La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di
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La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza: un’applicazione all’indagine sugli aspetti della vita quotidiana Sara Casacci e Adriano Pareto Istituto Nazionale di Statistica
Sommario 1. Introduzione 2. I metodi classici 3. Il metodo basato sull’indice di dissomiglianza 4. Un’applicazione ai dati di soddisfazione per la vita 5. Conclusioni La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
Introduzione La costruzione di indicatori soggettivi riguardanti: - giudizi; - percezioni; - atteggiamenti; - ecc. nei confronti di un fenomeno, secondo le modalità di una variabile qualitativa ordinale, è una questione di particolare interesse in statistica. Si pensi, in particolare, all’analisi dei dati riguardanti le opinioni dei cittadini, rilevate attraverso le indagini Multiscopo sulle famiglie condotte dall’Istat. In tal caso, il problema è duplice e riguarda due aspetti: - la quantificazione; - la sintesi. 1 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
Introduzione La quantificazione Come passare da una misura su scala ordinale (per esempio, molto, abbastanza, poco, per niente) a una misura su scala di intervallo. 2 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
Introduzione Perché quantificare? Fase descrittiva Ai fini della descrizione, la quantificazione è inutile e può essere fuorviante. Fase investigativa Per lo studio delle relazioni e i confronti, la quantificazione consente di superare i limiti degli strumenti per scale ordinali. Esempio Moda e mediana delle due distribuzioni sono uguali. Per evidenziare lo ‘spostamento’ verso le modalità più basse, è necessario quantificare. 3 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
Introduzione La sintesi Come passare da una misura su singoli individui (per esempio, l’insieme dei maschi) a una misura complessiva. 4 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
Introduzione In questo lavoro, si propone un metodo per la costruzione di un indicatore soggettivo per gruppi di individui (per esempio, per regione). 5 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
I metodi classici Metodo della percentuale (PERC): Si calcola la proporzione di tutti gli individui ‘soddisfatti’, a prescindere dal livello di soddisfazione. 6 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
I metodi classici Quantificazione diretta (EQUI): Si assegnano dei valori ordinati ed equidistanti ai livelli di soddisfazione e si calcola la media ponderata. 7 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
Il metodo basato sull’indice di dissomiglianza (DISS) Si calcola l’indice quadratico relativo di dissomiglianza della distribuzione di ciascun gruppo dalla distribuzione di massima insoddisfazione. 8 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
Il metodo basato sull’indice di dissomiglianza (DISS) In formule, si ha: dove: = freq. cumulata della modalità k nella distribuzione del gruppo G; = freq. cumulata della modalità k nella distribuzione di riferimento R; m = numero di modalità. Poiché: = 0 (k=1, …, m-1) e = 1 (k=m) si ottiene: 9 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
Un’applicazione ai dati di soddisfazione per la vita I dati utilizzati sono tratti dall’Indagine sugli Aspetti della vita quotidiana. 10
Un’applicazione ai dati di soddisfazione per la vita Le variabili analizzate riguardano la soddisfazione per l’anno trascorso rispetto ad alcuni aspetti della vita quotidiana: Per queste informazioni sono disponibili le serie storiche dal 1993 a oggi. 11
Un’applicazione ai dati di soddisfazione per la vita Le scale sono uguali, ma i valori non sono direttamente confrontabili: PERC è una frequenza; EQUI è una media; DISS è una distanza 12 DISS è una via di mezzo e riesce a cogliere le differenze tra ‘molto’ e ‘abbastanza’, senza quantificare esplicitamente Risultati coerenti: tutti i metodi ricostruiscono gli stessi andamenti nel tempo EQUI tende a ‘equidistanziare’ le ‘serie’, a causa della quantificazione diretta PERC tende a separare i ‘soddisfatti’ dagli ‘insoddisfatti’, perché aggrega
Un’applicazione ai dati di soddisfazione per la vita Per la situazione economica, non ci sono differenze rilevanti tra i metodi L’effetto ‘aggregazione’ di PERC è trascurabile 13 Le distribuzioni regionali sono concentrate, per circa l’ 80%, su ‘abbastanza’ e ‘poco’ (‘molto’ soddisfatti = 2%)
Un’applicazione ai dati di soddisfazione per la vita Le distribuzioni regionali sono concentrate, per oltre il 60%, su ‘abbastanza’ (‘per niente’ soddisfatti = 5%) 14 Al max. 3 ranghi di diff. Lievi differenze tra i metodi
Un’applicazione ai dati di soddisfazione per la vita Le distribuzioni sono concentrate, per il 90%, su ‘molto’ e ‘abbastanza’ PERC porta a risultati molto diversi dagli altri metodi 15 Per le relazioni familiari, si registrano sensibili differenze
Un’applicazione ai dati di soddisfazione per la vita Le distribuzioni sono simili a quelle delle relazioni familiari, concentrate, per l'80%, su 'molto' e 'abbastanza' 16 Anche per le relazioni con gli amici, i risultati differiscono sensibilmente
Un’applicazione ai dati di soddisfazione per la vita Le distribuzioni sono concentrate, per circa l’ 80%, su ‘abbastanza’ e ‘poco’ (‘per niente’ soddisfatti = 8%) 17 Risultati simili a quelli per la salute
Conclusioni I risultati forniti dai diversi metodi sono concordanti nel tempo ed evidenziano un ‘crollo’ della soddisfazione per la situazione economica personale a partire dall’anno 2001. Dal punto di vista territoriale, invece, le maggiori differenze riguardano il livello di soddisfazione per le relazioni familiari e amicali, a causa dell’effetto ‘aggregazione’ del metodo PERC. Nel complesso, il metodo basato sull’indice di dissomiglianza sembra collocarsi a metà strada tra i due metodi classici, senza averne gli inconvenienti. Il metodo DISS, infatti, non comporta perdita di informazione (come avviene in PERC) e non richiede una quantificazione arbitraria ‘esplicita’ (come avviene in EQUI). Inoltre, l’uso di un indicatore soggettivo di soddisfazione consente di superare i limiti di indici di posizione, come la moda e la mediana. 18 La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
Bibliografia Casacci C. , Pareto A. (2014). Methods for Quantifying Ordinal Variables: A Comparative Study. Quality & Quantity, doi: 10. 1007/s 11135 -0140063 -2 Hensler C. , Stipak B. (1979). Estimating Interval Scale Values for Survey Item Response Categories. Am. J. Polit. Sci. , 23, pp. 627 -648 Herzel A. (1974). Un criterio di quantificazione. Aspetti statistici. Metron, 32, pp. 3 -54 Istat (2006). Il sistema di indagini sociali multiscopo. Contenuti e metodologia delle indagini. Metodi e norme, n. 31 Istat (2013). La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita. Statistiche report, 20 novembre 2013 Jamieson S. (2004). Likert scales: how to (ab)use them. Med. Educ. , 38, pp. 1212 -1218 Leti G. (1983). Statistica descrittiva. Il Mulino, Bologna La costruzione di indicatori soggettivi mediante indici di dissomiglianza – Sara Casacci e Adriano Pareto Qualità della vita in Italia: vent’anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat – Roma, 27 -28 gennaio 2015
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