Inferno canto XX Parafrasi e commento A cura

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Inferno canto XX Parafrasi e commento A cura di B. Ciarlo UNITRE ARQUATA-Grondona 26

Inferno canto XX Parafrasi e commento A cura di B. Ciarlo UNITRE ARQUATA-Grondona 26 -10 -17

26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 2

26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 2

Inferno canto XX Devo ora scrivere versi intorno ad una Di nova pena mi

Inferno canto XX Devo ora scrivere versi intorno ad una Di nova pena mi conven far versi pena mai prima vista e fornire e dar matera al ventesimo canto de la prima canzon ch’è d’i sommersi. 3 argomento al ventesimo canto della prima cantica, che è quella dei dannati sprofondati (nell’inferno). Io era già disposto tutto quanto a riguardar ne lo scoperto fondo, che si bagnava d’angoscioso pianto; 6 Io ero già del tutto pronto a scrutare nel fondo visibile (della bolgia), che era bagnato da lagrime d’angoscia; e vidi gente per lo vallon tondo venir, tacendo e lagrimando, al passo che fanno le letane in questo mondo. 9 e notai una folla che avanzava nella gran valle circolare, silenziosa e piangente, col passo che tengono nel nostro mondo le processioni. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 3

Inferno canto XX Come ’l viso mi scese in lor più basso, Quando il

Inferno canto XX Come ’l viso mi scese in lor più basso, Quando il mio sguardo scese più in basso mirabilmente apparve esser travolto su di loro, ognuno mi apparve essere ciascun tra ’l mento e ’l principio del casso; 12 rivolto all’indietro in modo mostruoso tra il mento e l’inizio del petto; ché da le reni era tornato ’l volto, e in dietro venir li convenia, perché ’l veder dinanzi era lor tolto. 15 26/10/2017 poiché il viso era girato verso le reni, e dovevano camminare all’indietro, in quanto davanti la vista era loro preclusa. Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 4

Inferno canto XX Forse per forza già di parlasia si travolse così alcun del

Inferno canto XX Forse per forza già di parlasia si travolse così alcun del tutto; ma io nol vidi, né credo che sia. 18 Se Dio ti lasci, lettor, prender frutto di tua lezione, or pensa per te stesso com’io potea tener lo viso asciutto, 21 quando la nostra imagine di presso vidi sì torta, che ’l pianto de li occhi le natiche bagnava per lo fesso. 24 26/10/2017 Forse già qualcuno si stravolse così completamente a causa di una paralisi; ma io non lo vidi mai, né credo che ciò avvenga. Lettore, voglia Dio lasciarti trarre profitto dalla tua lettura, (in nome di questo augurio) pensa adesso da te come avrei potuto trattenermi dal piangere, allorché vidi da vicino la nostra figura umana così stravolta, che le lagrime bagnavano la fenditura che si apre tra le natiche. Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 5

Inferno canto XX Certo io piangea, poggiato a un de’ rocchi del duro scoglio,

Inferno canto XX Certo io piangea, poggiato a un de’ rocchi del duro scoglio, sì che la mia scorta mi disse: «Ancor se’ tu de li altri sciocchi? 27 In verità io piangevo, appoggiato ad una delle sporgenze dello scoglio pietroso, così che il mio accompagnatore mi disse: " Fai ancora parte degli altri stolti (che si commuovono di fronte alla punizione dei malvagi) ? Qui vive la pietà quand’è ben morta; chi è più scellerato che colui che al giudicio divin passion comporta? 30 Qui la pietà ha valore quando è del tutto spenta: chi é più empio di colui che mostra compassione là dove Dio ha giudicato ? 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 6

Inferno canto XX Drizza la testa, drizza, e vedi a cui s’aperse a li

Inferno canto XX Drizza la testa, drizza, e vedi a cui s’aperse a li occhi d’i Teban la terra; per ch’ei gridavan tutti: "Dove rui, 33 Alza il capo, alzalo, e guarda colui al quale sotto gli occhi dei Tebani si spalancò la terra, così che tutti gridavano: "Dove precipiti, Anfiarao? perché lasci la guerra? ". E non restò di ruinare a valle fino a Minòs che ciascheduno afferra. 36 Anfiarao? perché abbandoni la guerra? " E non smise di precipitare in basso fino a Minosse che ghermisce tutti. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 7

