INCONTRI DI ARTIMINO SULLO SVILUPPO LOCALE Innovazione e

  • Slides: 7
Download presentation
INCONTRI DI ARTIMINO SULLO SVILUPPO LOCALE Innovazione e trasformazione industriale dei territori nelle regioni

INCONTRI DI ARTIMINO SULLO SVILUPPO LOCALE Innovazione e trasformazione industriale dei territori nelle regioni europee 3 – 5 ottobre 2001 Villa Medicea di Artimino Agglomerazione, specializzatione e varietà Donato Iacobucci - Università Politecnica delle Marche 1

Punti Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking 2

Punti Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking 2

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking La teoria del distretto

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking La teoria del distretto enfatizza il ruolo dell’agglomerazione spaziale, della specializzazione di filiera e del radicamento sociale nel favorire la competitività delle imprese Efficienza Capacità competitiva Innovazione (incrementale di prodotto e di processo) Espansione dell’output e degli occupati 3

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking Le pressioni esterne e,

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking Le pressioni esterne e, soprattutto, i cambiamenti della società locale impongono diverse esigenze al sistema produttivo: - Inevitabile riduzione dei volumi di produzione e di occupazione manifatturiera - Esigenza di creare occupazione in attività a più alto valore aggiunto e con più elevate remunerazioni - Rilevanza crescente dei servizi associati ai prodotti Importanza crescente dell’innovazione (non solo incrementale) Necessità di diversificazione (correlata) del sistema produttivo 4

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking La varietà (tipica dei

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking La varietà (tipica dei grandi agglomerati urbani) favorisce la generazione di innovazione (Jacobs, 1969; Glaeser et al. , 1992; Duranton e Puga, 2001) Non è la varietà di per se che conta ma la possibilità di scambi proficui (cross fertilization) fra settori diversi ma con basi di conoscenza comuni; deve quindi trattarsi di varietà correlata (related variety) Fra gli attori che possono contribuire ai processi di cross fertilization (e di innovazione) vi sono non solo le imprese ma anche i centri di ricerca (università) 5

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking Sfide metodologiche : -

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking Sfide metodologiche : - Definizione e identificazione empirica delle potenzialità di relazione fra imprese e centri di ricerca nell’ambito di un territorio (filiera? Competenze tecnologiche? ) - Descrizione delle imprese (e degli altri attori del territorio) in termini di competenze e conoscenze tecnologiche piuttosto che di output finale - Ridefinizione dell’area territoriale rilevante (tendenzialmente più ampia di quella tradizionalmente associata al distretto industriale) 6

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking Sfide di policy: -

Distretti e specializzazione Cambiamenti e nuove esigenze Varietà e networking Sfide di policy: - Come favorire e rendere efficaci le relazioni fra imprese e centri di ricerca in ambito locale - Come individuare ambiti settoriali che promuovono collegamenti virtuosi fra imprese e centri di ricerca - Differenziazione dei modelli di relazione e necessità di disegnare politiche ‘regional specific’ 7