La BASILICATA CONFINI La Basilicata confina a nord
La BASILICATA
CONFINI La Basilicata confina a nord con la Puglia, a est sempre con la Puglia e il Mar Ionio, a sud con la Calabria e a ovest con il Mar Tirreno e la Campania.
BASLICATA La Basilicata, in passato LUCANIA, è una regione italiana dell’Italia meridionale di circa 577300 abitanti, con capoluogo Potenza. Comprende la provincia di Potenza e la provincia di Matera.
BASLICATA o LUCANIA? Basilicata o Lucania? Perché questa regione italiana ha due nomi? Eccone le ragioni. Questa regione è l’unico caso in Italia a doppia denominazione (Basilicata è quella ufficiale), anticamente denominata Lucania, dal “locus” latino perché terra di boschi. O perché popolata dai Liky, antico popolo proveniente dall’Anatolia, o ancora perché terra raggiunta da un popolo guerriero che seguiva la luce del sole, anticamente “lue”. Fu chiamata Basilicata per la prima volta in un documento del 1175 derivando probabilmente il nome da “Basiliskos”, amministratore bizantino. Gli abitanti della Basilicata preferiscono essere indicati come Lucani piuttosto che Basilischi o Basilicatesi
TERRITORIO La regione ha un territorio in prevalenza montuoso e collinare. La pianura più estesa è la Piana di Metaponto, lungo la costa ionica.
TERRITORIO La Basilicata è bagnata da due mari: il Mar Tirreno a sud-ovest e il Mar Ionio a sud-est. Le montagne, che appartengono all’Appennino Lucano, sono spesso costituite da rocce argillose, molto friabili e con profonde fenditure lungo i versanti: i calanchi. I fiumi hanno una portata d’acqua irregolare: i principali sono il Bradano, il Basento, e l’Agri.
CLIMA Il clima è molto influenzato dai rilievi: lungo le coste è di tipo mediterraneo con estati fresche e inverni miti, invece nell’interno è di tipo continentale, freddo in inverno e afoso in estate.
ECONOMIA L’agricoltura, concentrata nella Piana di Metaponto, ha un ruolo rilevante: si coltivano frutta, ortaggi, viti, olivi. L’allevamento era fino ad alcuni decenni fa la maggior fonte di reddito: ancora oggi si allevano ovini, ma in misura molto minore.
ECONOMIA Nella Val d’Agri si trova un giacimento petrolifero che fornisce circa il 10% del petrolio utilizzato in Italia.
ECONOMIA Nella regione sono presenti industrie soprattutto di piccole e medie dimensioni. A Melfi si trova un grande stabilimento per la produzione di automobili della FCA.
ECONOMIA Un settore in continua crescita è il turismo: la regione offre sia località balneari, sia interessanti siti archelogici. • I SASSI di Matera; • Le DOLOMITI; • MARATEA, la Perla del Mediterraneo; • CRACO, il paese fantasma; • VENOSA, sulle orme di Orazio; • Il VULTURE; • Le TAVOLE PALATINE di METAPONTO; • I CASTELLI; • I LAGHI di MONTICCHIO; • POLICORO, RISERVA di BOSCO PANTANO.
POTENZA Situata in una zona ad alta sismicità, la sua storia è stata segnata da numerosi e distruttivi terremoti, il più recente dei quali fu il terremoto dell'Irpinia del 1980. La città inoltre è sede dal 1982 dell'Università degli Studi della Basilicata, ateneo che venne istituito come parte del programma di investimenti per il rilancio del territorio dopo il terremoto. È nota come "città verticale" per la sua particolare struttura urbanistica, che presenta il centro storico posto sull'altura più elevata e i restanti quartieri posti ad altitudini gradualmente inferiori; con i suoi 819 metri di altitudine. Potenza è il capoluogo di regione situato alla quota più elevata in Italia ed è il secondo per altitudine tra i capoluoghi di provincia dopo Enna. È nota anche come "città delle cento scale" o "città delle scale", per via del suo sistema di scale, antiche e moderne, che collega le varie parti del centro urbano: la città possiede, infatti, il sistema di scale mobili per il trasporto pubblico di maggior estensione in Europa ed il secondo al mondo dopo quello di Tokyo. Il 30 settembre 2019 Potenza è stata nominata città europea dello sport per l'anno 2021 da ACES Europe, insieme a Rieti, Siena e Terni.
