranieri

I contenuti: l’articolo 7 Ø Il titolo è «Doveri nei confronti degli stranieri» stranieri Ø Chiede di utilizzare termini appropriati verso le persone straniere secondo il Glossario allegato Ø Impone il rispetto dell’anonimato per le persone straniere intervistate

La dignità dei migranti

La dignità dei migranti

I contenuti: l’articolo 8 Ø Il titolo è «Cronaca giudiziaria e processi in tv»

I contenuti: l’articolo 8 Ø Il titolo è «Cronaca giudiziaria e processi in tv» tv Ø Obbligo di rispettare sempre la presunzione di non colpevolezza Ø Non citare persone il cui ruolo non sia essenziale per capire la notizia Ø Obblighi da rispettare durante le trasmissioni televisive

La presunzione di…

La presunzione di…

I contenuti: l’articolo 9 Ø Il titolo è «Doveri in tema di rettifica e

I contenuti: l’articolo 9 Ø Il titolo è «Doveri in tema di rettifica e di rispetto delle fonti» Ø Rettifica da pubblicare anche in assenza di una specifica richiesta Ø Garantire l’opportunità di replica Ø Citare sempre le fonti anche quando si utilizzano testi, immagini o sonoro presi da altri mezzi d’informazione o da Internet

I rischi del copia e incolla Andreas Guenter Lubitz cuoco Andreas Gunther Lubitz pilota

I rischi del copia e incolla Andreas Guenter Lubitz cuoco Andreas Gunther Lubitz pilota

I contenuti: l’articolo 10 Ø Il titolo è «Doveri in tema di pubblicità e

I contenuti: l’articolo 10 Ø Il titolo è «Doveri in tema di pubblicità e sondaggi» sondaggi Ø Distinguere sempre l’informazione dalla pubblicità Ø Divieto di fare pubblicità se non per fini benefici, gratuitamente e comunque informando l’Ordine Ø Trasparenza se si pubblicano sondaggi

I contenuti: l’articolo 11 Ø Il titolo è “Doveri in tema di informazione economica“

I contenuti: l’articolo 11 Ø Il titolo è “Doveri in tema di informazione economica“ economica Ø L’articolo rinvia all’omonima Carta che aggiornava la “Carta dei doveri” sulla parte dell’informazione economica Ø Sottrae i giornalisti alle sanzioni (20 mila-5 milioni) e al giudizio della Consob dopo la direttiva Ue sulla turbativa di mercato

La “Carta dei doveri dell’informazione economica” ØRiferire senza alterazioni le notizie economiche, anche quelle

La “Carta dei doveri dell’informazione economica” ØRiferire senza alterazioni le notizie economiche, anche quelle sul proprio editore Ø Divieto di assumere incarichi in contrasto con l’esercizio autonomo della professione Ø Il giornalista, tanto più se ha responsabilità direttive, assicura un adeguato standard di trasparenza sulla

I contenuti: l’articolo 12 Ø Il titolo è «Doveri in tema di informazione sportiva»

I contenuti: l’articolo 12 Ø Il titolo è «Doveri in tema di informazione sportiva» Ø Non si utilizzano immagini ed espressioni violente o aggressive Ø Non favorire atteggiamenti che possano provocare incidenti o violenze Ø Dissociarsi in diretta da atteggiamenti minacciosi, scorretti o razzistici

Se il tifo è un po’troppo

Se il tifo è un po’troppo

I contenuti: l’articolo 13 Ø Il titolo è «Solidarietà ed equa retribuzione» Ø Richiama

I contenuti: l’articolo 13 Ø Il titolo è «Solidarietà ed equa retribuzione» Ø Richiama la Carta di Firenze, Firenze il documento deontologico più innovativo, in vigore dal 1° gennaio 2012 Ø Attua il principio fissato all’articolo 2 Ø Tutela i giornalisti precari, precari autonomi o comunque collocati fuori da una redazione