Inferno canto XX Mira c’ha fatto petto de le spalle: perché volle veder troppo

Inferno canto XX Mira c’ha fatto petto de le spalle: perché volle veder troppo davante, di retro guarda e fa retroso calle. 39 26/10/2017 Osserva come ha trasformato in petto le spalle: poiché volle veder troppo davanti a sé, (ora) guarda all’indietro e cammina a ritroso. Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 8

Inferno canto XX Vedi Tiresia, che mutò sembiante quando di maschio femmina divenne cangiandosi

Inferno canto XX Vedi Tiresia, che mutò sembiante quando di maschio femmina divenne cangiandosi le membra tutte quante; 42 Vedi Tiresia, che cambiò aspetto quando si tramutò da maschio in femmina mentre tutte le membra si trasformavano; e prima, poi, ribatter li convenne li duo serpenti avvolti, con la verga, che riavesse le maschili penne. 45 e dovette poi percuotere nuovamente, con la verga, i due serpenti avvinti prima di riavere le forme maschili. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 9

Inferno canto XX Aronta è quel ch’al ventre li s’atterga, che ne’ monti di

Inferno canto XX Aronta è quel ch’al ventre li s’atterga, che ne’ monti di Luni, dove ronca lo Carrarese che di sotto alberga, 48 Quello che volge la schiena al ventre di Tiresia è Arunte, il quale nei monti di Luni, dove i Carraresi che abitano in basso dissodano la terra, ebbe tra ’ bianchi marmi la spelonca per sua dimora; onde a guardar le stelle e ’l mar no li era la veduta tronca. 51 ebbe come sua dimora la grotta tra i marmi bianchi; dalla quale la vista rivolta alle stelle e al mare non gli era impedita. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 10

Inferno canto XX E quella che ricuopre le mammelle, che tu non vedi, con

Inferno canto XX E quella che ricuopre le mammelle, che tu non vedi, con le trecce sciolte, e ha di là ogne pilosa pelle, 54 E colei che si copre il seno, che tu non puoi vedere, con le trecce sciolte, e ha dall’altra parte tutte le parti pelose del corpo, Manto fu, che cercò per terre molte; poscia si puose là dove nacqu’io; onde un poco mi piace che m’ascolte. 57 fu Manto, che peregrinò per molti paesi; poi si fermò là dove io nacqui: per cui sarei lieto che tu mi prestassi un po’ d’attenzione. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 11

Inferno canto XX Poscia che ’l padre suo di vita uscìo, e venne serva

Inferno canto XX Poscia che ’l padre suo di vita uscìo, e venne serva la città di Baco, questa gran tempo per lo mondo gìo. 60 Dopo che il padre morì, e la città di Tebe (di Baco: di Bacco, sacra a Bacco) fu asservita, costei andò per il mondo lungamente. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 12

Inferno canto XX Suso in Italia bella giace un laco, a piè de l’Alpe

Inferno canto XX Suso in Italia bella giace un laco, a piè de l’Alpe che serra Lamagna sovra Tiralli, c’ha nome Benaco. 63 Lassù nella bella Italia vi è un lago, ai piedi dei monti che segnano i confini con la Germania sopra il Tirolo, il quale si chiama Benaco. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 13

Inferno canto XX Per mille fonti, credo, e più si bagna tra Garda e

Inferno canto XX Per mille fonti, credo, e più si bagna tra Garda e Val Camonica e Pennino de l’acqua che nel detto laco stagna. 66 Attraverso mille e più sorgenti, credo, , è irrigata la regione tra il Garda, la Val Camonica e l’Appennino, dall’acqua che poi ristagna nel lago suddetto. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 14

