Indagine conoscitiva Banche del Tempo 2010 Lavoro del
Indagine conoscitiva Banche del Tempo 2010 Lavoro del Primo Tavolo
Indagine Banche del Tempo 2010 Impostazione tavolo di lavoro La ricerca vuole essere uno strumento utile al fine di realizzare una più approfondita analisi dell’indagine svolta nel 2010. Differentemente dal 2010, si è voluto creare un tavolo di lavoro per approfondire i dati risultanti dalla ricerca e grazie al coordinamento di alcune Banche del Tempo abbiamo affrontato le diverse domande che il questionario sottoponeva e le risposte ottenute
Approfondimento Punto per Punto • • La prima domanda che il questionario ci sottopone è chi fosse il soggetto promotore della Banca del tempo. Dopo aver ricevuto una grossa adesione da parte di regioni quali il Piemonte, l'Emilia Romagna, il Lazio e la Lombardia ho potuto appurare che molte sono le realtà, diversificate anche dal punto di vista della promozione da parte di diversi soggetti. Infatti le banche del tempo nascono prevalentemente da parte di cittadini che autonomamente costituiscono una organizzazione di scambi del tempo. (47% degli intervistati). Con percentuali minori ma comunque rilevanti, le banche del tempo nascono anche da una evoluzione delle associazioni pre esistenti e su spinta comunale. il dato è confermato anche dal fatto che le prime banche del tempo nate tra il 1991 al 1995 si sono sviluppate sempre tramite iniziative da parte dei cittadini, e il dato è sempre costantemente alto in percentuale rispetto alle altre variabili. Si noti come tra il 2001 al 2005 il comune si sia sempre più interessato a sostenere l'apertura di banche del tempo.
Soggetto Promotore • Se valutiamo anche le micro aree regionali allora si osserva come nelle Isole solo l'iniziativa popolare sia stata motore di sviluppo delle bdt mentre al Sud la partecipazione comunale sia comunque rilevante rispetto le altre regioni.
Forma Giuridica • la forma giuridica predominante è sicuramente l'associazione a promozione sociale (54% degli intervistati), seguito da una banca del tempo costituita all'interno di una associazione pre esistente (19%). • se nel Centro si predilige lo sportello istituzionale del comune, nel sud Italia invece si sviluppa di più la forma giuridica della bdt costituita all'interno di una associazione pre esistente. • Più diversificata invece la forma giuridica per il Nord Ovest e il Nord Est. Infatti se per il Nord Ovest è più frequente avere risposte di associazioni con particolari caretteristiche non rispondevano alle affermazioni prestabilite, per il Nord Est il 67% ha risposto con Altro. • C'è comunque da affermare che il 50% delle banche del tempo che hanno risposto di non essere ancora costituite in associazione sono presenti sia nel Nord Ovest che nel Nord Est. Le banche del tempo con una maggiore risposta alla costituzione di una associazione a promozione sociale si trovano nel Nord Ovest. •
Forma giuridica • Infatti sia nel Piemonte che in Lombardia le bdt che si sono costituite come associazione a promozione sociale si attestano tra il 50 e il 58%. seguite poi dall'Emilia Romagna 40% e il Lazio (25%).
Banche del Tempo costituite APS Approfondimento • Come si è potuto osservare, le Banche del Tempo costituite in APS sono concentrate prevalentemente al Nord Ovest. • Ma cosa sono le Associazioni a Promozione Sociale? Che benefici può trarne una Banca del tempo?
APS Secondo l’articolo 2 primo comma della legge del 7 dicembre 2000 le Aps sono le associazioni riconosciute o non, i movimenti, i gruppi e i coordinamenti o federazioni costituiti al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o terzi, senza finalità di lucro nel pieno rispetto della dignità e della libertà degli associati. • I punti focali per divenire una associazione di Promozione sociale sono: • L’assenza di finalità di lucro • La promozione di attività sociali Dunque l’APS è una organizzazione costituita da cittadini che si associano al fine di perseguire un fine comune di natura non lucrativa.
