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Incontri del Centro Interdipartimentale “L. Galvani” Incontro del 9 Aprile 2010 ENERGIA NUCLEARE ED

Incontri del Centro Interdipartimentale “L. Galvani” Incontro del 9 Aprile 2010 ENERGIA NUCLEARE ED ENERGIE RINNOVABILI A CONFRONTO PERCHÉ L’ENERGIA NUCLEARE IN ITALIA Slide n. 1 AIN 3/12/202

Perché l’energia nucleare in Italia Alcune risposte ■ Perché … ■ … è una

Perché l’energia nucleare in Italia Alcune risposte ■ Perché … ■ … è una fonte di produzione elettrica essenziale per i paesi industriali ■ … è competitiva rispetto alle fonti fossili e molto più economica delle fonti rinnovabili ■ … è caratterizzata da costi di produzione sostanzialmente stabili ■ … è un investimento in sede nazionale e riduce l’esborso verso l’estero ■ … dà certezza agli approvvigionamenti di energia elettrica ■ … ha un impatto ambientale praticamente nullo (non produce gas-serra) ■ … contribuisce al riequilibrio economico del sistema elettrico ■ … esercita un’azione trainante sulla ricerca e sullo sviluppo tecnologico Slide n. 2 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Reattori in funzione (situazione al 31. 12. 2009) 437

Perché l’energia nucleare in Italia Reattori in funzione (situazione al 31. 12. 2009) 437 REATTORI IN FUNZIONE IN 30 PAESI POTENZA ELETTRICA COMPLESSIVA: 370 GWe 197 REATTORI IN FUNZIONE IN EUROPA (I TOTALI INCLUDONO 6 REATTORI A (Fonte: ONU-IAEA, TAIWAN) 2010) Slide n. 3 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Contributo alla produzione elettrica (anno 2008) MONDO: 13% OCSE:

Perché l’energia nucleare in Italia Contributo alla produzione elettrica (anno 2008) MONDO: 13% OCSE: 23% EUROPA: 33% (TAIWAN HA UN CONTRIBUTO NUCLEARE DEL 19, 6%) (Fonte: ONU-IAEA, 2009) Slide n. 4 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Reattori in costruzione (situazione al 31. 12. 2009) 56

Perché l’energia nucleare in Italia Reattori in costruzione (situazione al 31. 12. 2009) 56 REATTORI IN COSTRUZIONE IN 15 PAESI POTENZA ELETTRICA COMPLESSIVA: 52 GWe 17 REATTORI IN COSTRUZIONE IN EUROPA (I TOTALI INCLUDONO 2 REATTORI A (Fonte: ONU-IAEA, TAIWAN) 2010) Slide n. 5 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Il nucleare da Chernobyl ad oggi ■ Dal disastro

Perché l’energia nucleare in Italia Il nucleare da Chernobyl ad oggi ■ Dal disastro di Chernobyl (1986) ad oggi la potenza elettronucleare installata nel mondo è aumentata del 48% (da 250 a 370 GW). ■ Nel continente europeo la fonte nucleare è la prima fonte di produzione elettrica (33%) seguita dal carbone (30%). Negli USA è la seconda fonte di produzione elettrica (20%) dopo il carbone. ■ A fronte del forte aumento dei costi dei combustibili fossili (petrolio, metano, carbone) registrato a partire dal 2004, molti paesi (Francia, Regno Unito, Finlandia, Svezia, Italia, Olanda, Russia, USA, Giappone, Cina, India) stanno avviando nuovi programmi nucleari. ■ In Europa sono in costruzione 17 reattori e 25 sono in fase di pianificazione. ■ Negli USA sono in corso di autorizzazione 26 reattori, 5 dei quali sono stati già ordinati. ■ in Asia sono in costruzione 35 reattori (la sola Cina intende costruirne un centinaio). ■ ONU-IAEA, OCSE-NEA e USDOE prevedono che la potenza nucleare installata nel mondo raddoppierà entro il 2030. Slide n. 6 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Reattori in fase di autorizzazione negli USA Slide n.

