Introduzione alleconomia dei mercati del lavoro Michele Pellizzari
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Introduzione all’economia dei mercati del lavoro Michele Pellizzari (IGIER-Bocconi)
OUTLINE: Tre parti: 1. Introduzione: definizioni e strumenti teorici 2. Topics (preferenze? ) A. Mobilità e Migrazioni B. Povertà e Disuguaglianza
1. Il mercato del lavoro
Il mercato del lavoro è un mercato come gli altri: n n lavoratori = offerta imprese = domanda salari = prezzi occupazione e disoccupazione
. . . ma diverso perchè il lavoro è una “merce” particolare n Le istituzioni: q q q sindacati regimi di protezione dell’impiego sussidi di disoccupazione tasse politiche attive del lavoro salari minimi
Outline n Definizioni e dati: q q n Lavoratori Imprese Istituzioni i salari L’equilibrio sul mercato del lavoro: q q q Domanda Offerta Equilibrio
I lavoratori: definizioni NO svolto attività lavorativa nella settimana di riferimento? SI OCCUPATO
I lavoratori: definizioni INATTIVO NO saresti disponibile a cominciare a lavorare questa settimana? SI INATTIVO (scoraggiato) NO hai svolto almeno un’azione di ricerca di lavoro nella settimana di riferimento? SI DISOCCUPATO
Gli italiani a gennaio 2004 Occupati (OCC) 21. 990. 589 Forza lavoro (FL = OCC+DIS) Popolazione in età lavorativa (>15 anni) 24. 086. 482 Disoccupati (DIS) 2. 095. 894 49. 209. 876 Inattivi 25. 123. 394
Definizioni: indicatori sintetici n Tasso di disoccupazione: n Tasso di attività:
Tassi di disoccupazione nel tempo
Tassi di occupazione nel tempo
Tassi di attività nel tempo
Le Imprese: Censimenti delle imprese dell’industria e dei servizi
Posti vacanti: indagine Excelsior
Le istituzioni: I sindacati n Cosa sono e cosa fanno i sindacati? q q q n sono associazioni tra lavoratori contrattano salari e livelli occupazionali per conto dei lavoratori congiuntamente contrattano altre condizioni di lavoro Come funzionano in Italia? q q contrattazione collettiva a livello nazionale per settore industriale l’accordo sindacale è valido per tutti i lavoratori del settore, iscritti e non iscritti
Le istituzioni: I sindacati n Misure quantitative del sindacato: q tasso di sindacalizzazione = q tasso di copertura sindacale =
I tassi di sindacalizzazione nel tempo
I tassi di copertura sindacale nel tempo
Le istituzioni: protezione dell’impiego n Cos’è un regime di protezione dell’impiego? q q n insieme di norme e procedure necessarie per procedere al licenziamento di un lavoratore ispirate dalla necessità di proteggere il lavoratore dal licenziamento ingiusto In Italia: q q regole diverse per imprese piccole e grandi (15 dipendenti) regole diverse per licenziamenti individuali e collettivi
Le istituzioni: protezione dell’impiego n Misure quantitative dei regimi di protezione dell’impiego (OCSE): q metodologia: n n classificazione di ogni procedura necessaria per procedere ad un licenziamento: 1 minima protezione, 6 massima protezione aggregazione delle misure relative a ciascuna procedura
Indicatori di protezione dell’impiego
Le istituzioni: sussidi di disoccupazione n Cosa sono i sussidi di disoccupazione? q q assicurazione contro il rischio di disoccupazione si paga un contributo quando si lavora come “premio assicurativo” si riceve un sussidio (di solito in % del salario precedente) durante i periodi di disoccupazione solitamente durata limitata (poi si passa all’assistenza sociale, contributiva)
Le istituzioni: sussidi di disoccupazione in Italia n Sussidi esistenti: q q n indennità ordinaria indennità speciale (agricoltura e edilizia) mobilità cassa integrazione ordinaria e straordinaria Grande frammentazione → disuguaglianze
Le istituzioni: sussidi di disoccupazione, le fonti di dati n Dati d’indagine: q n Dati amministrativi: q n ai disoccupati si chiede se ricevono un sussidio e (non in Italia) a quanto ammonta l’istituto che eroga i sussidi (INPS) sa quanti ne eroga e di che ammontare Dati sintetici istituzionali (OCSE): q quanto riceve un lavoratore “tipico”
Chi riceve i sussidi di disoccupazione Regno Unito (2002 q 2) = 35, 14%
Quanto pagano i sussidi di disoccupazione?
