IMPORTANZA DELLO STUDIO PSICOLOGICO DELLA VOCAZIONE Psicodinamismo vocazionale

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IMPORTANZA DELLO STUDIO PSICOLOGICO DELLA VOCAZIONE: Psicodinamismo vocazionale

IMPORTANZA DELLO STUDIO PSICOLOGICO DELLA VOCAZIONE: Psicodinamismo vocazionale

1. LO STUDIO PSICOLOGICO DELLA VOCAZIONE Per vocazione religiosa intendiamo l’impegno che un individuo,

1. LO STUDIO PSICOLOGICO DELLA VOCAZIONE Per vocazione religiosa intendiamo l’impegno che un individuo, sentendosi “chiamato” da Dio, assume accettando un servizio speciale nella Chiesa attraverso la donazione di se stesso a Dio e ai fratelli. Il termine vocazione riproduce il latino vocatio, da vocare, chiamare, e corrisponde al greco κλῆσις (klēsis), da καλέω (kaleō), chiamo, con il quale viene reso nella Septuaginta il verbo ebraico ) קרא qârâ'). Designa in senso specifico la chiamata che viene rivolta da Dio alla creatura umana. La Sacra Scrittura, la teologia e la Tradizione concordano nell’attribuire al termine “vocazione” il significato di chiamata.

Ci sono però altri tentativi per spiegare il fenomeno della vocazione: 1. Concezione spiritualista;

Ci sono però altri tentativi per spiegare il fenomeno della vocazione: 1. Concezione spiritualista; 2. Concezione psicologistica; 3. Concezione antropologico – cristiana; Analizziamo attentamente queste tre concezioni.

1. Concezione spiritualista La concezione spiritualista sostiene che la vocazione sia una chiamata diretta

1. Concezione spiritualista La concezione spiritualista sostiene che la vocazione sia una chiamata diretta e speciale che Dio rivolge ai singoli. Questa concezione è molto riduttiva , perché evidenzia solo una dimensione della vocazione: Quella trascendentale.

2. Concezione psicologistica La concezione psicologistica pone l’accento sull’autorealizzazione: l’uomo tenderebbe solamente a realizzare

2. Concezione psicologistica La concezione psicologistica pone l’accento sull’autorealizzazione: l’uomo tenderebbe solamente a realizzare se stesso, senza tener conto dell’altro. Il bisogno di autorealizzazione: è l'esigenza di realizzare la propria identità e di portare a compimento le proprie aspettative. Quando tutte le altre esigenze vengono soddisfatte ecco presentarsi una nuova inquietudine "se - per usare le parole di Maslow l'individuo non sarà occupato a fare ciò che egli, individualmente, è adatto a fare. E quindi un musico deve fare musica, un pittore deve dipingere, un poeta deve scrivere, per poter essere definitivamente in pace con se stesso. Ciò che uno può essere, deve esserlo. Egli deve essere come la sua natura lo vuole. Questo è il bisogno che possiamo chiamare di autorealizzazione“. (Maslows)

3. Concezione antropologico - cristiana La concezione antropologico – cristiana mette in evidenza le

3. Concezione antropologico - cristiana La concezione antropologico – cristiana mette in evidenza le relazioni che intercorrono tra Dio e l’uomo nel sorgere e nello svilupparsi della vocazione. Dio chiama L’uomo risponde alla chiamata Essa permette di vedere la vocazione nel suo duplice carattere di trascendenza e di immanenza. La vocazione viene dall’alto, ma scaturisce contemporaneamente dal più profondo di noi stessi e accettando questa teoria la vocazione si può analizzare da tre diversi punti di vista:

1. La vocazione come progetto di vita E’ composta da due aspetti: quello divino

1. La vocazione come progetto di vita E’ composta da due aspetti: quello divino e quello umano che fanno parte di una sola realtà psicologica profondamente umana che consiste in un’immagine dell’avvenire liberamente formata ma rispondente a delle norme oggettive. Il progetto di vita ci porta a immaginare il nostro avvenire e a lavorare per realizzarlo rispondendo a criteri obiettivi.

2. La vocazione come dialogo Essere in stato di vocazione significa vivere conformemente ai

2. La vocazione come dialogo Essere in stato di vocazione significa vivere conformemente ai valori con i quali la persona coincide più o meno fin dal giorno in cui decide di consacrare la sua vita ad alcuni valori fondamentali che diventano per così dire gli attributi del suo essere. La vocazione non è una condizione statica di vita; l’individuo interessato, infatti, può sempre fare dietro-front. Il primo “sì” non può essere definitivo perché il progetto di vita cambia e si adatta con il tempo. La vocazione appare come un progetto di vita che si va gradualmente elaborando in armonia con la propria identità.

3. La vocazione come sviluppo Essendo la Vocazione una realtà dinamica che cresce e

3. La vocazione come sviluppo Essendo la Vocazione una realtà dinamica che cresce e si sviluppa nel tempo, oggi, è preferibile sostituire l’affermazione “ho la vocazione” con “sono in stato di vocazione”. Nella prima fase della scoperta vocazionale diventa importante studiare ed analizzare la vocazione sotto 3 aspetti: 1. Aspetto Teologico; 2. Aspetto psico-socio. pedagogico; 3. Aspetto dinamico

Aspetto Teologico della Vocazione La teologia riconosce due protagonisti della Vocazione: 1. Dio: colui

Aspetto Teologico della Vocazione La teologia riconosce due protagonisti della Vocazione: 1. Dio: colui che chiama 2. L’uomo: colui che è chiamato a rispondere Molto significativo per vedere i ruoli dei due protagonisti è il brano della Genesi che parla di Abramo e della sua risposta alla chiamata del Signore.

Andrea Elia Rovera andreaeliarovera@yahoo. it http: //roveraandrea. splinder. com

Andrea Elia Rovera andreaeliarovera@yahoo. it http: //roveraandrea. splinder. com