IV secolo poesia La poesia di corte Il

IV secolo: poesia

La poesia di corte Il IV secolo è caratterizzato da due fattori nuovi e fondamentali dal punto di vista della letteratura: • l’affermazione del cristianesimo; • la rinascita della poesia. Dalla metà del IV secolo si sviluppa un nuovo genere poetico all’interno delle corti degli imperatori: si tratta della poesia di corte, composta allo scopo di celebrare la magnificenza dei potenti. In questo periodo, infatti, nasce un nuovo concetto di letteratura per le élite di soli colti. IV secolo: poesia > La poesia di corte

La poesia cristiana Un altro genere poetico molto importante in questo periodo è la poesia cristiana, che si farà promotrice dell’affermazione dei valori cristiani nella cultura romana: tutto ciò è favorito dagli imperatori, che sempre più spesso chiedono ai letterati di scrivere del cristianesimo in tutte le forme possibili, per poter diffondere rapidamente presso i ceti colti la nuova fede. Inni ed epitaffi cristiani sono all’ordine del giorno. Fra gli autori più importanti ricordiamo: • Damaso che scrive epigrammi incisi sulle tombe dei martiri; • Proba, poetessa che scrive un centone, di stampo virgiliano, riguardante i temi dell’Antico e del Nuovo Testamento; • Prudenzio, Paolino di Nola, forse il più importante autore di questo periodo. Proba, nell’atto di scrivere IV secolo: poesia > La poesia cristiana

Ausonio: la biografia Decimo Magno Ausonio (310 -394 d. C. ) nasce in Gallia, a Burdigala (odierna Bordeaux), intorno al 310. Diventa consigliere di Graziano ed esponente di quel movimento di rinascita poetica tipico della seconda metà del IV secolo, che risponde ai gusti di un pubblico colto e si diffonde all’interno delle corti imperiali. Dopo la tragica morte di Graziano, interrompe la brillante carriera politica intrapresa e si ritira nei suoi poderi per dedicarsi all’attività letteraria. Muore nel 394. IV secolo: poesia > Ausonio > La biografia Decimo Magno Ausonio

Ausonio: la produzione Fra le sue opere in versi, la più estesa e la più celebre è un poemetto in 483 esametri dal titolo Mosella, un epillio dedicato alla descrizione del corso del fiume germanico. La vena celebrativa ha larghissimo spazio nella produzione di Ausonio, ad esempio nell’Ordo urbium nobilium, gruppo di venti poesie in esametri che celebra le venti città più importanti dell’impero. Rievocazioni encomiastiche di vari membri della famiglia del poeta sono i Parentalia. Con le forme della lirica amorosa si collega un ciclo di poemetti dedicati a una giovane schiava, Bissula. Tra le opere più importanti sono da annoverare le Epistulae, 25 lettere rivolte in massima parte agli amici. Forniscono un quadro vivo della mentalità e del modo di vivere dell’aristocrazia e della borghesia. IV secolo: poesia > Ausonio > La produzione

Ausonio: lo stile Le opere di Ausonio, tramandate sotto il titolo di Opuscula, sono molto numerose e varie; nella stragrande maggioranza sono in versi; furono scritte in un lungo arco di tempo, dal 334 alla morte del poeta. Dal punto di vista stilistico, sua produzione ostenta una raffinata erudizione e una grande padronanza della tecnica versificatoria in metri diversi. Viene portata alle estreme conseguenze la tendenza a fare della letteratura un esercizio dotto e ingegnoso, o un vero e proprio gioco, elegante e difficile. IV secolo: poesia > Ausonio > Lo stile Manoscritto latino della Fisica di Aristotele