. . . in Italia e all’estero
Le istituzioni: tassazione del lavoro n I redditi percepiti dai lavoratori sono sottoposti a prelievo fiscale n in aggiunta lavoratori e datori devono pagare le rispettive quote di oneri sociali (pensionistici, assicurativi, etc. )
Le istituzioni: tassazione del lavoro n Misure della tassazione del lavoro: q q q salario lordo e netto imposte personali sul reddito (IRPEF) contributi sociali (a carico del lavoratore o del datore) costo del lavoro = salario lordo + contributi a carico del datore di lavoro cuneo fiscale =
Le istituzioni: politiche attive per l’impiego n Corsi di formazione e riqualificazione (Agenzie Regionali per l’Impiego) n Contratti di formazione e lavoro n Sussidi all’imprenditoria giovanile n . . .
Politiche attive per l’impiego: spesa e partecipanti (OECD 2002)
Le istituzioni: Salari Minimi n retribuzione minima fissata per legge n in Italia non esiste (esistono però i minimi sindacali) n in alcuni paesi variano per qualifica o settore industriale (Spagna, Portogallo, Germania) o per regione (Stati Uniti)
Le istituzioni: salari minimi
I prezzi sul mercato del lavoro: i salari n Salario Orario Lordo (wage rate) q n n salario lordo per unità di lavoro (per chi non lavora ad ore) Salario Nominale = salario lordo orario x ore lavorate Salario Reale = Salario Nominale / Prezzi al Consumo q indica il potere d’acquisto dei salari
Dai salari nominali ai salari reali n L’indice dei prezzi al consumo (IPC) q q q n è costruito calcolando il costo di un paniere fisso di benei nel corso del tempo il costo del paniere è normalizzato a 100 in un anno base il costo negli altri anni è rapportato all’anno base Esempio: q q anno base = 1995 IPC 99=108 significa che ciò che nel 1995 si comprava con 100 lire nel 1999 costava 108 lire
Salari lordi e netti in Italia
Andamento di prezzi e salari
Andamento di prezzi e salari
L’equilibrio del mercato: occupazione e salari n l’interazione di domanda e offerta sul mercato del lavoro (regolato dalle istituzioni) determina l’equilibrio: q q n occupazione di equilibrio salari di equilibrio modello tradizionale di equilibrio competitivo
La domanda di lavoro è una relazione tra salari e occupazione n n In concorrenza perfetta ogni impresa deve accettare il salario di equilibrio (nessuno ha la possibilità di influenzare i prezzi) per ogni livello di salario, ogni impresa sceglie un livello di occupazione ottimale in base a: q q livello della domanda tecnologia costo del capitale. . .
La domanda di lavoro: un esempio n Convezione: il salario è sull’asse verticale (anche se variabile indipendente)
L’offerta di lavoro n Consideriamo un solo mercato, per esempio quello dei professori di economia n Che rapporto esiste tra salari dei professori di economia e il numero di persone che vogliono lavorare come professori di economia, ovvero offrono il proprio lavoro?
La curva di offerta di lavoro n L’offerta di lavoro, ovvero il numero di persone che vogliono lavorare, aumenta all’aumentare del salari
Offerta di lavoro per la singola impresa n una volta deciso di fare il professore di economia, se tutte le altre condizioni di lavoro sono identiche, si sceglie l’università che paga il salario più alto l’offerta di lavoro per la singola impresa è orizzontale al livello del salario di mercato q se un’università offre un salario inferiore a quello prevalente, tutti i suoi professori si spostano in un’altra università
Offerta di lavoro per la singola impresa Salari dei professori di economia W 1 W 0 Numero di professori
L’equilibrio sul mercato del lavoro n n Mercato del lavoro perfettamente concorrenziale (nessuna istituzione) L’interazione tra domanda e offerta di lavoro determina il livello di equilibrio del salario di mercato Salario di equilibrio: salario al quale l’offerta è uguale alla domanda Tutti coloro che vogliono lavorare al salario di equilibrio trovano un impiego
L’equilibrio perfettamente concorrenziale
La determinazione dell’equilibrio n Supponiamo che il salario sia a W 1: q q n le imprese richiedono più lavoratori di quanti sono disposti a lavorare la competizione tra le imprese per i pochi lavoratori sul mercato spinge il salario verso l’alto Supponiamo che il salario sia a W 2: q q q ci sono lavoratori disposti a lavorare che non hanno impiego le imprese possono offrire salari più bassi e assumere più lavoratori i salari scendono
L’equilibrio di mercato e l’offerta di lavoro per la singola impresa
Disequilibrio, istituzioni, mercati imperfetti n n Il mercato del lavoro non è perfettamente concorrenziale Fonti di imperfezioni non istituzionali: q q q n formazione è costosa informazione imperfetta costi di aggiustamento del capitale Istituzioni come fonti di imperfezioni: q q sindacati salari minimi
Cosa succede se il salario è mantenuto sopra il livello di equilibrio? unemployment n Salari elevati generano disoccupazione
Cosa succede se il salario è mantenuto sotto il livello di equilibrio?
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