Perché l’energia nucleare in Italia Reattori in fase di autorizzazione negli USA Slide n. 7 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia L’atteggiamento verso il nucleare ■ I paesi che in

Perché l’energia nucleare in Italia L’atteggiamento verso il nucleare ■ I paesi che in passato avevano deciso (ma solo per motivi politici) di uscire (gradualmente) dal nucleare hanno successivamente annullato quelle scelte. ■ Nel 1988 il governo svedese (che comprendeva i Verdi) decise di uscire dal nucleare spegnendo gradualmente i 12 reattori in funzione. Negli anni successivi sono state spente le due unità più vecchie. Nel febbraio 2009 il governo ha revocato quella decisione e sta oggi pianificando la realizzazione di 10 nuovi reattori. ■ Nel 2002 il governo tedesco (che comprendeva i Verdi) decise di limitare in media a 32 anni la vita utile degli impianti nucleari tedeschi, spegnendoli gradualmente. Attuando quel programma l’ultimo reattore tedesco sarebbe stato spento nel 2027. Il 25 gennaio 2010 il governo ha sospeso la decisione e ha deciso di prolungare di 25 anni l’esercizio delle 17 centrali in funzione. ■ Nel 1994 il governo olandese (che comprendeva i Verdi) decise di spegnere nel 2003 l’unico reattore in funzione nel paese. Nel 2003 il reattore non è stato spento e nel 2006 il governo ha annullato la decisione autorizzando l’impianto a prolungare l’esercizio fino al 2034. Nel settembre 2008 l’esercente della centrale ha chiesto l’autorizzazione a costruire nel medesimo sito un secondo reattore. Slide n. 8 ■ L’Italia è l’unico paese al mondo ad avere fermato gli impianti nucleari in funzione. AIN

Perché l’energia nucleare in Italia La domanda elettrica ■ La domanda nazionale di energia

Perché l’energia nucleare in Italia La domanda elettrica ■ La domanda nazionale di energia elettrica continuerà ad aumentare. ■ Dal 1963 al 2008 ■ il PIL è aumentato di 3, 3 volte; ■ il consumo di energia è aumentato di 2, 8 volte; ■ il consumo di energia elettrica è aumentato di 5 volte; ■ le importazioni di elettricità sono aumentate di 10 volte. ■ Nei prossimi anni serviranno quindi nuove (Fonte: Terna, 2009) centrali elettriche. Slide n. 9 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia La domanda elettrica CAPACITÀ NOMINALE DELLE LINEE DI INTERCONNESSIONE

Perché l’energia nucleare in Italia La domanda elettrica CAPACITÀ NOMINALE DELLE LINEE DI INTERCONNESSIONE Le importazioni di energia elettrica dall’estero sono cresciute di un fattore 10 negli ultimi 25 anni. Il prelievo medio di potenza sulla rete europea è di 6. 400 MW (otto centrali nucleari come Caorso). L’energia elettrica importata è in massima parte di fonte nucleare. L’importazione di elettricità nucleare Slide n. 10 consente di ridurre il costo medio del k. Wh immesso in rete; è limitata dalla (Fonte: Terna, 2009) saturazione degli elettrodotti esistenti. AIN

Perché l’energia nucleare in Italia La domanda elettrica ■ L’intensità elettrica dell’Italia e la

Perché l’energia nucleare in Italia La domanda elettrica ■ L’intensità elettrica dell’Italia e la più bassa tra i grandi paesi industriali. ■ È certamente possibile risparmiare energia elettrica, ma non ci si deve attendere risultati eclatanti. INTENSITÀ ELETTRICA NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI NEL 2005 CONSUMO ELETTRICO COMPLESSIVO / PRODOTTO NAZIONALE LORDO (TWh per milione di dollari di PIL a parità di potere d’acquisto) Fonte: OCSE – International Energy Agency, 2007 ■ Occorre inoltre considerare che anche il risparmio ha un costo. Slide n. 11 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia La domanda elettrica ■ Sulla base dell’andamento della domanda,