Vantaggi nel costituirsi APS Le banche del tempo costituite APS hanno notevoli vantaggi: • “Assumere” lavoratori dipendenti o avvalersi di lavoro autonomo • I soci iscritti agli appositi registri hanno il diritto di usufruire delle forme di flessibilità oraria di lavoro previsti dai contratti e dagli accordi collettivi • le Aps possono usufruire delle eredità e donazioni, contributi statali e locali, finanziamento dei bandi europei e il 5 x 1000 (legge finanziaria 2008) • Hanno agevolazioni fiscali, amministrativa e la possibilità di sottoscrivere convenzioni con enti pubblici (ma solo aps iscritte già da 6 mesi nel registro) • infine“Non sono tassate, in occasione di particolari eventi o manifestazioni, le somministrazioni di pasti e bevande. In questo senso è il sindaco che concede un'autorizzazione temporanea valida solo nel periodo di svolgimento delle manifestazioni e per i locali o gli spazi in cui queste avvengono. Condizione necessaria è che l'addetto alla somministrazione sia iscritto al registro degli esercenti commerciali”(fonte: Associazionismo di promozione sociale, Forum terzo settore)
Come diventare APS • Primo passo è redigere una bozza di atto costitutivo e di statuto • L’Approvazione dello statuto da parte della assemblea costitutiva dell’APS • La richiesta del codice fiscale • registrare l’atto costitutivo e lo statuto (presso l’agenzia delle Entrate) • Iscrivere la nuova Aps al registro delle Aps
Sportello Istituzionale • • Gli sportelli istituzionali sono sportelli costituiti prevalentemente da associazioni pre esistenti e dai comuni. Nella regione Lazio dove è più presente lo sportello istituzionale si è constatato che il soggetto gestore sia una associazione pre esistente mentre in Piemonte lo sportello è gestito dal comune (assessorati, uffici comunali). • Gli addetti a questa tipologia di servizi sono prevalentemente soci delle bdt. Nel Lazio fanno comunque parte anche soggetti non facenti parte della Bdt e in Piemonte si sviluppa un aiuto esterno da parte degli enti. • Come appunto si può osservare dai grafici in Piemonte e in Lombardia non c'è sempre una corrispondenza tra i soci e i correntisti. Infatti il dato più rilevante è la situazione del Piemonte in cui la non corrispondenza tra i soci e i correntisti è decisamente più rilevante. • Chi opera all'interno dello sportello istituzionale non recepisce alcun rimborso spese che mensile. Questo dato è uniformato su tutto il territorio nazionale.
Gestione Banca del tempo • la panoramica che si presenta per quanto riguarda lo statuto adottato o meno sul territorio nazionale è la seguente: • Nella maggior parte delle macro aree ha sottoscritto uno statuto all'interno della propria bdt (74%). Nel Nord Ovest che nel Nord Est è presente un 20% delle bdt che non hanno uno statuto. Però si osserva che una piccola percentuale, in entrambi le macro regioni, sono in fasi di sottoscrizione.
Gestione Banca del tempo • Per ripartizione di fasce di età • le bdt nate tra il 91 e il 95 contano il 60% di sottoscrizione dello statuto, molto simile quella nate tra il 2001 il 2005, però si noti come le risposte della non sottoscrizione di uno statuto siano più alte per le bdt nate tra il 2001 e il 2005 rispetto a quelle nate precedentemente. • mentre si può osservare come le bdt nate tra il 96 e il 2000 siano prevalentemente regolate da uno statuto interno alla bdt. (circa 80%) • l'Emilia Romagna e il Lazio contano bdt senza statuto (21%) ma comunque nel Lazio l' adozione di uno statuto è alta (80%).
Gestione Banche del Tempo • Regolamento • L'80% delle bdt ha un regolamento interno. • Nel Nord Est e nel Sud Italia il regolamento è fondamentale per la quasi totalità delle bdt. • Mentre nelle Isole il 30% non hanno un regolamento interno.
Gestione Banca del tempo • Come per lo statuto le bdt nate per prime hanno quasi tutte un regolamento mentre tra il 2001 e il 2010 le bdt vi è un caldo di sottoscrizione di un regolamento interno, oppure sono in procinto di adottarlo
Convenzione con il Comune • il 49% delle bdt hanno sottoscritto una convenzione con il comune, spesso un punto di forza per una bdt. La collaborazione tra la bdt e il comune crea spesso una sinergia e di innovazione se sviluppata. • Però un dato rilevante è che il 39% non ha creato una collaborazione comunale. • Tra il 96 e il 2000 la collaborazione tra bdt e comune era molto più sviluppata (55%) è però diminuita tra il 2000 e il 2010, invece il 76% delle bdt tra il 2006 e il 2010 sono in fase di adozione.