SAN GERARDO San Gerardo Della Porta, ovvero Gerardo di Potenza fu vescovo di Potenza dal 1111 al 1119. Oggi è venerato come Santo dalla Chiesa cattolica ed è patrono della Città di Potenza. Le sue reliquie sono riposte in un sarcofago nel Duomo di Potenza. A solo un anno dalla morte, nel 1120, Papa Callisto II lo proclamò Santo ed immediatamente la popolazione potentina iniziò a venerarlo. Gerardo diffuse fra tutta la popolazione la conoscenza e la sapienza e contribuì ad aumentare l’istruzione a tutto il popolo, spalancando le porte della conoscenza custodite dal clero a tutti i potentini. Il Santo viene onorato principalmente il 30 maggio, ossia il giorno della traslazione delle sue reliquie, ma anche il 30 ottobre, giorno della sua morte. Nella tradizione popolare della città di Potenza è principalmente ricordato per l’episodio della cacciata dei Turchi: secondo la leggenda la Città fu attaccata, durante il Medioevo, da un esercito di Turchi, che fu scacciato grazie all’intercessione miracolosa del Vescovo Gerardo. Tale evento è privo di storicità ed il racconto della vicenda è probabilmente frutto di una rielaborazione popolare di diversi avvenimenti storici di epoche differenti. L’evento narrato nella leggenda è ricordato nella sfilata dei Turchi che si tiene il 29 maggio di ogni anno a Potenza. Nel luogo in cui secondo la leggenda avvenne il miracolo è stato edificato un tempietto con una statua del Santo, popolarmente conosciuto come “San Gerardo di marmo”, realizzato probabilmente nel 1865 dallo scultore potentino Antonio Busciolano.
I SASSI di Matera I Sassi di Matera sono due quartieri di Matera, Sasso Caveoso e Sasso Barisano, formati da edifici e architetture rupestri scavati nella roccia della Murgia materana e abitati fin dalla preistoria. Insieme al rione Civita (costruito sullo sperone che separa i due Sassi), costituiscono il centro storico della città di Matera. Nel 1993 sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità UNESCO. Nel 2019 Matera è stata capitale della cultura europea. Ogni anno arrivano migliaia di turisti a visitare la città dei Sassi.
LE DOLOMITI Situate nell'Appennino lucano, le Piccole Dolomiti lucane costituiscono il cuore dell'omonimo parco naturale regionale (che si estende alle foreste di Gallipoli-Cognato). Sono denominate Dolomiti a ragione della somiglianza morfologica con le più famose montagne trivenete. La nascita del gruppo montuoso, che domina la parte centrale della val Basento, risale a 15 milioni di anni fa.
Volando su un filo, Le Dolomiti Lucane C'è un cavo sospeso tra la rocca araba di Pietrapertosa e l'incantevole paesino di Castelmezzano, tra i Borghi più belli d'Italia. Scivolare da un estremo all'altro regala un'adrenalina indimenticabile, mentre lo sguardo spazia dalla valle ai picchi selvaggi delle Dolomiti Lucane.
MARATEA Tra le principali mete turistiche della regione, tanto da essere soprannominata "la Perla del Tirreno" per i suoi pittoreschi paesaggi e il patrimonio artistico e storico, è anche detta "la città delle 44 chiese" per le numerose chiese, cappelle e monasteri, costruite in epoche e stili diversi, alcune delle quali rappresentano episodi notevoli della storia artistica e religiosa della regione.