Perché l’energia nucleare in Italia La domanda elettrica ■ Sulla base dell’andamento della domanda, il gestore della rete elettrica nazionale (Terna) prevede che nel 2019 l’Italia avrà bisogno di una potenza elettrica efficiente pari a circa 89 GW rispetto agli attuali 69 GW. ■ Occorre quindi realizzare nuove centrali per complessivi 20 GW (+30%). ■ Se entro il 2020 si realizzassero 4 centrali nucleari da 1. 600 MW, queste assorbirebbero solo un terzo del previsto aumento della potenza installata e fornirebbero il 12, 5% della produzione elettrica complessiva. ■ Inoltre, occorre tenere presente che nei prossimi dieci anni molte centrali elettriche alimentate a combustibili fossili dovranno essere poste fuori servizio per fine Slide n. 12 della vita tecnica. AIN

Perché l’energia nucleare in Italia L’energia elettrica immessa in rete in Italia GAS 50,

Perché l’energia nucleare in Italia L’energia elettrica immessa in rete in Italia GAS 50, 09% PETROLIO 5, 34% CARBONE 17, 07% TERMOELETTRICO 72, 76% IDROELETTRICO 13, 15% IMPORTAZIONI 11, 15% GEOTERMICO 1, 54% EOLICO 1, 35% FOTOVOLTAICO 0, 05% NUCLEARE VEDI IMPORTAZIONI (Fonte: elaborazione su dati Terna per l’anno 2008) Slide n. 13 TOTALE IMPORTAZIO NI 11, 15% TOTALE RINNOVABILI 16, 09% TOTALE NON RINNOVABILI 72, 76% AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Prezzo medio dell’elettricità per le utenze domestiche €/k. Wh

Perché l’energia nucleare in Italia Prezzo medio dell’elettricità per le utenze domestiche €/k. Wh +40% +79% (Fonte: Eurostat, anno 2007) Slide n. 14 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Prezzo medio dell’elettricità per le utenze industriali €/k. Wh

Perché l’energia nucleare in Italia Prezzo medio dell’elettricità per le utenze industriali €/k. Wh +38% +91% (Fonte: Eurostat, anno 2007) Slide n. 15 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare ■ Il costo di produzione

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare ■ Il costo di produzione del k. Wh di fonte nucleare è stato valutato fra il 1997 e il 2009 nei seguenti studi: 1. 1997: industria elettrica europea (UNIPEDE); 2. 1999: Siemens (Germania); 3. 2000: Institute for Public Policy, Rice University (USA); 4. 2000: Lappeenranta University of Technology (Finlandia, aggiornato nel 2003); 5. 2002: UK Performance and Innovation Unit (Regno Unito); 6. 2002: Scully Capital (USA); 7. 2003: Lappeenranta University of Technology (Finlandia); 8. 2003: Segretariato all’Energia (Francia); 9. 2003: Massachusetts Institute of Technology (USA, aggiornato nel 2009); 10. 2004: Royal Academy of Engineers (Regno Unito) 11. 2004: US-DOE - University of Chicago (USA); 12. 2004: CERI - Canadian Energy Research Institute (Canada); 13. 2005: OCSE-NEA / ONU-IAEA; 14. 2005: Business Case for Early Orders of New Nuclear Reactors, OXERA; 15. 2006: OCSE-NEA; 16. 2007: Commissione Europea; 17. 2007: World Energy Council. ■ I risultati degli studi indicati con i numeri 5, 7, 8, 9, 10, 11, 15 sono riportati graficamente in figura. AIN Slide n. 16

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare Slide n. 17 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare Slide n. 17 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Costi di produzione “all-in” dell’energia elettrica ■ Costi di

Perché l’energia nucleare in Italia Costi di produzione “all-in” dell’energia elettrica ■ Costi di produzione dell’energia elettrica in 14 paesi dell’OCSE a prezzi dei combustibili 2004 e senza tenere conto della “carbon tax” (OCSE-NEA 2006). Slide n. 18 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Costi di produzione dell’energia elettrica in Finlandia ■ Costi