Convenzione con il comune • Nel Nord Ovest c'è una grande adesione all'adesione di una convenzione comunale però seguita anche da una forte corrente di bdt non convenzionate. • Nel Nord Est come al Sud è forte la fase di adozione ad una convenzione comunale. • In Piemonte e il Lombardia c'è una forte componente di bdt convenzionate con il comune, ma in Lombardia è alta anche la percentuale di Bdt non convenzionate. L'Emilia Romagna e il Piemonte hanno al più alta percentuale di bdt in fase di convenzione con il comune. •
Strumenti Convenzionati • La convenzione con il comune è un punto di forza perchè può portare all'utilizzo di mezzi comunali messi a disposizione. • Infatti l'uso dei locali comunali è spesso messo a disposizione alla bdt convenzionata (29%). seguito dal telefono 13% , rete internet (12%) e computer (11%). • Le Banche del tempo convenzionate propongono di dare le proprie ore di scambio al comune per il 55% al supporto nell’organizzare eventi e il 30% in altre attività
Indipendenza della Banca del Tempo • IL 68% delle Bd. T che hanno partecipato all’indagine conoscitiva si reputano indipendenti dal soggetto promotore e sono dotate di statuto proprio. • Mentre si osserva che solo il 29% delle banche del tempo che non hanno uno statuto proprio si considerano dipendenti
Adozione Codice Fiscale • Se consideriamo il dato a livello nazionale il 48% delle Banche del tempo ha un codice fiscale ma dall’altra parte il 40% non ha ritenuto opportuno ottenerlo • L’adozione più consistente al codice fiscale è ottenuto nelle Macro regioni delle Isole e nel Nord Est. Segue il Centro e il Nord Ovest.
Socializzazione tra i nuovi e i vecchi soci e Bollettino Informativo
Risorse Strumentali e gestione economica delle Banche del tempo • • Per quanto riguarda l’autonomia finanziaria possiamo sostenere che indipendentemente dall’adozione di una convezione con il comune usufruiscono di contributi in denaro da parte di enti locali il 57% delle banche rispondenti; ma questi vengono erogati solamente tramite presentazione di progetti specifici o iniziative rivolte al territorio. Di questi enti locali che erogano fondi alle Bd. T su presentazione di progetti rivolti al territorio possiamo osservare che il 40% dei contributi finanziari derivino da fondi stanziati dalla Regione di appartenenza, con bandi annuali, seguiti dal 35% dai fondi comunali e provinciali (18%).
Partecipazione a bandi europei – Fondo Sociale Europeo • Per quanto riguarda le Bd. T partecipanti a progetti europei o richiedenti finanziamenti da parte del Fondo Sociale Europeo si può affermare che solo il 5% delle Bd. T ne hanno usufruito e che sono localizzate in Lombardia e in Piemonte.
Risorse da Privati e/o Fondazioni • Le banche del tempo non hanno una particolare tendenza a ricercare finanziamenti da parte di privati. Significativo il dato dell’ 11%. Infatti i finanziamenti vengono erogati solamente con una presentazione di un progetto rivolto al territorio. • Nelle isole si conta maggiore progettualità rispetto alle altre macro Regioni, seguita dal Nord Est. • Solo in Emilia Romagna e nel Lazio si contano finanziamenti annuali da parte di privati e/o fondazioni
Quota di Iscrizione da parte dei soci • La quota di iscrizione da parte dei soci è costituita per il 39% da denaro, mentre solo il 10% da ore e per il 51% non c’è una quota. • Nelle macro regioni del Centro e del Nord Est prevale la non sottoscrizione di una quota da parte dei soci, mentre nelle Isole e nel Nord Ovest vi è una forte caratterizzazione delle quote in denaro.
Altre Forme di Autofinanziamento • Che usufruiscano di denaro pubblico, privato o di quote di iscrizione dai propri soci, le Bd. T hanno anche altre forme di finanziamento diverse quali: • il mercatino dell’usato (29%) • le donazioni (21%) • da altre attività (20%).
Assicurazione dei soci • Per quanto riguarda la polizza assicurativa, le Bd. T si dividono percentualmente al 50% con una incidenza della polizza assicurativa sul bilancio annuale tra l’ 120% per la maggior parte (46%), del 29% tra il 2140%. Solo il 13% ha una polizza assicurativa tra l’ 81 e il 100% del bilancio annuale.
