INTERVISTA AL GENIO DELLA PORTA ACCANTO VALERIA MIGLIORE

INTERVISTA AL GENIO DELLA PORTA ACCANTO: VALERIA MIGLIORE

VALERIA MIGLIORE , DI ANNI 35, LAUREATA IN SCIENZE NATURALI, DA 5 ANNI E’ INSEGNANTE DI MATEMATICA PRESSO LA SCUOLA MEDIA INFERIORE

1. A che età hai scoperto la matematica? 2. Attraverso quali esperienze? 3. Insieme con chi? Grazie a chi? HO SCOPERTO DI AVERE LA PASSIONE PER LA MATEMATICA ALL’ETA’ DI 16 ANNI DURANTE IL LICEO CLASSICO. HO FATTO UN PERCORSO DA SOLA ATTRAVERSO LA PASSIONE PER I DOCUMENTARI, LA CHIMICA E LA FISICA, CHE RICHIEDONO UN LINGUAGGIO MATEMATICO

1. Che importanza ha avuto la scuola nella scoperta della matematica 2. Come andavi in matematica a scuola? Sei sempre andato bene? 3. Che ricordo hai dei tuoi insegnanti di matematica? Hanno riconosciuto il tuo talento? Ti hanno incoraggiato? Ho fatto questo percorso umanistico contro la mia volonta, soltanto per accontentare il desiderio di mio padre, ma avevo un interesse latente per la matematica. Alle scuole medie ero brava, alle superiori avevo delle difficolta’ dovute alla mancata passione del mio professore per questa disciplina……. . non ce la faceva amare!!!! Durante il primo ciclo di studi gli insegnanti mi hanno appoggiata, al liceo non hanno capito il talento che era nascosto in me

……alle medie ……. al Liceo

1. 2. 3. Che tipi di studi hai svolto? Hai scelto tu questo tipo di studi? La passione per la matematica ha mai compromesso il rendimento nelle altre materie? Come ho gia detto, all’inizio ho fatto un percorso umanistico, mentre all’universita’ ho seguito un indirizzo scientifico, perche’ il Liceo mi e’ stato imposto per tradizione familiare, l’universita’ e’ stata una voglia di riscatto. La passione per la matematica non ha mai compromesso il rendimento nelle altre materie.

1. 2. 3. Nella tua famiglia ci sono altri “geni” di matematica? Il tuo carattere (la tua personalità) sono caratteristici secondo te di un matematico o di uno che ama la matematica? Puoi descriverne alcuni aspetti? Mio fratello è stato sempre il genio di casa e qualsiasi cosa io facessi non avevo la possibilita’ di raggiungerlo. Non rientro nel prototipo del matematico, perché nel mio immaginario il matematico è una persona concreta, metodica, invece io sono tutto il contrario ……. il caos regna in me!!!!!

1. Ti ritieni una persona socievole? 2. Ritieni di essere creativo? 3. Parlaci della tua fantasia Sono una persona creativa e socievole, ho tanti amici. Ritengo di avere fantasia nel non rendere la didattica noiosa e tradizionale.

1. Qual è il tuo rapporto con il computer? 2. Ti piace giocare? Quali tipi di giochi? Il mio rapporto col computer è simbiotico, non ne posso fare a meno. La mia didattica si basa sul computer. Se dovessi andare su un’isola deserta è la prima cosa che porterei. Mi piace giocare al computer e tra i giochi preferisco il tetris, le successioni numeriche e il sudoku

1. Sotto quale aspetto la tua professione attuale ha una relazione con la matematica? 2. Cosa pensavi (sognavi) di fare da grande? 3. Pensi di aver realizzato il tuo sogno? La mia professione ha una relazione inscindibile con la matematica, perche’ insegno questa materia presso un istituto secondario di primo grado Sin da piccola ho sempre pensato di fare la maestra o la veterinaria. Ho realizzato il mio sogno non per ripiego, ma perche’ era cio’ che desideravo fare.

1. Hai mai partecipato a delle gare di matematica? Se sì come sei andato? Come ti sei preparato? 2. Hai mai partecipato a dei concorsi con prove di carattere matematico? Se sì in quale modo ti sei preparato? 3. Come è stato il tuo rendimento in queste circostanze? Si’ ho partecipato al kakuro e non sono mai riuscita a qualificarmi. L’insegnante ci dava del materiale librario per esercitarci. Ho partecipato al concorso SISSIS. Ho ripassato tutte le discipline scientifiche da testi universitari. Su 400 partecipanti al concorso mi sono piazzata tra i primi 30

1. Qual è il ruolo della matematica nella società moderna? 2. Pensi che l’insegnamento della matematica sia adeguato alle esigenze della nostra società? La matematica ha un ruolo fondamentale nella società moderna, perche’ aiuta a sviluppare le abilita’ logiche, mentre non ritengo che l’insegnamento della matematica nelle scuole, per come è strutturato, sia adeguato alle esigenze della nostra societa’, perché il fine deve essere quello di saper applicare una formula non sull’astratto, ma sul reale.

1. Che rapporto pensi che ci sia tra il computer e la matematica? 2. Conosci qualche linguaggio di programmazione? Tra il computer e la matematica c’è un rapporto interdipendente, perche’tutti i programmi sono costruiti su algoritmi matematici e il linguaggio del computer è basato sul sistema binario 0 -1. Sì, tra i linguaggi di programmazione conosco il linguaggio C

1. Come consideri la tua memoria? Che tipo di memoria hai? (uditiva, visiva…) 2. Secondo te come deve essere la memoria di un matematico (di un genio della matematica della porta accanto)? Ritengo di avere una buona memoria visiva. Il matematico deve possedere tutti i tipi di memorie, ma deve saper arrivare alla soluzione usando la logica

1. Esegui mai calcoli a mente? 2. Quando e quanto usi la calcolatrice per fare i calcoli nella tua vita quotidiana? Non faccio uso della calcolatrice ed eseguo i calcoli a mente

1. Quali grandi numeri conosci? 2. Qual è il numero più grande che hai mai incontrato? 3. Qual è il numero più interessante che hai conosciuto? E perché lo consideri tale? Conosco le misure atronomiche. Il numero più grande che ho incontrato è la distanza tra il Sole e Plutone, cinquemilanovecentomilioni di Km. Sicuramente il numero che ritengo più interessante è lo ZERO, oggetto di diatriba tra i grandi matematici. In alcune operazioni è l’elemento neutro, in altre è l’elemento assorbente. Etimologicamente deriva dall’arabo ZEFIRO che significa IL NIENTE, ma al di là del suo significato è ricco di storia.

1. Quali sono i tuoi sogni nel cassetto, dal punto di vista matematico? Legato alla mia professione è quello di dare un contributo ai miei ragazzi, far amare loro questa materia e non renderla ostica