Inferno canto XX Loco è nel mezzo là dove ’l trentino pastore e quel

Inferno canto XX Loco è nel mezzo là dove ’l trentino pastore e quel di Brescia e ’l veronese segnar poria, s’e’ fesse quel cammino. 69 In mezzo ad esso è un posto dove il vescovo di Trento, quello di Brescia e quello di Verona potrebbero dare la benedizione, se facessero quel percorso. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 15

Inferno canto XX Siede Peschiera, bello e forte arnese da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi,

Inferno canto XX Siede Peschiera, bello e forte arnese da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi, ove la riva ’ntorno più discese. 72 Peschiera, bella e robusta fortezza atta a fronteggiare Bresciani e Bergamaschi, è posta dove la riva intorno è più bassa. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 16

Inferno canto XX Ivi convien che tutto quanto caschi ciò che ’n grembo a

Inferno canto XX Ivi convien che tutto quanto caschi ciò che ’n grembo a Benaco star non può, e fassi fiume giù per verdi paschi. 75 Lì (presso Peschiera) necessariamente trabocca tutto quello che non può essere contenuto nel Benaco, e diventa fiume giù per i pascoli verdeggianti. Tosto che l’acqua a correr mette co, non più Benaco, ma Mencio si chiama fino a Governol, dove cade in Po. 78 Appena l’acqua ricomincia a correre, non si chiama più Benaco, ma Mincio, fino a Governolo, ove si getta nel Po. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 17

Inferno canto XX Non molto ha corso, ch’el trova una lama, ne la qual

Inferno canto XX Non molto ha corso, ch’el trova una lama, ne la qual si distende e la ’mpaluda; e suol di state talor essere grama. 81 Dopo un percorso non lungo, esso trova un avvallamento, nel quale straripa trasformandolo in palude; e talvolta durante l’estate diventa malsano. Quindi passando la vergine cruda vide terra, nel mezzo del pantano, sanza coltura e d’abitanti nuda. 84 Passando di lì la vergine crudele scorse della terra, in mezzo alla palude, non coltivata e priva di abitanti. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 18

Inferno canto XX Lì, per fuggire ogne consorzio umano, ristette con suoi servi a

Inferno canto XX Lì, per fuggire ogne consorzio umano, ristette con suoi servi a far sue arti, e visse, e vi lasciò suo corpo vano. 87 Lì, per evitare ogni contatto umano, si fermò con i suoi servitori ad esercitare le sue pratiche magiche, e lì visse, e vi lasciò il suo corpo esanime. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 19

Inferno canto XX Li uomini poi che ’ntorno erano sparti s’accolsero a quel loco,

Inferno canto XX Li uomini poi che ’ntorno erano sparti s’accolsero a quel loco, ch’era forte per lo pantan ch’avea da tutte parti. 90 In seguito gli uomini che erano sparsi nei dintorni si radunarono in quel luogo, che era ben fortificato avendo da ogni lato la palude. Fer la città sovra quell’ossa morte; e per colei che ’l loco prima elesse, Mantua l’appellar sanz’altra sorte. 93 Costruirono la città dove erano sepolte le ossa di Manto; e in onore di colei che per prima aveva scelto quel luogo, la chiamarono Mantova senza bisogno di ricorrere ad alcun sortilegio. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 20

Inferno canto XX Già fuor le genti sue dentro più spesse, prima che la

Inferno canto XX Già fuor le genti sue dentro più spesse, prima che la mattia da Casalodi da Pinamonte inganno ricevesse. 96 Un tempo i suoi abitanti furono più numerosi nella cerchia delle sue mura, prima che la stoltezza di Alberto da Casalodi fosse tratta in inganno da Pinamonte. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 21