Perché l’energia nucleare in Italia Costi di produzione dell’energia elettrica in Finlandia ■ Costi di produzione dell’energia elettrica con diverse tecnologie di produzione (Finlandia, Lappeenranta University of Technology 2003, prezzi 2003, tasso di sconto 5%, costo delle emissioni 20 €/t CO 2, eolico 3. 000 ore/anno di funzionamento). Slide n. 19 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare ■ Secondo i dati IAEA,

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare ■ Secondo i dati IAEA, in Europa il costo di una centrale nucleare è di circa 2. 200 -2. 500 euro/k. W. Il costo della centrale da 1. 600 MW in costruzione a Flamanville (Francia) è valutato a preventivo in circa 3, 5 miliardi di euro. Costa quindi circa il doppio di un impianto convenzionale ma la metà di un parco eolico e 1/20 di un parco fotovoltaico di pari capacità produttiva. Ma ciò che conta non è il costo di impianto, ma il costo del k. Wh prodotto. ■ Al variare del costo del denaro fra il 5% e il 10% (e con il petrolio a 30 $ al barile) il costo di produzione del k. Wh da nucleare e fonti fossili è stato valutato come segue (OCSE-NEA 2006): ■ nucleare ■ gas ■ carbone c. c. 2, 3 -5, 4 2, 2 -5, 9 c€/k. Wh 3, 9 -6, 0 ■ Secondo lo studio condotto nel 2008 dall’Università di Padova su incarico dell’APER (Associazione dei Produttori di Energia Rinnovabile) il costo di produzione del k. Wh da fonti rinnovabili in Italia è valutabile come segue: ■ biomasse 20, 5 c€/k. Wh ■ combustibile derivato dai rifiuti 13, 5 ■ biocombustibili 15, 3 ■ eolico 9, 5 -10, 5 ■ idroelettrico 9, 6 -17, 5 ■ fotovoltaico 41 -50 Slide n. 20 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Costi di produzione “all-in” dell’energia elettrica Slide n. 21

Perché l’energia nucleare in Italia Costi di produzione “all-in” dell’energia elettrica Slide n. 21 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare ■ Lo studio svolto dal

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare ■ Lo studio svolto dal MIT nel 2003 e aggiornato nel 2009 valuta per l’energia elettronucleare costi particolarmente elevati assumendo i seguenti parametri: ■ costo di impianto overnight pari a 4. 000 $/k. We ■ costo del denaro pari all’ 8% per i prestiti finanziari e al 15% per il capitale in equity ■ tempo di costruzione di 5 anni per 1. 000 MWe ■ vita utile degli impianti di 40 anni ■ fattore di carico dell’ 85% ■ Le suddette assunzioni non sono tuttavia confortate dai dati a consuntivo dei reattori in esercizio, dai dati di progetto dei reattori della terza generazione avanzata e dai dati correnti relativi ai mercati finanziari, che si possono riassumere come segue: ■ costo di impianto overnight pari a 2. 000 -3. 000 $/k. We ■ costo del denaro pari al 4% per i prestiti finanziari e all’ 8% per il capitale in equity ■ tempo di costruzione di 4 anni per 1. 650 MWe ■ vita utile di progetto dei nuovi impianti pari a 60 anni ■ fattore di carico medio dei reattori USA in esercizio pari al 90% ■ fattore di carico di progetto dei nuovi reattori di generazione III+ pari al 92% Slide n. 22 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare Le diverse fonti di produzione

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare Le diverse fonti di produzione elettrica differiscono notevolmente per la composizione del costo di produzione del k. Wh: fonti fossili (petrolio, gas, carbone): basso costo di impianto alto costo del combustibile costo dovuto alle emissioni di CO 2 fonti idroelettrica, eolica e solare: alto costo di impianto costo nullo del combustibile costo nullo delle emissioni di CO 2 EMISSIONI ESERCIZIO COMBUSTIB ILE ESERCIZIO 20 % IMPIANTO 80 % fonte nucleare: alto costo di impianto basso costo del combustibile costo nullo delle emissioni di CO 2 Nei paesi (come l’Italia) che non dispongono di fonti proprie conviene usare le fonti che hanno un basso costo del combustibile (esborso verso l’estero), anche se hanno un alto Slide n. costo di impianto e di esercizio (investimenti e spese che 23 18 % 9% 60 % IMPIANTO 13 % ESERCIZIO 30 % 15 % COMBUSTIB ILE IMPIANTO 55 % AIN

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare +72% +45% +12% Slide n.

