LA BELLEZZA DELLA CURA Preoccuparsi o occuparsi di
LA BELLEZZA DELLA CURA Preoccuparsi o occuparsi di…?
INIZIAMO DAL CONCETTO PIÙ IMPORTANTE: BIODIVERSITÀ SI COMINCIA: IL MONDO E’ BELLO PERCHE’ E’ VARIO. Ne siamo proprio sicuri? Sì!!! CHE COSA VUOL DIRE BIODIVERSITA’? BIO = VITA COSTRUIAMO I NOSTRI MONDI: il mondo rosso, quello verde, il mondo bianco e quello nero. ORA METTIAMOLI INSIEME un pezzetto di ciascun mondo andrà a comporre una nuova realtà caratterizzata dalla BIODIVERSITÀ! DIVERSITA’= varietà di forme
OCCUPARSI PER NON PREOCCUPARSI! DOPO AVER DISCUSSO DEI PROBLEMI CHE POSSONO AFFLIGGERE IL NOSTRO PIANETA ATTRAVERSO IMMAGINI, VIDEO E OSSERVAZIONE DIRETTA DI Ciò CHE CI CIRCONDA ABBIAMO PENSATO CHE SIA MOLTO MEGLIO SMETTERE DI PREOCCUPARCI E INIZIARE AD OCCUPARCI DI QUALCOSA ADOTTIAMO UN AMBIENTE ESPLORANDO IL “MONDO VICINO” …usciamo in giardino e troviamo tante parti di esseri viventi. Il risultato? Pigne, muschio, fili d’erba, foglie, funghi, ragni, lombrichi e insetti morti, altri vivi, corteccia, rametti, semi, bacche e nonostante la stagione invernale perfino fiori! Cosa ci ha colpito: le cose “rare”, i lombrichi, gli animaletti e la varietà che c’è anche in inverno! Abbiamo osservato l’ambiente vicino a noi. L’ambiente è l’insieme delle cose che si trovano in un certo luogo definito e le loro interazioni è uno spazio di RELAZIONE Noi abbiamo influenza sull’ambiente? Certo! La crescita demografica, il disboscamento, l’urbanizzazione, l’inquinamento sono i MACROFATTORI che producono grandi trasformazioni nell’ambiente, ma ci sono anche piccole azioni quotidiane che compiamo che modificano profondamente l’ambiente, ad esempio lo spreco alimentare, il modo in cui consumiamo l’acqua o come gestiamo i rifiuti. Tutte le scelte che noi facciamo determinano un cambiamento, per quanto riguarda l’ambiente si parla di IMPRONTA AMBIENTALE, È UN INDICATORE CHE USIAMO PER VALUTARE IL CONSUMO UMANO DELLE RISORSE DELLA TERRA. Vedremo insieme perché bellezza e cura migliorano la nostra vita, intanto iniziamo dalla pratica e adottiamo un pezzo di giardino di cui ci cureremo! INIZIEREMO A FARE QUALCOSA A PARTIRE DAL NOSTRO CORTILE: OGNI GIORNO UNO DI NOI MUNITO DI GUANTI RACCOGLIERA’ Ci. O’ CHE LASCIAMO A TERRA DOPO L’INTERVALLO!. . Sorpresa sorpresa: i primi giorni è stato faticoso ripulire ma col passare del tempo abbiamo scoperto che i rifiuti fuori dai cestini diminuivano visibilmente. . . QUALCOSA E’ CAMBIATO!
IL BELLO E IL BUONO… IL PENSIERO CREATIVO E L’ARTE DEL BELLO! Per noi il bello è ciò che ci piace, qualcosa di nuovo, ciò che ci fa stare bene. Il buono è ciò che è fatto bene, che fa stare bene gli altri… quindi il bello e il buono si somigliano. Indaghiamo ora il significato di brutto, che per noi è ciò che non vorremmo, che non ci piace, qualcosa di sbagliato… alla fine abbiamo concluso che è LA NEGAZIONE DI CIO’ CHE E’ BELLO E BUONO! Dopo aver osservato una serie di immagini notiamo che alcune ci restano impresse, per noi le immagini più facili da ricordare sono quasi sempre rappresentazioni del BELLO! E’ bello ciò di cui ci si prende cura!
ORA CERCHIAMO DI CREARE IL NOSTRO “PEZZETTO DI BELLO”
PROGRESSO SCORSOIO PROGRESSO camminare avanti + SCORSOIO scorrere, andare avanti “In questo progresso scorsoio non so se vengo ingoiato o ingoio”. Zanzotto, In questo progresso scorsoio, 2009 Questi sono i versi di un poeta contemporaneo che ha scritto moltissimo del suo territorio e ha descritto in modo accurato il cambiamento del paesaggio che lo circonda, della modernizzazione che lo trasforma continuamente e non sempre in modo positivo. Ne abbiamo discusso insieme e alla fine abbiamo realizzato un elaborato che riempia di bello i “buchi” del paesaggio antropizzato che caratterizza l’ambiente che ci circonda.
USCITA DIDATTICA AD ESAPOLIS IL MUSEO DEGLI INSETTI VIVENTI Un paio di antenne, tre paia di zampe e un corpo diviso in tre parti: è iniziato così il nostro percorso sugli insetti, illustrando e scoprendo le differenze con gli altri animali, invertebrati e non.