Assicurazione per Regioni • Per quanto riguarda la sottoscrizione di una assicurazione per i soci, il Lazio, la Lombardia e il Piemonte sono le regioni con maggiori percentuali si utilizzo. • Per quanto riguarda l’incidenza, la più bassa percentuale è quella registrata in Emilia Romagna che destina tra l’ 1 e il 20% del bilancio annuale, seguita dal Lazio.
Risorse strumentali • • Ricollegandoci con il punto precedente sulle convenzione con il comune, gli strumenti maggiormente erogati dall’ente sono: l’uso dei locali (29%) il telefono (14%) la rete internet (12%) PC (10%). Questo dato porta ad una considerazione: le Bd. T hanno capito l’importanza dell’utilizzo della rete internet per la promozione, non solo cartacea, delle proprie attività ma anche della propria esistenza. Molte Banche del Tempo hanno già creato siti per pubblicizzare le proprie iniziative, oppure si sono appoggiati a siti dei Coordinamenti comunali/provinciali/ regionali/ nazionali di cui fanno parte.
Risorse Strumentali • La composizione delle risorse strumentali dei diversi soggetti è eterogenea.
Risorse Strumentali • • Osservando il grafico dei fornitori degli strumenti a livello nazionale si può osservare comuni, sia in convenzione come no con le Banche del Tempo, e gli enti privati diano in gestione un locale. In maniera minore ma comunque significativa il comune fornisce il telefono (la percentuale se la banca del tempo sottoscrive una convenzione) Mentre il computer e il cellulare vengono spesso donati dai soci, la rete internet è data in concessione sovente da un’altra associazione
Progetti realizzati dalle Banche del Tempo • • Come per le iniziative finanziate dagli enti locali, possiamo affermare che le Bd. T realizzano maggiormente progetti culturali (30%), progetti rivolti alle scuole (19%), progetti socio- assistenziali (19%) e ambientali (10%). Di questi, sono stati realizzati con la collaborazione del comune per il 33%, con altre associazioni per il 28% e da altri enti locali per il 15%. Mentre le Banche svolgono autonomamente i propri progetti sul territorio senza alcun tipo di collaborazione costituiscono il 24%.
Progetti realizzati per Macro Regioni • Il primo grafico in alto dimostra come ancora una volta la diversificazione delle Banche del tempo. Se infatti nel Nord si prediligono i progetti culturali, socio assistenziali e nelle scuole, il Nord Est predilige i progetti ambientali, mentre al Centro quelli rivolti alle scuole
Progetti • Anche nei progetti, le diverse regioni presentano un eterogeneità. Se l’Emilia Romagna i progetti vengono sviluppati con altre associazioni, nel Lazio e nel Piemonte c’è una forte progettualità con il comune. • I progetti sono frequentemente a carattere culturale, seguite da attività nelle scuole (soprattutto nel Lazio).
Progetti e iniziative negli ultimi 2 anni (riferito al 2010) • Se il Nord Ovest ha sviluppato progetti ed iniziative rivolte ai giovani, anziani e immigrati, il Nord Est ha svolto attività diverse da quelle contemplate nel questionario. Nel Centro prevalgono progetti rivolti agli studenti ed agli anziani. • Viene svolta per il 60% dei progetti ed iniziative verifiche periodiche sull’andamento degli stessi.
Composizione dei soci dal primo anno al 2009 • Per quanto riguarda la composizione dei soci dal primo anno di costituzione all’anno di riferimento, il 2009, possiamo osservare come la ripartizione dei soci per occupazione si sia modificata nel tempo. • È aumentato di 8 punti percentuali la fascia dei pensionati/e. • Contemporaneamente a ciò è diminuito dell’ 8% la fascia degli occupati aumentando (+2%) la fascia dei disoccupati e dei casalinghi
Composizione dei soci • • Osservando poi il grafico riferito alla composizione dei soci ripartiti per età possiamo confermare la tendenza dell’aumento di soci pensionati (oltre 60 anni) dal primo anno di costituzione al 2009 e di una decrescita di iscritti da parte di soci tra i 21 e i 60 anni. Infatti, le Bd. T rispondenti al questionario hanno segnalato come i soci appartenenti alla fascia “Oltre 60” anni sia aumentata del +20% e di come si sia ridotta invece la fascia di età (tra i 21 e i 60 anni) della popolazione attiva (intesa come ancora operante nel mondo del lavoro).