Perché l’energia nucleare in Italia I costi dell’energia nucleare +72% +45% +12% Slide n. 24 +100 % AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Nucleare e rinnovabili ■ Il nucleare non è in

Perché l’energia nucleare in Italia Nucleare e rinnovabili ■ Il nucleare non è in competizione con le fonti rinnovabili, in quanto ■ nucleare e rinnovabili hanno caratteristiche profondamente diverse; ■ per ragioni termodinamiche ed economiche, le fonti rinnovabili non sono in grado di sostituire le fonti fossili e il nucleare. ■ Secondo i programmi in corso di elaborazione l’energia elettrica dovrebbe essere prodotta in futuro ■ per il 25% con il nucleare (oggi 0%); ■ per il 25% con le fonti rinnovabili (oggi 16%); ■ per il 50% con i combustibili fossili (oggi 72%). ■ La quota assegnata alle fonti rinnovabili implica un deciso (e costoso) impegno anche in questo settore. ■ L’incentivazione delle fonti rinnovabili ha assorbito 3, 8 miliardi di euro nel 2009. Slide n. 25 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Nucleare e rinnovabili ■ L’Italia è ai primi posti

Perché l’energia nucleare in Italia Nucleare e rinnovabili ■ L’Italia è ai primi posti tra i paesi industriali per la produzione elettrica da fonti rinnovabili (16, 1% dell’energia immessa in rete nel 2008). ■ Si tratta in massima parte di energia idroelettrica (13, 1%) e geotermica (1, 5%); dall’eolico (circa 5. 000 MW installati) proviene solo l’ 1, 3% e dal fotovoltaico (circa 500 MW installati) solo lo 0, 05%. ■ I paesi industriali che investono sull’eolico sono quelli che producono la maggior parte dell’energia elettrica (oltre il 75%) con nucleare e carbone, il cui ridotto costo consente di compensare gli elevati costi di produzione delle fonti rinnovabili. ■ Gli USA hanno in funzione 100 GW nucleari e 26 GW eolici: ■ i primi producono il 19% dell’energia elettrica statunitense, i secondi lo 0, 6% (dati 2008). ■ La Germania ha in funzione 18 GW nucleari e 24 GW eolici: ■ i primi producono il 26% dell’energia elettrica tedesca, i secondi il 7% (dati 2008). ■ La Spagna ha in funzione 7, 4 GW nucleari e 16, 7 GW eolici: Slide n. 26 AIN ■ i primi producono il 18, 3% dell’energia elettrica spagnola, i secondi l’ 8% (dati

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ Produzione di gas-serra delle diverse tecnologie

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ Produzione di gas-serra delle diverse tecnologie di generazione elettrica, tenendo conto di tutto il ciclo di produzione. PRODUZIONE DI GAS-SERRA CON DIVERSE TECNOLOGIE DI GENERAZIONE ELETTRICA (GRAMMI DI CO 2 EQUIVALENTE PER KWH PRODOTTO) Fonte: OCSE - International Energy Agency, 2002 ■ Il nucleare è la tecnologia di produzione elettrica cui è associata la minore produzione complessiva di gas-serra. Slide n. 27 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale La riduzione delle emissioni di gas-serra è

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale La riduzione delle emissioni di gas-serra è oggetto dei seguenti impegni sottoscritti dall’Italia: del Protocollo di Kyoto; della Proposta di Direttiva 20 -20 -20 dell’UE. Il Protocollo di Kyoto obbliga l’Italia a ridurre le proprie emissioni di gas-serra del 6, 5% entro il periodo 2008 -2012 rispetto ai volumi di emissione del 1990. La proposta di direttiva UE 20 -20 -20 impone all’Italia (entro il 2020) di Slide n. 28 ridurre del 20% l’intensità energetica rispetto al 2005; ridurre del 13% le emissioni di gas serra rispetto al 2005 (nei settori non ETS); portare al 17% degli usi finali il contributo totale delle energie rinnovabili; sostituire il 10% dei carburanti con AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale L’intensità energetica totale dell’Italia è già oggi