Il precariato nella professione

Il precariato nella professione

La «Carta di Firenze» Ø Tutela la dignità del lavoro giornalistico per evitare forme

La «Carta di Firenze» Ø Tutela la dignità del lavoro giornalistico per evitare forme di sfruttamento e di precariato Ø Sancisce la responsabilità disciplinare dei giornalisti che non facciano rispettare le norme contrattuali o che a qualsiasi titolo favoriscano il precariato; Ø Ribadisce i vincoli di solidarietà e rispetto reciproco fra tutti i giornalisti

Conflitto d’interessi solo per lui?

Conflitto d’interessi solo per lui?

I contenuti: l’articolo 14 Ø Il titolo è «Uffici stampa» Ø Separa il proprio

I contenuti: l’articolo 14 Ø Il titolo è «Uffici stampa» Ø Separa il proprio compito da altri soggetti che operano nel campo della comunicazione Ø Non assume collaborazioni che determinino conflitti d’interesse Ø Garantisce il rispetto della dialettica e del pluralismo delle posizioni politiche

I contenuti: gli articoli 15 e 16 Ø Il titolo è «Norme applicabili» Ø

I contenuti: gli articoli 15 e 16 Ø Il titolo è «Norme applicabili» Ø Richiama il Titolo III della Legge professionale che contiene le norme sul procedimento disciplinare Ø Il titolo è «Norma transitoria» Ø Prevede la data di entrata in vigore (3 febbraio 2016) 2016 e il riferimento alle vecchie Carte per i procedimenti già avviati

L’applicazione della deontologia ØI giornalisti che violano le norme disciplinari sono sottoposti a giudizio

L’applicazione della deontologia ØI giornalisti che violano le norme disciplinari sono sottoposti a giudizio (art. 48 legge 69/63). ØIn caso di colpevolezza possono subire quattro tipi di sanzione. ØNessuna sanzione può essere inflitta senza che sia ascoltato l’incolpato.

Le novità della riforma 2012 ØLa legge 148/2011 e il Dp. R 137/2012 a

Le novità della riforma 2012 ØLa legge 148/2011 e il Dp. R 137/2012 a partire dal 14 agosto 2012 hanno istituito i CONSIGLI DI DISCIPLINA organismi separati dai Consigli dell’Ordine e con il solo compito di «istruire e decidere le questioni disciplinari» ØSono previsti un Consiglio di disciplina territoriale e uno nazionale

I «nuovi» giudici regionali Ø Il Consiglio TERRITORIALE è formato da 6 professionisti e

I «nuovi» giudici regionali Ø Il Consiglio TERRITORIALE è formato da 6 professionisti e 3 pubblicisti scelti dal presidente del Tribunale. Ø I 9 consiglieri formano COLLEGI di 3 membri, fra cui sempre una donna. Ø Ha durata di tre anni ed è svincolato dalla scadenza del Consiglio regionale. Ø Consiglio e collegi sono sempre presieduti dal più anziano Segretario è il più giovane.

I «nuovi» giudici d’appello ØIl Consiglio di disciplina NAZIONALE è formato da 12 consiglieri

I «nuovi» giudici d’appello ØIl Consiglio di disciplina NAZIONALE è formato da 12 consiglieri nazionali. ØSono eletti dal Consiglio e cessano dalle funzioni amministrative. ØÈ presieduto dal consigliere più anziano, anziano c’è anche un vicepresidente. Segretario è il più giovane. ØScade insieme con il Consiglio dell’Ordine.

Le sanzioni Ø L’avvertimento Per abusi o mancanze di lievi entità Ø La censura

Le sanzioni Ø L’avvertimento Per abusi o mancanze di lievi entità Ø La censura Per abusi o mancanze di grave entità Ø La sospensione Se è compromessa la dignità professionale Ø La radiazione Se è gravemente compromessa la dignità professionale