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La conflittualità di Gesù e del cristiano

Gesù entra in tensione con l’uomo del suo tempo “Vi proibiamo di continuare ad insegnare nel nome di Gesù” “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini!” (At) “Guai a voi ipocriti! Siete come tombe imbiancate. Sembrate bravi davanti agli occhi della gente ma dentro siete marci e cattivi” Il cristiano è colui che entra in tensione con la mentalità del proprio tempo

…perché le loro opere erano malvagie

Gesù ripete anche a noi, oggi: Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me. Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (Mt 11, 37 -38)

Varie incrostazioni si depositano sulla nostra vita… e il Volto originario (quello ricevuto con il Battesimo) diventa irriconoscibile

Primo gruppo: I FARISEI ( i separati, una comunità chiusa) Il loro sforzo è diretto ad un’osservanza formale della legge: (Lc 15, 2)

I farisei chiedono: “ Come mai non fa le abluzioni prima del pranzo? ” Risponde Gesù: - Voi farisei purificate l’esterno della coppa e del piatto ma il vostro interno è pieno di rapina… (Lc 11, 37 - 41)

I Farisei vivono l’Alleanza come un “patto commerciale” tra Dio e l’uomo “L’uomo dà a Dio le sue opere buone e Dio in cambio deve concedere felicità e salvezza”

Secondo gruppo: Gli SCRIBI (saggi, dottori della Legge, esperti nell’arte dello scrivere) funzionari impiegati nell’amministrazione del tempio professionisti della sapienza ma con un unico interesse: il potere abusano della gente che affida loro l’amministrazione dei beni materiali o la cura delle loro anime

Dice Gesù: “Questo popolo mi onora con le labbra ma Gli scribi gli dissero: Vorremmo che ci facessi vedere un segno (Mt 12, 38) il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi Perché i tuoi discepoli rendono culto, trasgrediscono la tradizione degli antichi? insegnando dottrine ( Mt 15, 2) che sono precetti di uomini” (Mt 15, 8 -9)

Terzo gruppo: i SADDUCEI gruppo unito più da interessi pratici che da princìpi dottrinali opportunisti sul piano religioso, politico, sociale

non condividono l’attesa della resurrezione dei morti, nell’ultimo giorno

Quarto gruppo: gli ZELOTI rimangono delusi dal “pacifismo” di Gesù “Sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna tutto solo” (Gv 6, 15) Gesù appare presto troppo lontano, da loro, nei fini e nei mezzi

Quinto gruppo: i PARENTI I suoi, uscirono per andarlo a prendere; poiché dicevano: -E’ fuori di sé (Mc 3, 21) (Mc 4, 31 -35)

Sesto gruppo: i DISCEPOLI Allora Pietro prendendo la parola disse: -Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo? (Mt 19, 27)

In certi momenti il Vangelo è duro, impopolare, perché duri sono i cuori degli uomini – i nostri, a volte, più di quelli degli altri - bisognosi di essere ricondotti sulla via della vita per aprirsi al dono di una nuova e più (Or. piena umanità” Past. - CVMC - n 35)

“… i cristiani sono uomini come tutti gli altri, pienamente partecipi della vita nella città e nella società, dei successi e dei fallimenti sperimentati dagli uomini; ma sono anche ascoltatori della Parola, chiamati a trasmettere la differenza evangelica nella storia, a dare un’anima al mondo, perché l’umanità tutta possa incamminarsi verso quel Regno per il quale è stata creata”

“La mentalità del mondo in cui viviamo può permeare anche noi cristiani e l’incredulità è tentazione che attraversa anche il nostro cuore: prendere coscienza dei suoi tratti essenziali è fondamentale per discernere potenzialità e rischi presenti anche nella nostra esistenza” (Or Past. - CVMC - n. 36)

TRE METAFORE PER IL NOSTRO MONDO: SIAMO COME:

Non conosce la misura del “per sempre” In continua ricerca di gratificazione e piacere Con una vita troppo veloce che non consente soste Impegniamoci ad essere comunità umane che conoscano l’armonia tra l’attività ed il riposo, tra la corsa e la pausa: ESSERE PRIMA DI FARE!

Con ampie “libertà” di movimento ma… VERSO DOVE? “Senza regole!” “Senza una casa” Costruiamo comunità che vigilino sulle varie forme di individualismo, che impediscano quella frammentazione che genera scoraggiamento e impotenza di fronte a problematiche immense

Con l’obiettivo di precedere sempre di una mossa l’avversario Vive il tempo come un susseguirsi di partite, ciascuna con un inizio ed una fine: non c’è alcun legame tra passato, presente e futuro Scopo del gioco è vincere e perciò non c’è spazio per la pietà

Costruiamo comunità non “d’azzardo” ma che vivano la relazione tra riflessione e adorazione. Costruiamo comunità che sappiano “pensare insieme” Costruiamo comunità che imparino a risalire alla causa dei problemi e… a portarli nell’adorazione quotidiana dove idee e pensieri maturati insieme e oggettivati diventino causa di carità provvidente e profetica e non semplicemente “carità assistenziale”

Quale mentalità o stile di vita in dissonanza con il Vangelo rintracciamo in noi, nella nostra cultura, nel nostro mondo?

CHIEDIAMO PERDONO, con le parole del salmista: “Pietà di me, o Dio, nel tuo grande amor cancella il mio peccato” (Salmo 50)