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale L’intensità energetica totale dell’Italia è già oggi tra le più basse in Europa. Slide n. 29 INTENSITÀ ENERGETICA NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI CONSUMO ENERGETICO COMPLESSIVO / PRODOTTO NAZIONALE LORDO (kg equivalenti di petrolio per 1. 000 euro di PIL) Fonte: Eurostat , anno 2008 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale Numeri indice 1996 Anno di riferimento =

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale Numeri indice 1996 Anno di riferimento = 100 L’anno di riferimento è il 1990 per CO 2, CH 4 e N 2 O il 1995 per HFC, PFC e SF 6 2007 Sulla base del trend in atto, nel 2010 le emissioni annue dell’Italia saranno aumentate del 13% rispetto al 1990, a fronte di un obiettivo di riduzione del 6, 5%. (Fonte: Eurostat, anno 2008) Slide n. 30 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ La metà della CO 2 prodotta

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ La metà della CO 2 prodotta ogni anno in Italia proviene dalla produzione elettrica (26%) e dai trasporti (24%). Mentre nel secondo settore è difficile intervenire, nel settore della produzione elettrica è facile, data la centralizzazione degli impianti. Fonti di emissione DA USI DI FONTI ENERGETICHE di cui: - Industrie energetiche - termoelettrico - raffinazione (consumi diretti) - altro - Industria manifatturiera e costruzioni - Trasporti - Civile (incluso terziario e Pubblica Amministrazione) - Agricoltura - Altro (fughe, militari, aziende di distribuzione) DA ALTRE FONTI di cui: - Processi industriali (industria mineraria, chimica, …) - Agricoltura - Rifiuti Slide n. 31 - Altro (solventi, composti fluorurati) Emissioni di gas-serra [Mt CO 2 eq] 1990 2000 2010 424, 9 452, 3 484, 1 147, 4 160, 8 170, 4 26 124, 9 140, 0 150, 1 % 18, 0 17, 4 19, 2 4, 5 3, 4 1, 1 85, 5 77, 9 80, 2 24 103, 5 124, 7 142, 2 % 70, 2 72, 1 74, 1 9, 0 9, 3 96, 1 35, 9 9, 0 7, 8 94, 5 33, 9 9, 6 7, 6 95, 6 30, 4 43, 4 13, 7 3, 1 42, 6 14, 2 3, 8 41, 0 7, 5 AIN 16, 7

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ Quando saranno in funzione, gli 8

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ Quando saranno in funzione, gli 8 reattori previsti in Italia eviteranno ogni anno l’immissione in atmosfera di 100 milioni di tonnellate di CO 2, il che corrisponde al 17% delle emissioni complessive attuali del Paese (580 milioni di tonnellate all’anno). ■ L’entrata in funzione dei reattori equivarrà ad aver tolto dalle strade 20 milioni di automobili. ■ Solo il nucleare consente di ottenere in modo economico questi risultati: senza il nucleare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas -serra non sarebbero conseguibili. Slide n. 32 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale Il protocollo di Kyoto ha come obiettivo

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale Il protocollo di Kyoto ha come obiettivo globale la riduzione del 5, 2% delle emissioni di gas-serra totalizzate dai paesi aderenti nel 1990 entro il periodo 2008 -2012: le emissioni dei paesi aderenti erano nel 1990 pari a circa 13, 7 miliardi di tonnellate all’anno l’obiettivo di riduzione complessivo è dunque pari a circa 0, 7 miliardi di tonnellate all’anno Nel 2008 il nucleare ha prodotto nel mondo circa 2. 600 miliardi di k. Wh, che altrimenti (per motivi economici) sarebbero stati prodotti utilizzando carbone. In tal modo nel 2008 il nucleare ha consentito di evitare l’immissione in atmosfera di 2 miliardi di tonnellate di CO 2, realizzando (in un solo anno) l’equivalente di tre protocolli di Kyoto. PROTOCOLLO DI KYOTO PRODUZIONE ELETTRONUCLEARE OBIETTIVI DI RIDUZIONE AL 2012 (IN 22 ANNI) EMISSIONI EVITATE NEL 2008 (IN UN SOLO ANNO) - 0, 7 MILIARDI DI TONNELLATE / ANNO Slide n. 33 3 VOLTE - 2 MILIARDI DI TONNELLATE / ANNO AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ I “costi esterni” associati all’uso delle