Ore scambiate • • • Ragionando invece sui dati riferiti alla totalità degli scambi effettuati tra il primo anno di costituzione ad oggi, si può osservare ad un tendenziale aumento delle ore scambiate. Infatti se inizialmente il 55% delle Bd. T rispondenti sosteneva di scambiare da 1 a 600 ore (praticamente la maggior parte delle ore scambiate), nell’anno 2009 la totalità degli scambi non è più così omogenea, anzi. Oltre ad aumentare il range delle ore, passando da un massimo di “oltre 3600 ore scambiate” (il primo anno di costituzione), ad oltre 7000 ore scambiate si può osservare che le Bd. T rispondenti al questionario hanno raddoppiato il proprio scambio e diversificato le proprie ore. Per quanto riguarda poi le tipologie di attività scambiate possiamo assurgere che: le Bd. T prestino molto tempo alla direzione della segreteria della banca del tempo al proprio interno (13% per il primo anno e il 14% nell’anno 2009
Ore scambiate • • • lo scambio di saperi ha un peso rilevante sia a livello regionale che nazionale per i soci delle Bd. T (12% il primo anno di costituzione, 11% nell’anno 2009) Ma il dato che più ha incuriosito è il 15% dell’anno 2009 per la voce “ALTRO”. Spesso le Bdt inviandoci il questionario allegavano alla ricerca tutta una serie di attività che la Bd. T svolgono e che non rientravano nelle categorie proposte. Questo è una particolarità delle Bd. T perché è proprio la specificità di ognuna che rende l’esperienza Bd. T reale ed efficiente. Per citare alcune delle attività non previste dal questionario proponiamo una lista riassuntiva: Corsi offerti dalle Bd. T: Grafologia; Lezioni di cucina; Pittura su stoffa; Massaggi; Inglese; Shiatzu; Teatro; Parrucchiera; Yoga; Cure estetiche; Computer; Fotografie; Dietetica; Consulenze Informatiche; Alimentazione; Scultura
Dimensione Territoriale Coperta • • • Successivamente alla composizione degli scambi, abbiamo cercato di analizzare l’estensione territoriale delle Banche del Tempo. Come ipotizzato, il 72% delle Bd. T presenti sul territorio sono prevalentemente comunali, seguiti poi dalla circoscrizione/municipio (13%), dal quartiere (10%) e dalla provincia (5%). Se poi vogliamo succesivamente analizzare la partecipazione a reti di Banche del Tempo (e quindi capire la loro apertura con il rimanente territorio) possiamo osservare che:
Reti • le Bd. T che hanno risposto partecipano prevalentemente sia ad una rete provinciale (59%) che nazionale(55%), mentre per quanto riguarda la partecipazione ad una rete cittadina o regionale possiamo sostenere che solo il 27% delle Bd. T sono afferenti alle prime e il 38% alle seconde.
Reti • • • Per quanto riguarda poi la partecipazione ad altre reti diverse da quelle delle Banche del Tempo possiamo notare come la quasi totalità delle rispondenti alla domanda non facciano parte di altre reti diverse (69%). Ma il 31% che sostiene di far parte di una rete diversa da quelle di Banche del Tempo ha una alta progettualità (87% delle stesse sostiene di attuare iniziative sul territorio) con una copertura territoriale prevalentemente comunale (50%), seguita poi da quella circoscrizionale (19%). Analizzando invece l’ambito di intervento della rete, il 44% opera nell’ambito sociale, il 31% a quello culturale e infine il 20% nell’ambito dell’educazione.
Attività Formative rivolte alla comunità • • Anche se le Banche del Tempo tendenzialmente siano molto aperte ad aderire ad una rete di Banche del Tempo e di associazioni, il grafico qui riportato ci informa che solo il 37% delle stesse svolgono attività formative nei confronti della comunità. Ed è proprio parlando della apertura delle banche del tempo che possiamo notare come meno del 50% delle Banche del Tempo possiede un bollettino informativo rivolto ai soci all’interno della Bd. T. (come detto nelle slide precedenti)
Attività formative rivolte ai soci • Di queste Bd. T che reputano necessario delle attività formative al proprio interno, il 26% vorrebbe potenziale lo sviluppo di metodologie di promozione degli scambi, il 25% nell’ambito della comunicazione (già 2 anni fa ritenuta importante per svilupparsi sul territorio) e il 20% ritiene importante sviluppare una formazione amministrativa e contabile della Banca del Tempo
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