CRACO Craco (Cracum o Graculum in latino) è un comune italiano di 700 abitanti della provincia di Matera in Basilicata. Negli anni sessanta il centro storico si è svuotato a seguito di un'evacuazione che lo ha reso una vera e propria città fantasma. Tuttavia, questo fenomeno ha contribuito a rendere particolare l'abitato di Craco, che, per tale caratteristica, è diventato una meta turistica e un set cinematografico per vari film.
VENOSA Venosa è un comune in provincia di Potenza che si trova nel territorio del Vulture, considerata tra i borghi più belli d’Italia. Nel Parco Archeologico, in località S. Rocco, si conservano i resti monumentali di un impianto termale, realizzato tra il I e il III secolo d. C.
VENOSA E’ la città in cui nacque Orazio, nome completo Quinto Orazio Flacco, nato a Venosa, nel 65 a. C. , è stato un poeta i cui versi sono divenuti immortali. Venosa era una colonia romana in Basilicata, che l’autore lasciò presto seguendo la famiglia a Roma.
IL VULTURE Il Vulture è un vulcano spento situato nella parte settentrionale della provincia di Potenza, in Basilicata. La montagna, che raggiunge i 1. 326 m di altitudine, sorge in posizione nord, nord-est rispetto ai monti Santa Croce (1. 407 m), Pierno (1. 268 m), Caruso (1. 228 m) e Costa Squadra (1. 342 m), dai quali è separata dalla Fiumara di Atella, affluente del fiume Ofanto.
LE TAVOLE PALATINE DI METAPONTO Tavole Palatine: così si chiamano i resti dell'antico tempio dedicato a Hera, l'unico di cui si conservano le colonne del perimetro esterno. Fu eretto in stile dorico nel 530 a. C. , aveva 12 colonne sul lato lungo e 6 sul lato corto. L'edificio testimonia l'importanza che il centro urbano di Metaponto rivestiva nell'antichità.
I CASTELLI il Castello di Lagopesole E' l'ultimo dei castelli edificati in Italia da Federico II nel XIII secolo. Non ha pianta esagonale come molti edifici fatti erigere dall'imperatore svevo, ma svetta solitario su una collina. Era adibito, molto probabilmente, alla caccia. Pare che il Castello poggiasse su una precedente costruzione. Si dice che anche Carlo I D'Angiò vi soggiornò per un periodo. La costruzione è divisa in due grossi blocchi: uno intorno al cortile d'onore e l'altro con funzioni più specificatamente militari. E' splendido quando è illuminato dalla luce del sole.
I CASTELLI Castello di Melfi Ha una lunga storia il Castello di Melfi: costruito dai Normanni, fu restaurato e ampliato dagli Svevi e poi dagli Angioini. Tra le sale del famoso castello, meta di numerosi visitatori, Federico II promulgò le Constitutiones Augustales del Regno di Sicilia.
I laghi di Monticchio a Rionero in Vulture Hanno origine vulcanica il Lago Grande e il Lago Piccolo, divisi da un torrente e circondati da una florida vegetazione che fa da cornice. Boschi di pini, abeti, faggi e castagni popolano il panorama circostante. Da assaggiare l'acqua leggermente frizzante che sgorga dai ruscelli.
LA CUCINA In una regione dove storicamente la coltivazione dei cereali è sempre stata un punto fermo dell’economia locale, non stupisce la ricchezza dell’offerta dei formati di pasta: cavatelli, fusilli, maccheroni, strascinati, orecchiette e dei dolci, panzerotti, focacce, taralli; così come delle paste cresciute anche ripiene, come la versione locale del calzone o la strazzata, focaccia tipica della zona di Avigliano. Per non parlare del celebre pane di Matera, di semola di grano duro. A seguire, non manca il pesce, come il baccalà alla lucana con i peperoni, soprattutto con gli speciali peperoni cruschi, i peperoni croccanti originari di questa zona ma apprezzati dai gourmet di tutta la penisola: si tratta di peperoni essiccati e poi fatti diventare croccanti scottandoli in olio evo.
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