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ I “costi esterni” associati all’uso delle diverse fonti di produzione elettrica consistono nella monetizzazione di tutti gli impatti sulla salute, sull’ambiente e sulle attività economiche, inclusi possibili incidenti, tenendo conto di tutto il ciclo produttivo. ■ Nell’ambito del progetto europeo EXTERNE (http: //www. externe. info/) questi costi sono stati valutati in 15 paesi europei come segue: ■ carbone ■ olio combustibile ■ gas 8, 5 c€/k. Wh 7, 0 2, 5 ■ biomassa ■ fotovoltaico ■ idroelettrico ■ nucleare ■ eolico 1, 5 0, 6 0, 5 0, 1 ■ I costi esterni associati al nucleare sono uguali a quelli dell’idroelettrico, inferiori a quelli del fotovoltaico e superiori solo a quelli dell’eolico. Slide n. 34 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ Una centrale nucleare richiede ogni anno

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ Una centrale nucleare richiede ogni anno 20 tonnellate di combustibile e produce ■ 600 kg di scorie ad alta attività derivanti dal ritrattamento del combustibile ■ 2 tonnellate di rifiuti di processo ad alta attività ■ 20 tonnellate di rifiuti di processo a bassa e media attività ■ 2 GBq di effluenti radioattivi a lunga vita ■ Una centrale a carbone movimenta ogni anno 2 milioni di tonnellate di combustibile e produce ■ 7 milioni di tonnellate di CO 2 ■ 120 mila tonnellate di SO 2 ■ 100 mila tonnellate di ceneri che contengono 400 tonnellate di metalli pesanti ■ 50 GBq di radioattività a lunga vita (nelle ceneri) ■ La dose individuale media per gli individui più esposti della popolazione che vive entro un raggio di 10 km da una centrale nucleare è di 0, 01 m. Sv/anno. ■ Questa dose è 300 volte inferiore alla dose media che gli stessi individui della popolazione assumono per cause naturali (3, 1 m. Sv/anno). ■ Contrariamente ai rifiuti tossici convenzionali, i materiali radioattivi decadono spontaneamente nel tempo fino a perdere la loro radioattività. ■ Smaltirli significa quindi isolarli dalla biosfera per il tempo necessario. Slide n. 35 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ I materiali a bassa e media

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ I materiali a bassa e media attività (95% dei materiali radioattivi prodotti) hanno tempi di decadimento di circa 300 anni. ■ Sono smaltiti in depositi superficiali o sotterranei. ■ Decine di depositi di questo tipo sono in esercizio da molti anni in quasi tutti i paesi industriali. Slide n. 36 AIN

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ I materiali ad alta attività (5%

Perché l’energia nucleare in Italia Impatto ambientale ■ I materiali ad alta attività (5% dei materiali radioattivi prodotti) hanno tempi di decadimento di migliaia di anni. ■ Sono smaltiti in depositi geologici, dove l’isolamento è garantito dalla formazione geologica ospite. ■ Depositi di questo tipo sono stati realizzati negli USA (deposito WIPP, New Mexico) e sono in corso di realizzazione in Svezia e in Finlandia. ■ Data la modesta quantità di rifiuti ad alta attività finora prodotti, i depositi geologici non sono ritenuti una necessità impellente. I rifiuti continuano ad essere immagazzinati presso gli impianti che li hanno prodotti. ■ L’Unione Europea si è orientata verso la realizzazione di depositi internazionali che possano essere utilizzati da più paesi. Slide n. 37 AIN