Non solo osservatori, ma protagonisti di interazioni più o meno dirette.
ALLEVAMENTO DI FARFALLE Le classi stanno crescendo dei bruchi fino allo stadio di farfalla, che poi verranno rilasciati in natura. Tale attività nasce per sensibilizzare gli alunni che, grazie un’esperienza concreta, assumono un ruolo attivo nella conservazione di una specie.
ANIMALI …I NOSTRI AMICI! Per approfondire il tema delle relazioni uomo-natura ci siamo confrontati “faccia a faccia” con alcuni animali, dopo aver fatto amicizia con gli invertebrati ad Esapolis e durante la “caccia agli invertebrati” in giardino, ci siamo concentrati sul mondo dei vertebrati che possiamo incontrare nel nostro ambiente …sono venuti a trovarci in classe la coniglietta Pop corn, le tartarughe Dora e Mora, il pesce Simone, un uccellino e perfino una ranocchia… esperienze “dal vivo” che hanno suscitato in noi emozioni forti e che per questo lasceranno il segno. Tutelare il nostro ambiente significa anche esprimere il nostro affetto nei confronti di questi bellissimi e simpaticissimi esseri viventi… ora l’abbiamo capito! Per finire abbiamo costruito un lapbook sui vertebrati che ci ha aiutato a “mettere ordine” tra le numerose informazioni che abbiamo ricavato durante questo lungo percorso e che ci servirà ad affrontare le verifiche ci aspettano! …Compito in classe fatti sotto noi siamo ormai dei “superesperti” e non ti temiamo più!!!
CACCIA AGLI INVERTEBRATI! LAPBOOK CHE PASSIONE LA NOSTRA NUOVA AMICA POP CORN
SLOGAN SULLA TUTELA DELL’AMBIENTE GIARDINO
INDOVINA CHI VIENE A CENA? La classe 4 C si è inserita nel percorso avviato dalle classi 3 C e 2 C, dopo aver assistito alla presa in carico di una parte del cortile del plesso da parte dei compagni più piccoli. Lo spunto di riflessione che ha orientato gli allievi di 4 C è legato alle possibili conseguenze connesse alla cura o trascuratezza di un ambiente. Gli alunni hanno da subito mostrato propensione per l’applicazione del metodo sperimentale alla situazione-stimolo che ha mosso la loro curiosità. Dalle discussioni in classe è emersa una serie di domande, ma la più cruciale è sembrata essere questa: un ambiente «bello» è anche più ospitale e attraente per alcune specie? In classe si è molto ragionato sulle possibilità di misurare concretamente tali concetti ( ovvero la maggior attrattiva di un angolo di cortile rispetto ad un altro e sulla possibilità di controllare empiricamente le ipotesi formulate). Si è deciso di circoscrivere la ricerca concentrandosi sugli uccellini che «frequentano il cortile» e costruire loro delle mangiatoie utilizzando materiale di recupero. Le domande guida che gli allievi hanno ritenuto maggiormente significative sono state: � Gli uccellini amano una mangiatoia di un materiale particolare? � Il colore della mangiatoia ha influenza? � La posizione in cui viene posta la mangiatoia ha importanza?
E’ PRONTO IN TAVOLA ! I bambini si sono sbizzarriti nella progettazione e costruzione della mangiatoie e le hanno distribuite nel cortile sia nelle zone «adottate» dalle classi 2 C e 3 C che in altri angoli lasciati a sé.
FACCIAMO I CONTI Per tenere sotto controllo le variabili indipendenti e poter misurare come variabili dipendenti il colore/materiale/posizionamento delle mangiatoie, gli alunni hanno pensato di utilizzare la medesima confezione di becchime e di servirsi di un dosatore per controllare che la quantità iniziale di «cibo» offerto agli uccellini fosse la stessa in ogni mangiatoia. Trascorso un congruo lasso di tempo (circa una decina di giorni), sono state prelevate le diverse mangiatoie e misurato il quantitativo di becchime rimasto. DOMANDE e RISPOSTE: attraverso questa esperienza gli alunni hanno colto la difficoltà del trovare risposta univoca e «certa» , caratteristica della scienza, al di là del senso comune che facilmente trova risposte senza darsi del tempo per osservare e misurare, evitando di fare fatica e dedicarsi alla verifica. Alcune mangiatoie, molto semplici, sono state completamente svuotate. Altre, molto belle, all’occhio e gusto umano «appetibili» , sono state solo sfiorate dagli uccellini. Tutto ciò indipendentemente dalla zona del cortile in cui si trovavano. Conclusione: Probabilmente il facile accesso è l’unica risposta che ci sentiamo di dare alle domande iniziali.
…PER CONCLUDERE VI LASCIAMO CON I VERSI DEL POETA ZANZOTTO CHE CI HANNO COLPITO MOLTO E CHE RIESCONO A DAR VOCE ALLE SENSAZIONI IL NOSTRO PERCORSO CI HA LASCIATO… . . . Non disertai da questo esistere ove la terra tocca e beve la mente… …Qui non resta che cingersi intorno il paesaggio qui volgere le spalle. Andrea Zanzotto GRAZIE DELL’ATTENZIONE E BUONA CURA A TUTTI NOI!
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