Inferno canto XX Però t’assenno che, se tu mai odi originar la mia terra

Inferno canto XX Però t’assenno che, se tu mai odi originar la mia terra altrimenti, la verità nulla menzogna frodi» . 99 Perciò ti avverto che qualora tu udissi spiegare in modo diverso l’origine della mia città, nessuna menzogna deve alterare la verità " E io: «Maestro, i tuoi ragionamenti mi son sì certi e prendon sì mia fede, che li altri mi sarien carboni spenti. 102 Ed io: " Maestro, i tuoi ragionamenti sono per me a tal punto veritieri e conquistano talmente il mio assenso, che gli altri sarebbero per me inefficaci (tizzoni spenti, cioè privi di luce e di calore). 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 22

Inferno canto XX Ma dimmi, de la gente che procede, se tu ne vedi

Inferno canto XX Ma dimmi, de la gente che procede, se tu ne vedi alcun degno di nota; ché solo a ciò la mia mente rifiede» . 105 Ma dimmi. dei dannati che camminano, se ne scorgi qualcuno degno di considerazione; perché la mia mente si indirizza di nuovo soltanto a ciò ". Allor mi disse: «Quel che da la gota porge la barba in su le spalle brune, fu - quando Grecia fu di maschi vòta, 108 Allora mi disse: " Colui che lascia scendere dalle guance la barba sulle spalle abbronzate (invece che sul petto), fu, quando la Grecia rimase priva di uomini 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 23

Inferno canto XX sì ch’a pena rimaser per le cune augure, e diede ’l

Inferno canto XX sì ch’a pena rimaser per le cune augure, e diede ’l punto con Calcanta in Aulide a tagliar la prima fune. 111 in modo che ne restarono soltanto nelle culle, un indovino, e in Aulide indicò insieme con Calcante, il momento propizio per recidere la prima gomena. Euripilo ebbe nome, e così ’l canta l’alta mia tragedìa in alcun loco: ben lo sai tu che la sai tutta quanta. Si chiamò Euripilo, e sotto questo nome lo celebra il mio sublime poema in un suo passo: lo sai bene tu che lo conosci tutto. 114 Quell’altro che ne’ fianchi è così poco, Michele Scotto fu, che veramente de le magiche frode seppe ’l gioco. 117 26/10/2017 Quell’altro che è così magro nei fianchi, fu Michele Scotto, il quale fu davvero abile nelle frodi della magia. Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 24

Inferno canto XX Vedi Guido Bonatti; vedi Asdente, ch’avere inteso al cuoio e a

Inferno canto XX Vedi Guido Bonatti; vedi Asdente, ch’avere inteso al cuoio e a lo spago ora vorrebbe, ma tardi si pente. 120 Vedi Guido Bonatti; vedi Asdente, il quale adesso vorrebbe essersi occupato del cuoio e dello spago, ma si pente troppo tardi. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 25

Inferno canto XX Vedi le triste che lasciaron l’ago, la spuola e ’l fuso,

Inferno canto XX Vedi le triste che lasciaron l’ago, la spuola e ’l fuso, e fecersi ’ndivine; fecer malie con erbe e con imago. 123 Vedi le sciagurate che abbandonarono l’ago, la spola e il fuso, e si fecero indovine; fecero incantesimi con erbe e con simulacri. Ma vienne omai, ché già tiene ’l confine d’amendue li emisperi e tocca l’onda sotto Sobilia Caino e le spine; 126 Ma vieni via di qui ormai; poiché già la luna occupa il confine dei due emisferi (boreale e australe) e siimmerge nel mare nelle vicinanze di Siviglia; e già iernotte fu la luna tonda: ben ten de’ ricordar, ché non ti nocque alcuna volta per la selva fonda» . Sì mi parlava, e andavamo introcque. 130 e già ieri notte la luna fu piena: te ne devi ben ricordare, poiché ti fu utile una volta nella selva buia ". Così mi parlava, ed intanto camminavamo. 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 26

Inferno canto XX ARRIVEDERCI AL 2 NOVEMBRE (? ) 26/10/2017 Inferno Canto 20 a

Inferno canto XX ARRIVEDERCI AL 2 NOVEMBRE (? ) 26/10/2017 Inferno Canto 20 a cura di B. Ciarlo – UNITRE ARQUATA 27